Ad essere sincero non capisco molte delle persone (le poche, quelle civili, in grado di motivare perchè il film non è loro piaciuto) che si sforzano di giudicare film simili nell'ottica in cui si guarda il classico filmone da Oscar. Ora, Spiderman è un personaggio dei fumetti. Il film narra la storia di un personaggio dei fumetti. Ho letto di una recensione su un altro sito in cui si diceva "Nella scena con la bandiera americana in sottofondo ho riso a crepapelle e ho deciso di andarmene". Dubito che questi signori abbiano mai aperto una copia di un fumetto della Marvel...tavole e tavole di supereroi che sfrecciano, indossano, o si immolano davanti alla bandiera a stelle e strisce. Il patriottismo è parte della cultura americana, e la cultura americana è fotografata nei fumetti. Per lo stesso ragionamento, noi non dovremmo più fare film in cui qualcuno mangia la pizza?
Parlando degli altri aspetti del film, in effetti la sensazione è che Raimi abbia messo troppa carne al fuoco...del resto era prevedibile: il conflitto con Harry andava risolto (1° cattivo) ma non si può incentrare un sequel sempre sullo stesso triangolo, e così spunta l'alter ego dark / Venom (2° cattivo). Due "villains" mi sembravano sufficienti, visto e considerato che c'era anche la storia del "lato oscuro" da affrontare: in questo senso, Sandman mi è sembrato un po' buttato lì, fatto entrare a forza nella trama, persino rimanipolando parte dell'episodio precedente. Nulla da dire sull'interpretazione del suo personaggio, a tratti toccante, ma secondo me regista o sceneggiatore potevano tenerlo in serbo per un'altra volta.
Ancora, il tema del doppio poteva senz'altro essere affrontato meglio. Non sto parlando, come molti, del ciuffetto in giù o della tuta nera (ancora, trae da un fumetto: bene/male sono quasi sempre tagliati con l'accetta, soprattutto visivamente) ma in effetti - salvo qualche raro momento di pura cattiveria - se Peter Parker da buono è sfigato, neanche l'alter ego cattivo si salva. L'ironia ha una parte fondamentale nelle storie di Spiderman, è vero (memorabili le scene con Jameson e quelle col mairtre del ristorante francese), ma qui mi è sembrata sinceramente fuori luogo. Chi si aspettava un conflitto interiore rimarrà deluso: il conflitto è assente, ci viene solo mostrato come sarebbe Spiderman da cattivo (e Peter Parker da truzzo newyorkese). Vaghe reminescenze Lucasiane sul lato oscuro della Forza...
Sinceramente il personaggio di Peter mi sembra maturato, se anche si lascia sfuggire alcune leggerezze (è egocentrico, più che egoista). MJ mi ha molto deluso, invece: in alcune sequenze i suoi dialoghi sono totalmente fuori luogo, sembra "programmata per fare la stronza", ad ogni costo. La crescentte incomprensione tra i due si poteva forse studiare meglio. Di Gwen Stacy c'è poco da dire: ha lo spessore che un personaggio come il suo merita, una simil Paris Hilton. Bene così.
Da appassionato del personaggio e della saga, non so quanto sia obiettivo il mio giudizio, ma Spiderman 3 mi è piaciuto. E' puro entertaining, e credo che vada guardato, goduto e apprezzato con questo spirito. E un cesto di popcorn. Sinceramente mi fanno un po' pena quelli che giudicano questo film col metro di Via Col Vento o di Ben Hur: sarebbe come leggere un fumetto, studiarlo, analizzarlo e definirlo una porcheria perchè non è Dante o Manzoni. QUESTO è Spiderman, signori miei. Cercate di non dimenticarlo, se poi non volete recriminare sui 7.50 € del biglietto.
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