Across the Universe

In genere non sono un'amante dei musical, ma essendo un fan dei Beatles mi sono incuriosito e l'ho guardato. È stato davvero bello sotto molti punti di vista (regia, effetti, sceneggiatura), anche se la recitazione di alcuni personaggi non è stata proprio il massimo e la trama è stata forzata in alcuni punti; ottima non solo la musica in sé, ma anche l'interpretazione che le è stata data nel corso del film. Ottimo, insomma. Anche se credo che togliendo la musica dei Beatles sarebbe un film romantico come ce ne sono tanti.

Il film più bello che abbia mai visto. E' riuscito a raccontare allo stesso tempo, in modo incantevole, la storia dei Beatles e la storia degli anni sessanta. Infatti, raccontando gli anni sessanta, il film racconta anche le fasi creative dei Beatles, dall'inizio spensierato alla fase psichedelica fino al concerto sul tetto. Perfino la sequenza delle canzoni è quasi cronologica. Per chi non li conoscesse, o ne avesse una conoscenza superficiale, la visione di questo film può essere una bomba. Solo la parte con Mr.Kite è a mio parere troppo lunga, soprattutto perché Mr.Kite è decisamente, a mio modesto parere, il brano peggiore tra quelli scelti come colonna sonora (e portante) del film. La versione italiana, invece, ha un neo ben peggiore. [+]

Il film più bello che abbia mai visto. E' riuscito a raccontare allo stesso tempo, in modo incantevole, la storia dei Beatles e la storia degli anni sessanta. Infatti, raccontando gli anni sessanta, il film racconta anche le fasi creative dei Beatles, dall'inizio spensierato alla fase psichedelica fino al concerto sul tetto. Perfino la sequenza delle canzoni è quasi cronologica. Per chi non li conoscesse, o ne avesse una conoscenza superficiale, la visione di questo film può essere una bomba. Solo la parte con Mr.Kite è a mio parere troppo lunga, soprattutto perché Mr.Kite è decisamente, a mio modesto parere, il brano peggiore tra quelli scelti come colonna sonora (e portante) del film. La versione italiana, invece, ha un neo ben peggiore. Infatti i sottotitoli alle canzoni sono limitati, chissà perché, solo alle prime frasi. [-]

Col pretesto del povero inglese emigrato negli usa in cerca del padre, jim sturgess alias jude, la taymor taglia su misura la pellicola sui temi e sulle canzoni dei beatles, che da hey jude a revolution a strawberry fields forever, solo per citarne alcune, furono assieme a jimy hendrix, janis joplin ecc. i precursori del movimento hippie che predicava la pace e l'amore e manifestava contro lo zio Sam (bellissima la scena di I want you, quando il tubato a stelle e strisce esce dal poster e robomilitari spogliano sam per la visita di leva). Martin Luther è perfetto nei panni di Jimy, mentre difficile per la.pur brava Dana Fuchs anche solo avvicinarsi alla.voce della.Joplin. Sullo sfondo della guerra del Vietnam, con i primi concerti sui tetti della grande mela, con le prime tv in bn a  trasmettere il valore dei soldati americani e la notizia dell'omicidio di ML King, il film scorre liscio e commovente, come un tuffo nei ricordi, nel passato, grazie ad un perfetto sincronismo tra musica e script, tra guerra ed amore, tra partenze e ritorni. [+]

Col pretesto del povero inglese emigrato negli usa in cerca del padre, jim sturgess alias jude, la taymor taglia su misura la pellicola sui temi e sulle canzoni dei beatles, che da hey jude a revolution a strawberry fields forever, solo per citarne alcune, furono assieme a jimy hendrix, janis joplin ecc. i precursori del movimento hippie che predicava la pace e l'amore e manifestava contro lo zio Sam (bellissima la scena di I want you, quando il tubato a stelle e strisce esce dal poster e robomilitari spogliano sam per la visita di leva). Martin Luther è perfetto nei panni di Jimy, mentre difficile per la.pur brava Dana Fuchs anche solo avvicinarsi alla.voce della.Joplin. Sullo sfondo della guerra del Vietnam, con i primi concerti sui tetti della grande mela, con le prime tv in bn a  trasmettere il valore dei soldati americani e la notizia dell'omicidio di ML King, il film scorre liscio e commovente, come un tuffo nei ricordi, nel passato, grazie ad un perfetto sincronismo tra musica e script, tra guerra ed amore, tra partenze e ritorni. Bravissimi gli attori, anchebelle voci!, e assolutamente fantastici i ballerini. Alcune scene proiettano di diritto questo film nella hall of fame del cinema, una tra tutte quella dell'arresto di Lucy, con Jude malmenato a terra dai cops e sullo sfondo le immagini sbiadite dei soldati in Vietnam. Ancora oggi ci si chiede chi mai vinse quella guerra e a cosa servì. Bello, bellissimo comunque il movimento giovanile di quei tempi, pieno di sogni e di speranza, che combatteva coi fiori contro i cannoni. Le canzoni a volte non troppo azzeccate e un certo calo di ritmo verso la metà tolgono a questo film la 5a stella che altrimenti meritava. Ah già, nel cast, completamente qui dimenticati, ci sono in fugaci ma significative apparizioni nientepopodimeno di Joe Cocker, nei panni di un clochard che canta una mitica get back, Bono alias dr. Robert e Salma Hayek in una infermiera ballerina che appare alla fine. Almeno una citazione la.meritano.

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Un musical costruito montato e cantato come meglio non si poteva. Un videoclip di 2 ore che si intreccia su una storia. L'anello debole è a mio parere proprio la musica. Più che le canzoni sono i motivi ispirati alle songs dei Beatles che lo rendono leggero e godibilissimo visivamente.Un film giovane che voleva rinfrescare la musica dei Beatles che pero' si rivela morta e sepolta. Sono solo le eco di antiche famosisissime rimembranze musicali a funzionare più della stessa musica che si sente ormai naif e anche superficiale. Una operazione comunque riuscita. La settima arte supera di gran lunga motivetti che non dicono più nulla. A mio parere da vedere.

Colorato, poetico, visionario. Circa 120 minuti di pura musica e poesia: in una parola, un’opera d’arte. Non riesco a trovare un difetto a questa pellicola, se non forse la prevedibilità del lieto fine, con un messaggio pacifista e di speranza. Indiscutibile la potenza travolgente dei pezzi scelti dall’immenso repertorio dei Beatles, a mio parere il gruppo più originale ed iconico di sempre. E le interpretazioni che ne offrono i bravi attori sono valide quanto le originali: tutto il cast dimostra ottime doti canore. La trama è semplice, gli accenni al contesto storico sono pochi e forse retorici, ma basta la potenza delle immagini a spiegarlo. Tra le sequenze più memorabili ed efficaci quella accompagnata dalla stupenda “Strawberry fields forever” e tra le “chicche” il cameo del leader degli U2, Bono, quasi irriconoscibile (prima che apra bocca).

se vi piacciono gli anni 60, stile yuppies, fantasticare e cantare canzoni dei beatle, questo musical fa per voi. Nel caso contrario lasciate perdere.

insomma noioso... l'ultima buona mezz'ora l'ho guardata sbadigliando... a forza, giusto per finirlo

cantato benissimo, ha ridato valore a molte delle musiche dei beatles, non è un musical come gli altri, la storia è semplicemente stupenda, si concentra tanto sulla tematica dell'amore che su quella della guerra. Mi è piaciuto particolarmente il modo in cui hanno dipinto l'esercito per marcare che la guerra era sbagliata. Le scene danno un tocco di fantasia al film per renderlo ancora più magico, semplicemente supendo, lo consiglio a tutti!!

Il ritratto di un'epoca sulle note di una musica universale
Quali immagini affollano la nostra mente quando ascoltiamo una bella canzone ? E' una indagine preliminare di non poco conto quella che porta a capire come non sia il film a trarre ispirazione dalla musica, bensì la musica a fornire l'ispirazione per il film. Il punto di vista cambia sensibilmente: in Across the Universe ogni canzone racchiude un sentimento, un'emozione (suscitata dai testi poetici dei Beatles) ed una immagine (tratteggiata e ridipinta dalla formidabile regista Taymor); più canzoni compongono allora sinfonicamente una nuova e riarrangiata melodia, cioè raccontano una storia. [+]

Il ritratto di un'epoca sulle note di una musica universale
Quali immagini affollano la nostra mente quando ascoltiamo una bella canzone ? E' una indagine preliminare di non poco conto quella che porta a capire come non sia il film a trarre ispirazione dalla musica, bensì la musica a fornire l'ispirazione per il film. Il punto di vista cambia sensibilmente: in Across the Universe ogni canzone racchiude un sentimento, un'emozione (suscitata dai testi poetici dei Beatles) ed una immagine (tratteggiata e ridipinta dalla formidabile regista Taymor); più canzoni compongono allora sinfonicamente una nuova e riarrangiata melodia, cioè raccontano una storia. Le tematiche e i personaggi si animano e prendono vita venendo inserite in un turbinio di sequenze, raffronti e coreografie da urlo: prende forma la storia d'amore di Jude (“Ehy Jude”) e Lucy (“Lucy in the Sky with Diamonds”), una storia che parte dalla remota e operaia Liverpool per raggiungere gli Stati Uniti e trovare la sua consacrazione in un viaggio attraverso l'universo colorato e psichedelico degli anni '60. Sono gli anni della Guerra in Vietnam, della contestazione giovanile, dei movimenti pacifisti.
Ora sì che lo stesso Jude può presentarsi intonando malinconicamente sulla spiaggia “Girl”, rimanere folgorato mentre gioca a bowling (“I've Just Seen a Face”), dipingere sanguinolenti parallelismi (“Strawberry Fields forever”), cercare di cambiare il mondo in “Revolution”; mentre la disincantata Lucy di “It Won't be Long” lascia il posto ad una donna impegnata nel sociale per la difesa di un ideale e della libertà, incarnando la speranza (“Blackbird”). Sullo sfondo gli amici sperimentano la guerra (“I Want You”), la rivoluzione sessuale (“Dear Prudence”), la follia dei movimenti controculturali (“I'm the Walrus”), l'impegno nella musica per ridare un senso alla vita (“Oh ! Darling”), mentre per le strade ci si commuove tra i parallelismi di una guerra che miete vittime da una parte e dall'altra (“Let it be”) e porta alla aggregazione (“Come Together”). Non poteva mancare nel finale un ultimo omaggio ai Beatles, con un improvvisato concerto strappalacrime sul tetto di un grattacielo (“All You Need is Love”).
Ora sì che Lucy dall'alto del palazzo è davvero in Paradiso.