Come un uragano

I sentimenti in tarda età non sono poi così scandalosi se gli attori hanno il volto di Richard Gere e Diane Lane. Coppia che fa scintille sullo schermo, il ricordo di quell’amore infedele tra le librerie di Soho non è ancora svanito. D’altra parte i due ultraquarantenni sono come il vino, migliorano con il passare degli anni. Ingredienti classici per questo dramma che promette lacrime facili, “Come un uragano” funziona grazie all’alchimia tra i protagonisti, il medico che cerca redenzione per un intervento andato male e la mamma in odore di separazione. Cupido è dietro l’angolo quando le anime sofferenti si ritrovano abbracciate a causa di un uragano che cancella le colpe e pure la casa affacciata sull’Oceano. Scena magistrale con la metafora della passione che travolge tutto al suo passaggio, l’attrazione si fa sempre più forte come la pioggia torrenziale che riporta la calma dopo la tempesta. Il film di George C. Wolfe non evita qualche melensaggine, i momenti zuccherosi sono lì a ricordare che non c’è cosa più bella dell’amore mentre il romanzo di Nicholas Sparks ricalca lo schema di “Le parole che non ho detto”. Cene a lume di candela, balli in riva al mare, promesse eterne per chi non ha più l’età ed ha dimenticato i sussulti della passione, fremiti e batticuori da quindicenni alla prima cotta. Gere e Lane sono meravigliosi, il resto è già visto. Ma, grazie a Dio, funziona sempre. Antonello Villani (Salerno)