The Number 23

pensavo peggio. Da un'idea un po' banale, va preso come film di genere (thriller paranoico videoclipparo), visualmente abbastanza ben fatto, se e solo se si apprezza l'estetica un po' dark-fumettosa. La storia è piuttosto scontata, lo si guarda più che altro per vedere come, non tanto cosa. E il come può reggere per una metà-tre quarti di film, per cui dai, un altro mezzo punto. finale esageratamente lungo, oltre che facilmente intuibile, più che altro data l'appartenenza del film al genere. ATTENZIONE, SPOILERINO: diciamo che il finale è scontato non tanto per gli elementi (deliranti e a caso) che la trama fornisce, quanto per l'appartenenza al suddetto genere, ovvero il fatto che il film sia perfettamente riconducibile, per estetica e modo di raccontare, ad altri (meglio riusciti) quali "Memento" e "L'uomo senza sonno", SPOILER SU QUESTI DUE, ovvero i film nei quali il protagonista dà la caccia a se stesso o semplicemente abbia una grande confusione, abilmente nascosta dalla narrazione, rispetto alla propria identità. Se fosse stato fatto un po' meglio, sarebbe stato scontato lo stesso, ma avrebbe avuto un sapore un po' alla Paul Auster che ci può sempre stare, nei film di genere degli anni 2000. Secondo me, eh.