elgatoloco
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martedì 1 ottobre 2019
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remake riuscito
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Questo"This Hills Have Eyes"(2006. Alexandre Aja, anche cosceneggiatore con Gregory Levasseur, collaboratore abituale)era stato non a caso caldeggiato dall'autore del primo film, di quasi 30 anni(29, a voler essere precisi), il grande Wes Crrawn, che non a caso ha prodotto questo felice remeke. In effetti l'ambientazione desertica è perfetta, anche quanto a resa fotografica e altro, al come camion e persone si dispongono prossemicamente nello stesso,-il deserto suscita sempre moltissimo, cfr.la Bibbia, i Padri del Deserto, Rimbaud, Ungaretti, "Simon del Desierto"di Bunuel e molto altro ancora)-il modo di intendere e di realizzare il climax, dove già il benzinaio prima di imboccare la strada fatale anticipa quanto avverrà, in particolare gli "zombies "chiamicamente indotti che popoleranno deserto e storia, fino a tutti gli sbiluppi della vicenda, appare decisamente riuscitissimo.
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Questo"This Hills Have Eyes"(2006. Alexandre Aja, anche cosceneggiatore con Gregory Levasseur, collaboratore abituale)era stato non a caso caldeggiato dall'autore del primo film, di quasi 30 anni(29, a voler essere precisi), il grande Wes Crrawn, che non a caso ha prodotto questo felice remeke. In effetti l'ambientazione desertica è perfetta, anche quanto a resa fotografica e altro, al come camion e persone si dispongono prossemicamente nello stesso,-il deserto suscita sempre moltissimo, cfr.la Bibbia, i Padri del Deserto, Rimbaud, Ungaretti, "Simon del Desierto"di Bunuel e molto altro ancora)-il modo di intendere e di realizzare il climax, dove già il benzinaio prima di imboccare la strada fatale anticipa quanto avverrà, in particolare gli "zombies "chiamicamente indotti che popoleranno deserto e storia, fino a tutti gli sbiluppi della vicenda, appare decisamente riuscitissimo. Violenza dalle due parti(aggressori e aggrediti)"necessaria"e ben"giostrata", certo anche con situazioni grandguignolesche... come quanto è il"secondo pater famfilias", il"democratico"(nelll'accezione USA del partito)antiviolento a imbracciare le armi di ogni tipo per difendersi e difendere i suoi cari dall'assalto. Ben sottolineata anche la responsabilità dei dissennati eseprimenti svolti dagli States nel periodo più"caldo"della guerra fredda, tra fine anni 1950 e i inizio dei "Sixties"... già nelle sequenze che scorrono durante i tittoli di testa , nelle didascalie, ma anche poi nei riferimenti continui e rilevanti/rilevati presenti a film inziato. Bravi/e gli/le interpreti, da Ted Levine a Aaron Stanford a Emilie de Ravin(molto sexy all'inizio del film, poi progressivamente meno, ma...)a Kathleen Quinlan a tutti/e.Qaundo si dice"un remake riuscito"questo ne è un'esemplificazione assolutamente efficace. El Gato
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elibook
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lunedì 30 settembre 2019
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le colline hanno gli occhi.
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Un film del 2006 con mutanti in stile anni '70 che somigliano al mangia merendine de I goonies. Trama infantile con le due vere attrici che vengono fatte fuori invece di lasciare un minimo di buona recitazione. Splatter, piu' che orrifico, o coinvolgente fa ridere. Inguardabile ...
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giovedì 21 marzo 2019
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pessimo
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zero99
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martedì 30 dicembre 2014
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un buon film
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Un buon film. mi è piaciuta la storia, (anche se è abbastanza semplice), credibili gli attori, bellissima la location del Texas, con questa strada isolata, in mezzo a km dove c'è solo terra e colline disabitate. Bello il personaggio del benzinaio (negli horror americani i benzinai sono sempre loschi e un pò fuori di testa), inquietanti gli abitanti delle colline, e bellissima la cittadina semi-deserta, abitata solo da queste persone deformate dalle radiazioni delle bombe, fatte brillare in quei luoghi per fare dei test. Quindi oltre al solito film horror c'è pure una denuncia al govero americano per tutti i test nucleari fatti in passato. Molto splatter, qualche scena disturbante, e storia inquietante.
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Un buon film. mi è piaciuta la storia, (anche se è abbastanza semplice), credibili gli attori, bellissima la location del Texas, con questa strada isolata, in mezzo a km dove c'è solo terra e colline disabitate. Bello il personaggio del benzinaio (negli horror americani i benzinai sono sempre loschi e un pò fuori di testa), inquietanti gli abitanti delle colline, e bellissima la cittadina semi-deserta, abitata solo da queste persone deformate dalle radiazioni delle bombe, fatte brillare in quei luoghi per fare dei test. Quindi oltre al solito film horror c'è pure una denuncia al govero americano per tutti i test nucleari fatti in passato. Molto splatter, qualche scena disturbante, e storia inquietante. Un buon film horror.
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fedeleto
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mercoledì 31 luglio 2013
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le colline hanno occhi mutanti
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Una dolce famigliola decide di andare in California per celebrare l'anniversario delle nozze dei genitori.Rimaranno intrappolati nel deserto perche' qualcuno gli fa sbagliare direzione e perche' quel deserto dell'arizona sembra sia abitato da esseri strani deformati dalla radiazioni nucleari che in anni passati sono state fatte in segreto dal governo americano.Ebbene si salveranno solo in tre,spargimenti di sangue a volonta' ,un gore senza rivali,ma come sempre la formula e' semplice e per di piu' si parla dell'ennesimo remake(l'originale di wes craven ovviamente e' nettamente superiore),ma una cosa va detta,Alexander Aja dopo aver diretto l'ottimo alta tensione ,stavolta mette le mani su un soggetto simile ,e ne esce uno spettacolo per stomaci forti,ovviamente e' adatto solo agli amanti del genere,la trama vorrebbe soffermarsi sul problema del nucleare,ma non bastano immagini di hiroshima o nagasaki per far riflettere sul problema,ma del resto questo horror non ha la sua priorita' in questo quindi se ci si affida alla tensione(ben gestita) e alle scene violente(l'entrata in roulotte da parte dei due capobanda cannibali) la delusione e' ben lontana dagli appassionati,ma per chi volesse un horror un po' piu' intelligente allora e' pregato di non addentrarsi in questo territorio.
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Una dolce famigliola decide di andare in California per celebrare l'anniversario delle nozze dei genitori.Rimaranno intrappolati nel deserto perche' qualcuno gli fa sbagliare direzione e perche' quel deserto dell'arizona sembra sia abitato da esseri strani deformati dalla radiazioni nucleari che in anni passati sono state fatte in segreto dal governo americano.Ebbene si salveranno solo in tre,spargimenti di sangue a volonta' ,un gore senza rivali,ma come sempre la formula e' semplice e per di piu' si parla dell'ennesimo remake(l'originale di wes craven ovviamente e' nettamente superiore),ma una cosa va detta,Alexander Aja dopo aver diretto l'ottimo alta tensione ,stavolta mette le mani su un soggetto simile ,e ne esce uno spettacolo per stomaci forti,ovviamente e' adatto solo agli amanti del genere,la trama vorrebbe soffermarsi sul problema del nucleare,ma non bastano immagini di hiroshima o nagasaki per far riflettere sul problema,ma del resto questo horror non ha la sua priorita' in questo quindi se ci si affida alla tensione(ben gestita) e alle scene violente(l'entrata in roulotte da parte dei due capobanda cannibali) la delusione e' ben lontana dagli appassionati,ma per chi volesse un horror un po' piu' intelligente allora e' pregato di non addentrarsi in questo territorio.Ad ogni modo un buon horror che deve molto al suo regista Aja.
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contrammiraglio
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mercoledì 3 luglio 2013
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niente di nuovo sotto il sole, ma meglio così
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Il film è buono; ha tensione e ritmo oltre ad una buona dose d'ironia che non tutti sembrano aver capito. Oltre che ad un sagace utilizzo dello splatter, ovviamente.
Consigliatissimo, perccato per la fine telefonata ma tanto si sa che il gioco prevede così.
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mattbaker
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mercoledì 26 dicembre 2012
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buon film
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La storia si apre con la famiglia Carter in viaggio lungo il deserto del Nevada. Gli scontri verbali tra il repubblicano Big Bob, il capofamiglia, ed il democratico e pacifista Doug, marito della figlia di Bob, fanno da contorno alla presentazione dei personaggi e danno da subito un quadro chiaro degli equilibri familiari e dei caratteri. Il film decolla fin da subito, con l'incontro della famiglia Carter con lo strano gestore di una stazione di servizio nel mezzo del deserto. La tensione è palpabile e l'inizio della fase centrale del film è scandita da un evento traumatico, la cattura e la morte sul rogo di Big Bob. Di qui assistiamo a un crescendo di torture, terrore e follia da parte dei deformi abitanti del Settore 16.
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La storia si apre con la famiglia Carter in viaggio lungo il deserto del Nevada. Gli scontri verbali tra il repubblicano Big Bob, il capofamiglia, ed il democratico e pacifista Doug, marito della figlia di Bob, fanno da contorno alla presentazione dei personaggi e danno da subito un quadro chiaro degli equilibri familiari e dei caratteri. Il film decolla fin da subito, con l'incontro della famiglia Carter con lo strano gestore di una stazione di servizio nel mezzo del deserto. La tensione è palpabile e l'inizio della fase centrale del film è scandita da un evento traumatico, la cattura e la morte sul rogo di Big Bob. Di qui assistiamo a un crescendo di torture, terrore e follia da parte dei deformi abitanti del Settore 16. Le scene sono ben gestite, le inquadrature a 360° intorno al personaggio riescono a rendere l'idea della confusione nel guardarsi intorno e le decisioni dei protagonisti non sono mai dettate dal copione, ma molto realistiche. C'è una lieve componente splatter, funzionale a dare maggiore enfasi ad alcune scene e a schifare quanto basta lo spettatore, senza scadere nell'eccesso, che sarebbe ridicolo.
Tutto sommato è un ottimo film, un horror da vedere e gustarsi fino all'ultima scena.
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robyrep
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giovedì 13 settembre 2012
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cerco titolo fil horror
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Cerco il titolo di un vecchio film horror la cui trama è la seguente: una coppia viaggia in auto in una zona di campagna in un giorno nebbioso. L'uomo perde il controllo dell'auto e questa finisce contro un albero. La coppia muore ma ... ad un certo punto si vede la coppia fuori dall' auto che ossserva due corpi straziati dalle lamiere dell'auto. Provano spavento perchè non hanno realizzato che quelli dentro l' auto sono i loro corpi e loro sono morti. Decidono di cercare un rifugio in cui trascorrere la notte e trovano una casa non lontano dal luogo dell' incidente. Scoprono che la casa è disabitata ma .... quando entrano quella casa riserva loro molte sorprese e molta paura.
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Cerco il titolo di un vecchio film horror la cui trama è la seguente: una coppia viaggia in auto in una zona di campagna in un giorno nebbioso. L'uomo perde il controllo dell'auto e questa finisce contro un albero. La coppia muore ma ... ad un certo punto si vede la coppia fuori dall' auto che ossserva due corpi straziati dalle lamiere dell'auto. Provano spavento perchè non hanno realizzato che quelli dentro l' auto sono i loro corpi e loro sono morti. Decidono di cercare un rifugio in cui trascorrere la notte e trovano una casa non lontano dal luogo dell' incidente. Scoprono che la casa è disabitata ma .... quando entrano quella casa riserva loro molte sorprese e molta paura. Una coppia di bambine appare agli occhi della donna e la donna le segue. Arriva ad una porta che accede ad una stanza di un' epoca molto più antica della loro dove una donna è intenta a tessere e a richiamare le bambine ignorando la donna spaventata che scappa via e riferisce all' uomo dapprima incredulo ma poi realizza anche lui l' assurdità di quanto accade in quella casa. Realizzano di essere delle ombre, di appartenere al mondo dei morti.
NON RICORDO LA CONCLUSIONE DEL FILM.
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ciccio benzina
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martedì 5 giugno 2012
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non come l'originale ma più omeno uguali .
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uno dei migliori remake , noioso in alcune parti ma con buoni effetti . più cruento rispetto l'originale .
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diego campari
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sabato 7 aprile 2012
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remake onesto ma inferiore all'originale
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Back in the 70s, quando con le idee, un po' di sangue e qualche truculenza gratuita si poteva mettere in scena un bel b-movie, riportare (filtrato da un bel paio di occhiali?) quanto si era visto in Tv proveniente dal Vietnam e ,perchè no, abbozzare anche una rozza, ma nemmeno troppo, critica sociale senza che questa ci privasse di una sana mattanza.
Il punto è proprio questo, non siamo negli anni 70 e al giorno d'oggi è forse più uno shock per il pubblico leggere nei titoli di testa che c'è stato un originale di un tale di nome Wes Craven (per chi li legge i titoli di testa) piuttosto che vedere una creatura in stile Latherface fuso con Slot del Goonies deformata dall'american way of life che stupra una ragazzina ribelle dai boccoli biondi proveniente da Lost.
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Back in the 70s, quando con le idee, un po' di sangue e qualche truculenza gratuita si poteva mettere in scena un bel b-movie, riportare (filtrato da un bel paio di occhiali?) quanto si era visto in Tv proveniente dal Vietnam e ,perchè no, abbozzare anche una rozza, ma nemmeno troppo, critica sociale senza che questa ci privasse di una sana mattanza.
Il punto è proprio questo, non siamo negli anni 70 e al giorno d'oggi è forse più uno shock per il pubblico leggere nei titoli di testa che c'è stato un originale di un tale di nome Wes Craven (per chi li legge i titoli di testa) piuttosto che vedere una creatura in stile Latherface fuso con Slot del Goonies deformata dall'american way of life che stupra una ragazzina ribelle dai boccoli biondi proveniente da Lost. Questo il vero problema di un film recitato bene per il genere, scritto più che onestamente e visualmente simpatico nonostante una fotografia troppo pulita che toglie quel senso di sporcizia e orrore che, in casi come questi, si sarebbe dovuto rubare a Hooper. Un po' più blanda rispetto all'originale la critica ad un america incapace di guardarsi allo specchio se non in situazioni di estrema sofferenza e necessità, nella rappresentazione del suo lato oscuro che non taglia fino in fondo. Peccato, davvero.
Detto ciò, film ben riuscito, con una menzione per il costumista di un Doug che, per estetica, sembra uscito dai settanta, evocativo nel suo sguardo a Craven.
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