p@ol1
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sabato 22 aprile 2023
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la pistola fin troppo fumante
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Sembra un film sufficientemente piacevole, finché non ti accorgi che la pistola fumante, fuma fin troppo! Possibile che nessuno si sia accorto della falla enorme nella sceneggiatura che quell'arma (quelle due...) crea? Spesso si fa troppa attenzione ai dettagli nella stanza, senza vedere l'elefante. Imperdonabile.
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roberts
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domenica 26 aprile 2020
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ogni piano ha un punto debole
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Gosling da il meglio di sè entrando a pieno nella parte, non facendosi abbatere dall'incalzante manipolazione attuata dalla controparte!
Film ben riuscito, con una buona dose di mistero e dubbio che non fa mai male.
Consigliatissimo!
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micheleslot
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mercoledì 15 maggio 2019
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un dettaglio fa crollare l'intera costruzione !
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Eccellente costruzione della trama e bravi gli attori, ma per apprezzarlo fino in fondo, come si dice, è necessaria la " sospensione dell'incredulità", perchè ad una prima semplice riflessione balza all'occhio che lo scambio delle pistole non è realisticamente possibile, visto che facendo l'analisi balistica della pistola che si supponeva avesse sparato, gli inquirenti avrebbero innanzitutto verificato dalla matricola dell'arma il suo proprietario, rendendo perciò impossibile non accorgersi dello scambio !
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gustibus
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mercoledì 1 maggio 2019
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eccezionale thriller di classe sopraffina!
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A si mi rendo conto..5stelle!Questo e'il vero cinema che prediligo.Ieri ho fatto la recensione di quello che sara'tra i primi tre incassi al mondo"Avengers end game"..direte che centra?Ohhh ieri ho dato 3stelle ad Avengers ma 2 bastavano.Oggi mi riguardo dopo anni questo "caso Thomas Crawford e mi chiedo..sono diventato scemo?Uno come me che ha visto un Ventimila film,deve rincitrullire e pensare che ce'ancora la differenza tra un buon film che attira 2miliardi di dollari o questo che sto facendo recensione del 2007 e'un filmetto..Questo e'un mezzo capolavoro!2 attori al massimo livello Hopkins e R.Gosling,addirittura il secondo e'meglio del primo a livello recitazione,una regia impeccabile,una sceneggiatura veloce,dinamica che non stanca mai.
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A si mi rendo conto..5stelle!Questo e'il vero cinema che prediligo.Ieri ho fatto la recensione di quello che sara'tra i primi tre incassi al mondo"Avengers end game"..direte che centra?Ohhh ieri ho dato 3stelle ad Avengers ma 2 bastavano.Oggi mi riguardo dopo anni questo "caso Thomas Crawford e mi chiedo..sono diventato scemo?Uno come me che ha visto un Ventimila film,deve rincitrullire e pensare che ce'ancora la differenza tra un buon film che attira 2miliardi di dollari o questo che sto facendo recensione del 2007 e'un filmetto..Questo e'un mezzo capolavoro!2 attori al massimo livello Hopkins e R.Gosling,addirittura il secondo e'meglio del primo a livello recitazione,una regia impeccabile,una sceneggiatura veloce,dinamica che non stanca mai.Perche'un capolavoro? Ma perche'non e'un episodio del tenente Colombo,e'un giallo-thriller-giudiziario dove un miliardario Crawford(A.hopkins)uccide la moglie e si difende da solo contro un abilissimo e corteggiato avvocato dal futuro sublime,avvocato Beachum(R.gosling)Eccezionale sfida di talenti,di intelligenza,di giustizia giusta e ingiusta.Ah il finale e'solo da vedere per gustare il tutto.Questo e' vero cinema!e il genere,o il piacere o non piacere non conta.Quando un film e'fatto perfettamente e'solo tecnica cinematografica senza se e senza ma.Voi di My movies avete dato 4stelle(come Avengers end game)..spiegatemi la differenza?gli incassi?..ma va la'!?Da vedere sempre!
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adele
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mercoledì 25 aprile 2018
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post factum non punibile
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il secondo processo sarebbe un post factum non punibile, in quanto scriminato dall'esercizio di un diritto: qui suo iure utitur neminem laedit, almeno secondo dirotto anglosassone.
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francismetal
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sabato 11 novembre 2017
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giocare col fuoco
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Il protagonista di questo film ha giocato col fuoco, è stato tutto il tempo con le mani nella marmellata ma aveva trovato il modo per farla franca. Infatti io stavo per saltare dalla sedia quando in tribunale aveva spiazzato tutti. Fino a quella scena non capivo che razza di film stessi guardando. Poi invece la svolta, ma come va a finire lo lascio a voi, ne vale la pena.
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enzo70
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lunedì 9 gennaio 2017
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un giallo intrigante con due grandissimi attori
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Gosling, il buono, ed Hopkins, il cattivo: Gregory Hoblit non poteva avere un cast migliore per un thriller appassionante, una sorta di gioco enigmistico. Hopkins interpreta il ruolo di Thomas Crawford, un imprenditore di successo che uccide la moglie che aveva la tresca con un detective. Il resto lo spettatore lo deve vedere sullo schermo e vedrà che non si pentirà. Un film ben girato in cui il valore aggiunto è garantito dalla storia, estremamente intrigante, e dalla qualità eccelsa dei due protagonisti.
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Gosling, il buono, ed Hopkins, il cattivo: Gregory Hoblit non poteva avere un cast migliore per un thriller appassionante, una sorta di gioco enigmistico. Hopkins interpreta il ruolo di Thomas Crawford, un imprenditore di successo che uccide la moglie che aveva la tresca con un detective. Il resto lo spettatore lo deve vedere sullo schermo e vedrà che non si pentirà. Un film ben girato in cui il valore aggiunto è garantito dalla storia, estremamente intrigante, e dalla qualità eccelsa dei due protagonisti. Non ci sono effetti speciali, non servono, perché speciale è il confronto tra un’icona del cinema americano ed un attore emergente di altissimo livello. Consigliatissimo.
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emanuele r.
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sabato 23 luglio 2016
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thriller avvincente e diabolico
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Questo film è un thriller legale diverso dagli altri, per molti aspetti. Comunque è molto avvincente. Un uomo uccide la moglie dopo aver scoperto che lo tradiva con un altro uomo, e fa ricadere le colpe sull'amante. Il personaggio principale è sicuramente quello interpretato da Anthony Hopkins, già conosciuto grazie a "il silenzio degli innocenti", che interpreta il marito assassino. Egli, volontariamente, durante il processo rifiuta di avere un avvocato che lo difenda, infatti ha intenzione di difendersi da solo e avrà anche successo, dando filo da torcere al pubblico ministero, che farà di tutto per arrivare alla verità. Sicuramente un thriller legale ben costruito; è diverso dagli altri perché non c'è molta tensione, bensì c'è molto mistero, molti dubbi.
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Questo film è un thriller legale diverso dagli altri, per molti aspetti. Comunque è molto avvincente. Un uomo uccide la moglie dopo aver scoperto che lo tradiva con un altro uomo, e fa ricadere le colpe sull'amante. Il personaggio principale è sicuramente quello interpretato da Anthony Hopkins, già conosciuto grazie a "il silenzio degli innocenti", che interpreta il marito assassino. Egli, volontariamente, durante il processo rifiuta di avere un avvocato che lo difenda, infatti ha intenzione di difendersi da solo e avrà anche successo, dando filo da torcere al pubblico ministero, che farà di tutto per arrivare alla verità. Sicuramente un thriller legale ben costruito; è diverso dagli altri perché non c'è molta tensione, bensì c'è molto mistero, molti dubbi...il finale non colpisce, avrei preferito che finisse in un altro modo, insomma, non si può definire un finale a sorpresa, bensì un finale senza una vera e propina fine, che lascia intendere come si evolverà la storia.
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fabio
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martedì 29 dicembre 2015
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thriller classico ma molto bello.
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molto interessanto sotto tutti i profili: regia, sceneggiatura, interpretazione, tensione e finale. Lo consiglio nonostante sia un po' datato.
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luigi chierico
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sabato 1 agosto 2015
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geniale
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Ci aveva già provato nel 1954 Alfred Hitchcock a compiere ”Il delitto perfetto”. Ray Milland mette a punto ogni particolare per far uccidere sua moglie, la bellissima Grace Kelly, tanto cara al regista che la vorrà in “Caccia al ladro” e nel film “La finestra sul cortile”. Tutto perfetto tranne che il delitto,due chiavi compromettono tutto e servono ad aprire la porta della verità. Questa volta,50 anni dopo, ci prova Gregory Hoblit avvalendosi della geniale abilità del suo protagonista Thomas Crawford, interpretato ottimamente da Anthony Hopkins nei panni del marito tradito dalla moglie Jennifer che ferisce mortalmente con un colpo di pistola. Reo confesso si difende da solo facendo in modo che il procuratore sia il giovane Billy Beachum, il bravissimo Ryan Gosling,che gode la fama di non aver mai perso un processo.
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Ci aveva già provato nel 1954 Alfred Hitchcock a compiere ”Il delitto perfetto”. Ray Milland mette a punto ogni particolare per far uccidere sua moglie, la bellissima Grace Kelly, tanto cara al regista che la vorrà in “Caccia al ladro” e nel film “La finestra sul cortile”. Tutto perfetto tranne che il delitto,due chiavi compromettono tutto e servono ad aprire la porta della verità. Questa volta,50 anni dopo, ci prova Gregory Hoblit avvalendosi della geniale abilità del suo protagonista Thomas Crawford, interpretato ottimamente da Anthony Hopkins nei panni del marito tradito dalla moglie Jennifer che ferisce mortalmente con un colpo di pistola. Reo confesso si difende da solo facendo in modo che il procuratore sia il giovane Billy Beachum, il bravissimo Ryan Gosling,che gode la fama di non aver mai perso un processo. L’ingegnere, che ha costruito nella sua sala un prodigioso marchingegno per far scendere e salire le biglie di vetro su un percorso stabilito, si è ingegnato per compiere un delitto perfetto in modo che pur dichiarandosi colpevole non può che essere assolto dal delitto commesso. Se nel 1954 il colpo fallisce per la presenza di due chiavi uguali, nel 2007, epoca dei telefonini, sono questi a portare alla terribile verità quando oramai sembra troppo tardi. Il film molto bello avvincente,pieno di colpi di scena, diretto molto bene ed interpretato magistralmente non racconta tutta la verità,come si vuole che sia ogni film o libro giallo. Pare che esista un dictat per cui il killer non deve farla franca, ma l’ingegnere Thomas Crawford ha fatto in modo di venire assolto per aver tentato di uccidere la moglie fedifraga. Tuttavia il finale, piaccia o non piaccia, bisogna aspettarlo,soffrendo, tifando per Thomas o per Billy, credo che ci si dimentichi di loro e si finisca per parteggiare per Anthony Hopkins piuttosto che per Ryan Gosling. Il suo sguardo penetrante è una continua sfida, freddo, glaciale, studiato scivola e sale come una delle sue biglie,tutto è perfetto. Inganni,bugie,verità,indagini,pistole e cellulari si alternano in una corsa per ottenere un’assoluzione o una condanna. Non c’è un sol momento che non si stia col fiato sospeso, buona la fotografia e la colonna sonora,eccellente la sceneggiatura. Il processo originale con l’imputato che si difende da solo in un gioco come il gatto col topo, uno schema studiato a tavolino, una partita a scacchi per dare scacco matto, e qui il re c’è e si chiama Anthony Hopkins. Quando un giocattolo si rompe, se si piccoli si piange, se si è più grandi si resta in silenzio con i pezzi in frantumi tra le mani, quasi a non volerci credere: come è successo? Il delitto perfetto resta nel cassetto, ci proverà qualcun altro prendendo spunto da qualche fatto reale, l’Italia ne è piena, decine e decine di delitti, omicidi, sparizioni di bambini, tutti rimasti irrisolti. Per il cinema sempre Hitchcock ha girato”L’uomo che sapeva troppo” e nel 1956 Henry Hathaway “23 passi dal delitto” con un grande Van Johnson. Personalmente il finale non mi è piaciuto,ma il giudizio sereno nel complessivo non può che essere ottiomo.chibar22@libero.it
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