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Redacted: l'espiazione di Brian De Palma

A diciotto anni da Vittime di guerra il regista torna a mettere in scena una violenza carnale sullo sfondo della guerra.
di Tirza Bonifazi Tognazzi

Il film

venerdì 31 agosto 2007 - Incontri

Il film
Per espiare la colpa di essere caduto nel meccanismo cinematografico a doppio taglio narrando del Vietnam nel suo Vittime di guerra, diciotto anni dopo la realizzazione di quel film Brian De Palma torna a mettere in scena una violenza carnale sullo sfondo della guerra, spostando il suo obiettivo dalla terra vietnamita a quella attualissima dell'Iraq, con un film documento privo di orpelli narrativi. Protagonisti di Redacted sono un gruppo di giovani soldati che vivono tra la noia e il calore mediorientale e che per uscirne (vivi) registrano le loro giornate su minidv. Il film, durissimo ma anche molto coraggioso, nasce da una lunga ricerca in rete fatta dal regista alla scoperta di un videogiornalismo che racconta ciò che gli organi di stampa ci nascondono: la verità.

Lei è un veterano del cinema ma ha fatto un film giovane per il modo in cui vengono usati i media.
Brian De Palma: La forma del film è cresciuta man mano che approfondivo le mie ricerche su internet, tra blog e videogiornali. I media sono costretti a censurarsi, io stesso ho dovuto fare un film di fiction su fatti realmente accaduti, pena la denuncia. Internet è l'unico mezzo che mostra le immagini senza censure, senza ripuliture. Mi sono anche ispirato ai reality che riescono a far credere alla gente che quello che accade tra i protagonisti sia vero. Per questo ho scelto di ripulire le immagini di guerra, il mio è un racconto fatto ad arte.

C'è una battuta nel suo film che condanna in maniera ironica il cinema di guerra hollywoodiano.
De Palma: Credo che non si possa essere più espliciti di quanto lo sia stato io in Vittime di guerra. Redacted si basa su esperienze terribili vissute in Iraq, sulle violenze subite dai soldati e dalle popolazioni. Non è certo un film che si va a vedere un sabato sera per divertirsi, ma è necessario informare la gente su quanto sta succedendo nel mondo. Poi non credo che un film possa cambiare nulla nel sistema, anche se mi piacerebbe che fosse così.

Qual è la definizione di Redacted?
Jason Kliot, produttore: Redacted è quello che si fa quando dai documenti legali si cancellano nomi, cifre, luoghi. Si fa spesso con le lettere spedite dai soldati in guerra, vengono ripulite in modo che i familiari a casa non si preoccupino o non vengano a conoscenza di qualcosa che vuole essere taciuto. È una sorta di censura legale che avviene anche con le immagini. Siamo dovuti stare molto attenti alle foto vere che abbiamo utilizzato nel film, anche noi le abbiamo dovute censurare. Rischiavamo altrimenti di essere chiamati in causa. In America la gente si fa causa in continuazione, per qualunque motivo. Se ce l'avessero fatta e noi l'avessimo vinta avremmo comunque perso moltissimi soldi e non potevamo permettercelo.

Come mai ha scelto un brano tratto da Barry Lyndon per il suo film?
De Palma: È davvero molto difficile mostrare la noia senza annoiare il pubblico. In Iraq le azioni si ripetono all'infinito, ogni giorno. Credo che non ci sia stato nessuno capace di rallentare il ritmo di un film quanto Kubrick in Barry Lyndon. È riuscito a rallentarne il battito cardiaco. Così, visto che volevo ricreare un'atmosfera à la Sergio Leone in C'era una volta il west, mi sono affidato alla musica che aveva utilizzato lui.

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