Il curioso caso di Benjamin Button |
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Un film di David Fincher.
Con Brad Pitt, Cate Blanchett, Tilda Swinton, Julia Ormond, Jason Flemyng.
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Titolo originale The Curious Case of Benjamin Button.
Drammatico,
Ratings: Kids+13,
durata 159 min.
- USA 2008.
- Warner Bros Italia
uscita venerdì 13 febbraio 2009.
MYMONETRO
Il curioso caso di Benjamin Button
valutazione media:
2,72
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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ormai 25 anni...di davidFeedback: 0 |
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martedì 17 febbraio 2009 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Leggere il libro da cui questo film è tratto è credo sia importate per capire meglio la pellicola e le intenzioni del regista, che ne coglie senza banalizzare alcuni aspetti importanti. Innanzitutto la caducità della vita, qualunque essa sia. Che sia una vita carica di colpi di scena o meno la strada è segnata inevitabilmente. Altro punto importante è l' intensità con cui si vive ogni istante della vita. Spesso infatti si ha la tendenza a vivere superficialmente ogni istante della quotidinità , condotta cercando di raggiungere traguardi, spremendo ogni goccia del corpo per raggiungere uno scopo, un fine; per poi rivedere tutto in chiave più profonda prossimi alla morte. Vivere la vita al contrario, come il protagonista,permette ovviamente di evitare questa umana contraddizione. Ma non è solo la condizione singolare del piccolo Benjamin che gli permette di fare questa importante considerazione, ma è l'ambiente in cui il piccolo vecchio cresce: un ospizio frequentato da anziani prossimi alla morte, che consente alla persona di conoscere prima di tutto la paura dovuta alla fragilità del corpo e la fine inevitabile che questo comporta: "Uno può arrabbiarsi imprecare bestemmiare ma quando arriva la tua ora non puoi fare altro che mollare e lasciare andare" Questo, associato alla condizione di "diverso", pone necessariamente il protagonista al di fuori degli eventi della storia, al fuori di quel flusso storicosociale ed individuale che coinvolge e spesso travolge le vite delle persone e che non permette di cogliere i dettagli, le intensità, dei momenti della vita se non in un secondo momento quando tutto deve per forza rallentare... Lo evidenzia bene l'incontro tra lei, giovane 25enne presa dalla sua vita e dalla sua carriera di ballerina, che straparla e che si contrappone al silenzio riflessivo di lui che osserva ed ascolta. Poi subito dopo si vede l' incidente che cambia tutto nella vita di lei che la pone come lui difronte all'inevitabile, "il precipizio" come lo chiama nel film, che coglie tutti prima o poi, in modo più o meno inaspettato. La stessa lentezza del film è necessaria per permettere a chi osserva di cogliere "tra le righe ogni singola ruga del tempo" I dialoghi servono semplicemente a porre l'accento su certi aspetti ma non sono mai determinanti proprio come nella vita, che cambia proprio in base alle opportunità che cogliamo e che non cogliamo. Infine un piccola considerazione che è una costante di tutto il film. Ricordiamoci sempre che la stragrande maggioranza di noi non sarà più quì tra un po' di tempo e non sarà men che meno ricordato in alcun modo. Dovremmo quindi guardarci tutti con la stessa pietà e lo stesso conforto con cui si guarda un innocente condannato a morte. Ciò nonostante dobbiamo avere il coraggio di vivere una vita al meglio delle nostre possibilità ma con serintà senza illudersi che per noi sarà diverso: "nella vita niente dura e che questo è semplicemente un gran peccato, e basta"
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