manumanu
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martedì 28 marzo 2023
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splendidi attori
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Film bellissimo, grandi attori, profondo e intenso...da rivedere più volte per scoprire ogni volta nuove emozioni....
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fabri
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lunedì 28 dicembre 2020
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asciutto e solido
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Film molto sobrio, con attori in grande forma, sempre credibili.
La storia è un pretesto per andare altrove, quindi nessuna caccia al colpevole, ma un'indagine sulla natura umana, molto riuscita.
Lo consiglio.
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onufrio
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lunedì 27 febbraio 2017
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il dubbio rimane
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Quando si insinua un dubbio nella mente di un essere umano diventa un pensiero fisso che toglie anche il sonno. Il dubbio in questo caso assale nelle menti di due Suore, la giovane Sorella James (Amy Adams) e l'anziana e severa Sorella Aloysius (M.Streep), l'argomento in questione sono i modi in cui Padre Flynn (P.S.Hoffman) tratta i bambini della scuola privata cattolica del bronx, in particolar modo risalta agli occhi della giovane suora il trattamento per un ragazzo di colore, Donald Miller. La suora superiore è convinta che il Padre sia colpevole di abusi sul ragazzo, ma non ha prove concrete.
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bomber89
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martedì 17 novembre 2015
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tanti sospetti creano un enorme dubbio
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Tanti, tantissimi sospetti assalgono la madre superiora Aloysious, preside del colleggio della parrocchia St. Nicholas, sul parroco Flynn, secondo lei colpevole di avere un rapporto un pò troppo "intimo" col dodicenne studente Donald Miller, primo ed unico studente di colore dell'istituto. Una suora antica, tradizionalista e severa alla quale non vanno molto a genio le idee e i metodi più moderni di quel prete che diventa ben presto per lei una sorta di obiettivo da abbattere, ad ogni costo. Un film fatto di tanti confronti dialettici, i protagonisti si muovono quasi come fossero sul palco di un teatro nel quale dimostrano di trovarsi a loro agio Maryl Streep e Philip Seymour Hoffman, rispettivamente suora Aloysious e padre Flynn, che si affrontano a viso aperto, ed ogni "scontro verbale" a cui danno vita è uno spettacolo di espressioni facciali.
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Tanti, tantissimi sospetti assalgono la madre superiora Aloysious, preside del colleggio della parrocchia St. Nicholas, sul parroco Flynn, secondo lei colpevole di avere un rapporto un pò troppo "intimo" col dodicenne studente Donald Miller, primo ed unico studente di colore dell'istituto. Una suora antica, tradizionalista e severa alla quale non vanno molto a genio le idee e i metodi più moderni di quel prete che diventa ben presto per lei una sorta di obiettivo da abbattere, ad ogni costo. Un film fatto di tanti confronti dialettici, i protagonisti si muovono quasi come fossero sul palco di un teatro nel quale dimostrano di trovarsi a loro agio Maryl Streep e Philip Seymour Hoffman, rispettivamente suora Aloysious e padre Flynn, che si affrontano a viso aperto, ed ogni "scontro verbale" a cui danno vita è uno spettacolo di espressioni facciali. La trama riesce a insinuare quel dubbio anche nella testa dello spettatore che a tratti sembra quasi cercare lui stesso con i suoi occhi prove che inchiodino il prete o giustificazioni che lo scagionino definitivamente, tutto per fare più chiarezza e poter finalmente scacciare l'incertezza che regna sovrana. Ben presto l'obiettivo dello spettatore diventa chiaro, sciogliere ogni dubbio sulla presunta colpevolezza di padre Flynn; ma riuscirà effettivamente nel suo intento?
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luigi chierico
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giovedì 17 aprile 2014
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avevo un dubbio
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Dietro la macchina da presa c’è John Patrick Shanley, molto bravo nel riprendere quasi interamente le scene in primo piano.Non vi è espressione,sguardo,stupore che il regista non scopra sui volti dei grandissimi attori,come in quelli dei meno famosi:Meryl Streep,Philip Seymour Hoffman,Viola Davis ed Amy Adams.
Oltre i volti non c’è altro da mostrare se non tonache nere di preti e suore,tra chiesa e scuola di religiosi,bisogna entrare nell’animo, nel cuore e nella testa dei maggiori protagonisti di questa tremenda vicenda:suor Aloysius Beauvier,Padre Flynn, della signora Muller e della giovane insegnante suor James.
Non assisteremo ad un dramma o tragedia reale ma surreale ed altrettanto devastante.
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Dietro la macchina da presa c’è John Patrick Shanley, molto bravo nel riprendere quasi interamente le scene in primo piano.Non vi è espressione,sguardo,stupore che il regista non scopra sui volti dei grandissimi attori,come in quelli dei meno famosi:Meryl Streep,Philip Seymour Hoffman,Viola Davis ed Amy Adams.
Oltre i volti non c’è altro da mostrare se non tonache nere di preti e suore,tra chiesa e scuola di religiosi,bisogna entrare nell’animo, nel cuore e nella testa dei maggiori protagonisti di questa tremenda vicenda:suor Aloysius Beauvier,Padre Flynn, della signora Muller e della giovane insegnante suor James.
Non assisteremo ad un dramma o tragedia reale ma surreale ed altrettanto devastante.La posizione della responsabile della scuola nei confronti di padre Flynn è rigida ed inflessibile,lei è irremovibile nel perseguire quello che è il risultato soltanto di una sua certezza.Alle accuse rivoltegli da suor Aloysius il prete replicherà:”Lei non ha nessuna prova”e lei di rimando“Ho le mie certezze”.
Quante volte sentiamo fare questa affermazione,a giustificazione di una condanna,da tanti giudici che si arrogano il diritto di pater dire“La certezza dei nostri processi sta nel fatto che giudichiamo nell’intimo convincimento”;là dove invece il dubbio deve essere un vincolo potente quanto la certezza;così tanti innocenti vengono condannati.
Tuttavia è anche vero che alcuni che si professano seguaci di Cristo si addormentano,come gli apostoli a Getsemani,invece di vigilare su cosa accade intorno a loro,e non odono le grida di giovani vittime innocenti!
L’accusa rivolta è quella di pedofilia,il sospetto si insinua nella mente della direttrice conservatrice e,come un tarlo,rode dentro sino al cervello e al cuore,acceca la vista e la rende sorda,tanto da diffidare anche delle verità rivelate.
Gli incontri scontri sono diversi e tutti di rara potenza verbale.Suor Aloysius Beauvier non si confronterà solo con Padre Flynn,due mostri di bravura,ma anche con la mamma del dodicenne Donald Miller.In questa parte Viola Davis non solo è all’altezza degli altri due ma forse ha qualcosa in più,è la madre che deve difendere,come una leonessa,suo figlio,unico studente di colore su cui si vogliono far ricadere delle colpe.L’incontro delle due donne è una pagina bellissima, memorabile per dialettica ed interpretazione,ma non servirà a distogliere suor Aloysius dal suo intento.
Bello il sermone di Padre Flynn sulle conseguenze di un pettegolezzo,sono rappresentate nell’allegoria di un cuscino aperto al vento che disperde le sue piume dappertutto senza che non si possano più raccogliere. Ricorda quel che Rossini,sulla calunnia, fa cantare ad un altro prete,a Don Basilio,in sintesi:”La calunnia è un venticello,piano piano,terra terra, sottovoce, sibilando va ronzando nelle orecchie della gente.Dalla bocca fuori uscendo vola già di loco in loco e il meschino è calunniato,avvilito, calpestato”.
All’immagine delle piume si unisce quella delle foglie secche,morte,cadute per terra e sollevate dal vento sulla suora calunniatrice.Ed ancora,sul finire,nel periodo di Natale,il film si chiude con un giardino con alberi e panchine ricoperto di neve,candido nella sua purezza in cui si vede una sola macchia nera:è suor Aloysius che confessa“Avevo un dubbio!”.
Padre Flynn oramai non c’è più,ed oggi,purtroppo non c’è più neanche il bravissimo ed indimenticabile Philip Seymour Hoffman, scomparso pochi mesi fa a 52 anni. chigi chibar22@libero.it
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blueberry88
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martedì 18 febbraio 2014
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che fate quando vi sentite insicuri?
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In una scuola cattolica del Bronx, l’anno successivo all’omicidio di Kenndy, Don Flynn (Seymour Hoffman) recita un sermone sul dubbio. Il dubbio insito nella fede, non soltanto religiosa. Il sermone fa da preambolo a tutta la vicenda, che ruota attorno a due opposti: da un lato il singolare parroco Don Flynn, che fuma, prende tre zollette di zucchero nel caffè, tiene le unghie lunghe e non si trattiene dal dispensare affetto ed incoraggiamento a tutti. Dall’altro lato, sorella Aloysius (Maryl Streep), rigida e bisbetica preside della scuola.
E’ proprio in lei che si instillerà il dubbio che Don Flynn dia “troppe attenzioni” ad un ragazzino di colore, bistrattato dagli altri studenti, non accettato da nessuno, neppure da suo padre.
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In una scuola cattolica del Bronx, l’anno successivo all’omicidio di Kenndy, Don Flynn (Seymour Hoffman) recita un sermone sul dubbio. Il dubbio insito nella fede, non soltanto religiosa. Il sermone fa da preambolo a tutta la vicenda, che ruota attorno a due opposti: da un lato il singolare parroco Don Flynn, che fuma, prende tre zollette di zucchero nel caffè, tiene le unghie lunghe e non si trattiene dal dispensare affetto ed incoraggiamento a tutti. Dall’altro lato, sorella Aloysius (Maryl Streep), rigida e bisbetica preside della scuola.
E’ proprio in lei che si instillerà il dubbio che Don Flynn dia “troppe attenzioni” ad un ragazzino di colore, bistrattato dagli altri studenti, non accettato da nessuno, neppure da suo padre. Tutto il film ruota attorno alla psicologia del dubbio, con lo scopo di fare notare come tale sentimento sia proprio della natura umana, e che spesso sussista come semplice frutto di arbitrarie impressioni. Le accuse di pedofilia che Aloysius muove verso Don Flynn, non si basano su alcuna prova dei fatti, ma sono scaturite da una sua convinzione interiore irrazionale: “ io conosco le persone” dice, infatti.
Il film fa pensare a come spesso si accoglie il diverso, che rappresenta ai nostri occhi una minaccia, pur senza che lo conosciamo veramente, soloe perché abbiamo la mente chiusa.
Alla fine, la spunterà Aloysius, che spingerà Don Flynn a dimettersi, senza che allo spettatore venga svelata la verità dei fatti: se ne sarà andato per paura delle minacce Aloysius che giurava di andare a fondo nella vicenda frugando nel suo oscuro passato, oppure perché rassegnato alla vita che gli spetta, in quanto prete atipico e moderno, contrario alla rigidità delle tipiche istituzioni del tempo e dalla mentalità aperta? L’importante non è la risposta, ma proprio il fatto che anche in noi sia nato il dubbio che in mancanza di prove non si risolverà mai se non attraverso il filtro indistruttibile dei nostri pregiudizi. A questo proposito, ottima la recitazione di Seymour Hoffman, che davvero non lascia intravedere nessuna verità né da un senso né dall’altro, rimanendo ambiguo fino all’ultimo e in ogni scena.
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fabio1957
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giovedì 6 febbraio 2014
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notevole
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Un grande cast per un film superbo, raccontato con stile asciutto e scarno, senza fronzoli ma con estrema attenzione. Di grande attualità anche se ambientato nel 1964,utile alla riflessione sulla natura umana che non è mai completamente decifrabile e non è mai solo buona o solo cattiva. Tradizionalismo non sempre negativo, come progressismo non sempre positivo. Dubbi, sempre grandi dubbi che di rado si svelano completamente.
Da vedere.
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filippo catani
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mercoledì 14 agosto 2013
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un drammatico dubbio
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Bronx 1964. Un parroco dirige con passione la propria parrocchia e la scuola diretta da una integerrima suora che con pugno di ferro guida la stessa e le consorelle. Il parroco si prende amorevolmente cura di tutti i ragazzi ma ha un'attenzione particolare per l'unico alunno di colore. Una giovane suora però nota qualcosa di strano dopo un incontro tra i due e ne parla con la superiora. Tratto da una piece teatrale.
Il film inizia con un sermone del parroco che parla del dubbio giustappento e soprattutto torna sulla tragedia che solo un anno prima aveva sconvolto gli USA con l'assassinio di JFK. Sarà proprio questo dubbio ad essere il filo conduttore di questo intenso film che ci propone lo scontro tra due forti personalità.
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Bronx 1964. Un parroco dirige con passione la propria parrocchia e la scuola diretta da una integerrima suora che con pugno di ferro guida la stessa e le consorelle. Il parroco si prende amorevolmente cura di tutti i ragazzi ma ha un'attenzione particolare per l'unico alunno di colore. Una giovane suora però nota qualcosa di strano dopo un incontro tra i due e ne parla con la superiora. Tratto da una piece teatrale.
Il film inizia con un sermone del parroco che parla del dubbio giustappento e soprattutto torna sulla tragedia che solo un anno prima aveva sconvolto gli USA con l'assassinio di JFK. Sarà proprio questo dubbio ad essere il filo conduttore di questo intenso film che ci propone lo scontro tra due forti personalità. Da una parte il prete interpretato da Seymour Hoffman che con decisione vuole portare avanti una riforma della Chiesa e della parrocchia per renderle più vicine ai giovani e alle famiglie: andare in campeggio, suonare musica secolare per esempio. Dall'altra parte troverà una suora, la Streep, intransigente e tradizionalista che addirittura si rifiuta di mettere lo zucchero nel thè (bellissimo a proposito lo scambio di battute tra i due) e odia qualsiasi cosa che sia diversa dal solito addirittura arrivando a prendersela con il vento. Il caso scoppia su segnalazione della mansueta e ingenua giovane suora (Amy Adams bravissima). Ed è però altrettanto forte il momento in cui la madre del bimbo di colore e la suora si confrontano; ne viene fuori un terribile ritratto familiare con un padre padrone che non accetta il figlio e con la madre che è disposta a perdonare tutto all'unica persona oltre lei che mostra affetto per il figlio e cioè il parroco. Insomma un film molto forte che tocca un nervo scoperto quello della pedofilia all'interno del mondo cattolico che è stato per troppo tempo volutamente ignorato. Quelle del parroco però erano legittime attenzioni a un ragazzo in difficoltà o qualcosa di più e di peggio? Ecco il dubbio che attanaglia la suora e anche il pubblico.
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francesco2
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venerdì 29 marzo 2013
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filmetto contro i dogmatismi
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Film "di scrittura" (Spero sia un'espressione adatta), che funziona anche grazie a due eccellenti protagonisti; non così si può dire della Adams che, come ha osservato qualcuno, appare sacrificata ad un ruolo abbastanza prevedibile (Ma si osservi la rabbia che, in certi momenti, trapela dal personaggio).
Però la storia appare un pò macchinosa, l'impianto a tratti eccessivamente teatrale. Ed i lati positivi del dubbio, evidenziati all'inizio da Seymour Hoffman, nel finale assumono una sfumatura negativa: forse perché chi dovrebbe avere certezze più salde degli
ltri, finisce per rivelarsi rigido (Nel bene e nel male) solo sul piano esteriore.
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Film "di scrittura" (Spero sia un'espressione adatta), che funziona anche grazie a due eccellenti protagonisti; non così si può dire della Adams che, come ha osservato qualcuno, appare sacrificata ad un ruolo abbastanza prevedibile (Ma si osservi la rabbia che, in certi momenti, trapela dal personaggio).
Però la storia appare un pò macchinosa, l'impianto a tratti eccessivamente teatrale. Ed i lati positivi del dubbio, evidenziati all'inizio da Seymour Hoffman, nel finale assumono una sfumatura negativa: forse perché chi dovrebbe avere certezze più salde degli
ltri, finisce per rivelarsi rigido (Nel bene e nel male) solo sul piano esteriore. Il finale "aperto "ricorda un pò quello del "Gelido inverno" con la Lawrence.
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marzaghetti
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giovedì 3 gennaio 2013
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magnifica interpretazione di un cast superbo
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Molto, molto bello davvero questo film dell'esordiente Shanley, anche sceneggiatore: personaggi perfettamente caratterizzati e magnificamente interpretati da un cast superbo. Il dubbio si insinua in ogni sequenza, lasciando il “caso” irrisolto ma seminando svariate e sottilmente diverse vie d'interpretazione: il vento, le lampadine, i sermoni di Padre Flynn, gli sguardi della Streep, il meraviglioso candore della Adams. 4 nominations agli Oscar per tutti e 4 gli attori principali! Da vedere! Valutazione: 3,75.
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Molto, molto bello davvero questo film dell'esordiente Shanley, anche sceneggiatore: personaggi perfettamente caratterizzati e magnificamente interpretati da un cast superbo. Il dubbio si insinua in ogni sequenza, lasciando il “caso” irrisolto ma seminando svariate e sottilmente diverse vie d'interpretazione: il vento, le lampadine, i sermoni di Padre Flynn, gli sguardi della Streep, il meraviglioso candore della Adams. 4 nominations agli Oscar per tutti e 4 gli attori principali! Da vedere! Valutazione: 3,75.
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