La città proibita |
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Un film di Zhang Yimou.
Con Chow Yun-Fat, Li Gong, Jay Chou, Ye Liu, Chen Jin, Li Man, Qin Junjie, Dahong Ni.
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Titolo originale Curse of the Golden Flower / Man cheng jin dai huang jin jia.
Drammatico,
durata 111 min.
- Cina, Cina 2006.
uscita venerdì 25 maggio 2007.
MYMONETRO
La città proibita
valutazione media:
3,63
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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La maestosità del coloredi G.Feedback: 0 |
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giovedì 7 giugno 2007 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Più di quarant'anni fa il celebre Cartier Bresson sosteneva la tesi per cui le pellicole a colori non erano capaci (giustamente) di riprodurre tutte le sfumature e quindi le scale cromatiche del colore, per questo quindi prediligeva la pellicola in bianco nero. Peccato che non ha potuto conoscere le attuali potenzialità del colore che Zhang Yimou ed il suo direttore della fotografia Zhao Xiaoding con ricercatezza stilistica e tecnica allo stesso tempo sono riusciti a raggiungere in questa nuova pellicola La città proibita. L'oro infatti è la dominante del film costellato da altri colori come l'azzuro il verde ed altri splendidamente abbinati ed affiancati a questo. L'oro è qui il colore del crisantemo (proprio dall'etimologia greca "fiore dorato") che raffigura in modo chiastico la maestosità del palazzo imperiale e ,di contro, il simbolo del golpe organizzato dall'iperatrice contro il marito. E' l'oro che sottolinea l'infinita ricchezza della famiglia imperiale ed allo stesso tempo la pesantezza che porta ad esserne membro (la scena in cui imperatore e imperatrice per quanto irati e tristi si tolgono violentemente le vesti). Una sceneggiatura impeccabile scritta dallo stesso regista insieme a Wu Nan e Bian Zhihong che verrebbe definita da alcuni shakespiriana , ma che di fatto è solo tragica e segna un continuum con la leteratura cinese che offre molto in quanto a storie di intrighi di corte, ambizioni e storie passionali. E così Zhang Yimou con quest'ultima sua pellicola, ultima della trilogia dopo Hero e La foresta dei pugnali volanti che fa omaggio alla sua Cina pubblicizzando , in un contesto storico difficile, una sua immagine splendente ed esteticamente unica e variegata; probabilmente contro tutte le attuali , comuni e basse convinzioni .
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