fagio
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mercoledì 21 febbraio 2007
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l'amore non va in vacanza ed io neppure....
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L'amore non va in vacanza,ma forse sarebbe stato meglio se ci fossi andata io in vacanza quella sera piuttosto che andare a vedere questo film....Intendiamoci: non è che sia inguardabile, ma quando si hanno tante aspettative da una regista per me ha diretto una delle commedie più belle,brillanti ed intelligenti degli ultimi anni (tutto può succedere),bè si rimane davvero male quando ci si annoia cosi davanti allo schermo. Questo è un film di quelli che si possono vedere tranquillamente in dvd a casa propria,è tutto talmente scontato,che anche quelle poche battute divertenti vengono purtroppo sopraffatte da un finale esageratamente scontato.Bello e toccante il rapporto con l'anziano sceneggiatore,Bella la fotografia,il cottage inglese sembra fiabesco,e bello soprattutto jude low.
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L'amore non va in vacanza,ma forse sarebbe stato meglio se ci fossi andata io in vacanza quella sera piuttosto che andare a vedere questo film....Intendiamoci: non è che sia inguardabile, ma quando si hanno tante aspettative da una regista per me ha diretto una delle commedie più belle,brillanti ed intelligenti degli ultimi anni (tutto può succedere),bè si rimane davvero male quando ci si annoia cosi davanti allo schermo. Questo è un film di quelli che si possono vedere tranquillamente in dvd a casa propria,è tutto talmente scontato,che anche quelle poche battute divertenti vengono purtroppo sopraffatte da un finale esageratamente scontato.Bello e toccante il rapporto con l'anziano sceneggiatore,Bella la fotografia,il cottage inglese sembra fiabesco,e bello soprattutto jude low..... Ma,parliamoci chiaro: in piena notte chi può mai bussare alla porta di un cottage sperduto in campagna quando ci si trova in un'altra nazione,e si è arrivati da solo un giorno?????Un Danny De Vito??ma certo che no,un jude low ,stile damerino,con cui parte già un primo bacio nel giro di cinque secondi e che sarebbe stato molto più interessante e simpatico se fosse stato uno sciupafemmine....E invece no,è ai limiti del credibile,vedovo,casalingo-scrittore,padre di famiglia che cucina,prepara colazioni e cene,ma dico io è mai possibile?????mi dispiace solo di aver portato il mio fidanzato che ovviamente si è addormentato sulla mia spalla durante tutto il secondo tempo.....un consiglio,se proprio dovete vederlo andateci in compagnia di sole donne :)
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nicola
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domenica 25 febbraio 2007
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ma gli autori non se ne vanno in vacanza??
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E direi proprio che ne hanno bisogno gli autori di questo film...di una bella vacanza per tentare di scrivere in futuro una storia più brillante e meno scontata. Molto ben interpretata e diretta, ma con una trama così povera che la noia pervade la mente subito dopo il primo tempo nella speranza che la fine già prospettata in mente si realizzi al più presto per poter dar fine all'ultima straziante mezz'ora. Avrà un buon seguito al noleggio il film con cameron diaze la ormai matura ex naufraga del titanic kate winslet. E'perfetto infatti davanti ad una pizza con gli amici per passare una "leggerissima" serata.
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hurricaneplane
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domenica 11 febbraio 2007
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come i film di de sica figlio
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L'amore non va in vacanza sta ad Hollywood come un film di C.De Sica sta all'Italia. In entrambi i casi ci sono delle caratteristiche comuni come:
1)Tutti i protagonisti sono belli, anche i brutti. Dagli 8 ai 90 anni nessuno che non sia da copertina.
2)I set, interni ed esterni, sembrano più adatti ad un film fantasy che ad una commedia tanto sono improbabili.
3)Il filo conduttore delle due ore abbondanti di tutti questi film sono le pene e gli equivoci d'amore che sembrano disarmare la vita dei soliti riccastri trentenni, prima di un prevedibile finale che, come in the holiday, è talmente dolciastro da risultare ridicolo.
4) Le sceneggiature, che in una commedia dovrebbero stare alla base, sono prive di qualsiasi spunto ironico e innovativo, essendo il riciclo di una vasta serie di frasi fatte.
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L'amore non va in vacanza sta ad Hollywood come un film di C.De Sica sta all'Italia. In entrambi i casi ci sono delle caratteristiche comuni come:
1)Tutti i protagonisti sono belli, anche i brutti. Dagli 8 ai 90 anni nessuno che non sia da copertina.
2)I set, interni ed esterni, sembrano più adatti ad un film fantasy che ad una commedia tanto sono improbabili.
3)Il filo conduttore delle due ore abbondanti di tutti questi film sono le pene e gli equivoci d'amore che sembrano disarmare la vita dei soliti riccastri trentenni, prima di un prevedibile finale che, come in the holiday, è talmente dolciastro da risultare ridicolo.
4) Le sceneggiature, che in una commedia dovrebbero stare alla base, sono prive di qualsiasi spunto ironico e innovativo, essendo il riciclo di una vasta serie di frasi fatte.
Per fortuna la confezione di Nancy Meyers ci risparmia le volgarità da botteghino e l'insopportabile ricerca di un numero comico che non riesce mai, come nelle produzioni tipo Natale a New York, ma questo non basta a risollevare un film piatto, troppo lungo e che soprattutto non ha nulla da dire.
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(di molly)
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(di martina bada)
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pintauro
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giovedì 8 marzo 2007
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romanzo da ombrellone
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Se l'idea della vacanza ha ispirato questa pellicola come quei racconti o romanzi rosa da leggere sotto l'ombrellone, allora il film è riuscito. Altrimenti ci si ritrova di fronte ad una pellicoa pallida e priva sia dal punto di vista sentimentale che della commedia leggera. Legnosa la Diaz e odiosi i protagonisti. Gli unici credibili sono la Winslet e Wallach, nella loro amicizia, che fa riaffacciare il vecchio sceneggiatore alla vita. Le citazioni e gli omaggi alla grande Hollywood suonano quasi una ironia infatti è proprio di una sceneggiatura valida che il film ha bisogno.Già all'inizio la presentazione delle due protagoniste è stancante e scontata oltre il sopportabile, ci sono momenti in cui la pellicola prende velocità ma poi si risiede, come se fosse stato costruito il tutto solo su poche buone idee, e si fosse cercato di stiracchiarle il più possibile per farci un film.
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Se l'idea della vacanza ha ispirato questa pellicola come quei racconti o romanzi rosa da leggere sotto l'ombrellone, allora il film è riuscito. Altrimenti ci si ritrova di fronte ad una pellicoa pallida e priva sia dal punto di vista sentimentale che della commedia leggera. Legnosa la Diaz e odiosi i protagonisti. Gli unici credibili sono la Winslet e Wallach, nella loro amicizia, che fa riaffacciare il vecchio sceneggiatore alla vita. Le citazioni e gli omaggi alla grande Hollywood suonano quasi una ironia infatti è proprio di una sceneggiatura valida che il film ha bisogno.Già all'inizio la presentazione delle due protagoniste è stancante e scontata oltre il sopportabile, ci sono momenti in cui la pellicola prende velocità ma poi si risiede, come se fosse stato costruito il tutto solo su poche buone idee, e si fosse cercato di stiracchiarle il più possibile per farci un film.
Da sconsigliare a chi volesse un fil romantico, e a chi volesse una commedia. I vecchi cimeli e i ricordi dello sceneggiatore sembrano quasi confermare che almeno in questo film il buon cinema appartine al passato.
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