felicity
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sabato 18 marzo 2023
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autoironia efficace, ma capisaldi intatti
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Come d'incanto rivisita gli elementi dell'animazione classica esasperandoli, e quando iniziano le riprese live action li mette a confronto col caos impazzito ed antiromantico della New York contemporanea.
Gli spunti comici colpiscono quasi sempre nel segno mentre lo spettatore riconosce gli ingredienti familiari del cinema per l'infanzia. Non manca praticamente nulla: l'irresistibile impulso dei personaggi a cantare in ogni circostanza lieta, per dar voce a sogni e speranze e per celebrare l'amore; l'abitudine delle principesse di cadere e farsi salvare all'ultimo istante dal principe azzurro, l'irresistibile istinto salvifico degli eroi maschili, contro qualunque ostacolo, nemico, distanza immaginabile; la possibilità di contare sul valido aiuto di animaletti di ogni specie (ma soprattutto topolini ed uccellini), l'innamoramento a prima vista (o al primo duetto intonato insieme), colpo di fulmine sufficiente a garantire amore eterno e felicità senza fine.
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Come d'incanto rivisita gli elementi dell'animazione classica esasperandoli, e quando iniziano le riprese live action li mette a confronto col caos impazzito ed antiromantico della New York contemporanea.
Gli spunti comici colpiscono quasi sempre nel segno mentre lo spettatore riconosce gli ingredienti familiari del cinema per l'infanzia. Non manca praticamente nulla: l'irresistibile impulso dei personaggi a cantare in ogni circostanza lieta, per dar voce a sogni e speranze e per celebrare l'amore; l'abitudine delle principesse di cadere e farsi salvare all'ultimo istante dal principe azzurro, l'irresistibile istinto salvifico degli eroi maschili, contro qualunque ostacolo, nemico, distanza immaginabile; la possibilità di contare sul valido aiuto di animaletti di ogni specie (ma soprattutto topolini ed uccellini), l'innamoramento a prima vista (o al primo duetto intonato insieme), colpo di fulmine sufficiente a garantire amore eterno e felicità senza fine.
E poi ottimismo, fiducia nell'amore unico e imperituro, nel trionfo del bene sul male, nel destino di un lieto fine, capacità di entusiasmo sconfinato, di stupore e candore bambino, di sperare e di sognare.
Autoironia efficace, mantenendo però i propri capisaldi intatti. Il messaggio, prevedibilmente, è quello del giusto equilibrio tra sogni e realismo. La metropoli come la realtà è cinica e caotica, il mondo delle fiabe inconsistente ed utopistico: è dunque opportuno portare un po' di fiabesco nella realtà per viverla meglio.
Il finale propone il doveroso rovesciamento dei ruoli aggiornato ai tempi della parità dei sessi e dell'iniziativa femminile.
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therao
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domenica 16 marzo 2014
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si considera una parodia
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Vidi "Come d'incanto" per la prima volta al cinema e lo trovai brutto. Di recente ho avuto modo di rivederlo e ho capito il perché.
Il film si propone come una parodia dei film Disney fiabeschi e a lieto fine. Il problema è che, mentre, una buona parodia dovrebbe conoscere bene il genere che prende in giro (si pensi alle parodie di Mel Brooks, che quasi puntano ad emulare gli originali da cui sono tratte), "Come d'incanto" sembra scritto da una persona che conosce la Disney solo per sentito dire. Gioca su dei luoghi comuni che di fatto non esistono, se non nella testa di chi, per l'appunto, non sa nulla dell'argomento. L'eroe che salva la principessa, l'amore a prima vista, le canzoncine...
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Vidi "Come d'incanto" per la prima volta al cinema e lo trovai brutto. Di recente ho avuto modo di rivederlo e ho capito il perché.
Il film si propone come una parodia dei film Disney fiabeschi e a lieto fine. Il problema è che, mentre, una buona parodia dovrebbe conoscere bene il genere che prende in giro (si pensi alle parodie di Mel Brooks, che quasi puntano ad emulare gli originali da cui sono tratte), "Come d'incanto" sembra scritto da una persona che conosce la Disney solo per sentito dire. Gioca su dei luoghi comuni che di fatto non esistono, se non nella testa di chi, per l'appunto, non sa nulla dell'argomento. L'eroe che salva la principessa, l'amore a prima vista, le canzoncine... tutte cose che la Disney aveva già accantonato da tempo e che anche quando erano ancora presenti nei suoi film erano pienamente giustificate. Volendo fare un paragone, vedere "Come d'Incanto" è come sentire un cabarettista che ironizza sul mondo dell'Opera Lirica parlando di cantanti grassi, parole che non si capiscono e "gente che invece di morire canta". Può divertire un pubblico inesperto (e molto ingenuo), ma chi conosce anche solo superficialmente ciò di cui si sta parlando si annoierà. Prima di tutto perché ha già sentito mille volte certe battute, e poi perché sa che si sta ironizzando sul nulla. Nonostante gli attori ce la mettano tutta, quindi, è un film che non mi sento di consigliare.
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jon sugar
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martedì 8 gennaio 2013
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la coppia principesca disney più spassosa
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Uno di quei film che passano ogni due per tre in televisione, ma che rivedo ognuna di quelle volte. Sarà perchè in parte non me lo ricordo, ma anche perchè mi diverte sempre. Andiamo, è grandiosa la presa in giro delle menose principesse dei primi film d'animazione. La fanciulla per cui non esiste il dolore, per cui non esiste il divorzio, e la cui unica preoccupazione è "sposarsi con l'uomo della sua vita" che ha conosciuto il giorno prima. Il principe poi è la fine del mondo: canta ogni due secondi con quella voce tremenda, brandisce la spada sfoggiando il surreale costume con le cipolle giganti sulle spalle, salta su un autobus fermando il traffico cittadino.
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Uno di quei film che passano ogni due per tre in televisione, ma che rivedo ognuna di quelle volte. Sarà perchè in parte non me lo ricordo, ma anche perchè mi diverte sempre. Andiamo, è grandiosa la presa in giro delle menose principesse dei primi film d'animazione. La fanciulla per cui non esiste il dolore, per cui non esiste il divorzio, e la cui unica preoccupazione è "sposarsi con l'uomo della sua vita" che ha conosciuto il giorno prima. Il principe poi è la fine del mondo: canta ogni due secondi con quella voce tremenda, brandisce la spada sfoggiando il surreale costume con le cipolle giganti sulle spalle, salta su un autobus fermando il traffico cittadino... Per non parlare dello scoiattolo, ci sarebbe da farvi uno spin-off. 107 minuti di sane risate, in seguito a ognuna delle quali non potevo fare a meno di sogghignare. "Che gino questo..." "Che tipa quest'altra..." Che mito questo film.
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arwen88
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lunedì 13 febbraio 2012
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favoloso !!
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è bellissimo questo film , riesce a far ridere e a essere romantico come nessun altro film!!!
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yng river
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giovedì 5 gennaio 2012
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più profondo di quello che sembra
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salavatore ha scritto:
"ridicolo, sono appena uscito dal cinema e rischio il coma diabetico!!!Sciropposo,dolce da far voltare lo stomaco,inconsistente.Ormai la contaminazione tra cartoni e realtà non interessa più nessuno e la storia è sempre la stessa,raccontata un milione di volte dal cinema amerikano.Certo in alcuni momenti fa ridere di gusto,ma credo per un ridicolo involontario.Non capisco proprio come si possano produrre simili porkerie.Sconsigliatissimo a tutti di tutte le età"
salvatore, io non so cosa ci hai trovato di sciropposo
Giselle è così ma è anche una presa in giro delle favole ed è invece profondo il modo in cui l'esperienza nella vita reale la trasforma, la rende più seria ma sempre capace di sognare.
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salavatore ha scritto:
"ridicolo, sono appena uscito dal cinema e rischio il coma diabetico!!!Sciropposo,dolce da far voltare lo stomaco,inconsistente.Ormai la contaminazione tra cartoni e realtà non interessa più nessuno e la storia è sempre la stessa,raccontata un milione di volte dal cinema amerikano.Certo in alcuni momenti fa ridere di gusto,ma credo per un ridicolo involontario.Non capisco proprio come si possano produrre simili porkerie.Sconsigliatissimo a tutti di tutte le età"
salvatore, io non so cosa ci hai trovato di sciropposo
Giselle è così ma è anche una presa in giro delle favole ed è invece profondo il modo in cui l'esperienza nella vita reale la trasforma, la rende più seria ma sempre capace di sognare.
Trovi zuccheroso il fatto che due persone scoprono di provare qualcosa l'uno per l'altra e rinunciano ai loro progetti per stare con chi amano veramente? Queste cose succedono tutti i giorni nella vita reale. L'amore è una cosa reale, ne hanno scritto tutti i più grandi filosofi da Platone e Deleuze. L'amore è l'affinità con una persona che ti fa sentire bene, è rispetto e intesa e attrazzione fisica. Non ti sei mai innamorato? Non hai mai provato niente per nessuna persona?
Questo film in realtà critica l'amore romantico e stereotipato delle fiabe e mostra che l'amore è qualcosa di più profondo e vero, basato sul conoscersi e sull'accettare che il mondo non è solo fatto di belle cose ma che cio che c'è di brutto va accettato e non usato come una scusa per dimenticarsi del bello e piangersi addosso. Alla fine vince Robert non Giselle. Quando Giselle e Robert parlano lei cerca di convincerla della sua idea dell'amore perfetto a prima vista e lui invece cerca di spiegarle che amare è molto di più, che bisogna scendere a compromessi, accettare che il partner non sarà mai perfetto e che l'amore puo finire. Il cambiamento di carattere di Giselle e la sua scelta fa capire che in questo film vince la visione più matura e realista (ma non per questo meno bella) di Robert rispetto a quella fiabesca di Giselle.
Sono convinto che il tuo cinismo ti avrà portato molto lontano nella vita con gli amici, le ragazze e gli interessi... come no. Se la tua vita è un cesso a causa del tuo modo di viverla (puoi ringraziare i tuoi genitori se quando eri piccolo ti hanno convinto che il mondo è tutto rosa e fiori e che una volta che scopri che non è così deve deprimerti e non credere più a niente, invece di insegnarti fin da bambino ad accettare gli alti e bassi della vita, apprezzandola sempre) ma allora non scrivere recensione fuorvianti sotto l'influsso della tua insoddisfazione esistenziale.
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dragonia
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lunedì 26 settembre 2011
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insipido prodotto di serie z
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E' proprio il tipo di film ad essere un problema: volendo creare qualcosa di nuovo, si inscena un prodotto dove gli elementi di commedia demenziale, romanticismo e fantasy nella tradizione delle vecchie fiabe animate della factory (vedi la Bella Addormentata) si rovinano a vicenda e rendono l'intero film involontariamente sciapo e insipido. Devo ancora scoprire se gli attori fossero convinti di quello che stavano facendo, tanto sembrano a disagio nei panni di personaggi scoloriti. La comicità è talmente grossolana che, più che far ridere, fa piangere, con una o due eccezzioni (è il caso del cellulare che suona nel bel mezzo del matrimonio) che strappano qualche sorriso.
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E' proprio il tipo di film ad essere un problema: volendo creare qualcosa di nuovo, si inscena un prodotto dove gli elementi di commedia demenziale, romanticismo e fantasy nella tradizione delle vecchie fiabe animate della factory (vedi la Bella Addormentata) si rovinano a vicenda e rendono l'intero film involontariamente sciapo e insipido. Devo ancora scoprire se gli attori fossero convinti di quello che stavano facendo, tanto sembrano a disagio nei panni di personaggi scoloriti. La comicità è talmente grossolana che, più che far ridere, fa piangere, con una o due eccezzioni (è il caso del cellulare che suona nel bel mezzo del matrimonio) che strappano qualche sorriso. Le canzoni sono risibili, e comincio ad avere qualche dubbio sul talento di Alan Menken, in passato un genio della musica Disney. L'unica cosa interessante è la regina versione drago parlante.
Mi spiace molto, finora non ho mai declassato un prodotto Disney di nessun tipo (anche cartoni come Cenerentola o simili, anche se preferisco non guardarli il ricordo mi fa ancora ridacchiare), ma questa "roba" diretta in maniera caotica dal regista dello spassoso In viaggio con Pippo ho fatto proprio fatica a digerirla. Anzi, non l'ho digerita affatto.
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reby33
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venerdì 2 settembre 2011
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bellissimo da vedere mille volte!!!!
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Attori molto bravi e un regista non da niente.La favola di Biancaneve si trasforma in un capolavoro cinematrogafico ambientato a Manatthan.
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reby33
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venerdì 2 settembre 2011
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bellissimo da vedere mille volte!!!!
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Attori molto bravi e un regista non da niente.La favola di Biancaneve si trasforma in un capolavoro cinematrogafico ambientato a Manatthan.
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lety kant
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venerdì 5 agosto 2011
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un fascino incantato.
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A metà tra animazione e realtà, "Come d'Incanto" è uno dei più interessanti film musicali/commedia degli ultimi anni. La base su cui poggia è magistralmente sviluppata da un ottimo cast e il regista Kevin Lima, ha dato il meglio di sè, d'altronde è un esperto ormai nel campo "animato" (si ricordi "La carica dei 102", "Tarzan" e "In viaggio con Pippo"), ma in questo film qualcosa si muove. Non è la solita pellicola da far vedere a recalcitranti pargoli il sabato pomeriggio, ma è un interessante connubio tra vita e forma, mondo reale e fantasia. La principessa Giselle non è la solita donzella in difficoltà, che aspetta il principe azzurro sul cavallo bianco (e non è una metafora in questo caso), ma prende possesso della scena, mette in gioco se stessa e il suo mondo, fatato sì, ma pur sempre fatto di valori, fin quando non si innamora dell'umano Robert, quell' "amore di testimone" di Patrick Dempsey.
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A metà tra animazione e realtà, "Come d'Incanto" è uno dei più interessanti film musicali/commedia degli ultimi anni. La base su cui poggia è magistralmente sviluppata da un ottimo cast e il regista Kevin Lima, ha dato il meglio di sè, d'altronde è un esperto ormai nel campo "animato" (si ricordi "La carica dei 102", "Tarzan" e "In viaggio con Pippo"), ma in questo film qualcosa si muove. Non è la solita pellicola da far vedere a recalcitranti pargoli il sabato pomeriggio, ma è un interessante connubio tra vita e forma, mondo reale e fantasia. La principessa Giselle non è la solita donzella in difficoltà, che aspetta il principe azzurro sul cavallo bianco (e non è una metafora in questo caso), ma prende possesso della scena, mette in gioco se stessa e il suo mondo, fatato sì, ma pur sempre fatto di valori, fin quando non si innamora dell'umano Robert, quell' "amore di testimone" di Patrick Dempsey. Così la giovane principessa scopre cos'è davvero un sentimento, cos'è la rabbia, cos'è l'amicizia e cos'è davvero il vero Amore, quello con la A maiuscola, quello che ti cambia la vita. Ed è il bacio del vero Amore, che cambierà la vita a Giselle, inducendoci a pensare che probabilmente qualcosa di rosa e di magico esiste davvero. Forse abbiamo tutti un pò di bisogno di film del genere per riflettere: il mondo fatato di Giselle ha molti più valori morali di quanti ne possa avere il mondo reale. E forse con il suo tocco magico, aiuterà anche un pò il nostro a cambiare.
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peppe97
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giovedì 24 febbraio 2011
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una pellicola "fantamusicale"
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Sia all'inizio che in altre parti,il film ci illustra scene a sfondo musicale in cui la protagonista,in linea di massima,improvvisa i brani da cantare,riuscendoci alla perfezione,però.Questo,devo dire che mi è abbastanza piaciuto,oltre al fatto che,sicuramente,il regista avrà trovato difficoltà nel trasformare la vicenda da un cartone ad un vero e proprio film.
Film che consiglio soprattutto ai più piccoli.
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