Lady in the Water

Dopo titoli importanti come "Il Sesto Senso", "Signs" e "The Village", tralasciando "Unbreakable", da M. Night Shyamalan ci si aspettava qualcosa di più di una misera favoletta per bambini che lo stesso regista racconta di frequente ai figli per farli addormentare; il pubblico rimane deluso, la critica anche, e forse anche Shyamalan questa volta non è rimasto pienamente soddisfatto del suo lavoro. Un film che in alcune frazioni riesce (non si sa se volutamente o meno) ad essere comico e distratto da quello che è il suo vero intento...(ma ce l'ha un vero intento ??) La balbuzie del protagonista Paul Giamatti, a mio avviso, è un aspetto che si poteva benissimo evitare... Bryce Dallas Howard è discreta nel ruolo della ninfa Story, ma viene praticamente sottomessa da quasi tutte le altre figure secondarie quali: la ragazza nipponica (Sarita Choudhury), il "gelido" critico (Bob Balaban), l'uomo dei rebus (Jeffrey Wright) ecc. Come gia asserito, stavolta Night non mi ha soddisfatto; lo vedo confuso, assente, e penso che anche altri avvertiranno la mia stessa sensazione che non è affatto quella che si avvertiva ai tempi del "Sesto Senso" quando M. era ancora in sè.