"Chistmas on Chestnut Street"(ANne Wheeler, sceneggiatura di Richard Leder, 2006), film in qualche modo "natalizio", va decisamente oltre, quanto a spessorre metaofrico. Un "diabolico"proprietario di un megastore very american indice , a causa dell'errata ordinazione di "torppe luci per le decorazioni natalizie", un premio per le luci più belle, dove però, per il concorso, cìè un trucco, ossia il premio , praticamente, nellle ntenzioni dlel'organizzatore, non viene assegnato, quasi certamente, Più che insistere sulle luci stesse, la regista e naturalmente lo sceneggiatore insistono su quanto sta dietro, sul background, fondato sullo spietato senso di competizione, di concorrenza, che domina in ogni società capitalistica e in particoalre in quella made in USA, che è in qualche modo prototipica del modello capitalistico.
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"Chistmas on Chestnut Street"(ANne Wheeler, sceneggiatura di Richard Leder, 2006), film in qualche modo "natalizio", va decisamente oltre, quanto a spessorre metaofrico. Un "diabolico"proprietario di un megastore very american indice , a causa dell'errata ordinazione di "torppe luci per le decorazioni natalizie", un premio per le luci più belle, dove però, per il concorso, cìè un trucco, ossia il premio , praticamente, nellle ntenzioni dlel'organizzatore, non viene assegnato, quasi certamente, Più che insistere sulle luci stesse, la regista e naturalmente lo sceneggiatore insistono su quanto sta dietro, sul background, fondato sullo spietato senso di competizione, di concorrenza, che domina in ogni società capitalistica e in particoalre in quella made in USA, che è in qualche modo prototipica del modello capitalistico. C'è , però, un vulnus nell'"efferato"(invece ciò nel capitalismo è più che normale, anzi f a"l'anima del commercio"), ossia la figlia del patron(peraltro esperta di marketing e quasi"fanatica" nel e del settore) inizia a collaborare con il responsabile dell'ufficio vendite , ma poi se ne innamora. Omnia vincit amor, sed etiam Christms... possiamo dire tranquillamente. Dunque il "Christmas time"ha comunque l'ultima partola, ma certo il"prima", le precondizioni del concorso natalizio sono ben prestabilite e non lasciano(anzi non lascerebbero)molte"speranze". Commedia intelligente, ben giocata, che non dà molto spazio alle scene in esterno, "Christmas on Chestnut Street"è un film appunto intelligente, ben realizzato(con un budget certo non stratosferico...)cdove la bravura dei protagonisti Kristen Dalton e Robert Moloney risalta senza problemi, come l'apporto da"outsiders"di rango di Garry Chlalk, quale gelido.cinico organizzatore-padrone del megastore e di altri sa emergere in maniera chiara, evidente, decisa. RIspetto al solito "filmetto natalizio"tutto"peace and love", questo film, come qualche altro film di"taglio natalizio"sa ritagliarsi uno spazio proprio, ben defninito. Le musiche di Harry Manfredini, che giocano un ruolo forte , non solo di"commento"in un Christmas .movie, non sono invasive, ma rispettose delle vicende narrate come di tutto quanto si svolge sullo schermo, t ra i personaggi e nel"back-ground"che li contorna ma al tempo stesso li"domina". El Gato
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