romeo79
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venerdì 18 luglio 2008
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il potere del telecomando...
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Cari spettatori,prendete pure posto nelle vostre comode poltrone,affondate con voluttà le dita nel popcorn extra-large appena comprato,leccate il sale delle patatine dai vostri unti polpastrelli,cominciate a masticare rumorosamente...munch munch...e rilassatevi.Pochi metri vi separano da quell'enorme pannello bianco,così vuoto per ora,così inutile e vacuo.Ma ancora di più a separarvi da quello che chiameremo schermo è la vostra consapevolezza,maturata a forza di decine e decine di film e ore di TV,che ciò a cui assisterete è solamente finzione.Uno spettacolo,un artificio,una rappresentazione.Un paio d'ore di intrattenimento regolarmente pagato,e dal quale pretendete di essere divertiti,rilassati,alleggeriti dalle quotidiane vicissitudini.
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Cari spettatori,prendete pure posto nelle vostre comode poltrone,affondate con voluttà le dita nel popcorn extra-large appena comprato,leccate il sale delle patatine dai vostri unti polpastrelli,cominciate a masticare rumorosamente...munch munch...e rilassatevi.Pochi metri vi separano da quell'enorme pannello bianco,così vuoto per ora,così inutile e vacuo.Ma ancora di più a separarvi da quello che chiameremo schermo è la vostra consapevolezza,maturata a forza di decine e decine di film e ore di TV,che ciò a cui assisterete è solamente finzione.Uno spettacolo,un artificio,una rappresentazione.Un paio d'ore di intrattenimento regolarmente pagato,e dal quale pretendete di essere divertiti,rilassati,alleggeriti dalle quotidiane vicissitudini.In fondo voi siete gli spettatori,no?Ed è lo spettatore che comanda.Fin da piccoli vi hanno insegnato che basta schiacciare un bottone per cambiare canale,per passare da una guerra ad una cucina,da un terremoto ad un salotto,da una strage ad una spiaggia.Ma purtroppo devo darvi una brutta notizia:niente telecomando stavolta.Il telecomando in realtà è lì,a pochi metri,ma dall'altra parte dell'immenso telo bianco.Questa volta il regista ha deciso di non lasciarvi scelta.Sarà piuttosto lui,in un tirannico slancio metacinematografico,a condurre il gioco.Le regole sono semplici,voi limitatevi ad osservare,lui decide cosa,come e perchè.E credetemi,è inutile cercare di sottrarsi alle regole,è inutile provare ad anticipare le mosse...lui vi conosce piuttosto bene.Siete cresciuti a pane ed Hollywood,e prendersi gioco di voi è fin troppo facile...Dunque,cosa siete venuti a vedere stasera?Un film violento?Bene,ma per dispetto non vedrete nemmeno una scena violenta.Non nel vostro campo visivo ovviamente.Godete nel vedere saltare cervella e budella?Saltano,saltano eccome,ma sta a voi immaginarvele,se proprio non potete farne a meno.I serial killer psicopatici picchiati e stuprati da bambini vi fanno godere?Preferite dei giovani rampanti che abbiano avuto tutto dalla vita,alla ricerca di emozioni diverse?Allora siete liberi di sceglierli come protagonisti.Perchè i due angioletti che vi si pareranno di fronte non hanno un passato.Non sono niente.Sono materia da plasmare,la stessa essenza del cinema allo stato primordiale,e giocheranno con voi,vi prenderanno in giro fino alla fine,se solo provate a truccare le regole.Se siete tra quelli che "capiscono sempre come va a finire",se siete degli acuti osservatori,se vi ritenete più furbi degli altri,vi avviso che stavolta sarete i primi a cadere nelle trappole tese ad arte dal nostro scaltro Demiurgo.Allora ecco che la distanza dallo schermo si fa più breve,la linea di confine comincia a vacillare,il dualismo realtà-finzione comincia a sgretolarsi.Adesso sei anche tu dentro.Quegli occhi di ghiaccio ti osservano da vicino,ti scrutano,e tu non puoi sottrarti al sadico gioco nel quale ti sei invischiato.Volevi solo essere intrattenuto?Volevi tornare a casa rassicurato.Volevi che quel telefono funzionasse,o quel coltello sulla barca servisse a qualcosa,o che quel furgone si fermasse?Ti dispiace tanto per il bambino,vero?Non temere,era tutto previsto.Le tue emozioni pianificate dall'inizio.Ripeto,ormai fai parte del gioco anche tu.Sei un personaggio,ti muovi secondo il tuo copione,reciti pedissequamente la tua parte senza più accorgertene.Azione reazione.Anche tu,fisicamente dall'altro lato,vieni sapientemente mavovrato e condotto alla deriva,come una barca a vela nel vento..
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(di lucia)
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warlock71
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domenica 20 luglio 2008
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quanto sono scorretti i trailer.
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Ho appena terminato di vedere il film. Beh una cosa del genere era da anni che non mi capitava. Un film più brutto, lento ed inconsistente è difficile trovarlo. La pellicola spaccita per un tentativo intelletualistico di criticare la spettacolarizzazione della violenza gratuita a cui siamo abituati (esempio del telecomando)non è altro che un tentativo di far soldi usando un film vecchio annoiando lo spettatore con scene che dobbiamo immaginare ed un montaggio grossolano. Che film è? Volento no di sicuro,horror neanche a parlane comico nemmeno. Thriller forse, ma dai ritmi troppo lenti. Insomma perchè il trailer, montato ad arte, ci mostra ciò che poi nel film non c'è...la sostanza? Con quello che costa il cinema oggi penso che i produttori dovrebbero rileggere la sceneggiatura più volte prima di dare l'assenso a lavori malfatti ed autocelebrativi.
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Ho appena terminato di vedere il film. Beh una cosa del genere era da anni che non mi capitava. Un film più brutto, lento ed inconsistente è difficile trovarlo. La pellicola spaccita per un tentativo intelletualistico di criticare la spettacolarizzazione della violenza gratuita a cui siamo abituati (esempio del telecomando)non è altro che un tentativo di far soldi usando un film vecchio annoiando lo spettatore con scene che dobbiamo immaginare ed un montaggio grossolano. Che film è? Volento no di sicuro,horror neanche a parlane comico nemmeno. Thriller forse, ma dai ritmi troppo lenti. Insomma perchè il trailer, montato ad arte, ci mostra ciò che poi nel film non c'è...la sostanza? Con quello che costa il cinema oggi penso che i produttori dovrebbero rileggere la sceneggiatura più volte prima di dare l'assenso a lavori malfatti ed autocelebrativi. Gli attori per quanto bravi (sono un an di Tim Roth) non compensano le lacune sceneggiative che lasciano lo spettatore più annoiato che turbato. Non basta, infine, essere europei per poter essere considerati registi fuori dalle regole o liberi da schemi di che natura non si capisce. Qui si è fatto qualcosa che in realtà non vale certo il prezzo del biglietto o del tempo perso in sala.
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[+] quanto sono pecore i telespettatori
(di stefanzo)
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(di anonimo789261)
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(di mapi77)
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lugath
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martedì 10 agosto 2010
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l'arte è una pillola di zucchero
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Trovare un motivo per godersi un genere violento, con la solita scusa dell'arte rappresentativa, è un compito difficile. Si confezionano due ore di scene sadiche e perversioni feticiste, per la gioia degli intellettualoidi che cercano una giustificazione nel soddisfare le proprie pulsioni che li accomunano ai più rozzi consumatori di horror B-movie.
La perversione intellettuale raggiunge massime rappresentazioni quando si nasconde dietro lo scudo dell'arte, dove è tutto interpretato e mai ciò che viene visto o sentito è quello che veramente accade.
Il primo film è un genere che ha fatto storia per i tumulti di critica e pubblico, il suo remake è solo una sbirciata per valutare quanto la società è cambiata.
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Trovare un motivo per godersi un genere violento, con la solita scusa dell'arte rappresentativa, è un compito difficile. Si confezionano due ore di scene sadiche e perversioni feticiste, per la gioia degli intellettualoidi che cercano una giustificazione nel soddisfare le proprie pulsioni che li accomunano ai più rozzi consumatori di horror B-movie.
La perversione intellettuale raggiunge massime rappresentazioni quando si nasconde dietro lo scudo dell'arte, dove è tutto interpretato e mai ciò che viene visto o sentito è quello che veramente accade.
Il primo film è un genere che ha fatto storia per i tumulti di critica e pubblico, il suo remake è solo una sbirciata per valutare quanto la società è cambiata. L'originale ricevette anche dure critiche e censure, tra un opinione pubblica moralista e severa verso la violenza troppo gratuita e maniacale. In questo rifacimento il pubblico, forse più smaliziato, crede forse di aver raggiunto la pace dei sensi morali e che nulla possa essere visto per quello che è.
Cosa piace di funny games allora? Piace ciò che piace, e ciò che fa vedere, senza arte ne parte, semplicemente ciò che brutalmente ci viene raccontato.
Uno spreco di talenti per un opera che forse ha solo un ruolo di nicchia negli horror psicotrici che vengono sfornati a ritmi incessanti per la gioia di un pubblico al limite dell'antropofagia.
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(di mapi77)
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keithan
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domenica 20 luglio 2008
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keithan
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Premetto che non me ne intendo di cinema, che mi sono trovato a vederlo per caso, e ignoravo che fosse un remake. E come me credo la stragrande maggioranza del pubblico, gente che va a "vedere" non a "vivere" di film, per passare un po' di tempo libero dopo il lavoro.
Odio il sadismo, l'horror porn, ma amo i thriller che puntano sull'atmosfera e la psicologia a rispecchiare la realta', ma l'autore non vuole fare questo tipo di film.
Ho visto il film sperando che nelle frasette al pubblico e nel gioco del telecomando ( sporadiche genialate) ci fosse una consistente chiave di lettura... ma l'autore non vuole concederla.
Niente, ho capito del messaggio contro la violenza-spettacolo solo leggendo le recensioni.
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Premetto che non me ne intendo di cinema, che mi sono trovato a vederlo per caso, e ignoravo che fosse un remake. E come me credo la stragrande maggioranza del pubblico, gente che va a "vedere" non a "vivere" di film, per passare un po' di tempo libero dopo il lavoro.
Odio il sadismo, l'horror porn, ma amo i thriller che puntano sull'atmosfera e la psicologia a rispecchiare la realta', ma l'autore non vuole fare questo tipo di film.
Ho visto il film sperando che nelle frasette al pubblico e nel gioco del telecomando ( sporadiche genialate) ci fosse una consistente chiave di lettura... ma l'autore non vuole concederla.
Niente, ho capito del messaggio contro la violenza-spettacolo solo leggendo le recensioni...il che è tutto dire.
La violenza che l'autore vuole fare ai propri spettatori ( sempre capita leggendo le recensioni) per sbeffeggiarli è parente di quella che ci fanno ogni settimana gli horror-porn che cerca di contestare e combattere:
stupire lo spettatore per dieci minuti poi ammorbarlo terribilmente, fargli perdere un ora, e fregargli i sette euro; si, perchè questa bianca violenza volutamente immotivata è la sorella elegante della violenza giustificata con una trama da quattro soldi.
Haneke hai fatto una critica elegante, ma nello stile di chi vuoi criticare. Se fossi riuscito a trasmettere tutto in modo più coinvolgente è diverso sarebbe stato un capolavoro. La prova certa del fallimento è che questo film sara' classificato, dai noi spettatori, insieme ai porn-movie da quattro soldi...o almeno collocato nello scaffale accanto.
Un peccato, perchè secondo me con questa idea potevi fare davvero di più, facendo riflettere tutti, non solo pochi eletti.
Riprova se ci riesci.
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(di oldshit)
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riblo72
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sabato 24 gennaio 2009
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inutile
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Remake inutile di film originale inutile...
Partito dal presupposto di essere una satira della violenza gratuitia di certi film hollywoodiani, il film finisce invece ad essere una goffa elegia del genere...
Haneke ambisce a una posizione inataccabile detenuta dal capolavoro assoluto "Arancia Meccanica" che è stato invece l'unico film riuscito nello scopo in cui Haneke fallisce e anche abbastanza miseramente...
Bravi attori e un buon regista non riescono a fare uscire il film da una banale mediocrità e certe frasi ad effetto destinate a demolire i capisaldi del genere riescono invece solo ad affossare ancora di più un film di per se già zoppicante...
Se voltete una VERA critica alla violenza della società attuale Arancia Meccanica rimane ancora oggi il miglior film nonostante i decenni che si trova sul groppone.
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Remake inutile di film originale inutile...
Partito dal presupposto di essere una satira della violenza gratuitia di certi film hollywoodiani, il film finisce invece ad essere una goffa elegia del genere...
Haneke ambisce a una posizione inataccabile detenuta dal capolavoro assoluto "Arancia Meccanica" che è stato invece l'unico film riuscito nello scopo in cui Haneke fallisce e anche abbastanza miseramente...
Bravi attori e un buon regista non riescono a fare uscire il film da una banale mediocrità e certe frasi ad effetto destinate a demolire i capisaldi del genere riescono invece solo ad affossare ancora di più un film di per se già zoppicante...
Se voltete una VERA critica alla violenza della società attuale Arancia Meccanica rimane ancora oggi il miglior film nonostante i decenni che si trova sul groppone...
La classe non è acqua del resto e films come "Funny Gamnes" o "Non è un paese per vecchi" risultano essere solo sterili sprechi di celluloide senza mordente e senza significative rilevanze...
Voto: 5 (meriterebbe un 4 ma il cast valido lo salva dal disastro totale...
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hatecraft
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lunedì 16 agosto 2010
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lei sottovaluta l'importanza dello spettacolo
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un ouroboros. Haneke “gioca” col pubblico, quello di parte si intende, e fa bene. ce lo fa capire nella seconda parte, quando il protagonista michael pitt guarda diritto nella telecamera e ci chiede cosa stiamo pensando. mette poi in scena uno stratagemma geniale, quello del deus ex machina: il telecomando del televisore che in mano sempre al protagonista torturatore pitt, diventa strumento per ri-avvolgere il tempo, decretandoli così "master" di quel sistema: unità al di sopra degli eventi, che possono quindi manipolare e seviziarne le regole. nel finale poi mette in campo una spiegazione strampalata donni darkiana sulla quarta dimensione e sulla fisica quantistica, che è forse un ulteriore modo per depistare lo spettatore.
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un ouroboros. Haneke “gioca” col pubblico, quello di parte si intende, e fa bene. ce lo fa capire nella seconda parte, quando il protagonista michael pitt guarda diritto nella telecamera e ci chiede cosa stiamo pensando. mette poi in scena uno stratagemma geniale, quello del deus ex machina: il telecomando del televisore che in mano sempre al protagonista torturatore pitt, diventa strumento per ri-avvolgere il tempo, decretandoli così "master" di quel sistema: unità al di sopra degli eventi, che possono quindi manipolare e seviziarne le regole. nel finale poi mette in campo una spiegazione strampalata donni darkiana sulla quarta dimensione e sulla fisica quantistica, che è forse un ulteriore modo per depistare lo spettatore. ma il significato del film è tutto in una frase:
Anna: perché non ci uccidete e basta? Peter: Lei sottovaluta l'importanza dello spettacolo.
Haneke con il suo cinema d'auture fa un pastiche di generi, decostruisce scardina il thriller all'americana, per ricostruirlo secondo i canoni del suo cinema e servire un piatto freddo e di altissima godibilità per interazione con lo spettatore, rendendo quest’ opera attiva e lo spettatore stesso co-autore delle interpretazioni. Haneke scandaglia la parte più recondita della mente umana, mettendo i suoi protagonisti (prova estrema per la Watts, ma non è certo una sorpresa) di fronte a situazioni limite, inchiodandoli nei suoi piani sequenza, e invitando chi guarda a diventare parte attiva di un processo di fiction dichiarata. Haneke non è per tutti - e non è una discriminante elitaria.
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tiamaster
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mercoledì 20 giugno 2012
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crudele fino all' insopportabilità
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Micheal Haneke regala allo spettatore uno dei thriller più spietati,crudi e psicologicamente insopportabili degli ultimi anni.rispetto al' originale (sempre diretto da haneke) il cast è migliore,più adatto ai ruoli.Il film è una critica alla società dello spettacolo.Il film ha più chiavi di lettura,che vanno analizzate tutte,perchè è un film potente e mai banale.Estenuante e aggressivo,un remake mai superficiale e psicologicamente insopportabile.Merita di essere citata la regia,in stato di grazia che contribuisce all'atomsfera del film.Ottimo remake.Ottimo Thriller.
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alessia
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mercoledì 23 luglio 2008
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potreste pestarci delle uova?
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La scena iniziale ci fa vedere un auto che svetta su un'autostrada cn una piccola barchetta a traino. La musica classica di sottofondo e le risate della famigliola felice rallegrano lo spettaore che guarda la scena ignaro del futuro dei protagonisti. Quando la scritta FUNNY GAMES in rosso sangue compare sullo schermo stona immediatamente con gli allegri colori di una fresca mattina d'estate, mentre un orribile canzone di un certo John Zohn comincia a strepitare dagli altoparlanti. Le scene procedono con una lentezza veramente boriosa, ti verrebbe quasi voglia di uscire dal cinema. Ti stanchi di vedere un padre e un figlio che sistemano la barca, mentre la mammina prepara bistecca e insalata per tutti.
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La scena iniziale ci fa vedere un auto che svetta su un'autostrada cn una piccola barchetta a traino. La musica classica di sottofondo e le risate della famigliola felice rallegrano lo spettaore che guarda la scena ignaro del futuro dei protagonisti. Quando la scritta FUNNY GAMES in rosso sangue compare sullo schermo stona immediatamente con gli allegri colori di una fresca mattina d'estate, mentre un orribile canzone di un certo John Zohn comincia a strepitare dagli altoparlanti. Le scene procedono con una lentezza veramente boriosa, ti verrebbe quasi voglia di uscire dal cinema. Ti stanchi di vedere un padre e un figlio che sistemano la barca, mentre la mammina prepara bistecca e insalata per tutti.
Ma poi qualcosa cambia: bussano alla porta, questa grande faccia da ebete con un monosopracciglio ti guarda e fa uno dei sorrisi più idioti del mondo. Chiede alla mammina se ha delle uova da prestare alla vicina di cui è ospite. "Andiamo Mammina!Si vede lontano un miglio che è uno spostato!" ti verrebbe voglia di gridare. Ma lei con una santa pazienza gli da le uova, lui ovviamente le fa cadere e lei gliele ridà anche se le servirebbero per degli ospiti. Poi lui le fa cadere il cellulare nell'acqua che non da cenni di rimettersi a funzionare.
Insomma, tutto comincia da queste dannate uova!Cosa comincia? Uno dei giochi più spietati e più psicologicamente macabri della storia del cinema. Due ragazzi apparentemente angelici (almeno Michael Pitt è angelico l'altro mi sembra il cugino scemo dell'orso Yogi) entrano in casa di questa famigliola felice: li torturano fisicamente e psicologicamente e giocano con loro scommettendo sull'ora della loro morte. Come andrà a finire?
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[+] grandioso film
(di lucastanley)
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xxx
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martedì 12 agosto 2008
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...
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A me è piaciuto,ma questo non significa che io sia amante della violenza! con questa frase mi rivolgo a coloro che l'hanno definito spazzatura e che non vedono niente in questo film! non sempre i film devono insegnare qualcosa o si fanno portavoci di idee...a volte descrivono semplicemente un accaduto e in questo caso tale accaduto non è molto lontano dall'orribile realtà in cui purtroppo viviamo! non tutta la violenza contenuta nei film è spazzatura solo perché è violenza! è chiaro che questo non è un film che si propone come modello o esempio da seguire! detto questo,mi è piaciuto...attori straordinari e personaggi bizzarri(mi riferisco ai due ragazzi sadici)! l'ansia sale soprattutto perché la violenza che i due esercitano sulla sfortunata famiglia è principalmente di natura psicologica piuttosto che fisica(tranne un paio di scene che comunque la telecamera nasconde all'occhio dello spettatore) e perché le "buone maniere" dei due giovani sono imprevedibili e non si sa mai quale sia la loro prossima mossa.
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A me è piaciuto,ma questo non significa che io sia amante della violenza! con questa frase mi rivolgo a coloro che l'hanno definito spazzatura e che non vedono niente in questo film! non sempre i film devono insegnare qualcosa o si fanno portavoci di idee...a volte descrivono semplicemente un accaduto e in questo caso tale accaduto non è molto lontano dall'orribile realtà in cui purtroppo viviamo! non tutta la violenza contenuta nei film è spazzatura solo perché è violenza! è chiaro che questo non è un film che si propone come modello o esempio da seguire! detto questo,mi è piaciuto...attori straordinari e personaggi bizzarri(mi riferisco ai due ragazzi sadici)! l'ansia sale soprattutto perché la violenza che i due esercitano sulla sfortunata famiglia è principalmente di natura psicologica piuttosto che fisica(tranne un paio di scene che comunque la telecamera nasconde all'occhio dello spettatore) e perché le "buone maniere" dei due giovani sono imprevedibili e non si sa mai quale sia la loro prossima mossa. Il paragone con arancia meccanica è ben lontano,anche perché sono così diversi tra loro per più di un motivo...per dirne un paio il film di kubrick(stupendo) è attraversato da scene di vera violenza fisica e lancia un messaggio ben più forte( quale la critica dei metodi repressivi e violenti usati per punira la violenza stessa)insomma non è il film dell'anno però lo consiglio a chi vuole vedere un buon film da brivido senza enormi aspettative e senza pretese su un eventuale insegnamento positivo!
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[+] giusto
(di giselda)
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[+] ah ah! per l'altro xxx
(di xxx)
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[+] cattivi più credibili dei buoni
(di alberto)
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brando fioravanti
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venerdì 30 marzo 2012
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violenza psicologica
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Autentico clone di Funny games girato in Austria, qui in versione americana. Avendo visto tutti e due posso dire di avere notato un migliorando. La personalità dei protagonisti è più forte e questo aumenta il contrasto con i suoi assasini. Grande violenza psicologica, dove le torture vengono prolungate, e i protagonisti sono costretti a fare dei giochi infantili. La sofferenza è descritta nei minimi particolari, e durante la visione del film si soffre nonostante siamo desensibilizzati dalla continua visione di violenza. Solamente un horror, ma bisogna riconoscere al regista di essere riuscito nel suo scopo, un film che lascia il segno.
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