Raimi è un regista con un certo curriculum e si vede: occhio critico, spettacolarità, emozioni per un film smodatamente ricco di effetti speciali, combattimenti mozzafiato ed ipercineticità. Tutto questo è perfetto per un film di supereroi, non fosse che il film è fondamentalmente su Peter Parker, i suoi conflitti ed i suoi timori, realizzati (in una ideale prosecuzione del secondo film) in un'ottica fantozziana, ossia l'antitesi del supereroe. Certo Raimi non è digiuno del fumetto, ma qui si accentua esasperatamente l'aspetto "sfigato" di Parker, dipinto con una perenne espressione da idiota, ottuso nel capire le problematiche di MJ e ridicolo nel suo periodo "dark" dove, invece che apparire violento ed aggressivo, sembra una caricatura di se stesso (già lui una caricatura di essere umano). Ciò che non ho apprezzato quindi, è la sostanziale mancanza di evoluzione nel personaggio, ridotto sempre a fare la macchietta e quindi perdendo di spessore e credibilità, alla fine trasformando un film come questo in una sorta di super-telefilm seriale.
Il mio giudizio è comunque basato su un personaggio che conosco ed amo nella versione fumettistica, quindi ritengo che per uno spettatore non avvezzo al media cartaceo tale pellicola possa essere goduta appieno nella sua dimensione più d'azione.
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