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Il mattino ha l'oro in bocca, il confronto con il mercato

Marco Poccioni di Rodeo Drive, produttore del film, spiega che un film non lo sceglie solo il produttore, ma soprattutto il pubblico.
di Alessia Di Giovanni

Com'è nata l'idea di produrre questo film? E cosa spinge in genere Rodeo Drive a produrre un progetto?

mercoledì 27 febbraio 2008 - Incontri

Com'è nata l'idea di produrre questo film? E cosa spinge in genere Rodeo Drive a produrre un progetto?
L'idea e la voglia di produrre Il mattino ha l'oro in bocca nasce dal mio socio, Marco Valsania. È stato lui a parlarmi per primo del libro di Marco Baldini "Il giocatore" (Baldini Castoldi Dalai) da cui il film è tratto, anche se la pellicola se ne distacca molto. Produrlo ci ha stimolato e divertito, sia dal punto di vista commerciale, sia artistico. Non solo perché Baldini è un personaggio sempre più noto al grande pubblico per il suo binomio con Fiorello, ma anche per la storia, il sogno di questo ragazzo con una grande passione per il mondo delle radio, deciso a fare il deejay; la sua crescita di popolarità e il raggiungimento di un sogno, però, sono accompagnati dal baratro del gioco. Inoltre il film ci interessava perché affronta un momento storico del nostro paese particolare, quello dell'inizio degli anni Ottanta e l'esplosione delle radio private. In questo modo abbiamo potuto fare un film pieno di musica, un film che - come direbbe Patierno – "ha un personaggio che è un Pinocchio moderno".
Noi, come tutte le società di produzione, cerchiamo di ancorarci ai gusti del pubblico. I film che produciamo devono stimolare il nostro interesse personale, sì, ma non possiamo permetterci di perdere di vista quella che è la situazione storica del mercato e della sua evoluzione. Il compito di noi produttori è cercare di capire se gli elementi determinati dalla storia, dalla regia, da un cast interessante, da un libro... insomma se il film che intendiamo mettere in piedi ha delle possibilità commerciali. D'altra parte siamo obbligati a confrontarci con il mercato, non possiamo permetterci di fare un film solo perché ci piace, sarebbe una cosa abbastanza difficile per chi fa l'imprenditore.

Il regista della pellicola è Francesco Patierno. Perché questa scelta?
Appena in Rodeo Drive abbiamo visto il suo lavoro, abbiamo subito voluto lavorare con lui. Patierno ci aveva convinto fin dal suo primo lavoro, Pater Familias, che era di un genere completamente diverso da Il mattino ha l'oro in bocca. Il suo film d'esordio affrontava un tema difficile, duro, ma al contempo lasciava intravedere una buona mano e un talento registico insoliti, cosa che è stata notata e segnalata da critici e in vari festival, tra cui quello di Berlino. Non solo, incontrandolo l'abbiamo trovato un ragazzo molto preparato con una lunga esperienza pubblicitaria alle spalle, assolutamente non un regista improvvisato, ma un perfezionista che ama sperimentare i diversi generi del cinema.

Che peso ha avuto la produzione sul film?
La produzione ha avuto un peso importante nelle decisioni riguardanti tutte le fasi del film, dalla sceneggiatura, al cast, alle riprese fino alla postproduzione. Questo è stato reso possibile grazie dall'ottimo rapporto instaurato con Patierno. Nel cast siamo riusciti a ottenere: Laura Chiatti ed Elio Germano, che sono gli attori del momento. Elio ha dimostrato una professionalità non indifferente, ha incontrato molte volte Baldini e Patierno, ha passato molti mesi insieme a lui, è andato a Firenze cercando di capire a fondo il personaggio e quello che il regista voleva. Il risultato non è un personaggio monocorde, è come se fosse più personaggi in un ruolo solo.

Anche i personaggi secondari hanno un certo peso...
Sì, infatti abbiamo selezionato tutta una serie di attori secondari assolutamente giusti nei loro ruoli, cosa anomala nel cinema italiano, dove i comprimari vengono trattati con un po' di superficialità. Penso, invece, che sia importante che anche chi fa solo una posa, chi lavora un solo giorno, sia la persona giusta al suo piccolo ruolo. Tanti ruoli secondari azzeccati aumentano in generale la qualità del film, mentre se si sbagliano il film potrebbe perderne. Sono soddisfatto di aver coinvolto Corrado Fortuna, Martina Stella, Umberto Orsini, lo stesso Vergassola e Gianmarco Tognazzi.

Oltre a Rodeo Drive, ci sono altre società che hanno contribuito alla realizzazione del film? E quant'è costato?
Abbiamo avuto il contributo del Ministero, inoltre abbiamo venduto i diritti a Medusa. Radio Deejay, che è quasi un personaggio del film, è stata coinvolta nel progetto ma non lo ha finanziato, appoggiandoci invece dal punto di vista logistico e mettendoci a disposizione spazi, attrezzatura, fornendoci consulenze tecniche. Abbiamo fatto vedere il film a Linus, che ne è rimasto entusiasta.
Il mattino ha l'oro in bocca è un film abbastanza cospicuo, è stato girato in otto settimane abbondanti, con un cast importante. Restituire gli anni Ottanta, inoltre, incide sul budget. Tommaso Bordone ha curato una scenografia che ha inciso per un 7%, quasi 8% sul budget, l'equivalente circa di 200/250.000 euro. In tutto il film è costato tra i 3 milioni e mezzo e i 4 milioni di euro.

Quanto è durata la lavorazione del film?
La sceneggiatura ha previsto cinque, sei stesure a cui ha collaborato Marco Baldini, anche se il suo apporto più che altro è stato raccontare quello che non era presente nel libro ma che il regista sentiva la necessità di sapere, di chiarire, di comprendere. La sceneggiatura ha portato via quattro/cinque mesi. Contando le otto settimane di riprese e la postproduzione, in tutto il film è stato lavorato un anno.

Quali sono gli strumenti che deve avere un film per avere una buona risposta dal pubblico?
Questo è un mercato che divora film a grande velocità, è importante presentare il più possibile prodotti di alta qualità. La Rodeo Drive ha fatto film brutti, medi, belli e molto belli, ma Il mattino ha l'oro in bocca appartiene di certo all'ultimo gruppo per lo sforzo fatto dal cast artistico e tecnico. Per avere una risposta dal pubblico, poi, è sempre più importante presentare il film attraverso manifesti, soprattutto su Roma e Milano, trailer, spot televisivi, comunicare con gli spettatori. La promozione di questo film in particolare ci è costata, comprese le copie, tra gli 800.000 e 1 milione di euro, è il minimo per lanciare la pellicola e mettersi al livello dei film americani. Però in questo caso possiamo contare anche su Radio Deejay, Viva Radio 2 grazie a Baldini.

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