American Gangster

Film 2007 | Drammatico, 157 min.

Regia di Ridley Scott. Un film Da vedere 2007 con Denzel Washington, Russell Crowe, Cuba Gooding Jr., Josh Brolin, Rza, John Ortiz. Cast completo Genere Drammatico, - USA, 2007, durata 157 minuti. Uscita cinema venerdì 18 gennaio 2008 distribuito da Universal Pictures. - MYmonetro 3,19 su 18 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 13 febbraio 2020

La vera storia di Frank Lucas, potente trafficante di eroina. Il film ha ottenuto 1 candidatura a Premi Oscar, 3 candidature a Golden Globes, 2 candidature a Critics Choice Award, 2 candidature e vinto un premio ai SAG Awards, In Italia al Box Office American Gangster ha incassato 10 milioni di euro .

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Consigliato sì!
3,19/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA 3,33
PUBBLICO 3,44
CONSIGLIATO SÌ
Ridley Scott restituisce la violenza e l'alienazione del Vietnam in un film d'intrattenimento colto, che si nutre di arte, fumetto e letteratura hard-boiled.
Recensione di Marzia Gandolfi
Recensione di Marzia Gandolfi

Harlem, 1968. Frank Lucas, gangster nero e "ricercato", ama la famiglia, prega in chiesa e fa la guardia a Bumpy Johnson, un "padrino" che accoglie le suppliche di Harlem e distribuisce tacchini il Giorno del Ringraziamento. Richie Roberts, detective ebreo e incorruttibile della contea di Essex, sta divorziando dalla moglie, ha dimenticato di dire le preghiere e dà la caccia ai malavitosi e ai distributori di tacchini. Alla morte di Johnson, Lucas, più moderno e manageriale del vecchio padrino, subentra nelle sue attività, elimina gli avversari e diventa in pochi anni un potente boss della droga. Scavalcando le famiglie mafiose e rifornendosi di eroina direttamente nel sud-est asiatico, Lucas accumula una fortuna e attira l'attenzione di Richie Roberts. I loro percorsi, opposti e paralleli, si incontreranno sotto il ring del match del secolo: Alì-Frazier. Soltanto uno resterà in piedi, vincendo ai punti.
Dentro una fotografia livida e bluastra, sotto un cielo che piove pioggia e neve, si fronteggiano due eserciti: da una parte i gangsters e i poliziotti corrotti della Unità Speciale della Narcotici, dall'altra gli agenti di Roberts, "puri" come l'eroina spacciata da Lucas. Da una parte il caos, dall'altra l'ordine.
Come nel Gladiatore la disposizione degli "eserciti" prima della battaglia esprime una diversa visione del mondo: la pianificazione di un dominio (controllare il mercato dell'eroina sulla 116ma strada) e la "rivolta" contro l'aggressione dei dominatori. Anche questa volta Ridley Scott ha l'urgenza di raccontare la storia di due antagonisti che, come accade spesso nel suo cinema, sono l'uno il doppio dell'altro: Frank e Richie come Commodo e Maximus, o più indietro nel tempo e nella filmografia del regista, come i cavalieri duellanti D'Hubert e Féraud. Due destini incrociati, due percorsi chiasmici: Frank scende nell'arena (o sale sul ring) per diventare protagonista e rivendicare per sé il "sogno americano" di Luther King, Richie, spettatore diligente, assiste alla sua rappresentazione su un palcoscenico diventato universale.
Ridley Scott si porta dietro dall'Europa e porta avanti negli States il progetto di cinema d'intrattenimento colto, di mainstream che si nutre di arte, di letteratura hard-boiled, di fumetto, di spot pubblicitari e di riviste di architettura. Mutuati i fendenti metallici dei Duellanti e del Gladiatore coi colpi sibilanti di pistole e fucili automatici, American Gangster è il tentativo di mostrare il microcosmo di Frank Lucas come la metafora di un macrocosmo: la società statunitense nata dalla violenza della frontiera, dallo sterminio degli indiani e dal lavoro schiavistico. Violenza che resta una costante di questa società. Siamo negli anni '70 e la Storia irrompe nel film di Scott restituendo l'allucinazione del Vietnam, la temperatura del conflitto e gli interessi intorno al conflitto. Frank Lucas è un nero del Sud che costruisce una versione personale e anomala di una storia americana di successo, che sostituisce il "padre" al comando e che rappresenta l'ascesa di una generazione contro un'altra: vecchia-nuova America, vecchia-nuova "mafia" (Lucas acquisisce il modus operandi della struttura mafiosa, impiegando nel suo business i cinque fratelli e i tanti cugini). Lo stesso Frank subirà, nell'ultimo e significativo fotogramma, l'affiorare aggressivo della next generation, la generazione successiva rappresentata (ma disincarnata) dal rampante hip-pop. Il "sipario" del carcere si chiude dietro al vecchio criminale rigettato nell'arena per farsi vampirizzare dalle nuove orde di enfants terribles.
Russell Crowe e Denzel Washington sono Richie e Frank: corpi pesanti e massicci in contrasto coi volti in cui l'espressione passa per accenni lievissimi, per impercettibili increspature, per linee che si muovono appena colmando l'inquadratura senza muovere un muscolo. Attori senz'altro credo che il loro inarrivabile talento.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
lunedì 8 novembre 2010
greg2

Ridley Scott, dopo il gladiatore, sforna un'altro capolavoro. American gangster è un film tratto da una storia vera che ci narra la vita di Frank Lucas, il più grande criminale mafioso di Harlem. Storia sceneggiata magnificamente, coinvolgente e recitata da due mostri del cinema che si sono calati ottimamente nella parte. Denzel Washngton, in particolare, non sbaglia mai film. [...] Vai alla recensione »

sabato 28 luglio 2012
andyflash77

  Ridley Scottdirige un gangster movie crudo e spietato dall'incredibile coerenza e solidità che accompagna il film durante l'intera notevole durata di due ore e quaranta minuti. American Gangsternon lascia spazio alla scena ad effetto, non si poggia sull'intrattenimento facile, non lesina di deprecare lo spietato gangster che spaccia e uccide rovinando migliaia di famiglie [...] Vai alla recensione »

mercoledì 31 ottobre 2012
Anita Intra

American Gangster di Ridley Scott .  New York anni '70.  Frank e Richie sono rispettivamente un gangster e un poliziotto. Il primo, Denzel Washington,  compie in grande stile la sua rapida scalata al potere tra le fila del crimine organizzato grazie alla sua intelligenza e fermezza, applicando le sue capacita' al traffico di droga.

martedì 8 febbraio 2011
ultimoboyscout

Grande prova dell'accoppiata Scott-Crowe, veri ganci trainanti del film! Regia illuminata, saggia, virtuosa, una guida per gli attori che non mi hanno troppo convinto (l'involuzione di Washington è pazzesca) fatta eccezione per un Crowe ancora superbo, nei panni di un personaggio particolare, uno non abituato ai riflettori ma che ha saputo starci una volta illuminato.

giovedì 11 aprile 2013
Bruce Harper

Sciogliamo subito le riserve. American Gangster è un buon film. Un buon film sì, ma non un classico. Vale a dire? Vale a dire che di questo film tutto si può dire ma di certo non si tratta di un film originale. Una film che affonda le radici nel genere di provenienza ma che nel contempo riesce a rinnovare/stilizzare/disarticolare codici, tematiche e figure.

giovedì 10 luglio 2014
jacopo b98

 Nel 1968 il nero Frank Lucas (Washington) comincia ad esportare in America eroina pura al 100% dal Sud-Est asiatico, rivendendo un prodotto chiaramente di maggiore qualità ad un prezzo inferiore. Diventa perciò il più grande criminale newyorkese. Sulle sue tracce si mette il detective Richie Roberts (Crowe), uomo famoso nell’ambiente della corrotta polizia per aver [...] Vai alla recensione »

mercoledì 25 giugno 2014
tomdoniphon

Harlem. Anni '70. Alla morte del suo capo, Frank Lucas (Washington) si impadronisce del traffico di droga, importando direttamente eroina purissima dal Sud Est asiatico attraverso le bare dei soldati in Vietnam. Ma un tenace ed onesto poliziotto, Ritchie Roberts (Crowe), riuscirà a scoprire la rete criminale di Lucas e ad arrestarlo. A metà tra gangster film e poliziesco, Scott (tornato [...] Vai alla recensione »

martedì 30 maggio 2017
mardou_

  Nel raccontare ascesa e declino di Frank Lucas, potente boss della droga che tra il '68 ed il '73 gestì il monopolio dell’eroina a New York, Ridley Scott mette in scena una storia che per certi versi ricorda quella de “I Duellanti”, bellissimo romanzo di Joseph Conrad da cui lui stesso nel 1977 ha tratto l’omonimo film con Harvey Keitel ed Albert Finney. I [...] Vai alla recensione »

mercoledì 12 febbraio 2020
elgatoloco

Ridley Scott, realizzando/dirigendo nel 2007"American Gangster"non ci narra solo la storia-biografia di Fnank Lucas, mafioso statunintese di colore(un'eccezione o quasi agli alti vertici della criminalità)ma riesce a contestualizzare la vicenda: la vicenda inizia quando Lucas prende il comando dell'organizzazione criminale, dopo la morte del suo"mentore"Bames(un'i [...] Vai alla recensione »

domenica 4 luglio 2010
Mr.619

E' incredibile come l'America ( comparabile, a detta di molti , all'Impero romano del III secolo a.C.) possa, certe volte, superare anche gli stessi Italiani in quelle tematiche ed illminazioni architettoniche in prospettiva non solo a sfondo socio-culturale od economico, ma specialmente limitatamente all'originalità e potenza di "rifacimento" ( è degradante [...] Vai alla recensione »

giovedì 6 agosto 2009
ale87pv

Bel film

lunedì 19 aprile 2010
joker91

un film ottimo in tutti i suoi aspetti che ci racconta la vita,il potere e la caduta di frank lucas che dal nulla a creato un impero durante la guerra in viehtman. un film che racconta i fatti reali visto che tutto ciò resta una storia vera ed nel film si eleva un denzel washington padrino nero amleto con sguardo penetrante e mitico,anche crowe è bravo diventando ormai l'attore feticcio di scoot. Vai alla recensione »

lunedì 18 aprile 2022
Luca Scialo

Frank Lucas ha preso il posto del boss di Harlem Bumpy Johnson, al quale faceva da autista e braccio destro. Quest'ultimo era il classico Padrino stile Vito Corleone: offriva protezione alla gente del suo quartiere, più padre che padrino.Frank Lucas è più feroce ed istintivo, consapevole che altri clan sono pronti ad approfittare della dipartita del vecchio capo.

domenica 13 ottobre 2019
merlini

Una storia coinvolgente e magnetica

sabato 29 marzo 2014
Lordbyron

Il film di Ridley Scott, ci da un ottima chiave di lettura di quanti interessi ci siano dietro ad una guerra per la libertà . Viene rappresentata l'ascesa al potere mafioso di Frank Lucas, afroamericano che aveva fiutato il business della droga acquistandola direttamente dalla fonte , e quale migliore opportunità se non la guerra in Vietnam .

domenica 17 febbraio 2013
kondor17

Arrivo ahimè solo ora a vedere questo film, un pò per la sua lunghezza, un pò per le ultime uscite del grande Ridley, non proprio all'altezza dei suoi capolavori precedenti. Ieri lo trasmettevano in TV in contemporanea alla serata finale del Festival (grazie a Dio c'era qualcosa di degno :).  Mi sono quindi piazzato sul divano, dopo una notte quasi insonne, con copertina [...] Vai alla recensione »

mercoledì 16 gennaio 2013
Brian De Palma

molto molto bello.. era dai tempi di SCARFACE che non si faceva un gangester movie così bello.. american gangster ci regala un antieroe portato sullo schermo da un eccellente denzel.. la trama è ben costruita.. e il co-protagonista cruwe è all'altezza di denzel.. non è il miglior film di Ridley ma è comunque un gran bel film

giovedì 3 gennaio 2013
stani 1

Non mi aspettavo di vedere un film di questo livello. Bella la sceneggiatura e la colonna sonara.

giovedì 11 ottobre 2012
franks lucas

scott fa un capolavoro dp l'altro è questo è risaputo.. ma questo film spacca di brutto! ti intrattiene per 157 minuti con dialoghi molto profondi e Denzel è fantastico un ruolo che li calza a pennello! nel ruolo del poliziotto amico-nemico troviamo russel crowe molto in forma e fresco nella recitazione.. comunque ridley firma un ganster film con trama e dialoghi solidi

martedì 24 aprile 2012
Pegg94

Un'ottimo film sotto tutti gli aspetti: dalla recitazione di tutto il cast alla regia,dalla fotografia "sporca" alla sceneggiatura,dai ritmi lenti,inzialmente,ai ritmi più veloci alla fine. Un film violento e per certi versi crudo che non ha paura di raccontare come stavano le cose negli anni 60 in America,consigliato a tutti! 

lunedì 19 settembre 2011
tiamaster

una specie di the departed come contenuto, con trama differente ma moltooooooooooooooo meno sanguinoso!!! è un film ricco di spessore,dai personaggi ai dialoghi agli intrecci,non delle migliori opere di scott ma comunque bellissimo, e realizzato magistralmente.bellissimo.

giovedì 30 giugno 2011
superinzaghi

potete dire quello che volete sul film....ma l'interpretazione di Denzel è da oscar......quando deve interpretare personaggi realmente esistiti...è il migliore...vedi Malcom ...vedi Hurricane...vedi Steve Biko...vedi Frank Lucas.....Grande Denzel

lunedì 27 dicembre 2010
Deca495

stavolta sono realmente incazzato. film bellissimo recitato meravigliosamente con un ambientazione magnifica. cosa manca a questo film? niente e mi chiedo chi siano gli idioti che non hanno dato nemmeno un oscar a questo film che a mio parere può essere paragonato senza vergogna al padrino. vergogna hollywoodiani o chiunque abbia votato gli oscar e andate a ricoveravi perchè siete messi [...] Vai alla recensione »

sabato 18 settembre 2010
MARVELman

Seguite il mio ragionamento personale: Ridley Scott dopo Il bellissimo film de Il Gladiatore ha fatto schifo, un regista irriconoscibile che è passato per il mediocre sparatutto Black Hawk Down per poi fare un inutile Hannibal, è passato per Nessuna Verità, film sul terrorismo islamico di genere spionistico poco efficace per poi arrivare ad un Robin Hood reinventato e decisamente [...] Vai alla recensione »

Frasi
Le cose sono due a questo mondo: o sei qualcuno o non sei nessuno.
Una frase di Frank Lucas (Denzel Washington)
dal film American Gangster - a cura di xbuul
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Silvia Bizio
La Repubblica

Negli anni 70 un poliziotto che guadagnava poco più di mille dollari al mese trovò un milione di dollari «sporchi» nel portabagagli di un'auto. E li consegnò ai suoi colleghi. Fantascienza? No, storia vera successa a Richie Roberts, allora detective del New York Police Department. A lui è ispirato il personaggio di Russell Crowe in American Gangster di Ridley Scott, candidato al Golden Globe come miglior [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
La Stampa

Un buon film, forte, solido e ben costruito, con lampi di vero talento. Denzel Washington e Russell Crowe, gangster e poliziotto, il primo elegante e impassibile, il secondo sciatto e infelice, sostengono benissimo la storia lunga due ore e quaranta, ispirata a una vera vicenda di cronaca, e il fenomeno sociale in essa rispecchiato. Tra il 1968 e il 1974, durante e dopo la guerra del Vietnam, grazie [...] Vai alla recensione »

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Una storia vera. Portato sullo schermo da un regista superpremiato e solido, Ridley Scott, e scritta per lui, con felicissime invenzioni narrative, da Steven Zaillan, Premio Oscar per "Schindler's List". Siamo a New York in quegli anni Settanta in cui si stava concludendo la guerra in Vietnam mentre in patria cominciava a dilagare, sempre più frequente, il fenomeno della droga, gestito dalla potente [...] Vai alla recensione »

Roberto Nepoti
La Repubblica

Un film ispirato a una storia autentica, ma che sembra inventata: quella di Frank Lucas, protagonista di un'irresistibile ascesa criminale nella New York anni '70. Dopo la morte del boss che serviva come guardia del corpo, Frank abbatte tutti gli ostacoli frapposti alla realizzazione del suo progetto: essere il capo dei capi. L'itinerario è quello ultraclassico del gangstermovie, da Scarface e Piccolo [...] Vai alla recensione »

Lorenzo Maiello
XL

C'è puzza di Oscar e di Oscar di qualità. Ridley Scott non sempre azzecca i film e a volte suona un po' mercenario, ma quando se li cuce addosso è roba forte. Questo è la storia vera di Frank Lucas - Denzel Washington - nero, pieno di talento e pusher di eroina nella New York degli anni 70. Copiando la mafia corrompe i poliziotti, si costruisce una rete di amicizie e compra la merce all'origine in [...] Vai alla recensione »

Manohla Dargis
The New York Times

Greatness hovers just outside “American Gangster,” knocking, angling to be let in. Based in rough outline on the flashy rise and fall of a powerful 1970s New York drug lord, Frank Lucas, the film has been built for importance, with a brand-name director, Ridley Scott, and two major stars, Denzel Washington as Lucas, and Russell Crowe as Richie Roberts, the New Jersey cop who brings him down.

Piera Detassis
Panorama

Il ritmo blues dell'attore Denzel Washington è lo specchio del film, lento, fluviale, ipnotico, action con risvolto esistenziale, lievemente dopato. La cinepresa di Ridley Scott pedina ipnotica le vite incrociate di Frank Lucas (Washington) e Ritchie Roberts (Russell Crowe), il poliziotto che certa di incastrarlo. Perché Frank è la versione illegale del nero in carriera, businessman deviato che negli [...] Vai alla recensione »

Raffaella Giancristofaro
Rolling Stone

Ad Harlem, nel 1968, si celebra il funerale di un boss mafioso, ma di colore. Il religiosissimo Frank Lucas (Denzel Washington) è pronto a raccoglierne il testimone. È l'uomo del "cambiamento", quello che vuole imporre la propria legge ai picciotti, ma anche ai fratelli. E comincia a importare droga purissima, approfittando della guerra in Vietnam, direttamente da Bangkok.

Giovanni Valerio
Ticino7

New York, fine Anni Sessanta. Il mercato di massa sta cambiando ogni cosa. Scompaiono i piccoli negozi di quartiere, i commessi che ti salutano per nome e conoscono i tuoi gusti. Arriva la grande distribuzione, con i suoi ipermercati tutti uguali, le merci impilate sugli scaffali, i cassieri dall'anonimo sorriso stampato sul volto. La pubblicità entra in tutte le case con i suoi slogan accattivanti, [...] Vai alla recensione »

Mario Sesti
Film TV

Un criminale, negli anni 70, importando 100 chili di eroina pura dalla Thailandia grazie all’esercito americano in Vietnam, estende a macchia d’olio la dipendenza dal consumo con dosaggi da urlo e diventa il re del suo smercio. Per quale ragione questa storia, ispirata a fatti reali, dovrebbe spingerci a una particolare indulgenza morale se il criminale in questione è un nero? È la domanda che si è [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

«Perché questa era la cosa giusta da fare». Lo sbirro non sa spiegarsi in altro modo né gli convengono forbiti proclami moralistici: più simile ai laconici guerrieri de «Gli intoccabili» che ai luciferini trasformisti di Scorsese, Mann e Cronenberg, l'eroe di «American Gangster» si contrappone all'antieroe sulla base di uno schema, come si dice, puro e duro.

Mariarosa Mancuso
Il Foglio

La più grande paura della gente non è morire, è parlare in pubblico". Lo dice il poliziotto Richie Robert – Russell Crowe, stazzonato e solitario, l'unico a non prendere mazzette nella New York anni Settanta – con i foglietti tra le mani sudate. Gli capiterà anche nell'arringa finale, quando finalmente conclude la lunghissima indagine, e intanto studia alle scuole serali, perché è un povero ragazzo [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Il primo si chiamava Frank Lucas ed era il più grosso spacciatore di New York anche se nessuno sapeva che esistesse. Vestiva come un ragioniere, viveva come un ragioniere, pensava come un grande industriale. E aveva la pelle nera. Il secondo si chiamava Richie Roberts e faceva il poliziotto. Uno strano tipo di poliziotto. Uno sempre a caccia di ragazze, ma capace di trovare un milione di dollari in [...] Vai alla recensione »

Silvio Danese
Quotidiano Nazionale

Se non il principe della città (il film di Lumet sulla corruzione di polizia), Frank Lucas era, a un certo punto, tra fine anni '60 e primi '70, il re di Harlem. Dalla storia vera del trafficante di eroina di colore che, alla morte del suo boss, cambiò le regole e conquistò il mercato, il regista di «Blade Runner» trae un romanzo criminale di formazione nel contesto del nascente capitalismo della droga, [...] Vai alla recensione »

Davide Turrini
Liberazione

Onestà, integrità, duro lavoro, famiglia. No, non è un motto della Cei, ma di Frank Lucas (Denzel Washington) lanciatissimo superboss nero della mala newyorkese di fine '60, inizio '70. Ex tirapiedi di un gangster che aveva fatto poca fortuna, Lucas scopre che l'America falcidiata dalla guerra del Vietnam e governata da Nixon ha un ventre molle di corruzione delle istituzioni da far paura.

Maurizio Cabona
Il Giornale

Investire centinaia di milioni di dollari in American Gangster di Ridley Scott ha già avuto il suo tornaconto, ma artisticamente il film denota una carenza d'idee impressionante perché associata al nome di un regista che - con I duellanti, Alien e Blade Runner - realizzò il miglior cinema di trent'anni fa, all'incirca l'epoca nella quale si conclude la vicenda di American Gangster, inaugurata dai traffici [...] Vai alla recensione »

Alberto Crespi
L'Unità

Il film tratto dall'articolo di Mark Jacobson uscito nel 2001 Sul New York Magazine si intitola American Gangster ed esce oggi nei cinema italiani. Negli Usa ha incassato ad oggi circa 130 milioni di dollari, non moltissimi se pensate che ne è costati (ufficiosamente) 100. Lo dirige Ridley Scott, è interpretato da Denzel Washington nel ruolo di Frank Lucas, e da Russell Crowe nella parte di Richie [...] Vai alla recensione »

NEWS
RUBRICHE
venerdì 18 gennaio 2008
Chiara Renda

Un gangster movie per Ridley Scott Dopo l'attesa uscita fantascientifica di Io sono leggenda, questa settimana a tenergli testa arriva la nuova grandiosa opera di un regista che ha segnato la storia del cinema di fantascienza: questa volta l'eclettico [...]

RUBRICHE
mercoledì 19 dicembre 2007
Chiara Renda

Il ritorno dell'allenatore 20 anni dopo Il 2008 inizierà nel segno del cinema italiano, più o meno impegnato, ma anche con il ritorno di due grandi autori internazionali come Woody Allen e Ridley Scott.

NEWS
lunedì 5 novembre 2007
Andrea Chirichelli

È ancora Ratatouille a dominare gli incassi nel nostro paese: altri due milioni di euro portano il totale a 14. La freccia nei confronti del film dei Simpson è accesa e il sorpasso dovrebbe essere proprio questione di giorni.

winner
miglior attrice non protag.
SAG Awards
2008
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