gus da mosca
|
lunedì 11 maggio 2009
|
fermate il mondo, voglio salire !
|
|
|
|
Nel 1994 le TwinTowers del WTC in NYcity sono in piedi, in strada si telefona dalle cabine e si ascolta Hip-Hop registrata sulle musicassette. In questo remotissimo passato recente, Levine ha collocato la sua seconda opera, riempiendola del suo stile e confermando il talento di chi sa fare cinema. Ha esordito con lo splendido film clandestino "All the boys love Mandy Lane", un capolavoro di genere ed un cult quando sara' un giorno conosciuto dai piu'. Come il primo film anche The Wackness comincia in sordina, lasciando studiare allo spettatore persone e situazioni, ammaliandolo progressivamente con musica e colore, con fotografia e luce, con immagini che non stanno nello schermo, con una firma inconfodibile di nuovo stile personale.
[+]
Nel 1994 le TwinTowers del WTC in NYcity sono in piedi, in strada si telefona dalle cabine e si ascolta Hip-Hop registrata sulle musicassette. In questo remotissimo passato recente, Levine ha collocato la sua seconda opera, riempiendola del suo stile e confermando il talento di chi sa fare cinema. Ha esordito con lo splendido film clandestino "All the boys love Mandy Lane", un capolavoro di genere ed un cult quando sara' un giorno conosciuto dai piu'. Come il primo film anche The Wackness comincia in sordina, lasciando studiare allo spettatore persone e situazioni, ammaliandolo progressivamente con musica e colore, con fotografia e luce, con immagini che non stanno nello schermo, con una firma inconfodibile di nuovo stile personale. Nei film di Levine si consuma droga a fiumi, dovunque ed in qualunque momento, si consuma di tutto: erba, coca, anfetamine, fumandoci e bevendoci sopra a volonta'. Lo fanno gli amici di Mandy Lane (lei no, le piace di piu' usare il coltello). Lo fanno gli amici del wacky-pusher, che vende erba e coi soldi aiuta i suoi litigiosi genitori, eternamente spiantati. Si fuma il cervello anche lo psicologo del pusher e quando si accorge che il cliente va con sua figlia, da di testa, lascia la moglie e diventa wacky pure lui. (Il suo cane disperato va in giro con un cartello al collo cercando un altro padrone). I film di Lavine prendono forma e colore lentamente e solo dopo la prima mezz'ora eslpodono liberando tutto lo stile di suoni e immagini. Se forse Levine ha preso qualche lezione dai Coen, nei suoi film ci mette tanto di suo. Gia' nel superlativo Mandy Lane, come in questo film, i dialoghi e le musiche sono la chiave di lettura: Levine non abbozza storie, ma scatta dinamiche foto espressioniste di gioventu' americana, che ha imparato fin da piccola a consumare droga, ma che non sa ancora come si "consuma" il sesso. Entrambi i film parlano di passaggio all'eta' adulta con un linguaggio di drop-out, che non e' rappresentato come scelta di uscita, ma come situazione corrente e punto di partenza per un ritorno alla socializzazione: i giovani dei film di Levine sono nati gia' fuori, in un mondo che li ha messi al confine, e tutti cercano di rientrare in qualche modo. Mandy Lane torna un attimo nel mondo perche' vuole finire la scuola prima di suicidarsi, Il giovane pusher, proprio nel giorno in cui finisce la scuola, si trova fuori dal mondo.
[-]
[+] bello
(di eles )
[ - ] bello
[+] complimenti
(di francesco2)
[ - ] complimenti
|
|
[+] lascia un commento a gus da mosca »
[ - ] lascia un commento a gus da mosca »
|
|
d'accordo? |
|
tartetatin
|
giovedì 10 settembre 2009
|
un film che trasuda umana follia e divertimento!
|
|
|
|
Una fotografia strepitosa, con una risoluzione a "grana grossa" da filmino di famiglia, un salto negli anni '90, nella musica,nella realtà adolescenziale, nel sesso, negli scontri generazionali, nelle incomprensioni con la famiglia, nelle droghe, negli stati d'animo in bilico, tematiche già raccontate in tutte le salse eppure qui hanno un connotato quasi romantico, si empatizza con il protagonista in questa storia di un'estate. Tutto è raccontato con un equilibrio pulito, fra personaggi perfettamente calati nei loro ruoli che danno la sensazione d'essere stati "pescati" fra la gente, quasi "rubati" alla loro realtà e la sceneggiatura ironica di alcune situazioni "folli" che hanno il gusto di quelle sciocchezze fatte in "gioventù" e rivisitate in età adulta come cose da non fare.
[+]
Una fotografia strepitosa, con una risoluzione a "grana grossa" da filmino di famiglia, un salto negli anni '90, nella musica,nella realtà adolescenziale, nel sesso, negli scontri generazionali, nelle incomprensioni con la famiglia, nelle droghe, negli stati d'animo in bilico, tematiche già raccontate in tutte le salse eppure qui hanno un connotato quasi romantico, si empatizza con il protagonista in questa storia di un'estate. Tutto è raccontato con un equilibrio pulito, fra personaggi perfettamente calati nei loro ruoli che danno la sensazione d'essere stati "pescati" fra la gente, quasi "rubati" alla loro realtà e la sceneggiatura ironica di alcune situazioni "folli" che hanno il gusto di quelle sciocchezze fatte in "gioventù" e rivisitate in età adulta come cose da non fare. Rimane impressa la sensazione di fumare con un audio che sottolinea i suoni di questo vizio, che per tutto il film rimane come sottofondo.
Un Ben Kingsley bellissimo, trasudante di umana follia e "paternità", il cardine psicologico di questo film, sul quale s'innesta il protagonista Luc che cerca qualcuno con cui parlare e confrontarsi e che impara talmente bene, da essere lui stesso un punto di riferimento per il suo terapeuta. Una lezione semplice, profonda sulle paure degli adolescenti e di ciò che hanno bisogno per crescere, attenzione e ascolto, che qui vengono riproposti in versione arricchita da droghe, ma non per questo priva di solidità. Giusta la scelta di proibirlo ai minori di 14 anni che potrebbero scambiare "il succo del film" come una legittimazione all'uso delle droghe, apprezzato da chi ha avuto un percorso simile, chi più chi meno, criticato da chi ha avuto un'adolescenza da Mulino Bianco, senza dubbio un film da vedere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a tartetatin »
[ - ] lascia un commento a tartetatin »
|
|
d'accordo? |
|
nicoscarface
|
mercoledì 2 settembre 2009
|
sorpresa sundance
|
|
|
|
Ben Kingley, attore di fama mondiale per l'interpretazione del pluripremiato Gandhi di Richard Attenborough, dopo svariate partecipazione in film mediocri nel quale non è riuscito a trasmettere il suo innegabile talento, torna prepotentemente in un ruolo del tutto nuovo, lo psicologo folle, drogato, depresso e assolutamente comico del protagonista, il giovane Josh Peck, visto già in Mean Creek (altro gioiellino del Sundance di qualche anno fa), giovane spacciatore disadattato, che tra problemi familiari e solitudine trova come unici punti di sfogo i sogni e l'amicizia con Kingsley. La storia è ambientata a NY, anno 1994, gioca sull'effeto ricordo l'utilizzo di una determinata musica o di determinati gerghi che oggi possono apparire antiquati.
[+]
Ben Kingley, attore di fama mondiale per l'interpretazione del pluripremiato Gandhi di Richard Attenborough, dopo svariate partecipazione in film mediocri nel quale non è riuscito a trasmettere il suo innegabile talento, torna prepotentemente in un ruolo del tutto nuovo, lo psicologo folle, drogato, depresso e assolutamente comico del protagonista, il giovane Josh Peck, visto già in Mean Creek (altro gioiellino del Sundance di qualche anno fa), giovane spacciatore disadattato, che tra problemi familiari e solitudine trova come unici punti di sfogo i sogni e l'amicizia con Kingsley. La storia è ambientata a NY, anno 1994, gioca sull'effeto ricordo l'utilizzo di una determinata musica o di determinati gerghi che oggi possono apparire antiquati. Regia magistrale per l'esordiente Jonathan Levine, che utilizza interessanti giochi di luci e di montaggio. Buona la prima, nella speranza che non cada, come altri registi Sundance, nel dimenticatoio. Ottimo film, un dramma esistenziale all'eccesso che si mischia alla commedia. Assolutamente da non perdere.
[-]
[+] e invece
(di francesco2)
[ - ] e invece
|
|
[+] lascia un commento a nicoscarface »
[ - ] lascia un commento a nicoscarface »
|
|
d'accordo? |
|
fabio 3121
|
lunedì 22 marzo 2021
|
le problematiche esistenziali di un giovane pusher
|
|
|
|
il film è ambientato a New Jork nella calda estate del 1994. Il giovane Luke Shapiro, conseguito il diploma, non va in vacanza ma resta nella Grande Mela guadagnandosi soldi facili attraverso lo spaccio di marijuana nascosta all'interno di un carrettino di gelati freschi. Il ragazzo nonostante i tanti contatti in realtà non ha dei veri amici ed essendo vergine ha pure difficoltà a relazionarsi con le ragazze. A completare un quadro di disagio esistenziale si mette altresì un rapporto in crisi dei suoi genitori dovuto sopratutto a problemi finanziari. Luke quindi va in terapia dallo psicanalista Dottor Squires (Ben Kinglesy) e paga le sedute con delle bustine di marijuana in quanto anche il dottore, a sua volta, è in crisi con la moglie e fa uso di droghe e molti farmaci antidepressivi.
[+]
il film è ambientato a New Jork nella calda estate del 1994. Il giovane Luke Shapiro, conseguito il diploma, non va in vacanza ma resta nella Grande Mela guadagnandosi soldi facili attraverso lo spaccio di marijuana nascosta all'interno di un carrettino di gelati freschi. Il ragazzo nonostante i tanti contatti in realtà non ha dei veri amici ed essendo vergine ha pure difficoltà a relazionarsi con le ragazze. A completare un quadro di disagio esistenziale si mette altresì un rapporto in crisi dei suoi genitori dovuto sopratutto a problemi finanziari. Luke quindi va in terapia dallo psicanalista Dottor Squires (Ben Kinglesy) e paga le sedute con delle bustine di marijuana in quanto anche il dottore, a sua volta, è in crisi con la moglie e fa uso di droghe e molti farmaci antidepressivi. Tra i 2 si instaura uno strambo e folle rapporto di amicizia spinto dal fatto che il dott. Squires vorrebbe tornare ad essere giovane; inoltre Squires invoglia Luke a frequentare come amica la sua figliastra Stephanie. Ben presto però Luke si innamorerà di Stephanie mentre la ragazza vivrà questa esperienza come una semplice avventura estiva. Molti sono i temi trattati dalla pellicola, tra tutti le problematiche relazionali sia in età giovanile che adulta, ma la sceneggiatura ha il pregio di affrontarli in modo lieve e con alla base una ottima colonna sonora degli anni '90 influenzata dal rap e dall'hip pop. Siamo a cospetto di un piccolo film indipendente con una buona fotografia. Il limite è però dovuto al fatto che tutta la storia ruota intorno ai soli 3 protagonisti. Bizzarra ma allo stesso tempo convincente l'interpretazione di Ben Kingsley. Voto 5,5/ 10.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a fabio 3121 »
[ - ] lascia un commento a fabio 3121 »
|
|
d'accordo? |
|
alfie81
|
mercoledì 30 settembre 2009
|
fa sempre ciò che è sbagliato!
|
|
|
|
New York, estate 1994. Il “sindaco sceriffo” Giuliani stringe la morsa contro barboni e piccoli criminali, il grunge muore con Kurt Cobain e con lui la voce di una generazione, mentre il gansta-rap raggiunge il culmine della sua popolarità e qualità con Notorius B.I.G., la voce del ghetto, prima di morire anche lui qualche tempo dopo.
Nei vicoli e parchi di una caldissima Big Apple si aggira il giovane neo diplomato Luke Shapiro (Josh Peck) con il suo carretto di gelati, utilizzato come copertura per un’attività più remunerativa, quella dello spaccio di marijuana. Grazie allo spaccio Shapiro riesce ad aiutare la famiglia in procinto di sfratto, pagarsi la retta per il college, nonché le sedute psicanalitiche con il dottor Squires (Ben Kingsley), eccentrico psichiatra ex sessantottino e padre della splendida Stephanie (Olivia Thirbly), amica del ragazzo, nonché suo desiderio inconfessato.
[+]
New York, estate 1994. Il “sindaco sceriffo” Giuliani stringe la morsa contro barboni e piccoli criminali, il grunge muore con Kurt Cobain e con lui la voce di una generazione, mentre il gansta-rap raggiunge il culmine della sua popolarità e qualità con Notorius B.I.G., la voce del ghetto, prima di morire anche lui qualche tempo dopo.
Nei vicoli e parchi di una caldissima Big Apple si aggira il giovane neo diplomato Luke Shapiro (Josh Peck) con il suo carretto di gelati, utilizzato come copertura per un’attività più remunerativa, quella dello spaccio di marijuana. Grazie allo spaccio Shapiro riesce ad aiutare la famiglia in procinto di sfratto, pagarsi la retta per il college, nonché le sedute psicanalitiche con il dottor Squires (Ben Kingsley), eccentrico psichiatra ex sessantottino e padre della splendida Stephanie (Olivia Thirbly), amica del ragazzo, nonché suo desiderio inconfessato.
Levine al suo secondo lungometraggio dopo ”All the boys loves Mandy Lane” rimasto inedito in Italia, ci conduce nelle atmosfere dal sapore autobiografico degli anni novanta, quella delle audiocassette e dei cercapersone, del SupeNintendo e Beverly Hills 90210, in un’operazione nostalgia già da qualche tempo in voga negli States ed attesa presto anche da noi.
Una commedia di formazione sentimentale e psichica, un po’ forzatamente sopra le righe, che si regge sulle interpretazioni convincenti dell’immenso Kingsley, qui alle prese nell’inedito ruolo di pittoresco ed eccessivo psichiatra, dimostrandosi eccellente anche nel genere comico, e del giovane Peck, sdoganato per l’occasione dalla rete per ragazzi Nickelodeon, che non viene eclissato dal talento del suo navigato collega.
Le sbavature nella sceneggiatura non mancano, rivelando tutta la sua fragilità quando si tenta di cimentarsi con le situazioni sentimentali e drammatiche, rallentando in più parti il ritmo narrativo che ben si sposa invece con la colonna sonora farcita di basi hip-hop nei momenti migliori.
In sostanza un film con molte buone intenzioni, che descrive ma non approfondisce, spinge l’acceleratore per poi frenare bruscamente, indeciso e confuso, nonostante qualche spunto interessante, ottimo comparto tecnico e sia ben recitato.
Una sufficienza, seppur cerchiata in rosso, come si usava qualche tempo fa, tanto per utilizzare un paragone scolastico pre-Gelmini.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alfie81 »
[ - ] lascia un commento a alfie81 »
|
|
d'accordo? |
|
|