sandro
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domenica 15 febbraio 2009
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veramente bello
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roby
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venerdì 6 febbraio 2009
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bello
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bel film. ben recitato e a tratti commovente. Il finale è bellissimo. Consigliatissimo.
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andriy
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lunedì 26 gennaio 2009
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davvero un bel film
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Un'accurata ricostruzione storica, drammatica quanto realistica, racconta la Germania dell'Est negli anni '80. La trama si sviluppa prendendo in esame la storia tra due artisti legati sentimentalmente, ma questa è solo il racconto di una delle tante storie di quel tempo, racconto costruito per mostrare come si viveva in quegli anni, fino alla caduta del muro, nella Germania "Democratica". Un film che non si dimostra mai scontato e che ci conduce ad un colpo di scena nella parte finale.
Davvero un film da vedere.
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stabiano
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mercoledì 12 novembre 2008
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da mostrare agli studenti
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mi auguro che l'oscar guadagnato sia frutto di un autentico e condivisibile apprezzamento alla tematica profonda che la pellicola affronta e non un "premio" per la evidente condanna di un regime fallimentare che ha ridotto quella parte del mondo al "silenzio" per 70 anni.
Dico questo perchè ciò che coinvolge della vicenda rappresentata è un insieme di riflessioni che, seppur ben collegabili e collocabili sul piano storico, vanno ben oltre i margini della Storia e possono certamente riferirsi ad un tema perenne che è quello della presa di coscienza che solo se è salvaguardata la libera espressione allora vale la pena di far parte di una comunità di uomini e che il primo indicatore che ci può far immediatamente intendere se tale libertà esiste è la possibilità che l'arte possa esprimersi liberamente.
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mi auguro che l'oscar guadagnato sia frutto di un autentico e condivisibile apprezzamento alla tematica profonda che la pellicola affronta e non un "premio" per la evidente condanna di un regime fallimentare che ha ridotto quella parte del mondo al "silenzio" per 70 anni.
Dico questo perchè ciò che coinvolge della vicenda rappresentata è un insieme di riflessioni che, seppur ben collegabili e collocabili sul piano storico, vanno ben oltre i margini della Storia e possono certamente riferirsi ad un tema perenne che è quello della presa di coscienza che solo se è salvaguardata la libera espressione allora vale la pena di far parte di una comunità di uomini e che il primo indicatore che ci può far immediatamente intendere se tale libertà esiste è la possibilità che l'arte possa esprimersi liberamente. Sensibilità e razionalità non sono necessariamente in contrapposizione: questo capolavoro cinematografico tedesco ne è la prova. Una visione da raccomandare a chi vuole trattare in didattica il periodo storico del dopo Yalta.
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gianluca
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venerdì 31 ottobre 2008
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bellissimo
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unico difetto: molto tedesco. Ovvero anche le emozioni sono un poco ovattate. Per il resto bellissimo.
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dadabalzer
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domenica 21 settembre 2008
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un"senzafiatoappassionantecoinvolgente,maiscontato
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un'intensa storia d'amore tra un famoso e onesto intellettuale e la sua compagna, attrice brava e famosa, si snida e si srotola sul vissuto di una recente drammatica Germania, con il suo regime dispotico e ingiusto, proibizionista e disumano. L'agente duro e cinico che dovrà spiare la coppia si riscatterà attraverso lo sguardo sulle loro vite, lasciando uscire fuori tutta l'umanità e la bontà di cui un uomo può essere capace.
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teddi
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mercoledì 10 settembre 2008
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critica all'occidente
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Credo che la chiave del film stia non tanto nella solita indagine sulla natura umana e sulle mutazioni che essa può o meno subire a seconda del contesto: il cattivo che diventa buono e il regime che crolla per lasciare spazio alla democrazia. Il paradigma della storia emerge improvvisamente solo alla fine, quando Wiesler è costretto a fare volantinaggio e Dreyman è tornato al successo (artistico e commerciale!!). A mio parere il messaggio, forte, è che se nella germania comunista era Dreyman a subire le angherie del regime, oggi, in quella occidentalizzata, è invece Wiesler a essere ai margini di una società - che lui stesso non ha mai voluto - arrogantemente idealizzata come giusta. Esiste un mondo migliore? Per il regista sembrerebbe di no.
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Credo che la chiave del film stia non tanto nella solita indagine sulla natura umana e sulle mutazioni che essa può o meno subire a seconda del contesto: il cattivo che diventa buono e il regime che crolla per lasciare spazio alla democrazia. Il paradigma della storia emerge improvvisamente solo alla fine, quando Wiesler è costretto a fare volantinaggio e Dreyman è tornato al successo (artistico e commerciale!!). A mio parere il messaggio, forte, è che se nella germania comunista era Dreyman a subire le angherie del regime, oggi, in quella occidentalizzata, è invece Wiesler a essere ai margini di una società - che lui stesso non ha mai voluto - arrogantemente idealizzata come giusta. Esiste un mondo migliore? Per il regista sembrerebbe di no. Può esistere solo un miglioramento per qualcuno, ma sempre a discapito di altri: l'occidente.
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teddi
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martedì 9 settembre 2008
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una sottile(*) critica alla società occidentale
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Credo che la chiave del film stia non tanto nella solita indagine sulla natura umana e sulle mutazioni che essa può o meno subire a seconda del contesto: il cattivo che diventa buono e il regime che crolla per lasciare spazio alla democrazia. Il paradigma della storia emerge improvvisamente solo alla fine, quando Wiesler è costretto a fare volantinaggio e Dreyman è tornato al successo (artistico e commerciale!!). A mio parere il messaggio, forte, è che se nella germania comunista era Dreyman a subire le angherie del regime, oggi, in quella occidentalizzata, è invece Wiesler a essere ai margini di una società - che lui stesso non ha mai voluto - arrogantemente idealizzata come giusta. Esiste un mondo migliore? Per il regista sembrerebbe di no.
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Credo che la chiave del film stia non tanto nella solita indagine sulla natura umana e sulle mutazioni che essa può o meno subire a seconda del contesto: il cattivo che diventa buono e il regime che crolla per lasciare spazio alla democrazia. Il paradigma della storia emerge improvvisamente solo alla fine, quando Wiesler è costretto a fare volantinaggio e Dreyman è tornato al successo (artistico e commerciale!!). A mio parere il messaggio, forte, è che se nella germania comunista era Dreyman a subire le angherie del regime, oggi, in quella occidentalizzata, è invece Wiesler a essere ai margini di una società - che lui stesso non ha mai voluto - arrogantemente idealizzata come giusta. Esiste un mondo migliore? Per il regista sembrerebbe di no. Può esistere solo un miglioramento per qualcuno, ma sempre a discapito di altri: l'occidente.
(*) la parola sottile è usata in senso ironico nei confronti degli altri recensori.
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maxxxim
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lunedì 8 settembre 2008
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straordinario
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Non si vede una goccia di sangue, in questo film, non c'è scena violenta, non si sente una parolaccia. Eppure è uno dei film più dolorosi e tristi degli ultimi anni. Peccato per quelle due scene di sesso esibito: sarebbe stato uno di quei film da mostrare nelle scuole, a fine anno. Stupendo.
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marco
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sabato 30 agosto 2008
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consiglio a tutti
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