gianni
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sabato 15 maggio 2021
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angela.casalaro
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mercoledì 18 marzo 2020
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film reale ma poco chiaro nei contenuti
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Parto dal presupposto che ritengo che La Serie 1 di Gomorra sia stata fatta molto meglio rispetto al Film stesso.
Detto questo procedo con ordine per chiarite il mio punto di vista e dare un senso alle 3 stelle che ho appena dato al Film.
Pensavo di non doverlo fare onestamente, ma mi ritrovo principalmente a fare un confronto tra LA SERIE 1(puntata dalla 1 alla 12) e il FILM; in quanto avendoli visti entrambi ho trovato un netto dislivello tra i due che appunto mi fanno ritenere il Film peggiore rispetto alla Serie 1.
Ovviamente non sono qui per parlare della Serie 1 ma del Film quindi avendo chiarito che mi è piaciuta moltissimo La serie 1 ,invece che il Film procedo alla valutazione del Film Gomorra mettendo un po' di ordine:
-Poco concreto nei contenuti a mio parere un po' banalizzati, quando secondo me su una realtà così reale ci si poteva concentrare molto di più proprio nei dettagli per dare al pubblico una percezione più reale di tutto il contesto del Film.
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Parto dal presupposto che ritengo che La Serie 1 di Gomorra sia stata fatta molto meglio rispetto al Film stesso.
Detto questo procedo con ordine per chiarite il mio punto di vista e dare un senso alle 3 stelle che ho appena dato al Film.
Pensavo di non doverlo fare onestamente, ma mi ritrovo principalmente a fare un confronto tra LA SERIE 1(puntata dalla 1 alla 12) e il FILM; in quanto avendoli visti entrambi ho trovato un netto dislivello tra i due che appunto mi fanno ritenere il Film peggiore rispetto alla Serie 1.
Ovviamente non sono qui per parlare della Serie 1 ma del Film quindi avendo chiarito che mi è piaciuta moltissimo La serie 1 ,invece che il Film procedo alla valutazione del Film Gomorra mettendo un po' di ordine:
-Poco concreto nei contenuti a mio parere un po' banalizzati, quando secondo me su una realtà così reale ci si poteva concentrare molto di più proprio nei dettagli per dare al pubblico una percezione più reale di tutto il contesto del Film.
-Storia particolarmente "esasperata", che hanno reso il Film un po' "pesante" e poco "digeribile".
-Colpi di scena poco "efficaci" e scontati che non ti trascinano nella storia reale e palpabile della quale il Film stesso parla. (Un vero peccato perchè nella Serie 1 secondo me ci sono riusciti benissimo!)
-Probabilmente anche gli attori scelti per il Film non hanno saputo "calarsi" a pieno nelle parti assegnatali,quindi credo che il Film sia stato nettamente poco "sentito" proprio anche da parte degli attori stessi: vuoi per inesperienza,per "fame di fama" o per poca attitudine al progetto.
(Infatti ritengo che gli attori non siano stati scelti accuratamente, ed è come siano stati buttati a caso tra un personaggio e l'altro.)
Probabilmente il "boom" iniziale di Gomorra ha attirato tantissimo pubblico (presi dalla novità e dalla realtà palpabile che avrebbe dovuto rispecchiare il Film) e che ha portato poi gli stessi a fare la stessa analisi che ho fatto io e quindi poi a dare una valutazione più positivParto dal presupposto che ritengo che La Serie 1 di Gomorra sia stata fatta molto meglio rispetto al Film stesso.
Detto questo procedo con ordine per chiarite il mio punto di vista e dare un senso alle 3 stelle che ho appena dato al Film.
Pensavo di non doverlo fare onestamente, ma mi ritrovo principalmente a fare un confronto tra LA SERIE 1(puntata dalla 1 alla 12) e il FILM; in quanto avendoli visti entrambi ho trovato un netto dislivello tra i due che appunto mi fanno ritenere il Film peggiore rispetto alla Serie 1.
Ovviamente non sono qui per parlare della Serie 1 ma del Film quindi avendo chiarito che mi è piaciuta moltissimo La serie 1 ,invece che il Film procedo alla valutazione del Film Gomorra mettendo un po' di ordine:
-Poco concreto nei contenuti a mio parere un po' banalizzati, quando secondo me su una realtà così reale ci si poteva concentrare molto di più proprio nei dettagli per dare al pubblico una percezione più reale di tutto il contesto del Film.
-Storia particolarmente "esasperata", che hanno reso il Film un po' "pesante" e poco "digeribile".
-Colpi di scena poco "efficaci" e scontati che non ti trascinano nella storia reale e palpabile della quale il Film stesso parla. (Un vero peccato perchè nella Serie 1 secondo me ci sono riusciti benissimo!)
-Probabilmente anche gli attori scelti per il Film non hanno saputo "calarsi" a pieno nelle parti assegnatali,quindi credo che il Film sia stato nettamente poco "sentito" proprio anche da parte degli attori stessi: vuoi per inesperienza,per "fame di fama" o per poca attitudine al progetto.
(Infatti ritengo che gli attori non siano stati scelti accuratamente, ed è come siano stati buttati a caso tra un personaggio e l'altro.)
Probabilmente il "boom" iniziale di Gomorra ha attirato tantissimo pubblico (presi dalla novità e dalla realtà palpabile che avrebbe dovuto rispecchiare il Film) e che ha portato poi gli stessi a fare la stessa analisi che ho fatto io e quindi poi a dare una valutazione più positiva nei confronti della Serie 1.
Le mie tre stelle di valutazione quindi sono ben spiegate.
Si sarebbe potuto fare di meglio, ma probabilmente la foga di fare tutto e subito e sicuri di fare successo ha portato ad un formato scadente e poco strutturato sopratutto nei dettagli e nei contenuti più importanti.
Angela Casalaro
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angela.casalaro
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mercoledì 18 marzo 2020
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film reale ma poco chiaro nei concetti
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Parto dal presupposto che ritengo che La Serie 1 di Gomorra sia stata fatta molto meglio rispetto al Film stesso.
Detto questo procedo con ordine per chiarite il mio punto di vista e dare un senso alle 3 stelle che ho appena dato al Film.
Pensavo di non doverlo fare onestamente, ma mi ritrovo principalmente a fare un confronto tra LA SERIE 1(puntata dalla 1 alla 12) e il FILM; in quanto avendoli visti entrambi ho trovato un netto dislivello tra le due che appunto mi fanno ritenere il Film peggiore rispetto alla Serie 1. Ovviamente non sono qui per parlare della Serie 1 ma del Film quindi avendo chiarito che mi è piaciuta moltissimo La serie 1 ,invece che il Film procedo alla valutazione del Film Gomorra mettendo un po' di ordine:
-Poco concreto nei contenuti a mio parere un po' banalizzati, quando secondo me su una realtà così reale ci si poteva concentrare molto di più proprio nei dettagli per dare al pubblico una percezione più reale di tutto il contesto del Film.
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Parto dal presupposto che ritengo che La Serie 1 di Gomorra sia stata fatta molto meglio rispetto al Film stesso.
Detto questo procedo con ordine per chiarite il mio punto di vista e dare un senso alle 3 stelle che ho appena dato al Film.
Pensavo di non doverlo fare onestamente, ma mi ritrovo principalmente a fare un confronto tra LA SERIE 1(puntata dalla 1 alla 12) e il FILM; in quanto avendoli visti entrambi ho trovato un netto dislivello tra le due che appunto mi fanno ritenere il Film peggiore rispetto alla Serie 1. Ovviamente non sono qui per parlare della Serie 1 ma del Film quindi avendo chiarito che mi è piaciuta moltissimo La serie 1 ,invece che il Film procedo alla valutazione del Film Gomorra mettendo un po' di ordine:
-Poco concreto nei contenuti a mio parere un po' banalizzati, quando secondo me su una realtà così reale ci si poteva concentrare molto di più proprio nei dettagli per dare al pubblico una percezione più reale di tutto il contesto del Film. -Storia particolarmente "esasperata", che hanno reso il Film un po' "pesante" e poco "digeribile". -Colpi di scena poco "efficaci" e scontati che non ti trascinano nella storia reale e palpabile della quale il Film stesso parla. (Un vero peccato perchè nella Serie 1 secondo me ci sono riusciti benissimo!) -Probabilmente anche gli attori scelti per il Film non hanno saputo "calarsi" a pieno nelle parti assegnatali,quindi credo che il Film sia stato nettamente poco "sentito" proprio anche da parte degli attori stessi: vuoi per inesperienza,per "fame di fama" o per poca attitudine al progetto. Infatti ritengo che gli attori non siano stati scelti accuratamente, ed è come siano stati buttati a caso tra un personaggio e l'altro.
Probabilmente il "boom" iniziale di Gomorra ha attirato tantissimo pubblico (presi dalla novità e dalla realtà palpabile che avrebbe dovuto rispecchiare il Film) e che ha portato poi gli stessi a fare la stessa analisi che ho fatto io e quindi poi a dare una valutazione più positiva nei confronti della Serie 1. Le mie tre stelle di valutazione quindi sono ben spiegate. Si sarebbe potuto fare di meglio, ma probabilmente la foga di fare tutto e subito e sicuri di fare successo ha portato ad un formato scadente e poco strutturato sopratutto nei dettagli e nei contenuti più importanti. Angela Casalaro
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aristoteles
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martedì 11 agosto 2015
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realistico documentario sulla camorra
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Questa e' la camorra ed e' rappresentata cosi' bene che sembra un documentario.
Chi vive in Campania ,come me, non si e' sconvolto neppure vedendo la cruda verita' del film.
Ci sono zone, come Scampia, che sono rari ed evidenti picchi di una realta' corrotta e distorta ma sopratutto ci sono storie ,come quella del sarto e di Roberto o personaggi ,come Servillo,che sono il vero simbolo di quanto male la camorra abbia fatto alla nostra terra.
Certamente si puo' decidere di andare via,si puo' decidere di non partecipare,si puo' decidere di combattere,ma tutto questo lo si puo' fare solo con maturita'.
Tanti giovani come Ciro "pisellino" o come il bambino che porta la spesa,senza istruzione, vengono inghiottiti dalla camorra,come tante famiglie che non arrivano a fine mese.
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Questa e' la camorra ed e' rappresentata cosi' bene che sembra un documentario.
Chi vive in Campania ,come me, non si e' sconvolto neppure vedendo la cruda verita' del film.
Ci sono zone, come Scampia, che sono rari ed evidenti picchi di una realta' corrotta e distorta ma sopratutto ci sono storie ,come quella del sarto e di Roberto o personaggi ,come Servillo,che sono il vero simbolo di quanto male la camorra abbia fatto alla nostra terra.
Certamente si puo' decidere di andare via,si puo' decidere di non partecipare,si puo' decidere di combattere,ma tutto questo lo si puo' fare solo con maturita'.
Tanti giovani come Ciro "pisellino" o come il bambino che porta la spesa,senza istruzione, vengono inghiottiti dalla camorra,come tante famiglie che non arrivano a fine mese.
LO Stato???? SEmplicemente e' assente proprio come nel film,probabilmente gli fa comodo come in Sicilia con la mafia,mantenere stabili certe situazioni.
Ci restano speranza e coraggio e la voglia di vivere con onesta', a testa alta,senza compromessi con chi ha inquinato le nostre terre e il nostro meraviglioso mare.
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fabio1957
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venerdì 26 giugno 2015
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vero film di denuncia
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Come un pugno nello stomaco ,questo film di Garrone è una discesa nei gironi infernali della camorra.Per chi come me abita in questo territorio degradato e martoriato dall'uomo e dimenticato dalla civiltà, è doveroso parlare di cinema verità.Chi ha messo in giro la voce che film di questo tipo fanno cattiva pubblicità a Napoli o è in malafede o semplicemente non sa quello che dice.E' un grande film di denuncia, non solo contro il sistema criminale, ma anche contro uno stato assente che ormai è rassegnato a non avere più incidenza sulla nostra città.Fa venire in mente Francesco Rosi di "Mani sulla città" ma ha sicuramente uno stile più moderno e più brutale.
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Come un pugno nello stomaco ,questo film di Garrone è una discesa nei gironi infernali della camorra.Per chi come me abita in questo territorio degradato e martoriato dall'uomo e dimenticato dalla civiltà, è doveroso parlare di cinema verità.Chi ha messo in giro la voce che film di questo tipo fanno cattiva pubblicità a Napoli o è in malafede o semplicemente non sa quello che dice.E' un grande film di denuncia, non solo contro il sistema criminale, ma anche contro uno stato assente che ormai è rassegnato a non avere più incidenza sulla nostra città.Fa venire in mente Francesco Rosi di "Mani sulla città" ma ha sicuramente uno stile più moderno e più brutale.Alcune scene sono drammaticamente e tragicamemente impressionanti e proprio per questo si incuneano nella mente dello spettatore, che resta attonito e spaventato oltre che incredulo di fronte a tanta ferocia.
E' questo il cinema di cui ha bisogno la società civile per risvegliare le coscienze.
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paolo_sem
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lunedì 1 giugno 2015
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un film testimone
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Gran film Gomorra di Matteo Garrone, una pellicola che narra 4 storie differenti unite però da un unico filo conduttore: la camorra, i protagonisti sono: un bambino, due ragazzi, un sarto e un imprenditore.
Un lungometraggio che fa da testimone alla miseria di una società corrotta come quella narrata nel film, Garrone con questa sua fatica ci vuole semplicemente dire che in questi giri se ci entri non ci puoi più uscire e quindi comunque vada è meglio non entrarci, consiglio che non sembra arrivare a pieno al protagonista di una delle storie: il bambino, che sarà costretto a compiere atti, verso persone a cui lui tiene, che non avrebbe mai voluto compiere.
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Gran film Gomorra di Matteo Garrone, una pellicola che narra 4 storie differenti unite però da un unico filo conduttore: la camorra, i protagonisti sono: un bambino, due ragazzi, un sarto e un imprenditore.
Un lungometraggio che fa da testimone alla miseria di una società corrotta come quella narrata nel film, Garrone con questa sua fatica ci vuole semplicemente dire che in questi giri se ci entri non ci puoi più uscire e quindi comunque vada è meglio non entrarci, consiglio che non sembra arrivare a pieno al protagonista di una delle storie: il bambino, che sarà costretto a compiere atti, verso persone a cui lui tiene, che non avrebbe mai voluto compiere.
Una costante inquadratura a camera a spalla più lunghi piani sequenza aggiunti al dialetto del luogo sono il mix perfetto per far entare a pieno lo spettatore nelle vicende.
Un film che rende innocenti i suoi protagonisti visto che possiamo intuire che non sono in quella situazione a causa loro, ma a causa dell'ambiente in cui sono nati e cresciuti.
La visione ti lascia sconvolto e impietrito. 4 stelle meritatissime.
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great steven
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sabato 2 maggio 2015
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adattamento splendido per cupezza e sincerità.
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GOMORRA (IT, 2008) diretto da MATTEO GARRONE. Interpretato da TONI SERVILLO, GIANFELICE IMPARATO, MARIA NAZIONALE, SALVATORE CANTALUPO, SALVATORE ABRUZZESE, MARCO MACOR, CIRO PETRONE, CARMINE PATERNOSTER
Alla base di questo racconto apocalittico e totalmente pessimista c’è il romanzo, uscito nel 2006, tradotto in trentatré lingue e con all’attivo almeno due milioni di copie vendute, scritto dal giovane giornalista e scrittore non-fiction Roberto Saviano, che ha partecipato alla sceneggiatura sfrondando il suo libro di debutto insieme al regista e ad altri tre sceneggiatori (fra cui figura anche Gianni Di Gregorio). Affronta un tema che al contempo è sulla cresta dell’onda dell’informazione da un sacco di tempo ma non è mai discusso abbastanza: perché sulla camorra si può conversare da intenditori oppure è possibile parlarne da persone che vogliono combatterla per estirpare dal Belpaese un male che esiste dai tempi dell’Unità d’Italia e che ha ucciso in trent’anni più di diecimila persone, come i titoli di coda sottolineano.
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GOMORRA (IT, 2008) diretto da MATTEO GARRONE. Interpretato da TONI SERVILLO, GIANFELICE IMPARATO, MARIA NAZIONALE, SALVATORE CANTALUPO, SALVATORE ABRUZZESE, MARCO MACOR, CIRO PETRONE, CARMINE PATERNOSTER
Alla base di questo racconto apocalittico e totalmente pessimista c’è il romanzo, uscito nel 2006, tradotto in trentatré lingue e con all’attivo almeno due milioni di copie vendute, scritto dal giovane giornalista e scrittore non-fiction Roberto Saviano, che ha partecipato alla sceneggiatura sfrondando il suo libro di debutto insieme al regista e ad altri tre sceneggiatori (fra cui figura anche Gianni Di Gregorio). Affronta un tema che al contempo è sulla cresta dell’onda dell’informazione da un sacco di tempo ma non è mai discusso abbastanza: perché sulla camorra si può conversare da intenditori oppure è possibile parlarne da persone che vogliono combatterla per estirpare dal Belpaese un male che esiste dai tempi dell’Unità d’Italia e che ha ucciso in trent’anni più di diecimila persone, come i titoli di coda sottolineano. La fedeltà al testo originale è rispettata quasi esclusivamente nei personaggi (in particolar modo riguardo all’ottimo stilista Salvatore), mentre i fatti vengono narrati da una prospettiva più personale che predilige l’azione di questi piccoli criminali che costituiscono un semplice tassello di un sistema incommensurabile che fa affari nei più svariati campi economici: edilizia, turismo, tessile, trasporti, carburante, rifiuti, alimentari, supermercati, ristoranti, negozi, cinema, senza dimenticare le banche che rappresentano il crocevia più cruento e terrificante che abbina il potere col sangue e col denaro. La messinscena appare impregnata di un dolore freddo, di un cataclisma emozionale che abbraccia in pieno una disperazione oggettiva, ma anche di una passione che reclama il diritto di rimanere viva, nonostante la morte si presenti in tutte le sue forme e colpisca a muso duro chi non deve più rimanere dentro il "giro" ed è destinato a scomparire senza lasciare più traccia. Garrone conosce la materia che tratta e la sfrutta adottando una tensione narrativa che corre sul filo del rasoio per mostrare ad uno spettatore allibito e paradossalmente incredulo l’immensità di un’istituzione che ha fabbricato un impero criminale che ricicla soldi sporchi fino a 150 miliardi di euro annuali. Il racconto si svolge fra Napoli e Caserta, passando soprattutto per paesi come Casal di Principe e Scampia, vere e proprie miniere a cielo aperto per gli spacciatori di droga e altri delinquenti che gestiscono traffici illeciti facendo leva sull’omertà generale e sulla corruzione dilagante e irrefrenabile (ne è un esempio il giureconsulto collaborazionista di G. Imparato). L’adattamento cinematografico del capolavoro di Saviano è un’opera che lavora sostanzialmente per sottrazione: non ha protagonista, attori celebri (escluso T. Servillo), scene-madri, cambiamenti di tono, prediche, manicheismi. Il male non sta tutto da una parte, e per questo risulta complesso tirare le somme quando si tratta di stabilire a quale mascalzone la legge deve attribuire un misfatto o un comportamento illegale. Tralasciando gli omicidi, la camorra è un’associazione che conta 25.000 affiliati e circa 200.000 fiancheggiatori, presi a prestito anche dalle altre mafie (‘ndrangheta, sacra corona unita, anonima sequestri). In soldoni, è la storia di una malavita normale, di un male banale (come direbbe Hannah Arendt) e di una catastrofe pulita che fa terra bruciata dietro a sé in ogni luogo che attraversa come un carro armato gigantesco e imprendibile. Una cortina tenebrosa è ormai calata sulle terre dove la camorra opera praticamente indisturbata, tanto che sono necessari i sottotitoli per comprendere una lingua che risulta ormai oscura e lontana per i profani di un’organizzazione che sogna di dominare il pianeta col suo governo tirannico e la sua onnipotenza finanziaria. Fotografia di Marco Onorato, fratello del doppiatore Glauco. Per Garrone era quasi un padre: lavorò in tutti i suoi film. Premiato con sette David di Donatello: pellicola, regia, sceneggiatura, produttore, canzone originale, montaggio, fonico. Due Nastri d’Argento, cinque premi europei e il Grand Prix a Cannes 2008.
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kondor17
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sabato 23 marzo 2013
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coinvolgente e cupo
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Garrone confeziona un piccolo capolavoro sul romanzo di Saviano, quasi fosse stato il sarto Pasquale (l'ottimo Cantalupo) a ritagliarlo su misura. Ottima l'ambientazione, la tensione, la recitazione di tutti gli attori (e i non-attori). Sopra a tutti metterei però Gianfelice Imparato, che interpreta un Ciro grandioso, indimenticabile. Vite disastrate vissute in mostri ecologici (con piscina) coi ragazzini a far da palo, e i ragazzotti già ben scafati ed armati intorno, senza un futuro, se non quello non proprio edificante di essere "assunti" dal clan. Mozzafiato la scena del reclutamento nelle grotte. Bravissimo anche il piccolo Totò (Salvatore Abruzzese).
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Garrone confeziona un piccolo capolavoro sul romanzo di Saviano, quasi fosse stato il sarto Pasquale (l'ottimo Cantalupo) a ritagliarlo su misura. Ottima l'ambientazione, la tensione, la recitazione di tutti gli attori (e i non-attori). Sopra a tutti metterei però Gianfelice Imparato, che interpreta un Ciro grandioso, indimenticabile. Vite disastrate vissute in mostri ecologici (con piscina) coi ragazzini a far da palo, e i ragazzotti già ben scafati ed armati intorno, senza un futuro, se non quello non proprio edificante di essere "assunti" dal clan. Mozzafiato la scena del reclutamento nelle grotte. Bravissimo anche il piccolo Totò (Salvatore Abruzzese). Film scarno, privo di fronzoli, dove l'immagine e l'azione dice in sè tutto. Realistico e neorealistico, toccante e mai banale. Crudo, anzi crudissimo. Ti viene solo da chiederti: ma quando e soprattutto come si potrà mai ovviare a tutto ciò?
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queen251
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sabato 11 agosto 2012
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questo è un film sulla camorra...
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assolutamente realistico. Senza fronzoli e va diritto al sodo. Cronistoria fedele di episodi camorristici che potrebbero accadere domani. Un film che lascia il segno.
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brando fioravanti
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lunedì 2 aprile 2012
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toccante
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Ritratto perfetto di un paese dove il male è diventato uno stile di vita. I camorristi vengono descitti come spietati, ma anche con l'inteliggenza di camuffare la realtà e di saper gestire i loschi affari causando meno problemi possibili. Attori non professionisti ma molto convincenti, fotografia bellissima. Meritava qualche premio di più.
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