danya
|
giovedì 13 ottobre 2016
|
ci sta!
|
|
|
|
bello vale la pena, e spunti ne offre molti.
|
|
[+] lascia un commento a danya »
[ - ] lascia un commento a danya »
|
|
d'accordo? |
|
jacopo b98
|
giovedì 9 ottobre 2014
|
un film bello e profondo su un tema delicato
|
|
|
|
VERO VOTO AL FILM: ***½ (TRE STELLE E MEZZO)
Una famiglia va a far visita a degli amici che da Buenos Aires si sono trasferiti alle più tranquille coste uruguayane. In realtà più che il caos della vita in città la causa del trasferimento fu che la figlia della coppia, Alex (Efron), è ermafrodita. Ma non basterà la distanza dalla città a tener nascosta la sessualità della ragazza, come i genitori (Darìn e Bertuccelli) vorrebbero, e Alex intreccerà una relazione con il figlio (Piroyanski) della coppia visitatrice. Scritto e diretto dalla regista esordiente, figlia del regista Luis, è il primo film sul delicato tema dell’ermafroditismo.
[+]
VERO VOTO AL FILM: ***½ (TRE STELLE E MEZZO)
Una famiglia va a far visita a degli amici che da Buenos Aires si sono trasferiti alle più tranquille coste uruguayane. In realtà più che il caos della vita in città la causa del trasferimento fu che la figlia della coppia, Alex (Efron), è ermafrodita. Ma non basterà la distanza dalla città a tener nascosta la sessualità della ragazza, come i genitori (Darìn e Bertuccelli) vorrebbero, e Alex intreccerà una relazione con il figlio (Piroyanski) della coppia visitatrice. Scritto e diretto dalla regista esordiente, figlia del regista Luis, è il primo film sul delicato tema dell’ermafroditismo. E partendo da un soggetto ostico la regista riesce a narrare, con straordinaria delicatezza e pudore, una storia di vita, alla scoperta della propria sessualità e del proprio essere. Non era un tema facile eppure la regista sembra destreggiarsi estremamente bene con un tema complesso, delicato e discusso. E il suo cinema non dà risposte, pone solo domande. XXY è un film di silenzi, poco parlato, che con le immagini riesce a trasmettere quelle cose che spesso con le parole non si potrebbero esprimere: cosa rara al cinema. E questo grazie anche ad un cast di attori capace di assecondare e seguire il complesso percorso della regista: su tutti si distingue la giovane Inés Efron, capace di portare sulle sue spalle tutti i dolori e tutto il caos psicologico del personaggio di Alex. La Puenzo ha la sensibilità di non mostrare ciò che per etica non andava mostrato e sa esplorare con tatto tutti i personaggi. L’incontro tra l’ermafrodita ormai adulto e il padre di Alex è un momento di grande cinema. Abbondano le solite ambigue metafore: pesci a volontà dovunque, tartarughe marine ferite, ecc. Forse ha la sua unica pecca nel suo essere un tantino programmatico e schematico, ma nel complesso è un grande film. Fotografia: Natasha Braier. Musiche: Andrés Goldstein, Daniel Tarrab. Gran Premio della Giuria della Semaine de la Critique a Cannes 2007 e Premio Goya al miglior film straniero.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a jacopo b98 »
[ - ] lascia un commento a jacopo b98 »
|
|
d'accordo? |
|
ninabloom
|
domenica 6 ottobre 2013
|
quanta ignoranza...
|
|
|
|
Ma come si può chiamare un film "XXY" concentrandolo sulla storia di una ragazza ermafrodita?? XXY è il cariotipo che caratterizza la Sindrome di Klinefelter, e chi ne soffre non è ermafrodita ma un individuo di sesso maschile a tutti gli effetti!
|
|
[+] lascia un commento a ninabloom »
[ - ] lascia un commento a ninabloom »
|
|
d'accordo? |
|
andrea giostra
|
mercoledì 12 settembre 2012
|
la diversità.
|
|
|
|
Bel Film. Da vedere assolutamente per chi ama i film che sanno ben affrontare temi sociali di emarginazione, di pregiudizio, di paura per le diversità, di vergogna, e soprattutto di amore filiale nei confronti di un figlio diverso. Molti critici – sbagliando clamorosamente strada - hanno puntato l’attenzione esclusivamente sul problema della malformazione sessuale dovuta ad una anomalia cromosomica (la triploidia con cariotipo 69,XXY) che causa nell’individuo una doppia sessualità, maschile e femminile. Ma il film racconta, con indubbia maestria, quello che accade, le dinamiche che si innescano, quando un uomo, una donna, un ragazzo, una comunità intera, si trovano di fronte alla diversità (nel film la diversità di una adolescente).
[+]
Bel Film. Da vedere assolutamente per chi ama i film che sanno ben affrontare temi sociali di emarginazione, di pregiudizio, di paura per le diversità, di vergogna, e soprattutto di amore filiale nei confronti di un figlio diverso. Molti critici – sbagliando clamorosamente strada - hanno puntato l’attenzione esclusivamente sul problema della malformazione sessuale dovuta ad una anomalia cromosomica (la triploidia con cariotipo 69,XXY) che causa nell’individuo una doppia sessualità, maschile e femminile. Ma il film racconta, con indubbia maestria, quello che accade, le dinamiche che si innescano, quando un uomo, una donna, un ragazzo, una comunità intera, si trovano di fronte alla diversità (nel film la diversità di una adolescente). Il passaggio dal vedere il diverso da sé come un “mostro” che contagia e fa paura, tanto da innescare attacchi per distruggerlo, è spesso labile e pericoloso. Solo l’amore per il prossimo, se c’è, può trionfare sull’emarginazione del diverso da noi.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a andrea giostra »
[ - ] lascia un commento a andrea giostra »
|
|
d'accordo? |
|
giulia
|
venerdì 6 febbraio 2009
|
commento
|
|
|
|
é veramente mediocre......... poco istruttivo,e troppo violento. l'ho visto cn un amico e siamo rimasti scioccati e frastornati a noi non è piaciuto per niente.
|
|
[+] lascia un commento a giulia »
[ - ] lascia un commento a giulia »
|
|
d'accordo? |
|
mary
|
domenica 4 gennaio 2009
|
noiosissimo
|
|
|
|
Se i genitori la facevano operare dalla nascita..visto che si trattava di una anomalia genetica..tanti dolori e pure questo film abbastanza inutile e assurdo ci sarebbe stato risparmiato. Per compensazione e come riempitivo splendida ambientazione con le scene di pesca e le tartarughe morenti.Ah sì..forse è una metafora..ma qui si tratta di qualcosa di molto concreto e delle scelte genitoriali non disputandum..servono a fare.. mi scuso "tante pippe mentali" ai recensori.Allora perchè non fare un film sulle due iraniane nate con due teste (e lo si sapeva dalla nascita)..vorrei vedere come la regista lo avrebbe giustificato etc..etc..
|
|
[+] lascia un commento a mary »
[ - ] lascia un commento a mary »
|
|
d'accordo? |
|
mescal
|
mercoledì 14 maggio 2008
|
davvero un capolavoro
|
|
|
|
Un tema difficile di cui si parla raramente trattato con estrema sensibilità. Un gran bel film.
|
|
[+] lascia un commento a mescal »
[ - ] lascia un commento a mescal »
|
|
d'accordo? |
|
giuligar
|
giovedì 24 aprile 2008
|
bello e inconsueto
|
|
|
|
La regista racconta con bravura il tema della diversità, ambientando la storia in un paesaggio e in una natura (anche quella umana) selvaggia come la protagonista.
Le relazioni umane e sessuali dei due protagonisti adolescenti sono raccontate senza sbavature, con uno sguardo che privilegia la schiettezza delle relazioni, algido anche nella scelta della fotografia e della regia, che esalta le caratteristiche dei personaggi e della natura in cui la storia è ambientata.
Un viaggio nella crescita consapevole e a tratti drammatica della sessualità dove il tema della duplicità e della intersessualità viene affrontato con lucidità.
Bravi gli attori, diretto da una regista esordiente che è già una promessa del cinema argentino.
[+]
La regista racconta con bravura il tema della diversità, ambientando la storia in un paesaggio e in una natura (anche quella umana) selvaggia come la protagonista.
Le relazioni umane e sessuali dei due protagonisti adolescenti sono raccontate senza sbavature, con uno sguardo che privilegia la schiettezza delle relazioni, algido anche nella scelta della fotografia e della regia, che esalta le caratteristiche dei personaggi e della natura in cui la storia è ambientata.
Un viaggio nella crescita consapevole e a tratti drammatica della sessualità dove il tema della duplicità e della intersessualità viene affrontato con lucidità.
Bravi gli attori, diretto da una regista esordiente che è già una promessa del cinema argentino.
Da vedere.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a giuligar »
[ - ] lascia un commento a giuligar »
|
|
d'accordo? |
|
lasilvia
|
martedì 15 aprile 2008
|
molto forte
|
|
|
|
devo dire che non mi aspettavo granche' da questo film invece è un bel film che fa riflettere...sottolinea quanto nella vita avere qualcosa di diverso ti renda difficile la convivenza con gli altri...qui è esposto un problema in particolare ma in generale anche per qualsiasi altra cosa avviene altrettanto...sicuramente da vedere.
|
|
[+] lascia un commento a lasilvia »
[ - ] lascia un commento a lasilvia »
|
|
d'accordo? |
|
angy
|
giovedì 27 marzo 2008
|
anch'io sono p.e.m.
|
|
|
|
il mio caso si chiama pseudo ermafroditismo maschile.
se vuoi saperne di più,anche per semplice curiosità,non esitare a scrivere una lettera all'antica,ad: a.m.cas.post.15 altavilla milicia 90010 italia.
|
|
[+] lascia un commento a angy »
[ - ] lascia un commento a angy »
|
|
d'accordo? |
|
|