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La sua recensione é tragicomica, come tutte quelle che escono dalla sua povera tastiera. quale diamine di terrore? quale? capisce o no che il terrore é soggettivo? ognuno ha le sue paure e che lei una volta per tutte deve smettere di farsi portavoce del pubblico? parliamo di sangue... se non c'é sangue il film ha più valore? lei é strano e glielo scrivo sorridendo, mi fa quasi tenerezza. confessi, ne ha timore? ;) funny games, l'originale 1997, é, per me, molto ma molto più efficace nel suscitare suspance... e porca miseria senza mettere nel mezzo film di produzione americana che lei, ed é ben chiaro, detesta a priori. ma li guarda davvero o viene pagato per scrivere scemenze in base ai suoi infiniti preconcetti? la saluto, fortunatamente vi conosco tutti e so chi leggere. zappoli... sei il mio eroe!!!