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Espiazione, un dramma in tempo di guerra

Keira Knightley approda a Venezia e dichiara di non essere interessata a "Pirati dei Caraibi 4".
di Tirza Bonifazi Tognazzi

Il film

mercoledì 29 agosto 2007 - Incontri

Briony è una ragazzina di buona famiglia con una fervida immaginazione. A causa della sua giovane età fraintende il comportamento amoroso della sorella e di Robbie, il figlio della domestica, e inizia a fantasticare sulla sua presunta mania sessuale. Quando la cuginetta Lola, di qualche anno più grande, viene sedotta da un uomo nel buio della notte, Briony, pur non avendo visto il villano in volto, incolpa Robbie cambiando per sempre le sorti di tutti i protagonisti implicati nella storia. Tratto dall'omonimo romanzo di Ian McEwan, Espiazione è un film dove la bellezza della campagna inglese viene violentata dalla tragedia che travolge la vita di Robbie (James McAvoy) e della sua amata Cecilia (Keira Knightley) conducendoli verso la Seconda Guerra Mondiale, dopo la quale nulla sarà più lo stesso. L'opera cinematografica di Joe Wright, che torna a dirigere la Knightley dopo Orgoglio e pregiudizio, è stata presentata a Venezia dove abbiamo incontrato regista e cast.

Avevi letto il romanzo prima?
Keira Knightley: No, è uno di quei libri che mi avevano regalato e che non avevo mai sfogliato. Quando ho letto il copione ho pianto e ho pensato che sarebbe stato fantastico interpretare Cecilia, nonostante all'inizio mi avessero proposto la parte di Briony adolescente. Mi sono innamorata immediatamente della sua figura e ho insistito per avere il ruolo. Mi piaceva per via della sua forza e mi interessava il lato romantico della storia. È stata una sfida ma avevamo tutti la possibilità di conoscere a fondo i personaggi attraverso il romanzo.

Come si è preparata per interpretare Briony da anziana?
Vanessa Redgrave: Sia il regista che i produttori ci hanno dato molto tempo per preparare la parte e conoscerci. Io sono stata l'ultima ad arrivare sul set ma Joe mi ha permesso di vedere quanto era stato girato fino a quel momento ed è stata una vera benedizione. Quello che Briony prova e che si porterà dietro per tutta la vita non è tanto la colpevolezza per quello che ha fatto, quanto il non poter cambiare le sorti, non poter tornare indietro.

Cosa ti ha colpito della sceneggiatura?
James McAvoy: È stata la cosa più bella che avessi mai letto. Quando poi ho incontrato Joe ho capito che ne avrebbe fatto un film grandioso, e infine, quando ho saputo che l'interprete femminile sarebbe stata Keira ho pensato che se non mi avessero preso non avrei mai letto il libro perché sarebbe stato troppo doloroso. Questo film mi ha reso migliore, e credo di non essere il solo a pensarlo. Per me si è trattato del lavoro della vita.

Come avete trovato le location?
Joe Wright: Avevamo visto delle case meravigliose su "Country Life" che si sono rivelate utili sia per gli interni che per gli esterni, in modo che potevamo continuare a lavorare anche con la pioggia. La troupe e gli attori si sono invece dovuti accontentare di dormire in alcuni agriturismo, perché in quel periodo in Inghilterra c'era un festival e gli alberghi erano tutti pieni. In verità questo non ha fatto che bene per tutti, perché trovarsi in un'atmosfera familiare, mangiare insieme, dormire insieme, ubriacarsi insieme e piangere insieme proprio come una grande famiglia ci ha unito.

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