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luc
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lunedì 11 febbraio 2008
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aggiu recensitu..
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.. lu casanova de fellini. maledetto paleutta, ho capito da dove viene sto nome, ho appena visto "totò che visse due volte": io non saprei come definirlo, è pure divertente nella sua dissacralità, ha pure un certo gusto fotografico e scenografico, ma non ce la farei a vederne un altro simile...ma mica gli assomigli a quel paleutta lì?
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paleutta
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lunedì 11 febbraio 2008
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lo sapevo che eri un grande
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ah ah chissà, forse incosciamente mi ci sono immedesimato.In fondo un pò di paleutta c'è in ognuno di noi credo. Comunque con un paio di mutandoni "cagi" e una canottiera forse un pochino gli somiglio anche ah ah. In effetti questo film, come altri di Ciprì e Maresco sono ai limiti dell'inguardabile. La bruttura e la miseria del genere umano sono rappresentate con rara efficacia e potenza visiva. Non saprei nemmeno io spiegare il perchè mi sono divertito a vederlo, nonostante ne sia quasi incomprensibile lo scopo finale. Tant'è che qualcosa mi ha attirato. Sarà che mi piace una certa sicilianità, quell'arguzia e perspicacia che hanno innata, anche le persone meno "elevate". Il vecchio mafioso che si fa grattare i "cugghiuni" è devastante.
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ah ah chissà, forse incosciamente mi ci sono immedesimato.In fondo un pò di paleutta c'è in ognuno di noi credo. Comunque con un paio di mutandoni "cagi" e una canottiera forse un pochino gli somiglio anche ah ah. In effetti questo film, come altri di Ciprì e Maresco sono ai limiti dell'inguardabile. La bruttura e la miseria del genere umano sono rappresentate con rara efficacia e potenza visiva. Non saprei nemmeno io spiegare il perchè mi sono divertito a vederlo, nonostante ne sia quasi incomprensibile lo scopo finale. Tant'è che qualcosa mi ha attirato. Sarà che mi piace una certa sicilianità, quell'arguzia e perspicacia che hanno innata, anche le persone meno "elevate". Il vecchio mafioso che si fa grattare i "cugghiuni" è devastante. Non ti chiedo di vedere anche "Lo zio di Brooklin" secondo me più divertente di questo e forse un pò più potabile (sempre nella misura in cui...). Casanova non l'ho visto, il mio preferito del maestro è Amarcord. Colmerò la lacuna al più presto, ciau
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andrea
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lunedì 11 febbraio 2008
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per paleutta
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Non so se hai letto la mia recensione qualche pagina più in là. Io ho trovato "Cloverfield" un film decente, il cui pregio maggiore sta nella soggettività del punto di vista dei protagonisti: non abbiamo i classici eroi hollywoodiani che salvano il mondo dal mostro, ma dei personaggi che sono vittime della situazione, il che è abbastanza insolito per un prodotto del genere. Ho apprezzato anche la mancanza di un finale consolatorio, in cui gli eroi avrebbero salvato il mondo dal mostro. Credo che non sia un film molto "da pop-corn", la sua visione non provoca il piacere e la soddisfazione ricercata dallo spettatore che va al cinema pensando di vedere il solito monster-movie alla Godzilla, in cui il mostro la fa da padrone e viene enfatizzato in tutta la sua "bellezza" digitale.
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Non so se hai letto la mia recensione qualche pagina più in là. Io ho trovato "Cloverfield" un film decente, il cui pregio maggiore sta nella soggettività del punto di vista dei protagonisti: non abbiamo i classici eroi hollywoodiani che salvano il mondo dal mostro, ma dei personaggi che sono vittime della situazione, il che è abbastanza insolito per un prodotto del genere. Ho apprezzato anche la mancanza di un finale consolatorio, in cui gli eroi avrebbero salvato il mondo dal mostro. Credo che non sia un film molto "da pop-corn", la sua visione non provoca il piacere e la soddisfazione ricercata dallo spettatore che va al cinema pensando di vedere il solito monster-movie alla Godzilla, in cui il mostro la fa da padrone e viene enfatizzato in tutta la sua "bellezza" digitale. E' un film che disturba per i movimenti della handycam, ma non lo trovo un difetto, e personalmente parlando, non mi ha dato poi tutto questo fastidio, tranne che nella sequenza dopo il crollo del ponte.
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paleutta
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martedì 12 febbraio 2008
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andrea
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mi stai troppo simpatico per dirti quello che spontaneamente mi verrebbe da dire...forse è una questione anagrafica, voi giovani di oggi (non prendere l'accezione negativa del "giovani") siete più adusi a vedere queste immagini stile videoclip, dove l'inquadratura più lunga dura 3 decimi di secondo. A me fanno venire il nervoso, sei lì che ti concentri su un immagine che subito sparisce e ne compare un altra. Oramai è tutto così, dalla pubblicità ai telefilm tipo CSI o cose del genere. Non critico la vicenda del film o l'argomento che tratta, addirittura non sarei nemmeno contrario al modo in cui viene presentato, però, a tutto c'è un limite. Ho espresso già nel mio intervento quello che penso.
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mi stai troppo simpatico per dirti quello che spontaneamente mi verrebbe da dire...forse è una questione anagrafica, voi giovani di oggi (non prendere l'accezione negativa del "giovani") siete più adusi a vedere queste immagini stile videoclip, dove l'inquadratura più lunga dura 3 decimi di secondo. A me fanno venire il nervoso, sei lì che ti concentri su un immagine che subito sparisce e ne compare un altra. Oramai è tutto così, dalla pubblicità ai telefilm tipo CSI o cose del genere. Non critico la vicenda del film o l'argomento che tratta, addirittura non sarei nemmeno contrario al modo in cui viene presentato, però, a tutto c'è un limite. Ho espresso già nel mio intervento quello che penso. Quando una cosa genera del fastidio fisico (senso di stordimento) non credo si possa parlare di "genialata". Il senso di angoscia che genera non è dovuto a quello che succede o alla situazione,è semplicemente un fastidio fisico come se ci fosse uno dietro di te che sbatacchia la poltrona.
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paleutta
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martedì 12 febbraio 2008
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continua
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secondo me, il regista poteva usare questa formula diluendola all'interno di una struttura classica. Un ora e mezza di otto volante l'ho trovata esasperante, con tutta l'immaginazione la fantasia e l'apertura mentale di cui sono dotato l'ho trovata insopportabile. Non mi interessa sapere da dove arriva il mostro ne che fine farà ne cosa succederà dopo, non è questo il problema. Ok, ricevuto il messaggio provocatorio però sinceramente, quando è finito ho tirato un sospiro di sollievo. Anche l'occhio vuole la sua parte, di riposo. Questo film non ti lascia veramente niente, solo un fastidioso disturbo alle cellule cigliate.
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andrea
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martedì 12 febbraio 2008
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tempi dell'inquadratura per paleutta
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Hai perfettamente ragione riguardo al fatto che ormai, per non annoiare, le inquadrature, dalle fiction televisivi ai film per il cinema, durano poco, e si muovono troppo. Coppola dice che nei suoi film non muove molto la macchina da presa, perché è l'azione all'interno che deve muoversi, e ha ragione. Oggi ho visto "Paura e delirio a Las Vegas" di Gilliam, film stupendo: anche lì c'è un montaggio frenetico, ma cìè per riprodurre gli effetti delle droghe. Vuoi sapere come mi sono posto nei confronti della visione di "Cloverfield"? Okay, è un falso documentario, siamo nell'era del "ti-riprendo-pure-quando-vai-al-cesso". Considerato questo, ho apprezzato la distanza dai canoni hollywoodiani degli eroi che uccidono i mostri giganti, e mi sono "adattato" al traballare dell'inquadratura.
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Hai perfettamente ragione riguardo al fatto che ormai, per non annoiare, le inquadrature, dalle fiction televisivi ai film per il cinema, durano poco, e si muovono troppo. Coppola dice che nei suoi film non muove molto la macchina da presa, perché è l'azione all'interno che deve muoversi, e ha ragione. Oggi ho visto "Paura e delirio a Las Vegas" di Gilliam, film stupendo: anche lì c'è un montaggio frenetico, ma cìè per riprodurre gli effetti delle droghe. Vuoi sapere come mi sono posto nei confronti della visione di "Cloverfield"? Okay, è un falso documentario, siamo nell'era del "ti-riprendo-pure-quando-vai-al-cesso". Considerato questo, ho apprezzato la distanza dai canoni hollywoodiani degli eroi che uccidono i mostri giganti, e mi sono "adattato" al traballare dell'inquadratura. Sarà che sono più giovane e più abituato, ma non è il mio tipo di ripresa preferito. Te lo dice uno che ama due maghi del montaggio lento quali Visconti e Tarkovskij...
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luc
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martedì 12 febbraio 2008
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x andrea
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scrivi qualcosa su "paura e delirio a las vegas" che poi ti seguo. l'ho visto da troppo tempo per partorire una recensione.
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reiver
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martedì 12 febbraio 2008
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ciao a tutti
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Non ho visto "Cloverfield" e credo che non lo vedrò.Da quello che ho capito è un film "montagne russe"...Qualche tempo fa ho visto un film intitolato "Domino",di Tony Scott,dalle inquadrature improbabili e dalla fotografia disturbante.Al solo pensiero prendo una busta di "Biochetasi".Non sono film per me,ma posso capire che piacciano ai più giovani.
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andrea
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martedì 12 febbraio 2008
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ho recensito...
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..."Paura e delirio a Las Vegas", per chi voglia dare un'occhiata.
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paleutta
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martedì 12 febbraio 2008
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non l'ho visto andrea
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ma lo farò al più presto, lo prometto. Ti darei un bacio (se tu fossi una bella fia anche più volentieri) perchè hai detto che ti piace Tarkovskij, hai mai visto il suo Solaris?
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andrea
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martedì 12 febbraio 2008
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per paleutta
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Di Tarkovskij ho visto "Lo specchio" e "Stalker", che si dice sia superiore a "Solaris", che invece sto cercando disperatamente nelle videoteche da tempo, ma che non riesco a trovare. Purtroppo Tarkovskij non vende molto, e trovare un suo film non è cosa facile, soprattutto nella mia città, che non è molto fornita da questo punto di vista. Avevo intenzione di comprarlo la prossima volta che vado a Roma per dare un esame. Tu che lo hai visto, che mi potresti dire? Li hai visti gli altri due che ho citato?
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paleutta
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mercoledì 13 febbraio 2008
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tarkovskij per andrea
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Stalker si, Lo specchio no. Stalker è molto filosofico, un opera universale che affronta diverse tematiche, fondamentalmente il contrasto tra razionalità ed irrazionalità, tra scienza e fede in senso lato. Lo sfondo semplicemente fantastico, i colori sgargianti della zona proibita in contrasto col grigiore squallido della realtà esterna. Un film lento a tratti sembra barcollare ma assurge sicuramente ad opera d'arte espressionista, bellissimo. Solaris per certa fotografia, specialmente nella parte iniziale ambientata nella casa del padre di Kelvin immersa nella campagna russa è similare a Stalker. Queste prolungate inquadrature di acque in movimento che fanno ondeggiare dolcemente le piante in esse sommerse, la pioggia, le nebbie, tutto alla sua maniera.
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Stalker si, Lo specchio no. Stalker è molto filosofico, un opera universale che affronta diverse tematiche, fondamentalmente il contrasto tra razionalità ed irrazionalità, tra scienza e fede in senso lato. Lo sfondo semplicemente fantastico, i colori sgargianti della zona proibita in contrasto col grigiore squallido della realtà esterna. Un film lento a tratti sembra barcollare ma assurge sicuramente ad opera d'arte espressionista, bellissimo. Solaris per certa fotografia, specialmente nella parte iniziale ambientata nella casa del padre di Kelvin immersa nella campagna russa è similare a Stalker. Queste prolungate inquadrature di acque in movimento che fanno ondeggiare dolcemente le piante in esse sommerse, la pioggia, le nebbie, tutto alla sua maniera. Poi il film prende una piega più fantascientifica, l'azione si sposta sulla stazione orbitante Solaris e qui prendono corpo le proiezioni del subconscio. Un intuizione molto fine, coinvolgente e magnetica. Per me N.1, vedilo assolutam.
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andrea
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mercoledì 13 febbraio 2008
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okay
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Certo, lo vedrò e poi ne parleremo.
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paleutta
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mercoledì 13 febbraio 2008
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mi sono procurato
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paura e delirio a las vegas, appena lo avrò visto ti farò sapere qualcosa, ciao.
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luc
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domenica 17 febbraio 2008
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ho recensito "tropa de elite"..
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..cattivissimo e realista film brasiliano sulla guerra tra trafficanti e tutori del (dis)ordine che ha vinto il festival di berlino.
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f.a.b
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lunedì 16 giugno 2008
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ahahah
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ahahahah k grande ke sei!!descrizione stupenda e xfetta...ciau
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