Il primo film, Palermo-Milano, era molto ben fatto, con una trama che avvolgeva lo spettatore.
Questo al contrario a mio parere rappresenta solamente un'operazione di marketing per la quale la pellicola di undici anni fa rappresenta solamente la funzione di prodotto civetta per lo spettatore e con la quale non ha nulla da spartire.
Un insieme di scene con pistolettate,mitragliate e chi più ne ha più ne metta unite tra loro senza che vi sia un senso alla trama, buchi di sceneggiatura, avvenimenti che accadono senza alcun senso e soprattutto l'idea del viaggio, il vero leit motiv del primo film, che pare più costituire un fardello da sopportare che l'elemento base della trama.
Oltre a ciò ci sono un'infinità di dialoghi prevedibili e irreali, musica anni ottanta un pò furbetta, Giannini che, seppur sempre bravissimo, si fa notare solo per urlare "nooooo" ogni due minuti, Ricky Menphis che pare un pò bollito e Bova che dà l'impressione di essere lì per caso.
La figura degli attori/bambini, seppur bravi, è il trionfo della retorica e dei luoghi comuni,così come quella della "talpa in Procura", ben poca fantasia!, mentre il Loverso boss impellicciato è forse il personaggio meglio riuscito.
E poi, scusate la considerazione che a prima vista può apparire sciocca ma che in realtà a mio parere toglie senso a tutto il film, se in Palermo-Milano l'imprevedibilità degli accadimenti portava alla necessità di intraprendere il viaggio via terra in questo caso la scelta di non prendere un normale aereo per evitarsi tutto il carosello di spari e inseguimenti rappresenta una forzatura che stride eccessivamente con la logica. Ok, è un film, ma un poco di aderenza con la realtà in un'opera di questo genere andrebbe considerata.
Insomma, fossi andato a vedere al cinema una puntata inedita di Distretto o simili ne sarei uscito molto più felice!
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