vi3x
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sabato 19 maggio 2007
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e' tratto da un fumetto, non è via col vento...
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Ad essere sincero non capisco molte delle persone (le poche, quelle civili, in grado di motivare perchè il film non è loro piaciuto) che si sforzano di giudicare film simili nell'ottica in cui si guarda il classico filmone da Oscar. Ora, Spiderman è un personaggio dei fumetti. Il film narra la storia di un personaggio dei fumetti. Ho letto di una recensione su un altro sito in cui si diceva "Nella scena con la bandiera americana in sottofondo ho riso a crepapelle e ho deciso di andarmene". Dubito che questi signori abbiano mai aperto una copia di un fumetto della Marvel...tavole e tavole di supereroi che sfrecciano, indossano, o si immolano davanti alla bandiera a stelle e strisce. Il patriottismo è parte della cultura americana, e la cultura americana è fotografata nei fumetti.
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Ad essere sincero non capisco molte delle persone (le poche, quelle civili, in grado di motivare perchè il film non è loro piaciuto) che si sforzano di giudicare film simili nell'ottica in cui si guarda il classico filmone da Oscar. Ora, Spiderman è un personaggio dei fumetti. Il film narra la storia di un personaggio dei fumetti. Ho letto di una recensione su un altro sito in cui si diceva "Nella scena con la bandiera americana in sottofondo ho riso a crepapelle e ho deciso di andarmene". Dubito che questi signori abbiano mai aperto una copia di un fumetto della Marvel...tavole e tavole di supereroi che sfrecciano, indossano, o si immolano davanti alla bandiera a stelle e strisce. Il patriottismo è parte della cultura americana, e la cultura americana è fotografata nei fumetti. Per lo stesso ragionamento, noi non dovremmo più fare film in cui qualcuno mangia la pizza?
Parlando degli altri aspetti del film, in effetti la sensazione è che Raimi abbia messo troppa carne al fuoco...del resto era prevedibile: il conflitto con Harry andava risolto (1° cattivo) ma non si può incentrare un sequel sempre sullo stesso triangolo, e così spunta l'alter ego dark / Venom (2° cattivo). Due "villains" mi sembravano sufficienti, visto e considerato che c'era anche la storia del "lato oscuro" da affrontare: in questo senso, Sandman mi è sembrato un po' buttato lì, fatto entrare a forza nella trama, persino rimanipolando parte dell'episodio precedente. Nulla da dire sull'interpretazione del suo personaggio, a tratti toccante, ma secondo me regista o sceneggiatore potevano tenerlo in serbo per un'altra volta.
Ancora, il tema del doppio poteva senz'altro essere affrontato meglio. Non sto parlando, come molti, del ciuffetto in giù o della tuta nera (ancora, trae da un fumetto: bene/male sono quasi sempre tagliati con l'accetta, soprattutto visivamente) ma in effetti - salvo qualche raro momento di pura cattiveria - se Peter Parker da buono è sfigato, neanche l'alter ego cattivo si salva. L'ironia ha una parte fondamentale nelle storie di Spiderman, è vero (memorabili le scene con Jameson e quelle col mairtre del ristorante francese), ma qui mi è sembrata sinceramente fuori luogo. Chi si aspettava un conflitto interiore rimarrà deluso: il conflitto è assente, ci viene solo mostrato come sarebbe Spiderman da cattivo (e Peter Parker da truzzo newyorkese). Vaghe reminescenze Lucasiane sul lato oscuro della Forza...
Sinceramente il personaggio di Peter mi sembra maturato, se anche si lascia sfuggire alcune leggerezze (è egocentrico, più che egoista). MJ mi ha molto deluso, invece: in alcune sequenze i suoi dialoghi sono totalmente fuori luogo, sembra "programmata per fare la stronza", ad ogni costo. La crescentte incomprensione tra i due si poteva forse studiare meglio. Di Gwen Stacy c'è poco da dire: ha lo spessore che un personaggio come il suo merita, una simil Paris Hilton. Bene così.
Da appassionato del personaggio e della saga, non so quanto sia obiettivo il mio giudizio, ma Spiderman 3 mi è piaciuto. E' puro entertaining, e credo che vada guardato, goduto e apprezzato con questo spirito. E un cesto di popcorn. Sinceramente mi fanno un po' pena quelli che giudicano questo film col metro di Via Col Vento o di Ben Hur: sarebbe come leggere un fumetto, studiarlo, analizzarlo e definirlo una porcheria perchè non è Dante o Manzoni. QUESTO è Spiderman, signori miei. Cercate di non dimenticarlo, se poi non volete recriminare sui 7.50 € del biglietto.
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santi nico
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venerdì 22 giugno 2007
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che delusione!!!
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Che dispiacere ed amarezza. Vedere Spider Man 3 mi ha provocato una forte tristezza. La saga ha fatto un grosso passo indietro, a causa di questo deludente terzo episodio. Che dispiacere vedere tradite tutte le aspettative e premesse di Spider Man 3, il film più atteso dell’anno, il film che poteva e doveva essere un capolavoro per la storia, i personaggi, gli eventi e gli elementi dei quali era ricco. E purtroppo il difetto più grosso del film sta proprio in questo mettere troppa carne al fuoco, molta della quale poi si brucia. Spider Man 3 è infatti confuso e prolisso, abbastanza superficiale nella narrazione e nel delineare la psicologia dei personaggi (cosa molto riuscita invece nei primi due episodi).
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Che dispiacere ed amarezza. Vedere Spider Man 3 mi ha provocato una forte tristezza. La saga ha fatto un grosso passo indietro, a causa di questo deludente terzo episodio. Che dispiacere vedere tradite tutte le aspettative e premesse di Spider Man 3, il film più atteso dell’anno, il film che poteva e doveva essere un capolavoro per la storia, i personaggi, gli eventi e gli elementi dei quali era ricco. E purtroppo il difetto più grosso del film sta proprio in questo mettere troppa carne al fuoco, molta della quale poi si brucia. Spider Man 3 è infatti confuso e prolisso, abbastanza superficiale nella narrazione e nel delineare la psicologia dei personaggi (cosa molto riuscita invece nei primi due episodi). I tre nuovi nemici mancano di spessore narrativo e descrittivo, soprattutto l’alieno Venom. Il Parker cattivo è divertente ed interessante, ma forse troppo grottesco e manierato di folclore inaccettabile per un film di un certo livello. Senza tralasciare la morale, grande ed immensa (la Vendetta è un male, il Perdono è la giusta scelta, la libertà di scelta), che viene però annunciata e spiattellata con retorica come un manifesto pubblicitario, approssimativa e perfettamente riconoscibile. Annunciata dalla zia di Parker, che in questo film sembra incarnare la stessa Morale, il Messia, che ogni volta che entra in scena ci lascia una delle sue perle di saggezza. E poi l’intreccio delle due storie d’amore, Parker/Mary Jane – Parker/ Gwen, tela di gelosie, baci (imperdonabile il rifacimento della scena capolavoro del bacio a testa in giù) e ripicche, raccontate smielate e prive di emotività vera. A parte ciò il film si risolleva nelle splendide scene d’azione, negli effetti speciali veramente fantastici, che ci regalano emozioni forti. Nella buona interpretazione del cast in generale, dove non spicca nessuno in particolare. Sempre buona la regia di Raimi, attenta alle inquadrature (alcune delle quali stupende!), sempre volute e con significato. Raimi e sceneggiatori purtroppo sbagliano nella storia, che appare scollegata, e poco “seria”.
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the :spiderman:
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domenica 6 maggio 2007
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forse la mia ultima recensione!3
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Naturalmente arriva la domanda sul quarto episodio. "Per me, questo film è la fine del ciclo. Ma con le premesse giuste potrei anche cambiare idea. Non mi sento imprigionato in questa serie, anzi, sono ma onorato di aver potuto accompagnare questo personaggio nella sua parabola cinematografica. Ma sono sempre pronto a lasciare a qualcun altro il testimone."
Sono con lui Maguire e Dunst, che confermano che proseguiranno nell'avventura qualora Raimi fosse confermato alla guida, e intanto hanno parole affettuose per luo: "Sam è una mente creativa straordinaria. Lavorare con lui mi fa sentire un'attrice realizzata; fare questi film è stato davvero speciale, abbiamo trascorso insieme diversi anni e ora c'è inevitabilmente un grande investimento emotivo", dice la graziosa attrice.
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Naturalmente arriva la domanda sul quarto episodio. "Per me, questo film è la fine del ciclo. Ma con le premesse giuste potrei anche cambiare idea. Non mi sento imprigionato in questa serie, anzi, sono ma onorato di aver potuto accompagnare questo personaggio nella sua parabola cinematografica. Ma sono sempre pronto a lasciare a qualcun altro il testimone."
Sono con lui Maguire e Dunst, che confermano che proseguiranno nell'avventura qualora Raimi fosse confermato alla guida, e intanto hanno parole affettuose per luo: "Sam è una mente creativa straordinaria. Lavorare con lui mi fa sentire un'attrice realizzata; fare questi film è stato davvero speciale, abbiamo trascorso insieme diversi anni e ora c'è inevitabilmente un grande investimento emotivo", dice la graziosa attrice.
Maguire si dice parimenti soddisfatto del film e della propria interpretazione. "Il mondo di Peter è lo stesso: il motorino scassato, l'appartamento... come vuole la regola per i supereroi, infatti, è vietato usare i superpoteri per il proprio tornaconto. Questo episodio però mi ha portato a provare sensazioni diverse, più intense e cupe, amplificate anche dal nuovo costume nero. Sono stato lieto di rendere Spider-Man ancora più umano."
"Per il quarto episodio - continua l'attore trentaduenne - sono disponibile solo se ci sarà una grande storia, che sia all'altezza di quanto già fatto. Essere Spider-Man è un onore, ma anche una grande responsabilità."
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(di il prof. egizio domenico)
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the :spiderman:
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domenica 6 maggio 2007
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forse la mia ultima recensione!
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Il terzo episodio della fortunatissima saga filmica dell'uomo ragno, Spider-Man 3, approda in Italia con il consueto sfarzo promozionale. La produzione sembra essere fiduciosa che questo terzo film, sempre firmato da Sam Raimi e interpretato da Tobey Maguire e Kirsten Dunst, costato oltre 250 milioni di dollari, incasserà quanto i predecessori, perché preticamente non si parla d'altro che della possibilità di girare il quarto Spider-Man; questo nonostante Maguire si sia detto scettico, la Dunst sia pronta a seguirlo e Raimi abbia confessato il suon interesse per altri, impegnativi progetti (vedi The Hobbit) che lo costringerebbero ad abbandonare il franchise del super-aracnide.
Intanto il regista, accompagnato dai suoi interpreti, ha raccontato alla stampa Roma l'evoluzione subita da Peter Parker/ Spider-Man in quest'ultimo episodio.
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Il terzo episodio della fortunatissima saga filmica dell'uomo ragno, Spider-Man 3, approda in Italia con il consueto sfarzo promozionale. La produzione sembra essere fiduciosa che questo terzo film, sempre firmato da Sam Raimi e interpretato da Tobey Maguire e Kirsten Dunst, costato oltre 250 milioni di dollari, incasserà quanto i predecessori, perché preticamente non si parla d'altro che della possibilità di girare il quarto Spider-Man; questo nonostante Maguire si sia detto scettico, la Dunst sia pronta a seguirlo e Raimi abbia confessato il suon interesse per altri, impegnativi progetti (vedi The Hobbit) che lo costringerebbero ad abbandonare il franchise del super-aracnide.
Intanto il regista, accompagnato dai suoi interpreti, ha raccontato alla stampa Roma l'evoluzione subita da Peter Parker/ Spider-Man in quest'ultimo episodio. "Sin dall'inizio abbiamo avuto l'intenzione di mostrare il suo sviluppo. Nel primo film Peter era un ragazzo colto di sorpresa e incredulo di fronte all sue straordinarie capacità. Nel secondo film, vediamo un essere umano che prende atto della responsabilità del suo potere. Nel terzo film, scopriamo il suo lato oscuro: egoismo, superbia, arroganza, ma soprattutto vendicatività. Ha scoperto chi ha ucciso l'adorato zio e vuole punire il responsabile. E quindi stavolta la battaglia è con sé stesso, con i suoisentimenti più oscuri e malevoli. Anche stavolta riuscirà a spuntarla, comprendendo che è più importante perdonare; a quel punto sarà veramente cresciuto."
Raimi spiega inoltre che alla base del film non c'è il concetto di doppio. "Non è la doppiezza, che pure è una caratteristica umana che mi ha interessato, ma la la duplicità. Normalmente i supereroi dei fumenti sono perfetti, non hanno fumetti. Spider-Man è diverso, a causa ci Peter Parker, che non è bello, né ricco, né forte; è un ragazzo qualunque a cui vengono affidati poteri straordinari. E' umanissimo, e umani, in fondo, sono anche i suoi nemici. Ho voluto dare un cuore ai cattivi per far capire a noi e a Spider-Man che anche loro sono come noi, hanno le stesse esigenze, le stesse pulsioni."
Ma, al di là dell'indagine psicologica, Spider-Man 3 è un film ad alevato tasso di spettacolo, per cui si è ricorso a modernissime e incredibili espedienti tecnologici. "Le sequenze con Sandman sarebbero state impossibili da realizzare qualche anno fa. Sono stati creati appositi software con i quali si potessereo realizzare centinaia di migliaia di granelli di sabbia che si muovono. Ma non sarebbe comunque bastato senza la componente emotiva fornita dall'interprete, Thomas Haden Church."
Naturalmente arriva la domanda sul quarto episodio. "Per me, questo film è la fine del ciclo. Ma con le premesse giuste potrei anche cambiare idea. Non mi sento imprigionato in questa serie, anzi, sono ma onorato di aver potuto accompagnare questo personaggio nella sua parabola cinematografica. Ma sono sempre pronto a lasciare a qualcun altro il testimone."
Sono con lui Maguire e Dunst, che confermano che proseguiranno nell'avventura qualora Raimi fosse confermato alla guida, e intanto hanno parole affettuose per luo: "Sam è una mente creativa straordinaria. Lavorare con lui mi fa sentire un'attrice realizzata; fare questi film è stato davvero speciale, abbiamo trascorso insieme diversi anni e ora c'è inevitabilmente un grande investimento emotivo", dice la graziosa attrice.
Maguire si dice parimenti soddisfatto del film e della propria interpretazione. "Il mondo di Peter è lo stesso: il motorino scassato, l'appartamento... come vuole la regola per i supereroi, infatti, è vietato usare i superpoteri per il proprio tornaconto. Questo episodio però mi ha portato a provare sensazioni diverse, più intense e cupe, amplificate anche dal nuovo costume nero. Sono stato lieto di rendere Spider-Man ancora più umano."
"Per il quarto episodio - continua l'attore trentaduenne - sono disponibile solo se ci sarà una grande storia, che sia all'altezza di quanto già fatto. Essere Spider-Man è un onore, ma anche una grande responsabilità."
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domenica 6 maggio 2007
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forse la mia ultima recensione!2
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"Sin dall'inizio abbiamo avuto l'intenzione di mostrare il suo sviluppo. Nel primo film Peter era un ragazzo colto di sorpresa e incredulo di fronte all sue straordinarie capacità. Nel secondo film, vediamo un essere umano che prende atto della responsabilità del suo potere. Nel terzo film, scopriamo il suo lato oscuro: egoismo, superbia, arroganza, ma soprattutto vendicatività. Ha scoperto chi ha ucciso l'adorato zio e vuole punire il responsabile. E quindi stavolta la battaglia è con sé stesso, con i suoisentimenti più oscuri e malevoli. Anche stavolta riuscirà a spuntarla, comprendendo che è più importante perdonare; a quel punto sarà veramente cresciuto."
Raimi spiega inoltre che alla base del film non c'è il concetto di doppio.
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"Sin dall'inizio abbiamo avuto l'intenzione di mostrare il suo sviluppo. Nel primo film Peter era un ragazzo colto di sorpresa e incredulo di fronte all sue straordinarie capacità. Nel secondo film, vediamo un essere umano che prende atto della responsabilità del suo potere. Nel terzo film, scopriamo il suo lato oscuro: egoismo, superbia, arroganza, ma soprattutto vendicatività. Ha scoperto chi ha ucciso l'adorato zio e vuole punire il responsabile. E quindi stavolta la battaglia è con sé stesso, con i suoisentimenti più oscuri e malevoli. Anche stavolta riuscirà a spuntarla, comprendendo che è più importante perdonare; a quel punto sarà veramente cresciuto."
Raimi spiega inoltre che alla base del film non c'è il concetto di doppio. "Non è la doppiezza, che pure è una caratteristica umana che mi ha interessato, ma la la duplicità. Normalmente i supereroi dei fumenti sono perfetti, non hanno fumetti. Spider-Man è diverso, a causa ci Peter Parker, che non è bello, né ricco, né forte; è un ragazzo qualunque a cui vengono affidati poteri straordinari. E' umanissimo, e umani, in fondo, sono anche i suoi nemici. Ho voluto dare un cuore ai cattivi per far capire a noi e a Spider-Man che anche loro sono come noi, hanno le stesse esigenze, le stesse pulsioni."
Ma, al di là dell'indagine psicologica, Spider-Man 3 è un film ad alevato tasso di spettacolo, per cui si è ricorso a modernissime e incredibili espedienti tecnologici. "Le sequenze con Sandman sarebbero state impossibili da realizzare qualche anno fa. Sono stati creati appositi software con i quali si potessereo realizzare centinaia di migliaia di granelli di sabbia che si muovono. Ma non sarebbe comunque bastato senza la componente emotiva fornita dall'interprete, Thomas Haden Church."
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(di nico)
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gianluca
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giovedì 29 maggio 2008
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un'enorme delusione
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Il secondo sequel di Spiderman, che ha ottenuto guadagni strepitosi in tutto il mondo, presenta una serie pressochè infinita di difetti: se nel secondo episodio era ben stata sottolineata la riflessione bene-male con il dottor Otto (Molina)che quasi rubava la scena a Spiderman, qui nessuno ha carisma, in particolar modo i cattivi che non sucitano mai emozione.
L'utilizzo di effetti speciali poi è esagerato: il tutto si accumula senza un minimo di pathos o tensione; anche sul piano narrativo il terzo episodio perde notevolmente lucidità e i buchi di logica sono tanti (ad esempio: perchè Spiderman quando mostra il suo lato cattivo e si comporta da invasato incontra solo ragazze?. Il cast incredibilemnte è scadente e quelli che dovrebbero essere momenti di adrenalina sono invece noiosi e ripetitivi.
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Il secondo sequel di Spiderman, che ha ottenuto guadagni strepitosi in tutto il mondo, presenta una serie pressochè infinita di difetti: se nel secondo episodio era ben stata sottolineata la riflessione bene-male con il dottor Otto (Molina)che quasi rubava la scena a Spiderman, qui nessuno ha carisma, in particolar modo i cattivi che non sucitano mai emozione.
L'utilizzo di effetti speciali poi è esagerato: il tutto si accumula senza un minimo di pathos o tensione; anche sul piano narrativo il terzo episodio perde notevolmente lucidità e i buchi di logica sono tanti (ad esempio: perchè Spiderman quando mostra il suo lato cattivo e si comporta da invasato incontra solo ragazze?. Il cast incredibilemnte è scadente e quelli che dovrebbero essere momenti di adrenalina sono invece noiosi e ripetitivi.
Non aiuta certamente la lunghezza, ben 140'
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il critico
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domenica 31 maggio 2009
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film gustabile
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il terzo film della saga dell'uomo ragno, è migliore e peggiore degli altri film, per quanto riguarda il più nel film ci sono tre cattivi: il nuovo goblin,l'uomo sabbia e la tuta "nera" ma il problema è che ci sono pochi scontri con un totale di 4 incluso quello finale, anche se in realtà c'è anche la scena della gru che distrugge una facciata di grattacielo, lo svantaggio è che il film poteva esser fatto meglio perchè il primo era buono, il secondo ottimo (anche se spiderman nel 2 viene continuamente preso da quei bracci meccanici) e poi arriva il terzo superiore al primo ma non riesce a stupire. La trama è carina ed interessante, molto bravo il cast, effetti speciali fatti bene, l'unica piega è che gli avvenimenti sono prevdibili per molti casi ed è troppo simile al primo per il nuovo go
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il terzo film della saga dell'uomo ragno, è migliore e peggiore degli altri film, per quanto riguarda il più nel film ci sono tre cattivi: il nuovo goblin,l'uomo sabbia e la tuta "nera" ma il problema è che ci sono pochi scontri con un totale di 4 incluso quello finale, anche se in realtà c'è anche la scena della gru che distrugge una facciata di grattacielo, lo svantaggio è che il film poteva esser fatto meglio perchè il primo era buono, il secondo ottimo (anche se spiderman nel 2 viene continuamente preso da quei bracci meccanici) e poi arriva il terzo superiore al primo ma non riesce a stupire. La trama è carina ed interessante, molto bravo il cast, effetti speciali fatti bene, l'unica piega è che gli avvenimenti sono prevdibili per molti casi ed è troppo simile al primo per il nuovo goblin, non mi aggredite con i commenti, Ciao a tutti!
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cristopher
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domenica 13 maggio 2007
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il film dell'anno
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Incredibile, un film che lascia tutti senza parole.
Una regia quasi perfetta rende il nuovo episodio della saga uno dei maggiori film mai visti sul grande schermo. Pochissimi gli errori che quasi non si notanto nel complesso di questo grande film, assolutamente superiore rispetto ai precedenti per sceneggiatura e effetti speciali, ma non per sentimento.
Forse troppo concentrato sull'effetto, Sam Raimi ha tralasciato l'aspetto sentimentale nel suo nuovo Spiderman, dettaglio che avrebbe reso questo film il migliore mai uscito quest'anno.
Unica pecca è la totale disuguaglianza rispetto al fumetto. Infatti la storia viene troppo manipolata rispetto all'originale presente nel fumetto. Sia la scoperta di Venom che la crescita del figlio di Norman Osborn, Harry, non entrano affatto in sintonia con l'originale storia ma credo che questo renda ancora più appetitoso questo nuovo episodio di Spidey.
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nick castle
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venerdì 15 ottobre 2010
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ottima conclusione...
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Siamo al terzo capitolo della serie (sfortunatamente conclusa in trilogia, ma forse è meglio così...), siamo leggermente indietro rispetto al precedente capitolo, come qualità. E' la colpa non è nè di Raimi, nè di Pope, nè di Murawski, nè degli stupendi effetti visivi, ma un po' della storia, che vuole mettere più carne sulla grattticola, portando non a due, ma quasi a tre il numero dei cattivi, la fluidità della storia nè soffre, ma non troppo, contando che le avvincenti sequenze d'azione dirette da Dan Bradley riescono a mantenere l'atttenzione dello spettatore. Purtroppo, la trilogia s conclude così.
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Siamo al terzo capitolo della serie (sfortunatamente conclusa in trilogia, ma forse è meglio così...), siamo leggermente indietro rispetto al precedente capitolo, come qualità. E' la colpa non è nè di Raimi, nè di Pope, nè di Murawski, nè degli stupendi effetti visivi, ma un po' della storia, che vuole mettere più carne sulla grattticola, portando non a due, ma quasi a tre il numero dei cattivi, la fluidità della storia nè soffre, ma non troppo, contando che le avvincenti sequenze d'azione dirette da Dan Bradley riescono a mantenere l'atttenzione dello spettatore. Purtroppo, la trilogia s conclude così. Venne dato semaforo verde a un quarto capitolo previsto per 2012, trasformato in fase di pre-produzione in un inutile reboot.
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dark lord
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martedì 1 maggio 2007
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un capolavoro mancato
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Spiderman 3 sarà ricordato come un capolavoro mancato perchè il problema che persiste per tutto il film sono l'eccessivo numero di nemici e l'abbondanza di personaggi secondari. Nonostante ciò, Sam Raimi fa di tutto per nascondere queste pecche con un ritmo abbastanza sostenuto nella prima parte, qualche momento di stanca nella parte centrale e forse la parte più deludente ( comunque altamente spettacolare), a causa della manciata di minuti riservata al più bel villain di sempre: Venom. Per quanto riguarda le new entry del cast, Thomas Haden Church riesce a eclissare tutti ( J.K. Simmons gli tiene testa, soprattutto nella scena iniziale del film), Topher Grace, nel suo ruolo ristretto come rivale fotografo di Peter Parker se la cava abbastanza bene, Bryce Dallas Howard è un pò ochetta ma forse il personaggio la richiedeva cosi e il grande James Cromwell bravo,nonostante il ruolo da macchietta.
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Spiderman 3 sarà ricordato come un capolavoro mancato perchè il problema che persiste per tutto il film sono l'eccessivo numero di nemici e l'abbondanza di personaggi secondari. Nonostante ciò, Sam Raimi fa di tutto per nascondere queste pecche con un ritmo abbastanza sostenuto nella prima parte, qualche momento di stanca nella parte centrale e forse la parte più deludente ( comunque altamente spettacolare), a causa della manciata di minuti riservata al più bel villain di sempre: Venom. Per quanto riguarda le new entry del cast, Thomas Haden Church riesce a eclissare tutti ( J.K. Simmons gli tiene testa, soprattutto nella scena iniziale del film), Topher Grace, nel suo ruolo ristretto come rivale fotografo di Peter Parker se la cava abbastanza bene, Bryce Dallas Howard è un pò ochetta ma forse il personaggio la richiedeva cosi e il grande James Cromwell bravo,nonostante il ruolo da macchietta. Il vecchio cast se la cava ancora bene e ho apprezzato molto l'interpretazione, a differenza dei primi 2 episodi, di James Franco nel ruolo (riuscito) di goblin2 e di amico/nemico di Peter. Tobey Maguire arranca un pò questa volta ma nel complesso riesce a mantenere una certa tensione quando viene avvolto dal simbionte alieno mentre Kirsten Dunst riesce, dopo 2 film, a migliorare la sua M.J e Rosemary Harris, nel ruolo della, zia May, usa un pò troppo frasi fatte ma per questo non noiose. Ed ora arriviamo al pezzo forte di questo terzo episodio: gli effetti visivi. La nascita di Sandman è letteralmente spettacolare ed è, senza alcun dubbio, il momento più visionario della pellicola; se non ne avevamo abbastanza dei voli di spiderman nel secondo film, qui si raggiunge il massimo (a mio parere) delle acrobazie aeree e una dozzina di sequenze da applauso( il salvataggio di Gwen Stacy).Per concludere Spiderman3 è un film molto apprezzabile anche se forse ci si aspettava un filmone, ma comunque la grande regia di quel geniaccio di Sam Raimi,per chi come me è un suo grande fan, riesce, con molta fatica, a concludere una grande trilogia.
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[+] schizofrenia di stile: puro raimi
(di vegeta)
[ - ] schizofrenia di stile: puro raimi
[+] capolavoro cagato no mancato
(di khyrone)
[ - ] capolavoro cagato no mancato
[+] un bellissimo film con qualche pecca
(di max)
[ - ] un bellissimo film con qualche pecca
[+] d'accordo con khyrone
(di maurogerman)
[ - ] d'accordo con khyrone
[+] d'accordo con khyrone2
(di maurogerman)
[ - ] d'accordo con khyrone2
[+] capolavoro?...mah....
(di kubrick87)
[ - ] capolavoro?...mah....
[+] wspiderman 3!!
(di sabri )
[ - ] wspiderman 3!!
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