Recensione
E' un film del 2008 che trae lo spunto da un rapina avvenuta nel 1971 a Londra In Baker Steet nel caveau delle cassette di sicurezza in un'importante banca che fruttò un bottino ingente (milioni di sterline di allora). La rapina fu avvolta nel mistero (su questo il regista "marcia" fin troppo), nel senso che il bottino non fu mai ritrovato, pare invece che 4 rapinatori, scoperti da un radioamotare che intercettò i loro messaggi durante il colpo e avvisò la polizia, furono condannati ma non si seppe mai il loro nome. Secondo alcune voci in alcune cassette c'erano fotografie compromettenti "forse della famiglia reale", "forse dela principessa Margaret". Il film ebbe a suo tempo un discreto successo (budget 20 milioni di $, box office 65 milioni di $), la direzione è di Roger Donaldson regista australiano (Bounty con Mel Gibson, diversi thriller di successo; Senza via di scampo, Thirteen Days)..
Terry (Jason Statham) è un venditore di auto di lusso ma in difficoltà economiche, ha precedenti penali per piccoli reati: truffe, furti, sposato con figli viene agganciato da un'ex fidanzata, anche lei con precedenti penal,i la bella Martine(Saffron Burrows) che gli propone una rapina alla casssetta di sicurezza con tutti i dettagli avuti da una "talpa misteriosa" in realtà è una trappola organizzata dai servizi segreti (non viene specificato se sia il Mi5 o il Mi6) per forzare una cassetta che contiene fotografie compromettenti della principessa Margaret e che ha assoldato la ragazza. Le foto sono di proprietà di Michael X, (Peter de Jersey) agitatore dei diritti degli afroamericani e residente in un'isola dei Caraibi inglese e grazie al ricatto agisce indisturbato per i suoi secondi fini: prostituzione, droga e così via, è amico del re del porno di Soho Vogel (David Suchet) che ha sua volta ha nascosto in una cassetta i registri con cui sono scritti dettagliamente i pagamenti a funzionari della polizia che chiudono gli occhi per i suoi traffici.
il film è ovviamente molto frutto di fanatasia: Michael è ispirato alla figura controversa di Malcon X (morto 6 anni prima) che pare fosse coinvolto in loschi traffici. Che le foto fossero di Margaret è frutto di una mera supposizione. Inverosimile e grottesca la scena finale in cui si vede Lord Mounbatten che allora aveva 71 anni eroe di guerra, cugino del Duca di Edimburgo, ex Vicerè dell'India particolarmente aitante che lo aveva reso nel dopoguerra l'idolo delle ragazzine (anche Grace Kelly teneva la sua fotografia nel comodino) scambiare con Terry le fotografie con la documentazione dell'impunità in un'affollata stazione della metro, se fosse stato così la sua sola presenza avrebbe attirato una folla enorme. Il film provoca un poco disagio sia per il linguaggio volgare che per le numerose nudità femminili integrali (lato A e B) messe a scopo di voyeurismo. Per quanto riguarda la recitazione Jason Stathan è convincente quando fa film di mera azione, qui dove c'è un substrato psicologico e drammatico si trova in difficoltà, così Saffron Burrows è solo una bella presenza, gli altri personagi sono a livello di discreti caratteristi. La pellicola peraltro si svolge nelle varie scene con disinvoltura e con un efficace incastro delle diverse vicende (Michael X, i poliziotti corrotti, il mondo della pornografia) rendendo coinvolgente lo spettacolo.
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