Gran Torino |
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Un film di Clint Eastwood.
Con Clint Eastwood, Bee Vang, Ahney Her, Christopher Carley.
continua»
Azione,
durata 116 min.
- USA 2008.
- Warner Bros Italia
uscita lunedì 15 novembre 2021.
MYMONETRO
Gran Torino
valutazione media:
3,60
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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LA ZAMPATA DEL LEONEdi ALESSANDRA VERDINOFeedback: 15 | altri commenti e recensioni di ALESSANDRA VERDINO |
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mercoledì 25 marzo 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
"Grand Torino" di Clint Eastwood é un film assolutamente incredibile, assolutamente da vedere e, se si é in grado, apprezzare. Ecco un uomo. Il Leone di Hollywood, che qui ritorna, ancora una volta, Ispettore Callaghan. Con una parola in bocca, anzi tre: giustizia, pietà e comprensione. Affronta un tema difficilissimo: la vecchiaia. Dapprima, con un tocco di humor. Quando si invecchia, i difetti si accentuano. Il suo Kowalsky é un rompiscatole, perché é solo. Solo nella sua solitudine, immerso nei fantasmi di un passato difficile e senza amici. Non dovrebbe, in realtà, essere così: ha dei figli. Ma i parenti sono, spesso, dei serpenti. Ci possiamo scegliere gli amici ma i parenti, purtroppo, no. Ed ecco il primo tema: la solitudine di un misantripo, che é tale perché privo di veri affetti. E la perdita, condita di nostalgia, della gioventù: la sua bella auto "Gran Torino" nel garage, che può accarezzare e ammirare ma che non si sente più di usare: per estremo pudore. E'il suo tempo perduto. Però la vita continua e, quindi, ecco, inaspettatamente, nuove amicizie. Che gli daranno la forza di andare avanti, di mettersi, ancora una volta, in gioco. Ed ecco, miracolosamente, tolta l'armatura dell'uomo triste ed arrabbiato, e la voglia di vivere nuovamente. Dovrà dare se stesso, per vendicare i suoi nuovi amici. Inaspettatamente, della razza che aveva combattuto in gioventù in guerra. La "Pietas" umana. La forza di chiedere scusa a se stesso, sforzandosi di capire l'ultimo regalo della vita. L'uomo nuovo che diventerà dovrà, però, inaspettatamente, ritornare quello del passato. Gli scherzi della vita. In questo film, sono riuniti quasi tutti i temi che Eastwood ha toccato nella sua incredibile carriera. Il mito del silenzio e della solitudine. La pietà verso se stesso e tutta l'umanità. Il perdono. La ricerca di Dio e della verità assoluta. E, infine, eccolo pienamente. L'uomo che chiede Giustizia e che é costretto, per ottenerla, a diventare un eroe. Eastwood non si smentisce mai. "Gran Torino" é un grandissimo film. Potrebbe il suo testamento spirituale. Mi auguro di no. Per tutti noi. Per avere sempre la possibilità di emozionarci e di provare, vedendolo, le sue sensazioni. Per provare nostalgia e ammirazione per un modo di vivere e vedere la vita che forse non esiste più. E per avere la speranza che questo modo di vivere ritorni ancora.
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