giulio andreetta
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mercoledì 2 settembre 2020
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buon thriller
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Bel thriller con la partecipazione assolutamente rilevante per un attore del calibro di Kevin Kostner, abituato solitamente a generi più monumentali. Un ricco imprenditore, con moglie e una figlia, appartenente all'alta borghesia, sotto la facciata di una perfetta famiglia e di una condotta impeccabile manifesta invece di notte tutta la sua natura oscura e criminale trasformandosi in un serial killer. Interessante anche l'idea, a livello drammaturgico, di rendere visibile lo sdoppiamento della sua personalità con la presenza di un altro personaggio, un suo alter-ego che diventa il suo principale confidente per tutto il film, rappresentando in effetti la parte malvagia del mondo interiore del protagonista.
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Bel thriller con la partecipazione assolutamente rilevante per un attore del calibro di Kevin Kostner, abituato solitamente a generi più monumentali. Un ricco imprenditore, con moglie e una figlia, appartenente all'alta borghesia, sotto la facciata di una perfetta famiglia e di una condotta impeccabile manifesta invece di notte tutta la sua natura oscura e criminale trasformandosi in un serial killer. Interessante anche l'idea, a livello drammaturgico, di rendere visibile lo sdoppiamento della sua personalità con la presenza di un altro personaggio, un suo alter-ego che diventa il suo principale confidente per tutto il film, rappresentando in effetti la parte malvagia del mondo interiore del protagonista. Kostner affronta questa parte certamente non facile con disinvoltura e carisma, ma in generale tutti gli attori sono molto bravi, da citare anche l'ottima interpretazione di una travolgente Demi Moore, nella parte del detective che si mette sulle tracce di Kostner. Sebbene questo film non abbia molti punti di originalità a suo favore, e la vicenda sia sviluppata in modo piuttosto convenzionale, mi sembra che tutto il film sia godibile ad una prima visione e scorra senza cali di attenzione. 3 stelline
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giovedì 24 gennaio 2019
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ancora una volta..."diagnosi" perfetta !
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Ormai da tempo, seguo Marzia Gandolfi con grande interesse e, soprattutto, con un notevole beneficio in termini utilitaristici : mai che un film consigliato abbia presentato invece una delusione e mai che un film disapprovato sia poi risultato imperdibile ! Anche questa volta, quindi, il bersaglio mi pare centrato e le nostre ( di Marzia Gandolfi e mia ) valutazioni risultano coincidenti. La lunga ...frequentazione degli scritti della nostra Gandolfi mi consentirebbe, in modo sicuro, di individuare la sua firma anche se fosse criptata : le sue recensioni, infatti, sono incofondibili pezzi di piccola letteratura, aprono spazi solitamente chiusi e, innegabilmente, fuoriescono dalle banali classificazioni.
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Ormai da tempo, seguo Marzia Gandolfi con grande interesse e, soprattutto, con un notevole beneficio in termini utilitaristici : mai che un film consigliato abbia presentato invece una delusione e mai che un film disapprovato sia poi risultato imperdibile ! Anche questa volta, quindi, il bersaglio mi pare centrato e le nostre ( di Marzia Gandolfi e mia ) valutazioni risultano coincidenti. La lunga ...frequentazione degli scritti della nostra Gandolfi mi consentirebbe, in modo sicuro, di individuare la sua firma anche se fosse criptata : le sue recensioni, infatti, sono incofondibili pezzi di piccola letteratura, aprono spazi solitamente chiusi e, innegabilmente, fuoriescono dalle banali classificazioni...meramente gerarchiche. Vedere dove la vista è quasi preclusa e toccare l'apparentemente intangibile...
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martina
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mercoledì 8 agosto 2018
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aiuto film mr brook
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Ciao a tutti, mi sono iscritta a questo forum perché come tanti ho guardo il film Mr. Brooks più volte ma ancora oggi non mi è chiara una scena:
quando il detective Tracy entra nella casa del fotografo mr Smith perché è vuota? Perché c’è un bligetto di una ditta di traslochi (che non esiste forse) ?
Qualcuno riesce a spiegarmelo?
Grazie mille
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ivan a.
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venerdì 16 agosto 2013
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“déjà vu”
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Quante volte avrò visto questa storia? proprio niente di nuovo, solita sbobba mescolata male e servita come viene.. Demi Moore è la cosa più bella da guardare..
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amandagriss
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venerdì 12 aprile 2013
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mr.brooks,pioggia di sangue
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Viaggio nella mente malata di un uomo,assassino seriale(1 bravo Kevin Kostner).Pratica che esercita con successo (anche se la polizia è sulle sue tracce) da una vita e che considera un vizio,una dipendenza -come l’alcool,la droga o il sesso- da cui non riesce a liberarsi,con cui deve convivere giorno dopo giorno.Per questo frequenta assiduamente gli alcoolisti anonimi,dalle quali sedute ha imparato ad accettare la sua ‘debolezza’,gestirla,controllarla,solo per il legittimo desiderio di provare a vivere un’esistenza ‘normale’.Infatti,arrivato alla mezza età,si ritiene soddisfatto dei traguardi raggiunti: ha una moglie e una figlia che adora,una bella casa,è un uomo d’affari di successo nonché uno stimato,riconosciuto filantropo(!).
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Viaggio nella mente malata di un uomo,assassino seriale(1 bravo Kevin Kostner).Pratica che esercita con successo (anche se la polizia è sulle sue tracce) da una vita e che considera un vizio,una dipendenza -come l’alcool,la droga o il sesso- da cui non riesce a liberarsi,con cui deve convivere giorno dopo giorno.Per questo frequenta assiduamente gli alcoolisti anonimi,dalle quali sedute ha imparato ad accettare la sua ‘debolezza’,gestirla,controllarla,solo per il legittimo desiderio di provare a vivere un’esistenza ‘normale’.Infatti,arrivato alla mezza età,si ritiene soddisfatto dei traguardi raggiunti: ha una moglie e una figlia che adora,una bella casa,è un uomo d’affari di successo nonché uno stimato,riconosciuto filantropo(!).Percorso lineare,lucido,quasi chirurgico ma non privo d’ironia: atroci,inconfessabili sofferenze per la piena consapevolezza delle sue pulsioni omicide si fondono al perverso incontrollabile piacere di metterle in atto.E così,di giorno è un cittadino modello,di notte un feroce assassino.Opera che ci spinge al di là della barricata,a guardare dal di dentro,dalla sua parte,un serial killer (stessa dinamica del cult per la tv Dexter),percorrendo con lui i levigati labirinti della sua mente,i sopraffini ragionamenti tutti volti a pianificare con precisione maniacale ogni piccolo dettaglio del ‘teatro di sangue’ che mette in scena oramai da tempo immemore; ne sondiamo la freddezza,l’autocontrollo,la ferrea disciplina comportamentale -di ‘vitale’ importanza-,siamo colpiti dalla sua complessa intelligenza,dai pensieri articolati,dalle riflessioni dietro cui si perde per un tempo infinito.Ridiamo con lui per l’affilato humor nero che lo contraddistingue,soffriamo con lui quando si rende conto che l’ereditarietà del ‘vizio’-la sua più grande paura- è reale e tangibile,tifiamo per lui quando è costretto a risolvere ‘spiacevoli,pericolosi imprevisti’.Ordinarietà,agghiacciante normalità con punte di forte dramma immediatamente smussate da toni sardonici al limite del surreale.Apprezzabile la soluzione di matrice teatrale che concretizza la doppia personalità del nostro: il suo alter ego fisico è l’inquietante ‘spalla’ William Hurt,perfetto nell’incarnare il marcio che giace sotto l’impeccabile facciata di un qualunque Mr.Brooks del mondo.
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alexcross
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domenica 14 ottobre 2012
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tale padre, tale figlia...
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sceneggiatura avvincente anche se non ben interpretato dagli attori protagonisti. buon ritmo e ripetuti colpi di scena tengono comunque alta l'attenzione dello spettatore.
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andrea giostra
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martedì 11 settembre 2012
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thriller tiepido.
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Un Dottor Jekyll e Mister Hyde versione ventunesimo secolo, con una piccola e impercettibile (allo spettatore disattento) citazione ad Highlander di Russell Mulcahy: sguardo vibrante ed estatico verso il cielo e braccia allargate in un “trepidante” momento di acquisizione di energia e forza per il duplice assassinio appena commesso dal seria killer dalla faccia buona! La scissione psicotica e paranoica di personalità del protagonista (Kevin Costner) è troppo netta e artificiosa perché lo spettatore la faccia propria e ne subisca il fascino e le emozioni. Detto questo, il film è da vedere e riesce a farti stare attaccato alla poltrona per conoscere il finale, anticipato da un terribile incubo del protagonista, che “diabolicamente” inganna lo spettatore rispetto al vero finale: una salsa “americana” scopiazzata malamente da una delle migliori scene dell’ottimo “The Bourne Identity” del 2002 di Doug Liman.
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Un Dottor Jekyll e Mister Hyde versione ventunesimo secolo, con una piccola e impercettibile (allo spettatore disattento) citazione ad Highlander di Russell Mulcahy: sguardo vibrante ed estatico verso il cielo e braccia allargate in un “trepidante” momento di acquisizione di energia e forza per il duplice assassinio appena commesso dal seria killer dalla faccia buona! La scissione psicotica e paranoica di personalità del protagonista (Kevin Costner) è troppo netta e artificiosa perché lo spettatore la faccia propria e ne subisca il fascino e le emozioni. Detto questo, il film è da vedere e riesce a farti stare attaccato alla poltrona per conoscere il finale, anticipato da un terribile incubo del protagonista, che “diabolicamente” inganna lo spettatore rispetto al vero finale: una salsa “americana” scopiazzata malamente da una delle migliori scene dell’ottimo “The Bourne Identity” del 2002 di Doug Liman.
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ultimoboyscout
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giovedì 11 febbraio 2010
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il padre di famiglia assassino.
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Sdoppiamento della personalità e amico immaginario sono temi ricorrenti nel cinema moderno. Un Costner tutto sommato discreto anche se in parabola discendente, Demi Moore sottotono anche se in un ruolo non del tutto suo a mio avviso molto convincente invece William Hurt, nel ruolo freddo e calcolatore dell'amico/confidente/coscienza. Piaciuto.
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farfettola
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domenica 24 gennaio 2010
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il bene e il male
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Un padre modello, un marito modello, un imprenditore modello e dietro un serial killer consapevole della sua malattia che in modo impressionante dopo aver ucciso rivive gli sguardi terrorizzati delle vittime e la fine di quelle vite mille volte in un secondo godendone come potrebbe fare solo un goloso di fronte ad una montagna di panna montata...il bene di un padre che capisce che il suo male è stato genenticamente trasmesso alla figlia che la salva da un futuro dietro le sbarre anche se è una salvezza non eterna...della serie anche gli assassini piangono, toccante la scena in cui il protagonista si dispera all'idea che la figlia sia come lui...
...bravo kevin tra l'altro! proprio bravo in questa nuova veste.
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Un padre modello, un marito modello, un imprenditore modello e dietro un serial killer consapevole della sua malattia che in modo impressionante dopo aver ucciso rivive gli sguardi terrorizzati delle vittime e la fine di quelle vite mille volte in un secondo godendone come potrebbe fare solo un goloso di fronte ad una montagna di panna montata...il bene di un padre che capisce che il suo male è stato genenticamente trasmesso alla figlia che la salva da un futuro dietro le sbarre anche se è una salvezza non eterna...della serie anche gli assassini piangono, toccante la scena in cui il protagonista si dispera all'idea che la figlia sia come lui...
...bravo kevin tra l'altro! proprio bravo in questa nuova veste...
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dian71cinema
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lunedì 26 ottobre 2009
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un film dove si tifa per il cattivo
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CERTAMENTE QUALCHE TARLO ALLA SCENEGGIATURA IN QUESTO FILM ESISTE.. UN PO' CONFUSO, CONTRADDITORIO SPECIALMENTE NELLA PARTE CENTRALE.. I PRIMI VENTI MINUTI STREPITOSI E BEN DIRETTI.. MA LA SCELTA DI INSERIRE UN FOTOGRAFO DILETTANTE CON LO SPIRITO OMICIDA ED UNA FIGLIA CON EREDITA' ALTRETTANTO OMICIDA NON FANNO CHE RENDERE CONTORTO ALLA COMPRENSIONE UN FILM GIA' DI PER SE' COMPLESSO ALLA BASE.
INTERESSANTE E DIVERTENTE INVECE LA FIGURA DELLA COSCIENZA DIABOLICA CHE PARLA CON KOSTNER TRADUCENDO I SUOI PENSIERI E LE SUE CONTRADDIZIONI. UN KEVIN KOSTNER TORNATO IN FORMA E..DICIAMOLO ALLA FINE SI TIFA PER L'ASSASSINO.
UN FILM CON QUALCHE EFFETTACCIO SPLATTER MOLTO REALISTICO, UNA TENSIONE CHE SI AVVERTE LEGGERA (MA NON E' CERTO L'OBIETTIVO PRINCIPALE QUELLO DI INCUTERE TERRORE), UNA INTERPRETAZIONE BUONA DEL CAST E, CONSIDERANDO LA COMPLESSITA' DELLA STORIA IL FILM LO SALVIAMO CON UNA STELLA IN PIU' PER L'IMPEGNO NELLA REALIZZAZIONE (COMPRESO UN BEL MONTAGGIO DELLE SCENE) E CAPACITA' DI RIPRESA VISIVA.
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CERTAMENTE QUALCHE TARLO ALLA SCENEGGIATURA IN QUESTO FILM ESISTE.. UN PO' CONFUSO, CONTRADDITORIO SPECIALMENTE NELLA PARTE CENTRALE.. I PRIMI VENTI MINUTI STREPITOSI E BEN DIRETTI.. MA LA SCELTA DI INSERIRE UN FOTOGRAFO DILETTANTE CON LO SPIRITO OMICIDA ED UNA FIGLIA CON EREDITA' ALTRETTANTO OMICIDA NON FANNO CHE RENDERE CONTORTO ALLA COMPRENSIONE UN FILM GIA' DI PER SE' COMPLESSO ALLA BASE.
INTERESSANTE E DIVERTENTE INVECE LA FIGURA DELLA COSCIENZA DIABOLICA CHE PARLA CON KOSTNER TRADUCENDO I SUOI PENSIERI E LE SUE CONTRADDIZIONI. UN KEVIN KOSTNER TORNATO IN FORMA E..DICIAMOLO ALLA FINE SI TIFA PER L'ASSASSINO.
UN FILM CON QUALCHE EFFETTACCIO SPLATTER MOLTO REALISTICO, UNA TENSIONE CHE SI AVVERTE LEGGERA (MA NON E' CERTO L'OBIETTIVO PRINCIPALE QUELLO DI INCUTERE TERRORE), UNA INTERPRETAZIONE BUONA DEL CAST E, CONSIDERANDO LA COMPLESSITA' DELLA STORIA IL FILM LO SALVIAMO CON UNA STELLA IN PIU' PER L'IMPEGNO NELLA REALIZZAZIONE (COMPRESO UN BEL MONTAGGIO DELLE SCENE) E CAPACITA' DI RIPRESA VISIVA. VOTO 7.5
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