Disturbia

Ho visto Disturbia il giorno della sua uscita nazionale, spinta dalle speranze (fomentate da radio, tv e giornali) che non fosse il solito horror estivo con cui riempire il barile del dimenticatoio, già affollato dai vari 'Darkness Falls', 'Boogeyman', 'The Messengers' etc.. Contiamo poi che vi prende parte Shia LaBoeuf, acclamato come il nuovo Tom Hanks di Hollywood. Dopo circa un'ora e mezza di pura noia, Disturbia mi delude forse più di tutti i film che ho citato poco sopra, non tanto per la realizzazione o la sceneggiatura, che sono sicuramente di tutt'altro livello rispetto ai film estivi che ci vengono propinati di solito, quanto per un puro fatto di genere. Se un film (e il suo regista) ha la pretesa di classificarsi come thriller, non può svilupparsi come un teen movie col colpo di scena finale... è una questione di coerenza. Gli horror sono quelli coi mostri e gli psicopatici muniti di motoseghe, di solito si rivelano delle barzellette lunghe un'ora e mezza (anche se film come Hostel sono tutt'altra cosa). Invece i thriller dovrebbero avere (e di solito la hanno) una trama e dei personaggi/situazioni più concrete, perchè lo scopo non è terrorizzare, ma suggestionare, intrigare, coinvolgere soprattutto psicologicamente. Disturbia doveva essere un thriller e semplicemente non lo è stato: introspezione psicologica del killer lasciata al caso (perchè uccide? chi è davvero?), tutto troppo incentrato su Kyle (la sua storia, la sua situazione, la ragazza che gli piace, sua madre, il suo amico), zero tensione, zero coinvolgimento emotivo/psicologico. Le immagini semplicemente scorrono e noi siamo spettatori passivi di quello che accade al fanciullo... e il killer a me è sembrato solo una sagoma esterna incollata su un disegno già fatto, e completamente stonata rispetto al resto dei colori di tale disegno. Ergo, bocciato. Se volete vedere un thriller dalle tinte più forti, gettatevi su altro.