Kristen Stewart
Nata a Los Angeles nel 1990 Kristen Stewart è cresciuta nell'ambiente dello spettacolo. Il padre James è un produttore della FOX TV e non è strano che la prima esperienza di Kristen su un set, in una particina, sia stata nella serie televisiva The Thirteenth Year. La vera svolta però arriva tre anni più tardi quando la giovane attrice, allora appena undicenne, viene chiamata a rimpiazzare Hayden Panettiere nel thriller Panic Room, dove interpreta Sarah, la figlia di Jodie Foster. L'anno successivo è Dennis Quaid a farle da padre in Oscure presenze a Cold Creek e presto la vedremo sui grandi schermi in Into the Wild di Sean Penn e nei panni della figlia di Robert De Niro in What Just Happened? di Barry Levinson. Ma nel nuovo horror dei fratelli Oxide e Danny Pang è lei la protagonista, un'adolescente problematica che dovrà scoprire quali segreti si celano nella casa dove si è trasferita con i genitori e il fratellino.

Il tuo personaggio è una quindicenne in conflitto con i genitori.
Sì, The Messengers è un film che ruota intorno alla famiglia. Ti fa vedere come le persone che ami di più sono quelle che tratti peggio. Non è un horror come Scream, la famiglia ha una dinamica particolare nella trama. Il personaggio che interpreto è l'unica che nota nella casa delle strane presenze, ma non viene creduta per via di uno sbaglio che ha commesso in passato. I genitori non hanno più fiducia in lei e credono che stia solo cercando di sabotare i loro piani di cambiare vita e ricominciare da capo.

Quali sono le maggiori difficoltà che hai incontrato?
È stata l'esperienza più straziante della mia vita, sia fisicamente che emotivamente. Ogni giorno, mentre ero al trucco, contavo le mie ferite di guerra. Abbiamo anche dovuto affrontare due settimane consecutive di scene horror fittissime, e credo sia stato il periodo più stancante dell'intera lavorazione. C'era una bravissima stunt che mi ha rimpiazzato nelle scene più difficili, ma è stato comunque un ruolo che ha richiesto molto sforzo fisico. La scena in cui vengo trascinata giù per le scale della cantina l'ho dovuta girare io e anche le scene di lotta. Magari non ho imparato come difendermi da un aggressore, ma adesso corro più veloce di chiunque altro.

Eri già una fan del genere horror prima di fare questo film?
Oh sì, amo i film dell'orrore. Il mio preferito è Shining di Stanley Kubrick, ma quello che mi ha spaventato di più in assoluto è stato Castle Freak di Stuart Gordon. L'ho visto da piccola e mi ha lasciato pietrificata. Per moltissimo tempo non sono riuscita a rimanere da sola in una stanza. È stato veramente terrificante l'effetto che ha avuto su di me. Ma parlarne ora mi fa venire voglia di rivederlo.

The Messengers è diretto da due fratelli. Com'è lavorare con due registi diversi in giorni diversi?
All'inizio mi rendeva un po' nervosa questa cosa, ma poi si è rivelato essere un modo di lavorare molto fluido. Oxide e Danny sono due persone diversissime fra loro ma nonostante ciò sul set non sono mai in conflitto. É stato fantastico, li adoro!