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Babylon A.D. Una visione del futuro che è già realtà?

Dove comincia e dove finisce l'immginazione nel nuovo film di Mathieu Kassovitz.
di Gabriele Niola

La fantascienza e le profezie che si avverano
Vin Diesel (Mark Vincent) (56 anni) 18 luglio 1967, New York City (New York - USA) - Cancro. Interpreta Toorop nel film di Mathieu Kassovitz Babylon A.D..

martedì 21 ottobre 2008 - Making Of

La fantascienza e le profezie che si avverano
L'ultimo film di Mathieu Kassovitz propone un futuro distopico molto vicino ad altri esempi cinematografici recenti e non (dalle suggestioni robotiche di Blade Runner, alla presenza militare nelle città di I figli degli uomini) tentando, nella costruzione di una società futuribile, una rinnovata sintesi tra tecnologie e tendenze del presente e le possibili evoluzioni future.
Spesso sembra che il cinema e la letteratura di fantascienza siano in grado di anticipare il futuro, in realtà è più corretto dire che sono in grado di influenzarlo. I racconti di fantascienza in sostanza fanno profezie che si autoavverano perchè dal momento in cui diventano popolari o di culto influenzano il modo in cui immaginiamo possa essere il nostro futuro e quindi il lavoro che viene fatto per raggiungerlo.
Certe immagini e certe tecnologie si stampano nella nostra mente imponendosi nell'immaginario per come sembrano poter risolvere problemi o migliorare la nostra vita e questo condiziona il modo in cui scegliamo di utilizzare e commercializzare le nuove scoperte o le nuove tecnologie. È successo con il videotelefono, mostrato per decenni in molti film sulla modernità (da Tempi Moderni a 2001: Odissea Nello Spazio) e finito più volte nei negozi (non ultimo con i cellulari) pur senza incontrare mai un vero successo, ed è successo anche in tempi più recenti con la tecnologia Surface di Microsoft che ha riproposto il modo di interagire con i visto e universalmente apprezzato in Minority Report.
Ora Babylon A.D. fa una serie di profezie su nuove possibili tecnologie e sull'utilizzo massiccio di innovazioni che già esistono nei laboratori, ma quante diventeranno realtà?

Tecnologie per la comunicazione: le facili previsioni
Le comunicazioni sono il settore in più rapida evoluzione della nostra società. Le tecnologie che permettono la veicolazione di informazioni stanno mutando sotto i nostri occhi e forse per questo, di tutte le previsioni di Babylon A.D. quelle sulla comunicazione ci sembrano le più facili da vedere realizzate e le più vicine alla nostra realtà.
Nella società del film di Kassovitz i telegiornali e gli strumenti di informazione più generalisti sembrano essere stati sostituiti da uno strumento di aggregazione di notizie non dissimile da Google News, in cui ognuno può personalizzare le notizie di cui intende fruire, cosa che sembra assolutamente già realta. Al contrario invece l'aggregazione di molti canali in un medesimo megaschermo televisivo che si vede in un altro punto della storia sembra decisamente più lontana e improbabile, del resto è una tecnologia che si era già vista anche in Ritorno al Futuro II senza che abbia avuto evoluzioni nella realtà.
Molto interessante è invece l'uso che viene fatto della tecnologia (esistente) dell'e-paper, ovvero dei fogli elettronici. Materiale della consistenza e dello spessore della carta che in realtà è uno schermo con cui interagire. Nel film l'esempio è fatto con una mappa che, srotolata dal protagonista, sembra una normale cartina ma poi consente un'interazione tramite tocco per zommare nelle diverse zone o muoversi sulla sua superficie come si fa con Google Earth.
E proprio l'interazione tramite il tocco è un'altra caratteristica che permea tutte le tecnologie del film, quasi sempre è quello il modo di comunicare con le macchine. Se in passato infatti si immaginava l'interazione con le macchine tramite comandi vocali (cosa possibile ma inutile e dunque mai decollata) ora è invece il tocco la nuova forma di evoluzione immaginata e in effetti anche praticata, sono sempre di più i dispositivi touchscreen che è possibile acquistare. Anche se ancora non esiste un e-paper con cui interagire al solo tocco.
Altra tecnologia che abbiamo praticamente raggiunto e per la quale manca solo un'applicazione commerciale è quella del riconoscimento facciale attraverso le fotografie o i filmati. Nel film (come in molte altre opere di fantascienza già viste) da una foto o un fermoimmagine il computer è in grado di riconoscere i lineamenti delle persone immortalate. Oggi già esistono applicazioni in rete che lo fanno anche gratis.
Infine un'altra tecnologia per la comunicazione che si vede in Babylon A.D. e che sembra alla nostra portata è il telefono contenuto in un'auricolare. Già esistono auricolari molto piccoli che funzionano da altoparlante e microfono se abbinati ad un telefono nelle vicinanze, dunque il passo verso un'integrazione di simili strumenti in un solo oggetto sembra assolutamente possibile.

Tecnologie militari: il controllo è tra noi
Essendo Babylon A.D. un film d'azione molte sono le scene in cui si combatte con strumenti inediti e tecnologie dalla nuova applicazione. Nella realtà gli strumenti per la guerra sono tra le cose più avanzate di cui disponiamo e generalmente, nei casi in cui non sono finalizzati alla violenza, costituiscono una piccola anticipazione di innovazioni che possono anche trovare la loro strada commerciale nella società civile.
Ad esempio il passaporto biometrico, cioè un tipo di sistema di identificazione non più basato sulla fotografia ma sui dati fisiologici di ogni essere umano, è già realtà e la sua applicazione è stato oggetto di dibattito in Gran Bretagna.
Come del resto è realtà anche il concetto di chip sottocutaneo, da tempo obbligatorio anche in Italia per gli animali. Tali tecnologie non sono ancora universalmente applicate sugli esseri umani, tuttavia il clima di maggiori controlli che sembra dominare il mondo occidentale può spingere in fretta l'evoluzione tecnologica e l'accettazione sociale di tali innovazioni in questa direzione.
Una tecnologia che invece non sembra assolutamente probabile è quella dei proiettili a ricerca automatica, cioè quei proiettili che una volta sparati cercano ed inseguono le prede. Se esistono le cosìddette bombe intelligenti, cioè quelle in grado in teoria di colpire chirurgicamente un preciso luogo od obiettivo non esiste in alcun modo un proiettile o piccolo razzo in grado di fare questo. Il motivo è che sono richieste troppe tecnologie al momento in stadi di evoluzione non perfezionati (riconoscimento della preda e capacità di movimento rapido in piccole traiettorie).
Assolutamente fantastica è anche l'esplorazione forzata della memoria. Si tratta di una delle più grandi aspirazioni umane mostrata in tantissimi film (da Atto di forza a Se mi lasci ti cancello) ma che invece è tra le cose più lontane in assoluto. Il cervello rimane un'area del corpo umano di cui si sa pochissimo e difficilmente trattabile, i pensieri inoltre non sono assolutamente decifrabili, tantomeno sotto forma di immagine. Guardare nella memoria è un'idea che decisamente ha più a che vedere con la magia che con la tecnologia.

Tecnologie sociali: ciò che accettiamo di inglobare
Tutte le evoluzioni tecnologiche tuttavia hanno a che vedere con la macrocategoria "evoluzione della società". Infatti perchè una certa tecnologia possa esistere è necessario che ci sia una società pronta ad accettarla. E anche l'accettazione e la tolleranza sociali sono variabili in continua evoluzione.
Ecco perchè una tecnologia come la clonazione animale è assolutamente possibile ma mai praticata, perchè non si è ancora verificato il caso proposto in Babylon A.D. cioè che gli animali siano una risorsa talmente scarsa da necessitarne riproduzioni artificiali.
Mentre sono decenni che lavoriamo nella direzione degli arti bionici anche se non nel modo in cui le prevede Kassovitz. Dalle semplici protesi immobili la tecnologia medica sta gradualmente arrivando alla possibilità di installare arti che si muovano assecondando le terminazioni nervose. Non siamo di certo a livello degli arti bionici che si vedono nel film (o anche semplicemente della mano robotica di Luke Skywalker ne L'Impero Colpisce Ancora, ma la direzione intrapresa è sicuramente quella.
Come del resto sono realtà gli esoscheletri che si vedono nel film, cioè le imbracature all'interno delle quali si pone un uomo e che ne potenziano la forza. Si tratta di sistemi che consentono ad anziani o persone con difficoltà di deambulazione di compiere movimenti che richiederebbero grande sforzo anche con il minimo delle forze, e ovviamente ne esistono anche applicazioni militari. Non ancora veramente diffusi e applicati gli esoscheletri da battaglia, leggeri e maneggevoli a sufficienza da agevolare le prestazioni di un soldato, sono tuttavia una realtà.
Infine il film propone un concetto ancora non raggiunto di intelligenza artificiale quando mostra il robot che cura il protagonista. Si tratta di un macchina che non solo è dotata di un sistema intelligente a sufficienza da prendere decisioni diverse a seconda delle ferite e delle esigenze del paziente ma anche composto di un'intelligenza centrale e diverse intelligenze periferiche per ognuno dei suoi bracci. Un sistema cioè che non solo è intelligente ma anche coordina gli sforzi di altre intelligenze in maniera gerarchica. Pura fantascienza!

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