The Mist

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Un film di Frank Darabont. Con Thomas Jane, Marcia Gay Harden, Andre Braugher, Laurie Holden, Toby Jones.
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Horror, durata 127 min. - USA 2007. - Key Films uscita venerdì 10 ottobre 2008. - VM 14 - MYMONETRO The Mist * * * - - valutazione media: 3,08 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
sixy89 lunedì 11 ottobre 2010
a dir poco inquietante e geniale Valutazione 5 stelle su cinque
83%
No
17%

Finalmente un horror dove è stata data priorità alla trama rispetto alle scene di azione o splatter. L'aspetto psicologico del film è prepotente.
Una nebbia fitta e impenetrabile...urla che escono dalla nebbia..sconosciute e inquietanti ombre che si muovo all'esterno..è l'eterna e umana paura del buio sostanzialmente, quella che da bambii ci perseguitava, la lotta tra quello che la logica ci dice e il terrore che ci impone il nostro istinto di fronte al buio. Restare fermo in trappola o attraversare l'ignoto?
Questo è ciò che lega ogni persona chi più chi meno alla trama.
Il finale è a dir poco sconvolgente e emotivamente devastante. [+]

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lobohombre domenica 20 luglio 2008
come king, più di king Valutazione 3 stelle su cinque
63%
No
37%

In passato Frank Darabont aveva già dato prova di una straordinaria capacità nel trasporre sul grande schermo le storie del Re del Brivido. Film come Il Miglio verde e Le Ali della Libertà non solo rientrano tra le migliori opere cinematografiche tratte da King, ma alla fine, volendo azzardare un confronto tra linguaggi artistici differenti, dal punto di vista narrativo si fanno perfino preferire alle rispettive controparti letterarie. Questa alchimia si ripete con The Mist, pellicola non certo ad alto budget, e che proprio per questo ci dimostra quanto l'autore ami il genere horror e fino a che punto ne padroneggi logiche e sfumature. La riduzione cinematografica ha comportato un necessario snellimento della trama kinghiana, soprattutto per ciò che concerne i rapporti tra personaggi e le dinamiche di branco che a un certo punto si innescano all'interno del supermercato, quando i rifugiati si suddividono in piccoli gruppi contrapposti. [+]

[+] disaccordo sulla fine.. (di mau003)
[+] finale the mist (di viktor)
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noxaro mercoledì 22 aprile 2009
merita di essere visto Valutazione 4 stelle su cinque
73%
No
27%

Mi aspettavo un film spazzatura invece ho trovato qualcosa di buono, pur notando più di qualche somiglianza con La Guerra Dei Mondi; in questo film ciò a cui dare maggior importanza non sono gli effetti speciali come in molti film trash americani, ciò che fa di questa creazione qualcosa di speciale è la natura umana, imprevedibile, influenzabile e instabile, basti pensare che nel giro di soli due giorni il terrore ha portato la gente pian piano a cercare riparo in qualcosa di sconosciuto e misterioso, nel dio assetato di sangue interpretato dalla pazza predicatrice. Il film in se è costruito su avvenimenti veramente banali: l'accendino che ci mette 5 minuti per accendersi, i mostri(insettoni) che attaccano solo quando c'hanno voglia e in più ad abbassare il livello ci sono battute ovvie in gran quantità, per esempio quando sono alla farmacia e sentono un rumure uno dice:"sento un rumore strano", come se il resto fosse normale. [+]

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gus da mosca sabato 24 maggio 2008
e' la cosa piu' orribile cha abbia mai visto !! Valutazione 4 stelle su cinque
56%
No
44%

Un dramma sulle pulsioni della psicologia di massa, tra impotenza razionale ed autodifesa irrazionale, raccontato riutilizzando le piu' celebri situazioni da B-movie . Inaspettate e fulminanti immagini riproposte dai piu' classici horror-movies di serie B (iniziando con la locandina della "Cosa" di Carpenter), sono alternate a lunghe sequenze, drammatizzate attraverso i dialoghi ed i piani di fuoco della ripresa. Non fatevi distrarre o deludere dagli effetti speciali intenzionalmente da baraccone (insetti con la dentiera?!), qui ci si limita alla citazione, calcando la mano per separarla nettamente dal contesto del film, per poi lasciare subito tutto lo spazo alle battute. Non si vuole spaventare lo spettatore, ma chiamarlo a fare psicanalisi del gruppo: fargli scegliere con chi stare, fargli cambiare piu' volte schieramento, durante un film che usa le parole per creare tensione e le scene pseudo-horror per attenuarla. [+]

[+] la nebbia.... (di tabula rasa elettrificata)
[+] upside-down... (di tabula rasa elettrificata)
[+] le "cose" da un altro mondo (di gus da mosca)
[+] matinee' di joe dante, l'altro omaggio al b-movie (di gus da mosca)
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[+] mastro_carbonaris (di mastro_carbonaris)
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arianna.. lunedì 13 aprile 2009
mostri reali e mostri interiori.. Valutazione 3 stelle su cinque
89%
No
11%

Solitamente non mi piacciono molto i film horror, dopo averli visti difficilmente trovo che ci sia qualcosa su cui ragionare. Ma questo film mi ha invece sorpreso notevolmente. Mettendo in secondo piano tutta la parte relativa ai mostri e agli effetti speciali, che certamente non è delle migliori, quello che più colpisce è l'attenzione riservata all'aspetto umano: la maggior parte delle persone che troviamo nel film sono quasi degli stereotipi non indagati psicologicamente fino in fondo, vedi la pseudo sensitiva che riesce a convincere gran parte di coloro che si trovano nel supermarket delle sue idee, i classici personaggi stupidamente incuranti del pericolo che sfidano la nebbia e quello che contiene, e che naturalmente non sopravvivono, il padre che cerca in tutti i modo di salvare e proteggere il figlio. [+]

[+] salvare e proteggere il figlio ???? (di supersimi665)
[+] supersimi665..chi è il p****? (di noxaro)
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everlong sabato 29 gennaio 2011
apocalissi interiore Valutazione 3 stelle su cinque
83%
No
17%

Moderna apocalissi, tragica e cinica ma fortemente attuale e realistica. Questo film davvero ben fatto trae spunto da una sorta di olocausto fantascientifico (neanche troppo "fanta" in realtà) per sguainare una feroce critica alle dinamiche economiche, religiose e politiche che regolano, o meglio, manipolano i rapporti e le relazioni tra le persone. Mette in evidenza, in maniera piuttosto efficace, come spesso economia, religione e soprattutto politica facciano leva sulla costruzione del terrore e della paura per poter manipolare meglio i comportamenti e le azioni degli individui, siano essi volti al consumo, al voto, al consenso o alla fede. Da qui si innesca una spirale dell'involuzione che trasforma gli esseri umani in prede facili se indotti ad esercitare i loro istinti più atavici (paura in primis) da qualsivoglia forma di potere. [+]

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maximo sabato 11 ottobre 2008
coinvolti e sconvolti dalla nebbia Valutazione 4 stelle su cinque
58%
No
43%

Provincia americana. Quella che più ci piace quando viene messo in scena questo genere di film. E quella che più ci spaventa: il supermercato del paese, il bar che è anche farmacia dietro al bancone, i fuoristrada americani, le emormi case in riva al lago con il porticciolo privato e alberi secolari in giardino. Proprio loro con le loro persone, cittadini normali, vengono coinvolti e sconvolti da questa ondata di nebbia misteriosa. In un paese così basta poco a scatenare il panico. Prima un assaggio di tempesta crea l'emergenza, poi la nebbia cala e chi abbiamo vicino sarà inevitabilmente il nostro compagno in questa disavventura "ai confini della realtà": tentacoli, ragnatele, veleno e pungiglioni, di tutte le misure. [+]

[+] bene (di liberty valance)
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gabrielee venerdì 6 gennaio 2012
sicuramente degno di nota Valutazione 3 stelle su cinque
80%
No
20%

Un gran bel film con un finale amarissimo è sicuramente qualcosa di più unico che raro nel cinema odierno. Ma questo finale insegna che la vita è ingiusta, infatti anche se il protagonista è rimasto "lucido" per tutto il film, è stata proprio la sua lucidità, che ha scatenato la pietà per i suoi compagni causando ciò che accade nel finale. Invece le scelte che parevano utopia, condanna a morte, vengono rivelate nel finale come giuste (la madre che ha ritrovato la figlia, quando tutti la davano per morta una volta uscita dal supermarket). Incredibile è il vero e proprio disprezzo che il regista riesce a far scaturire allo spettatore verso alcuni personaggi del film. [+]

[+] commento confuso (di maratre)
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saracoop martedì 18 novembre 2008
c'è qualcosa in mezzo alla nebbia... Valutazione 3 stelle su cinque
53%
No
47%

Come recita il trailer e la locandina: “Siamo sopravvissuti a Indipendence Day e la Guerra dei Mondi… ora sospravviveremo a questo…?”. E' attorno a questa domanda, mai esplicitata ma che grava su tutte le scene, serpeggiando empaticamente negli occhi dei protagonisti, che il film ruota. Tratto da un racconto di Stephen King, “La nebbia”, (della raccolta 'Scheletri'), con la regia di Frank Darabont ('Il miglio verde' e 'Le ali della libertà') narra di una fitta nebbia di provenienza sconosciuta che si materializza all’improvviso in una cittadina del Maine, fagocitando tutto e tutti e nascondendo tra le sue spire insidie e pericoli. Il bello di questo film è che noi spettatori non sappiamo nulla di più dei protagonisti, e questo a mio parere regala un bel punto in più ai film di questo genere, aumentando la suspence. [+]

[+] ma dove sono finiti i "very" cult movies ? (di jegg65)
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chriss lunedì 22 febbraio 2010
di fronte alla morte... Valutazione 3 stelle su cinque
67%
No
33%

Una mattina, dopo la tempesta della nottata precente, una misteriosa nebbia comincia ad avvolgere Bridgton, una cittadina nel Maine. David e suo figlio vanno al supermercato per delle compere. Con loro si aggiunge il vicino di casa, il sig. Norton, con cui David aveva avuto in passato delle discussioni. Anche alcuni militari sono lì, ma tutte le loro licenze verranno presto cancellate. Ormai la nebbia avvolge tutta la città. C' è qualcosa in essa. Dapprima sbucano fuori dei tentacoli. Un ragazzo muore e chi assiste cerca di convincere gli altri. La gente dentro al supermercato inizia ad avere paura. Una grande paura. Una signora, profondamente religiosa, si mette a parlare di Dio, di morte, dell' Apocalissi, spaventando tutti. [+]

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