Cous Cous

Dario Zonta

Il cinema francese è da tempo che non tira fuori un talento. Come le cinematografie di mezza Europa (esclusi quei paesi che a essa ora si affacciano, e mille cose hanno da dire in forme vecchie con forze nuove, vedi la Romania), anche la Francia si affida ai veterani - Chabrol, Rohmer, Resnais - in attesa di un "gesto" nuovo. Ora è arrivato, con la forza e la presunzione di chi sa di aver compiuto un'opera intensa, vera e bella. Non è un caso, però, che il regista non sia francese-francese, ma franco-tunisino e neanche che la storia non sia ambientata a Parigi o nella campagna circostante ricca e borghese, bensì in una città portuale vicino Marsiglia, nel cuore di una comunità maghrebina, fuori e dentro i destini di una famiglia franco-araba. [...]

di Dario Zonta, articolo completo (1986 caratteri spazi inclusi) su Rolling Stone Gennaio 2008