eugen
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giovedì 17 novembre 2022
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sempre interessante, ma... manca di"sviluppo"
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"Lady in the Water"(scritto e diretto da M.Night Shyamalan, 2006)e 'un film "mancato"a detta di molti critici di questo autore"fantastico", considerato uno dei prodotti della sua crisi creativa di quegli anni, dopo il successo di"THe sixt sense"(1999)ma, volendo , fino al film "The VIllage", successicvo di un lustro. Qui, in "Lady in the Water", un ex.medico, traumatizzato dall'uccisione della moeglie e dei figli, custode balbuziante di un residence"new age"(o quasi tale)si trova a cadere in acqua(piscina)incontrando una misteriosa ninfa, una"narf"nella mitologia-pare.coreana, messaggera di felicita'e di un"nuovo rinascimento"per l'umanita'ma minacciata da un mostro, lo scrunt, che si trova a dover.
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"Lady in the Water"(scritto e diretto da M.Night Shyamalan, 2006)e 'un film "mancato"a detta di molti critici di questo autore"fantastico", considerato uno dei prodotti della sua crisi creativa di quegli anni, dopo il successo di"THe sixt sense"(1999)ma, volendo , fino al film "The VIllage", successicvo di un lustro. Qui, in "Lady in the Water", un ex.medico, traumatizzato dall'uccisione della moeglie e dei figli, custode balbuziante di un residence"new age"(o quasi tale)si trova a cadere in acqua(piscina)incontrando una misteriosa ninfa, una"narf"nella mitologia-pare.coreana, messaggera di felicita'e di un"nuovo rinascimento"per l'umanita'ma minacciata da un mostro, lo scrunt, che si trova a dover.voler salvare, non sapendo bene chi siano i 3 personaggi"soteriologici"individuati(a quanto sembra, appunto)dalla leggenda inserita in tale mitologia. il protagonista si trova a dover sostanzialmente rinunciare a quanto si era ripromesso di fare e di raggiungere, salvo una"vittoria finale", non molto "credibile", quasi una "resurrectio post eventum" . Se Shyamalan ha sempre punti di partenza interessanti(sembra che il film sia tratto da una fiaba scritta ad uso dei suoi figli), lo sviluppo degli stessi non sembra ruscire ad essere coerente con quanto si propnenva di fare. Credo che la discrasia tra il progetto.impianto di fondo della storia e il suo sivluppo nasca da due elementi di fondo, che in realta'sono strettamente legati tra loro: A) la scissione tra la storia fantastica e la volonta'di ancorarla in un contesto teconologico (e post-tale)"duro"; B ) la formazione orientale delll'autore, figlio di intellettuali (medici)indiani deve e vuole radicarsi nella cultura e nel"way of life" degli States e in genere occidentale e allora certi "compromessi"fallisocno, come nell'0idea della"festa"che da'luogo a tutto uno scenario barocco, anche pesantmeente esibito, che appare francamente inutile alla struttura filmica. Movimenti di machcina inutili, dopo un inizio decisamente notevole, quasi una"perdita"totale in questo film che"parte bene", non risucendo a manternere, nel prosieguo della narrazione, lo stesso livello con cui era partito. Notevole Paul Giamatti(il cudode medico traumatizzato), Bryce Dallas Howard(la ninfa), volendo anche lo stesso autore e regista, nella parte(che qualcuno chiama di "co.protagonista")come colui che e'lo scrittore cui il protagonista si rivolge. . El Gato
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nessuno
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sabato 20 aprile 2019
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solo per cinefili che guardano ogni film
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ripetitivo e senza tensione. meglio guardare altro se non siete cinefili collezionatori di film. carina la scena dell'interrogatorio alla ninfa sotto la doccia e la scena della rivelazione del futuro dello scrittore (Vick) sempre sotto la doccia. anche il concept del cane che si mimetizza nell'erba non è male.
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enrico
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giovedì 5 aprile 2018
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delicato, fine, bellissimo
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Capolavoro di Shyamalan. Questo è addirittura meglio di The Village, scava nell'animo umano e di chi possiede la sensibilità necessaria per apprezzarlo. Lontanissimo dai film fracassoni e violenti, è una poesia su come qualuqne uomo o donna, anche i più comuni ed affetti da manie od emarginati, possano essere pedine fondamentali nel gioco della vita. Consigliatissimo.
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darpa
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giovedì 23 maggio 2013
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un filmetto imbarazzante da pelle d'oca...
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Ho visto il film nel 2007 la prima volta e, credetemi, non sono riuscito a finire di vederlo. Era la prima volta che capitava una cosa del genere nella mia vita; avevo visto altri film che non avevano suscitato in me apprezzamento, ma li ho sempre guardati fino alla fine, per poterli giudicare nel loro complesso. Con Lady in the water non ci sono riuscito. Ci ho provato. Ma non ci sono riuscito. Ricordo che giravo la testa in aria per non continuare la visione e che in più di un punto ho avuto i brividi alla schiena per l'imbarazzo.
Dopo molti anni ho voluto riguardarlo, per finire quell'opera di visione incompiuta, e le impressioni che ne ho avuto sono state le stesse: Lady in the water è un film brutto, pretenzioso, senza senso, che vorrebbe dire mille cose ma le dice nella maniera sbagliata.
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Ho visto il film nel 2007 la prima volta e, credetemi, non sono riuscito a finire di vederlo. Era la prima volta che capitava una cosa del genere nella mia vita; avevo visto altri film che non avevano suscitato in me apprezzamento, ma li ho sempre guardati fino alla fine, per poterli giudicare nel loro complesso. Con Lady in the water non ci sono riuscito. Ci ho provato. Ma non ci sono riuscito. Ricordo che giravo la testa in aria per non continuare la visione e che in più di un punto ho avuto i brividi alla schiena per l'imbarazzo.
Dopo molti anni ho voluto riguardarlo, per finire quell'opera di visione incompiuta, e le impressioni che ne ho avuto sono state le stesse: Lady in the water è un film brutto, pretenzioso, senza senso, che vorrebbe dire mille cose ma le dice nella maniera sbagliata. La messa in scena è imbarazzante, la sceneggiatura è come un treno che sta per andare a schiantarsi su un binario morto, nulla sembra avere un senso se non quello che gli viene dato (male) alla fine, i personaggi sono mal delineati e sembrano costantemente sospesi tra il desiderio di essere concreti e il tratteggio completamente fuori fuoco.
La storia non va. Non parte mai davvero. E' un continuo ciclo senza senso e senza fine, un diluire la minestra per arrivare al minutaggio finale, senza forza, senza convinzione, senza idee.
Alcuni utenti lo hanno osannato, dicendo che bisogna prenderlo per quello che è, una fiaba: io dico che anche le fiabe hanno bisogno di un senso, di un ritmo, di una sceneggiatura efficace. Lady in the water non ha nulla di tutto questo.
Quando l'ho rivisto non solo mi sono tornati i brividi lungo la schiena, ma ho anche iniziato a sudare freddo.
Una pellicola orribile, uno spreco di tempo, uno dei film più brutti che io abbia mai visto. M. Night Shyamalan, dopo un paio di film di successo, si conferma come un regista del tutto sopravvalutato, senza idee originali e in grado di confezionare solo minestre insapore (come l'orrendo "E venne il giorno...")
Di sicuro tra qualche anno (se non già adesso) Lady in the water finirà nell'albo d'oro degli amanti del trash...
Inguardabile
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4ng3l
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martedì 25 settembre 2012
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una fiaba bellissima che si perde poi un pò
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La trama è ad un livello altissimo, sia di qualità che di interesse suscitato dalla dolce storia. Attori in gamba e personaggi riusciti alla grande, con una sceneggiatura abbastanza dinamica e propositiva. Peccato per il finale un pò sbrigativo e l'improponibilità dei guardiani degli alberi, un pò scialbi nell'aspetto e nelle azioni. Da applausi, soprattutto per il coraggio espresso nel non creare un film senza spessore.
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sarawhite
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mercoledì 9 maggio 2012
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film vietato a chi non sa sognare
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Scrivere una recensione su questo film non è semplice, non si può parlare di fotografia perfetta ne di costumi da oscar, non si può discutere sugli effetti speciali ne sulla particolare attitudine degli attori, si deve fare di più, si deve aprire quel cassetto in cui custodiamo il meglio di noi, quel cassetto che durante l'infanzia è stato riempito di archetipi quali la fiducia, il sacrificio, il coraggio e il senso del dovere : il senso della vita, di ogni singola vita. C'è la purezza della ninfa, c'è il legame indossolubile dell'uomo con l'acqua, c'è la riflessione sul male che l'uomo sta facendo al mondo allontanandosene sempre più, c'è la forza dell'eterogeneità, la struttura è quella di una fiaba tanto che la stessa storia raccontata dalla signora coreana fa riferimento alle funzioni di Propp, alle regole di tutte le fiabe e se riuscite ad entrare in sintonia con il racconto i grandi cani vi faranno davvero paura, la purezza di Story vi abbaglierà e desidererete essere uno degli abitanti di quel condominio ad esempio un guaritore, difensore o altro.
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Scrivere una recensione su questo film non è semplice, non si può parlare di fotografia perfetta ne di costumi da oscar, non si può discutere sugli effetti speciali ne sulla particolare attitudine degli attori, si deve fare di più, si deve aprire quel cassetto in cui custodiamo il meglio di noi, quel cassetto che durante l'infanzia è stato riempito di archetipi quali la fiducia, il sacrificio, il coraggio e il senso del dovere : il senso della vita, di ogni singola vita. C'è la purezza della ninfa, c'è il legame indossolubile dell'uomo con l'acqua, c'è la riflessione sul male che l'uomo sta facendo al mondo allontanandosene sempre più, c'è la forza dell'eterogeneità, la struttura è quella di una fiaba tanto che la stessa storia raccontata dalla signora coreana fa riferimento alle funzioni di Propp, alle regole di tutte le fiabe e se riuscite ad entrare in sintonia con il racconto i grandi cani vi faranno davvero paura, la purezza di Story vi abbaglierà e desidererete essere uno degli abitanti di quel condominio ad esempio un guaritore, difensore o altro...Il finale dà speranza ma è comunque amaro: ancora una volta una persona dovrà morire per cambiare (forse) il mondo. Se lady in the water non vi è piaciuto fossi in voi io mi preoccuperei e mi chiederei il perchè.
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dandy
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venerdì 6 aprile 2012
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boh!
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Shyamalan si è rivolto prima alla Buena Vista,poi dopo dissensi è andato alla Warner per girare il film come piaceva a lui.I casi sono due:o non gliel'hanno permesso neanche lì,o doveva avere le idee molto confuse.Un pò favola messianica,un pò horror fiabesco,un pò gioco corale in un America multietnica post 11 settembre.Le premesse sono affascinanti,ma lo svolgimento è in grado di scontentare davvero tutti.Ferraginoso,ripetitivo,e soprattutto piatto.Malgrado la presenza di una minaccia sovrannaturale,non c'è praticamente tensione,e si ha l'idea che i personaggi non corrano il minimo pericolo.Nonostante l'impegno del cast,si fatica davvero a restare coinvolti.
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Shyamalan si è rivolto prima alla Buena Vista,poi dopo dissensi è andato alla Warner per girare il film come piaceva a lui.I casi sono due:o non gliel'hanno permesso neanche lì,o doveva avere le idee molto confuse.Un pò favola messianica,un pò horror fiabesco,un pò gioco corale in un America multietnica post 11 settembre.Le premesse sono affascinanti,ma lo svolgimento è in grado di scontentare davvero tutti.Ferraginoso,ripetitivo,e soprattutto piatto.Malgrado la presenza di una minaccia sovrannaturale,non c'è praticamente tensione,e si ha l'idea che i personaggi non corrano il minimo pericolo.Nonostante l'impegno del cast,si fatica davvero a restare coinvolti.Troppo ambizioso e troppo personale.Di fatto,un flop al botteghino e uno stuolo di critiche feroci.Come se l'avesse previsto,Shyamalan(che sceneggia e interpreta Vick) ha inserito un critico cinematografico antipatico che finisce male(una delle poche idee apprezabili).Si può ammirare la sventatezza di un regista che ha deciso(almeno per ora)di stare alla larga dai clichè hollywoodiani.
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molenga
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venerdì 5 agosto 2011
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bravo lui, belle ed eterea lei
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Giamatti non è Barney: è Cleveland Heep, un uomo calvo con le guanciotte piene e un dramma infinito alle spalle, l'uccisione della moglie e della figlia...una misteriosa e bellissima ragazza lo salverà dalla tristezza dandogli una missione da fiaba. Film da rimorchio
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maurizio frizziero
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giovedì 28 luglio 2011
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una case history per edward de bono
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Recensione breve. Ottima la scelta dei personaggi principali, Cleveland e Story, perfetti nei loro ruoli. Deduzioni troppo facili portano all'errore. Solo alla fine, esempio di pensiero laterale, le tessere si ricompongono. A proposito di pensiero laterale, la chicca è quella della farfalla: si posa sulla donna anziana e tutti sono portati a sceglierla per la sua funzione... nessuno pensa all'accumulatore di farfalle, Cleveland perchè la scena è girata in soggettiva... Gran parte del merito va allo sceneggiatore che compone un mosaico e lascia anche allo spettatore il compito di ricomporre le tessere...
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jayan
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mercoledì 2 febbraio 2011
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una bella favola moderna molto originale
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Ancora una volta un ottimo film di Shyamalan, dove racconta una favola ambientata in tempi moderni su una donna che proviene da un'altra dimensione ed è venuta sulla terra per aiutare e ispirare uno scrittore a scrivere un libro che darà una svolta alla storia dell'umanità, portandola dalla guerra e l'odio all'amore e la pace. Come in ogni favola ci sono le forze del male che vogliono impedire che il bene trionfi. E allora Paul Giamatti, grande interprete di un medico frustrato per non essere riuscito a salvare la sua famiglia e che ora gestisce un condominio, verrà in aiuto a "Story" (il nome di questa specie di angelo che vive nell'acqua della piscina del condominio). Dopo diversi malintesi, correndo il rischio di essere divorato da una creatura maligna mostruosa, i nostri amici/eroi riusciranno a salvare Story e farla riuscire nella sua missione.
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Ancora una volta un ottimo film di Shyamalan, dove racconta una favola ambientata in tempi moderni su una donna che proviene da un'altra dimensione ed è venuta sulla terra per aiutare e ispirare uno scrittore a scrivere un libro che darà una svolta alla storia dell'umanità, portandola dalla guerra e l'odio all'amore e la pace. Come in ogni favola ci sono le forze del male che vogliono impedire che il bene trionfi. E allora Paul Giamatti, grande interprete di un medico frustrato per non essere riuscito a salvare la sua famiglia e che ora gestisce un condominio, verrà in aiuto a "Story" (il nome di questa specie di angelo che vive nell'acqua della piscina del condominio). Dopo diversi malintesi, correndo il rischio di essere divorato da una creatura maligna mostruosa, i nostri amici/eroi riusciranno a salvare Story e farla riuscire nella sua missione. Bravissimo Paul Giamatti (che è il centro del film) e gli altri interpreti. La storia ha anche spunti di umorismo, o meglio ironia, che a volte rompono le atmosfere drammatiche. E' un film piacevole da seguire e molto originale. Complimenti al regista. Un film da non perdere.
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