ellis bell
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sabato 18 ottobre 2008
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un film che insegna ad andare oltre le apparenze
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è un film commovente e appassionante.Non vedo l'ora di leggere il libro!Ciò che lo rende speciale è il fatto che non rispecchi l'ovvietà degli attuali film d'amore, anzi, nella sua drammaticità appare realista in quanto non solo viene magistralmente ricreato l'angoscioso periodo della Seconda Guerra Mondiale,ponendo ,quindi, la vicenda in un reale contesto storico,ma lo stesso tragico finale rispecchia la realtà.Bisogna ,infatti, che ci si renda conto che nella vita non tutto è come vogliamo che sia, non tutto si conclude con un lieto fine.
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mariam
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sabato 18 ottobre 2008
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espiare attraverso la letteratura
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Io ho letto qualche libro di Ian MacEvan e subito dopo aver visto il film-del quale lo scrittore ha scritto anche la sceneggiatura- ho pensato che voleva raccontare una storia sulla difficoltà o impossibilità di rimediare alle ingiustizie o agli errori che commettiamo nei confronti di coloro che amiamo.Nello stesso tempo però ha voluto indicare una via suprema ed estrema per tentare un'espiazione:la scrittura.
Certo, comunque si sente un pò di amaro in bocca...
Il film è un pò lento,ma gli interpreti sono bravi:e poi c'é quella scena dei soldati sulla spiaggia francese che secondo me si ispira a Guernica di Picasso.
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vince
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giovedì 9 ottobre 2008
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esercizio di stile
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Il film c'è:
Bello il soggetto,
ma come dubitarne vista la paternità della storia originale;
bravissimi ed egregiamente diretti gli attori,tutti;
emozionanti le sottolineature, ma mai fuori misura, della fotografia;
incredibile, davvero, la colonna sonora (anche se, in non rari momenti, eccheggia qualche nota alla Nyman);
intrigante ed avvincente anche il montaggio:
in cui brevi flashback
ripropongono stesse scene con prospettive diverse, spesso opposte.
Forse solo un pò troppo lunga,
per il fatto che aggiunge veramente poco alla storia,
la parte che ci mostra la vita di James McAvoy in guerra.
Ma il film purtroppo parla di sentimenti:
e di sentimenti forti;
forte come è l'amore e soprattutto forte e corroborante come sa essere il senso di colpa.
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Il film c'è:
Bello il soggetto,
ma come dubitarne vista la paternità della storia originale;
bravissimi ed egregiamente diretti gli attori,tutti;
emozionanti le sottolineature, ma mai fuori misura, della fotografia;
incredibile, davvero, la colonna sonora (anche se, in non rari momenti, eccheggia qualche nota alla Nyman);
intrigante ed avvincente anche il montaggio:
in cui brevi flashback
ripropongono stesse scene con prospettive diverse, spesso opposte.
Forse solo un pò troppo lunga,
per il fatto che aggiunge veramente poco alla storia,
la parte che ci mostra la vita di James McAvoy in guerra.
Ma il film purtroppo parla di sentimenti:
e di sentimenti forti;
forte come è l'amore e soprattutto forte e corroborante come sa essere il senso di colpa.
Alla luce di questi temi il film risulta freddo, spersonalizzante;
quasi a farci intendere che esista una paura personale del regista ad affrontare tali demoni, i quali non gli permettono di portare fino in fondo un compito così bene iniziato.
Si lascia andare a belle trovate: inquadrature particolari ed efficaci che sottolineano però solamente la volontà di non volere affrontare affatto il problema, che viene così aggirato, e non riuscendo in conclusione a squarciare quel guscio che ogni spettatore si porta anche al cinema;
e alla fine, il tutto risulta un pò troppo...tecnico.
Ben organizzato a tavolino è poi ben realizzato:
accantonando completamente la possibilità di lasciarsi andare all'improvvisazione:
a quell'atmosfera creativa che un set,
e un "fare" piuttosto di un "pensare",
sa e deve dare.
E il tutto appare come un bell'"esercizio di stile" a cui assegnare un bel 7 con riserva.
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giulia_mb
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domenica 28 settembre 2008
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un'espiazione struggente
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Film intensi come questo meritano un posto speciale nella storia del cinema, almeno secondo me. "Espiazione" è un'ottima prova cinematografica da parte di tutti: regista, attori, direttore della fotografia, costumisti... insomma tutti. La storia è struggente, drammatica, quasi incredibile se si pensa che tutto viene generato da una bugia di una ragazzina che della vita e dell'amore non conosce nulla se non ciò che immagina nei suoi racconti. Così attorno al senso di colpa di Briony, e attorno a Briony stessa, si annoderanno dolore, disperazione e l'incompiuta possibilità da parte di chi non ha mai potuto vivere davvero il proprio amore con la persona amata, se non nei propri sogni o nei sogni di qualcun altro.
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Film intensi come questo meritano un posto speciale nella storia del cinema, almeno secondo me. "Espiazione" è un'ottima prova cinematografica da parte di tutti: regista, attori, direttore della fotografia, costumisti... insomma tutti. La storia è struggente, drammatica, quasi incredibile se si pensa che tutto viene generato da una bugia di una ragazzina che della vita e dell'amore non conosce nulla se non ciò che immagina nei suoi racconti. Così attorno al senso di colpa di Briony, e attorno a Briony stessa, si annoderanno dolore, disperazione e l'incompiuta possibilità da parte di chi non ha mai potuto vivere davvero il proprio amore con la persona amata, se non nei propri sogni o nei sogni di qualcun altro. Bellissimo e consigliato a chi ama i film "pesanti".
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giliath
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mercoledì 24 settembre 2008
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l'effetto della sincerità
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Lo sguardo gelido della piccola Briony ci accompagna in un mondo in cui tutto ciò che vede è sì reale,ma altrettanto ambiguo,erroneo:ogni gesto si trasforma,ogni parola è fraintesa.La scrittura e la fantasia sono il suo mondo,dove è padrona assoluta..i tasti della macchina da scrivere battono a ritmo sempre più frenetico e ne fanno il suo leitmotiv.
Il gioco di sguardi e l'alternanza dei punti di vista si susseguono nella prima parte del film,per culminare nel bellissimo piano-sequenza,questa volta sguardo unilaterale alla realtà della guerra,in cui Robbie e i suoi compagni si muovono senza meta.
Non è solamente un film sentimentale,una storia d'amore tra la ricca e il povero,è un film che affronta il problema del senso della realtà: qual è lo scopo della sincerità?Può davvero sempre e comunque portare ad un buon esito?
Risponderà a questo interrogativo Briony-Vanessa Redgrave,nell'emozionante intervista-monologo finale.
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Lo sguardo gelido della piccola Briony ci accompagna in un mondo in cui tutto ciò che vede è sì reale,ma altrettanto ambiguo,erroneo:ogni gesto si trasforma,ogni parola è fraintesa.La scrittura e la fantasia sono il suo mondo,dove è padrona assoluta..i tasti della macchina da scrivere battono a ritmo sempre più frenetico e ne fanno il suo leitmotiv.
Il gioco di sguardi e l'alternanza dei punti di vista si susseguono nella prima parte del film,per culminare nel bellissimo piano-sequenza,questa volta sguardo unilaterale alla realtà della guerra,in cui Robbie e i suoi compagni si muovono senza meta.
Non è solamente un film sentimentale,una storia d'amore tra la ricca e il povero,è un film che affronta il problema del senso della realtà: qual è lo scopo della sincerità?Può davvero sempre e comunque portare ad un buon esito?
Risponderà a questo interrogativo Briony-Vanessa Redgrave,nell'emozionante intervista-monologo finale.
A partire dalla Redgrave, un cast eccellente:da James McAvoy a Keira Knightley,quest'ultima una sorta di ninfa,che uscendo dall'acqua turberà l'animo di Robbie,ma che nell'acqua ritornerà..
Un film poetico,emozionante,che se da una parte ci lascia con la sensazione di impotenza nai confronti di una realtà dura da affrontare,dall'altra ci permette di trovare un rifugio,una speranza e un lieto fine:la fantasia.
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filippaccio
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venerdì 19 settembre 2008
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aspettando la fine!
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Espiazione...Ho seguito il film, ho pensato che era una storia d'amore discreta sullo sfondo della guerra, ho pensato a quanti film avevo già visto simili in tutto e per tutto, tanta passione, grandi ingiustizie, promesse d'amore che rimangono sospese e separate dal caos di una battaglia mondiale che porta via tutto. Questo pensavo e ho pensato durante il film, poi ho visto che il puzzle si ricomponeva, l'amore riprendeva forma, la guerra volgeva alla fine, tutto bello e tutto perfetto. Mentre mi avviavo stanco come il film all'epilogo, con un lieto fine " meringato " che pensavo si sarebbe attaccato ai denti e una delusione da smaltire, c'e' questo finale che rimette a posto tutto e rende giustizia ( in parte) allo spettatore e alla pellicola.
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Espiazione...Ho seguito il film, ho pensato che era una storia d'amore discreta sullo sfondo della guerra, ho pensato a quanti film avevo già visto simili in tutto e per tutto, tanta passione, grandi ingiustizie, promesse d'amore che rimangono sospese e separate dal caos di una battaglia mondiale che porta via tutto. Questo pensavo e ho pensato durante il film, poi ho visto che il puzzle si ricomponeva, l'amore riprendeva forma, la guerra volgeva alla fine, tutto bello e tutto perfetto. Mentre mi avviavo stanco come il film all'epilogo, con un lieto fine " meringato " che pensavo si sarebbe attaccato ai denti e una delusione da smaltire, c'e' questo finale che rimette a posto tutto e rende giustizia ( in parte) allo spettatore e alla pellicola. Un compromessso, vista anche la bella fotografia, che si lascia accettare.
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bb
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martedì 16 settembre 2008
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la forma supera il contenuto
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montaggio, fotografia, colonna sonora notevolissimi. Ritmo e intreccio avvincenti, recitazione convincente; non trasmette pero' un contenuto che resti pr la vita
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doria
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venerdì 12 settembre 2008
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espiare le proprie colpe
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io questo film l'ho visto tutto in inglese coi sottotitoli in spagnolo ma ho comunque capito i dialoghi. è una storia che però lascia il segno e più che far capire come si svolgono i fatti riflette sulle sensazioni umani, non nascondo di aver provato molta tristezza dopo aver visto questo film.
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xavier
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sabato 30 agosto 2008
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quale espiazione?
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Nessuna espiazione: l'innocente giace e il colpevole, dopo una vita di successo, si prende anche il gusto di cambiare la storia per autoassolversi. Il film è di una pesantezza assurda, anche se, probabilmente, la responsabilità è della storia, mentre gli attori effettivamente hanno fatto il possibile per salvare il salvabile.
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elena
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giovedì 28 agosto 2008
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ma perchè queste recensioni??
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Non riesco a capire come mai queste recensioni devono essere sempre così critiche, sembra quasi che non si riesca mai a trovare niente di buono nelle realizzazioni cinematografiche, o che non sono mai all'altezza delle aspettative...questa che sto scrivendo non è solo un commento che innanzitutto cerca di smentire l'opinione così distruttiva che si ha di questo film, che a mio giudizio è diretto ed interpretato in modo impeccabile, ma anche per cercare di convincere chi scrive queste recensioni ad essere più flessibile e di cercare di essere meno polemico solo per il gusto di essere polemici, e di guardare non solo i difetti dei film, ma anche i pregi.
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