dil
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lunedì 12 febbraio 2007
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la vitalità dell'amore
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Un ritratto reale,intenso e profondamente interessante dell'universo femminile!
Due protagoniste perfette in questo ruolo,due bellissime donne che recuperano se stesse e tutta la vitalità e la pienezza dell'essere donna!
Nancy Meyers .. non poteva che essere una "lei" la regista di queto bel film, di questo fantastisco ritratto per il quale la ringraziamo!
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valeria ponte
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giovedì 15 febbraio 2007
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sentimentalismi made in usa
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Una commedia fresca ma un pò provinciale. L'Amore non va in Vacanza è un perfetto prodotto Hollywoodiano condito con l'esperienza di una regista che non ha dimenticato lo splendore del cinema dei vecchi tempi. Di innovativo non c'è nulla, a parte l'espediente dello scambio-casa. A dare quel pizzico di novità e di interesse alla pellicola, in certi punti un pò troppo sdolcinata, è l'inserimento nella sceneggiatura della "old hollywood" periodo d'oro delle commedie. Il paragone tra la casa della montatrice di trailer Amanda(Cameron Diaz)ipertecnologica e asettica e quella del suo vicino di casa, un anziano sceneggiatore, riesce a far intuire allo spettatore che il film prova ad andare oltre i cuori spezzati delle due protagoniste.
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Una commedia fresca ma un pò provinciale. L'Amore non va in Vacanza è un perfetto prodotto Hollywoodiano condito con l'esperienza di una regista che non ha dimenticato lo splendore del cinema dei vecchi tempi. Di innovativo non c'è nulla, a parte l'espediente dello scambio-casa. A dare quel pizzico di novità e di interesse alla pellicola, in certi punti un pò troppo sdolcinata, è l'inserimento nella sceneggiatura della "old hollywood" periodo d'oro delle commedie. Il paragone tra la casa della montatrice di trailer Amanda(Cameron Diaz)ipertecnologica e asettica e quella del suo vicino di casa, un anziano sceneggiatore, riesce a far intuire allo spettatore che il film prova ad andare oltre i cuori spezzati delle due protagoniste. E' tutto merito degli attori se alla fine la pellicola risulta gradevole e "antistress". I quattro protagonisti degli intrecci amorosi (inglese+americano, americana+inglese) sono tutti molto bravi ed hanno saputo interpretare con ironia e fantasia i loro ruoli. Kate Winslet è magnifica nella parte della donna europea un pò materna e credulona, Cameron Diaz altrettanto in quella della fredda manager americana. Scelta azzeccata anche per gli uomini, Jack Black è un maestro delle commedie e la parte del vedovo padre di famiglia riesce benissimo a Jude Law. All'uscita della sala si esce sorridendo...segno positivo visto che era da tempo che le commedie sentimentali non riuscivano nella loro parte: far divertire il pubblico senza costringerlo a sorbirsi due ore di baci senza un accenno di trama.
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ultimoboyscout
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martedì 10 gennaio 2012
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case in prestito per ritrovarsi.
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Commediola romantica gustosa e godibile, che non offre nulla di nuovo e innovativo ma che il cast e il tocco morbido della regista riescono a rendere assolutamente carina. A volte furbetta e fin troppo melensa, ha avuto il merito di riproporci il mitico Eli Wallach, che abbandonati gli stivali e la pistola di Tuco, si ricicla in maniera assolutamente divertente e credibile, lanciandoci assieme a una sorprendente Winslet un messaggio convinto di forza e coraggio. Le dosi di lacrime e risate sono ben bilanciate dalla Myers, che con il suo film strizza l'occhio alle commedie sentimentali della golden age hollywoodiana. Certo, non ne raggiunge gli squisiti livelli ma il tono è quello giusto, i tempi pure e gli attori sembrano tutti a proprio agio, riuscendo a trasmettere buone sensazioni allo spettatore.
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Commediola romantica gustosa e godibile, che non offre nulla di nuovo e innovativo ma che il cast e il tocco morbido della regista riescono a rendere assolutamente carina. A volte furbetta e fin troppo melensa, ha avuto il merito di riproporci il mitico Eli Wallach, che abbandonati gli stivali e la pistola di Tuco, si ricicla in maniera assolutamente divertente e credibile, lanciandoci assieme a una sorprendente Winslet un messaggio convinto di forza e coraggio. Le dosi di lacrime e risate sono ben bilanciate dalla Myers, che con il suo film strizza l'occhio alle commedie sentimentali della golden age hollywoodiana. Certo, non ne raggiunge gli squisiti livelli ma il tono è quello giusto, i tempi pure e gli attori sembrano tutti a proprio agio, riuscendo a trasmettere buone sensazioni allo spettatore. La regista (e anche sceneggiatrice) reinventa con successo le figure di Jack Black, da nerd demenziale a romantico conquistatore e di Judd Law, da rubacuori sciupafemmine incallito a bravo ragazzo, confeziona un film equilibrato e stilisticamente impeccabile, dai dialoghi spiritosi, agili e di buon gusto. Le gag sono basate sugli equivoci causati dalle diversità culturali e sul confronto tra nazioni lontane, sul folle mondo del cinema americano e sul modo di approcciarsi all'amore, cercando di evitare che gli eventi prendano il sopravvento per essere padroni del proprio destino. Ben lungi dall'essere un cinepanettone, è comunque prevedibile (ma non glielo si può certo imputare) ed esaspera certi stereotipi del cinema di genere a stelle e strisce dalla confezione scintillante e patinata. Ingenuo e buonista, ripetitivo e banale, sa farsi però apprezzare per il senso di pace e tranquillità che infonde: sarà per tutta la neve, i maglioni a collo alto e i caminetti accessi scoppiettanti?
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canvas
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sabato 14 gennaio 2012
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un incanto
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Non so come ho fatto a perdermelo. Solo nel 2011 ho scoperto questo film magnifico. In tutta la mia vita e vi assicuro che di film ne ho visti una valanga non mi ero mai imbattuta in nulla di così delicato. Mi ha catturato il cuore e rovinato la vita. Ebbene si sono letteralmente stata presa e sbattuta in un angolo da un "ridicolo" film americano! Sapete perchè mi ha rovinto la vita? Perchè ho sentito un livello di tenerezza e insieme di sensualità mai percepite prima e che nella mia vita non ho mai sentito. Letteralmente rapita e improvvisamente consapevole che non posso fare a meno di una carezza così intima e meravigliosa. e davvero non posso vivere senza questa "bellezza". Un cocktail assurdo che non ho mai assaggiato in altri film.
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Non so come ho fatto a perdermelo. Solo nel 2011 ho scoperto questo film magnifico. In tutta la mia vita e vi assicuro che di film ne ho visti una valanga non mi ero mai imbattuta in nulla di così delicato. Mi ha catturato il cuore e rovinato la vita. Ebbene si sono letteralmente stata presa e sbattuta in un angolo da un "ridicolo" film americano! Sapete perchè mi ha rovinto la vita? Perchè ho sentito un livello di tenerezza e insieme di sensualità mai percepite prima e che nella mia vita non ho mai sentito. Letteralmente rapita e improvvisamente consapevole che non posso fare a meno di una carezza così intima e meravigliosa. e davvero non posso vivere senza questa "bellezza". Un cocktail assurdo che non ho mai assaggiato in altri film. Attori splendidi, mai una battuta fuori posto, musica di Zimmer meravigliosa e un'intesa sul set palpabile. La regia che non ha perso uno sguardo. Beh che dire un incanto.
Sono una donna e credo che le donne possano capirlo fino in fondo.......
Kate winslet incredibile, Cameron Diaz deliziosa, Jack Black sorprendente e Jude Law semplicemente meraviglioso.
Vi consiglio di ascoltarlo in inglese...le loro voci sono fantastiche.
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fabio di meo
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lunedì 12 febbraio 2007
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magari fosse una melassa ben fatta
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La critica cinematografica ultimamente ci va con i guanti di velluto quando si tratta di commedie, imbarazzata dal fatto che questo tipo di film avrebbero bisogno di parametri di giudizio diversi, diciamo più benevoli. In fondo le commedie sono pur sempre delle commedie appunto, e non ci si può aspettare altro che un po’ di sano divertimento, qualche buon sentimento, due lacrimucce e il film si può dire che abbia funzionato. Beh nel caso di “L’amore non va in vacanza” (già il titolo italiano perde rispetto all’orginale “The holiday”) parafrasando una battuta dello stesso co-protagonista Jude Law: abbiamo davvero finito i motivi per non dire che questo film è proprio brutto, da qualunque lato lo si guardi.
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La critica cinematografica ultimamente ci va con i guanti di velluto quando si tratta di commedie, imbarazzata dal fatto che questo tipo di film avrebbero bisogno di parametri di giudizio diversi, diciamo più benevoli. In fondo le commedie sono pur sempre delle commedie appunto, e non ci si può aspettare altro che un po’ di sano divertimento, qualche buon sentimento, due lacrimucce e il film si può dire che abbia funzionato. Beh nel caso di “L’amore non va in vacanza” (già il titolo italiano perde rispetto all’orginale “The holiday”) parafrasando una battuta dello stesso co-protagonista Jude Law: abbiamo davvero finito i motivi per non dire che questo film è proprio brutto, da qualunque lato lo si guardi. Una sceneggiatura che ritorna su se stessa per tutta la durata del film, ridondante, banalotta e in alcuni casi persino irritante nei dialoghi. Due storie d’amore che si intersecano partendo da un intreccio iniziale: due donne, Cameron Diaz e Kate Winslet, l’una incapace di tenersi qualsiasi uomo, l’altra incapace di riconquistarsi quello che testardamente ha scelto di amare, si scambiano la casa per trascorrere qualche giorno di vacanza. E così una va a finire in un cottage alla periferia di Londra e l’altra in una megavilla a Los Angeles. E guarda un po’ una incontra un bellissimo uomo, vedovo, padre casalingo di due bambine e… vissero felici e contenti. L’altra incontra un uomo non bellissimo fuori ma tanto bello dentro e… vissero felici e contenti (un inciso: ma Jack Black dopo l’odierna performance e dopo “Amore a prima svista” pensa di girare intorno ancora per molto al clichè del non guardarmi fuori, ma guardami dentro?) Ovviamente il tutto avviene nella cornice patinata di professioni da un milione di dollari: un’imprenditrice che fabbrica trailer di film, un realizzatore di colonne sonore, un curatore letterario. Il resto è qualche smorfia della Diaz, due facce dolci della Winslet, una caterva di espressioni da fotoromanzo di Law, un cammeo da tre secondi di Dustin Hoffman ed una particina per Eli Wallach (beati i tempi di Sergio Leone...) che ovviamente alla fine risulta il più convincente. Se al tutto aggiungiamo che è anche una commedia di genere, nel senso che la regista Nancy Meyers (altrettanto scadente in “Tutto può succedere”, perlomeno originale in “What women want”) dirige sempre film al femminile, fatti, pensati e confezionati ad uso preminente del gentil sesso, allora il cerchio si chiude, attanagliandoci in un sonno irresistibile.
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(di ririmo)
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riccardo
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domenica 25 febbraio 2007
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w le donne!
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Nancy Meyer torna con una commedia tutta al femminile...forse anche troppo al femminile!La pellicola sarebbe infatti consigliata ad un pubblico di sole donne che,con il loro disprezzo verso la mentalità maschile,si divertirebbero sicuramente immedesimandosi nella bravissime Cameron Diaz e Kate Winslet.L'inno lanciato dall'apprezzata regista sembrerebbe essere:"Gli uomini fanno tutti schifo!",con la conseguente approvazione delle donne.Ovviamente l'ostilità verso i maschi è soltanto iniziale,e la storia si conclude con il più sdolcinato happy ending (anzi due happy ending),poichè non sarebbe giusto che le due protagoniste rimanessero zitelle per il resto della vita, ed incontrano così coloro che sono le eccezioni tra la depravata folla maschile.
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Nancy Meyer torna con una commedia tutta al femminile...forse anche troppo al femminile!La pellicola sarebbe infatti consigliata ad un pubblico di sole donne che,con il loro disprezzo verso la mentalità maschile,si divertirebbero sicuramente immedesimandosi nella bravissime Cameron Diaz e Kate Winslet.L'inno lanciato dall'apprezzata regista sembrerebbe essere:"Gli uomini fanno tutti schifo!",con la conseguente approvazione delle donne.Ovviamente l'ostilità verso i maschi è soltanto iniziale,e la storia si conclude con il più sdolcinato happy ending (anzi due happy ending),poichè non sarebbe giusto che le due protagoniste rimanessero zitelle per il resto della vita, ed incontrano così coloro che sono le eccezioni tra la depravata folla maschile.Jack Black,infatti,è un dolce compositore di colonne sonore che viene tradito dalla sua bella fidanzata(una donna che tradisce??)e al momento del perdono non esita a lasciarla definitivamente. Jude Law è invece è un bell' editor,vedovo e con due dolcissime bambine.Dopo più della metà del film, segnata dalla continua ammonizione verso gli uomini che non fanno altro che giocare con i sentimenti delle due donne,e da quest'ultime che cercando di fuggire dall'insoddisfaciente vita amorosa,fanno a cambio di casa per le vacanze natalizie, finalmente le figure maschili riconquistano,faticosamente, la loro reputazione.Originale è la scelta dei mestieri dei vari personaggi,tra cui spiccano quello della Diaz,capo di una società che realizza trailer cinematografici che influenzano la sua stessa immaginazione ed esistenza, e quello di Black, che fà della sua vita una continua melodia e con grande romatichezza traduce in note i suoi sentimenti verso la Winslet; nel breve soggiorno di quest'ultima a Las Vegas,subentra la fragile figura di un vecchio sceneggiatore(Eli Wallach),che rappresenta forse la fase più avanzata dell'amore...quella in cui i due amanti sono divisi dal corso della natura; gli uomini si riscattano con la sua semplice e tenera figura. La Meyer è abile nella regia e discreta nella sceneggiatura, ma sarebbe meglio se evitasse di creare film indirizzati solo ad un certo tipo di pubblico.Come già detto, alle donne piacerà...agli uomini un pò meno.
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stefano sarapo
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giovedì 15 febbraio 2007
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una commediola leggera come la gazzosa!
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La commedia si dipana partendo dalle vicissitudini sentimentali e lavorative delle due attrici che danno prova di una buona interpretazione: la Diaz, tutte mossete e faccette, dimostra di avere buon talento nel momento in cui è da sola sullo schermo, meno quando duetta con l'inespressivo Jude Law. La Winslet ha più struttura interpretativa ma il ruolo assegnatole la fa recitare sotto traccia e con poche battute memorabili.
Il film ha una trama esile ma è ben diretto, una menzione al solo Eli Wallach, in grado con la sua sola presenza di rendere godili momenti in relatà abbastanza lenti.
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(di giusi)
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(di nadia)
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themagichour
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martedì 20 febbraio 2007
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l'amore non si prende una vacanza? la noia neanche
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Il film inizia con diversi riferimenti alla penultima fatica della Myers, What Women Want, ovvero una donna innamorata alla follia e non ricambiata, anzi ignorata..e già qui c'è puzza di scarsa originalità..
Poi il secondo personaggio, interpretato da una Diaz troppo macchiettista, incarna la donna in carriera ricca ma senza affetti..
Il resto dell'intreccio è un prevedibile, consolatorio, e stucchevole avvilupparsi intorno alla solita trama intreccia-amori al solito sdolcinata-interrotta-intralciata-e infine risoluta, che non solo risulta così poco verosimile e prevedibile già dopo mezz'ora di film, ma ha anche la colpa di mettere sul vassoio una sceneggiatura povera di picchi emotivi o ironici, dove l'unico motivo per sorridere è nelle smorfiette di Black e quello per commuoversi nella pur banale parabola aritstica del vecchio Burns.
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Il film inizia con diversi riferimenti alla penultima fatica della Myers, What Women Want, ovvero una donna innamorata alla follia e non ricambiata, anzi ignorata..e già qui c'è puzza di scarsa originalità..
Poi il secondo personaggio, interpretato da una Diaz troppo macchiettista, incarna la donna in carriera ricca ma senza affetti..
Il resto dell'intreccio è un prevedibile, consolatorio, e stucchevole avvilupparsi intorno alla solita trama intreccia-amori al solito sdolcinata-interrotta-intralciata-e infine risoluta, che non solo risulta così poco verosimile e prevedibile già dopo mezz'ora di film, ma ha anche la colpa di mettere sul vassoio una sceneggiatura povera di picchi emotivi o ironici, dove l'unico motivo per sorridere è nelle smorfiette di Black e quello per commuoversi nella pur banale parabola aritstica del vecchio Burns.
Resta una discreta prova corale di attori, una buona fotografia, e qualche cruccio condivisibile da qualche innamorato distratto.
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[+] concordo
(di kaipirissima)
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jackpositivo
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giovedì 22 febbraio 2007
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troppo lungo per essere un film senza novità...
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Cameron Diaz è perfetta per le commediole romantiche...e non è un complimento per un'attrice!
Jude Law non è credibile in questo film!
La Winslet, l'abbiamo capito ormai, è cresciuta e sprecata per passeggiare sulle pellicole sprecate delle commediole!
Jack Black...poliedrico e geniale anche quando gli affibbiano delle parti secondarie!
Troppo patinato questo film!
Troppo prevedibile!
Non bastano 2 trovate originali (gli incubi della Diaz formato trailer e una imbarazzante telefonata a 3) e l'occhio lungo di Eli Wallach a sedare la noia...se potete, risparmiatevelo! L'avete già visto!
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alex41
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martedì 24 agosto 2010
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una delle commedie più "dolci" negli ultimi anni.
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Nancy Meyers, la regista di "What Woman Whant" e "Tutto Può Succedere", ci regala una commedia romantica divertente, ma che nello stesso tempo fa riflettere e commuovere. Lo consiglio più alle appassionate dei film d'amore, come tutti i film di Meyers. Gli attori però sono molto bravi, a cominciare dalla bella Cameron Diaz, che in questo film mostra di essere una grande attrice che sa recitare, e lo stesso vale anche per Jude Law, Kate Winslet e il simpatico Jack Black, alle prese con il suo primo ruolo romantico e nello stesso tempo incredibile. Buona serata!
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