almenador
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lunedì 11 agosto 2014
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uno "sporco" caso per l'agente carver...
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Il film sembra decollare, da un momento all'atro, ma il volo é frammentario. La trama, di una vicenda piuttosto improbabile, non ne guadagna. I dialoghi, invece, appaiono curati, complice la presenza di un Jackson e di un Harris, soprattutto quest'ultimo, in buona forma.
Anche il rapporto tra Jackson, padre e vedovo, con la figlia Keke Palmer (allora quindicenne, come nel film) appare solidamente rappresentato, negli aspetti affettivi e conflittuali, basati sulla comune perdita, vissuta in modalità apparentemente differente, ma non meno
intensa, da ambo le parti. Un padre che prosegue un suo lavoro, nel settore che ha conosciuto, il mondo della polizia, malinconico e spesso distratto, nei riguardi delle esigenze della figlia adolescente e sensibile, che reclama l'affetto, già perso con la scomparsa della
madre.
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Il film sembra decollare, da un momento all'atro, ma il volo é frammentario. La trama, di una vicenda piuttosto improbabile, non ne guadagna. I dialoghi, invece, appaiono curati, complice la presenza di un Jackson e di un Harris, soprattutto quest'ultimo, in buona forma.
Anche il rapporto tra Jackson, padre e vedovo, con la figlia Keke Palmer (allora quindicenne, come nel film) appare solidamente rappresentato, negli aspetti affettivi e conflittuali, basati sulla comune perdita, vissuta in modalità apparentemente differente, ma non meno
intensa, da ambo le parti. Un padre che prosegue un suo lavoro, nel settore che ha conosciuto, il mondo della polizia, malinconico e spesso distratto, nei riguardi delle esigenze della figlia adolescente e sensibile, che reclama l'affetto, già perso con la scomparsa della
madre. Discontinuo il ruolo della Mendez, che non convince troppo, mentre Guzman, nel ruolo del detective Wallace della omicidi, si trova nel suo elemento. Il film si lascia vedere, senza particolari picchi di eccellenza.
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elgatoloco
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mercoledì 13 giugno 2018
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nulla come sembra...
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"Cleaner"(2007, Renny Harlin), dove "cleaner"="pulitore", "limpiador,", "nettoyeur", "Reiniger"o come altrimenti si volgia rendere il termine... Decisamente il tema è sgredevole, dato che parla di un ex-poliziotto, pensionato, che come nuovo lavoro svolge la professione che consiste nel pulire la scena di un crimine-la moglie era morta in circostanze, più che "misteriose", terribili, ha una figlia di 14 anni, finché si trova a dover svolgere il suo lavoro ormai consueto dove sarebbe stato meglio non svolgerlo e il suo nome e non solo, in realtà tutta la sua persona si trova implicata in una situazione insostenibile, pericolosa anche proprio uignosper la sua vita come per quella della figlia adolescente.
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"Cleaner"(2007, Renny Harlin), dove "cleaner"="pulitore", "limpiador,", "nettoyeur", "Reiniger"o come altrimenti si volgia rendere il termine... Decisamente il tema è sgredevole, dato che parla di un ex-poliziotto, pensionato, che come nuovo lavoro svolge la professione che consiste nel pulire la scena di un crimine-la moglie era morta in circostanze, più che "misteriose", terribili, ha una figlia di 14 anni, finché si trova a dover svolgere il suo lavoro ormai consueto dove sarebbe stato meglio non svolgerlo e il suo nome e non solo, in realtà tutta la sua persona si trova implicata in una situazione insostenibile, pericolosa anche proprio uignosper la sua vita come per quella della figlia adolescente. Harlin svolge il film rinunciando, per quanto possibile, all'orrore, agli effetti grandguignoleschi che Patricia Cornwell"getta"nei suoi libri, ma che troviamo anche in tanti serial TV, giocando invece tutto sulla psicologia dei personaggi e là si consuma l'orrore vero, con rovesciamenti di ruoli che sembrerebbero(di primo acchito, certo)assolutamente impensabili, inimmaginabili, salvo poi verificasi puntualmente... Allora vale la formula-invero ormai abusata, dato che viene applicata anche dove invece potremmo credere che tutto sia come sembra-appare-"nulla è come sembra". Un margine di dubbio supplementare, potremmo dire, in"Cleaner"oltre alle"solite"questioni di corruzione nella polizia etc., con una conclusione che ricorderebbe forse anche Chandler e certe sue trasposizioni filmiche, se non fosse che tutto è ormai cambiato, è ormai totalmente"altro"... Samuel L.Jackson è interprete"consumato", ossia pienamente maturo, come dimostra in prove anche più recenti, capace di rendere personaggi"rari"come questo, Ed Harris, Eva Mendes e Luis Guzmàn, dal canto loro, sono "perfetti" nel rendere i loro ruoli. El Gato
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