Doom

Fin dal primo capitolo del videogame(lontano 1992...)aspettavo con ansia il film,ma pochi mesi prima dell'uscita ufficiale italiana,leggo on-line di delusioni e bassi voti indirizzati alla pellicola omonima...Domenica corro al cinema,aspettandomi l'ennesima pessima trasposizione cinematografica,quando invece trovo un film degno di portare tale nome.La cosa che mi ha colpito più positivamente è la trama,ben ideata,ben messa a conoscienza dello spettatore e senza evidenti lacune,chiude tutti gli interrogativi e ne apre molti sulla morale e l'etica delle decisioni(si possono non eseguire oppure non si hanno chance?) dimostrando che si può creare una trama funzionale ad un videogioco spara-ricarica-ed-asciuga-sangue come DooM e allo stesso tempo darle un significato reale. [+]

Fin dal primo capitolo del videogame(lontano 1992...)aspettavo con ansia il film,ma pochi mesi prima dell'uscita ufficiale italiana,leggo on-line di delusioni e bassi voti indirizzati alla pellicola omonima...Domenica corro al cinema,aspettandomi l'ennesima pessima trasposizione cinematografica,quando invece trovo un film degno di portare tale nome.La cosa che mi ha colpito più positivamente è la trama,ben ideata,ben messa a conoscienza dello spettatore e senza evidenti lacune,chiude tutti gli interrogativi e ne apre molti sulla morale e l'etica delle decisioni(si possono non eseguire oppure non si hanno chance?) dimostrando che si può creare una trama funzionale ad un videogioco spara-ricarica-ed-asciuga-sangue come DooM e allo stesso tempo darle un significato reale. Il ritmo lento e poi frenetico che ha sempre accompagnato i buoi labirinti della serie è rimasto intatto,può non piacere,ma è necessario.Ottima la fotografia.I testi nascondono citazioni,ma anche frasi evitabili come "semper fidelitas".inno di The Rock che si deve far riconoscere, nell'ingresso finale(non dico troppo se no faccio spoiler).Esaltente ed esemplare è la caratterizzazione dei personaggi,Goat in testa,a seguire Destroyer e la sua fantastica lotta nella cella,una scena esaltante,forse la più bella di tutto il film,dopo la sequenza in prima persona,ovviamente,anche se un pò esagerata è comunque fantastica e darà brividi a chi ama gli FPS.Da notare il ridotto uso di effetti speciali in favore di manichini e giochi di luce,una segno di genuinità della realizzazione.Insomma pur con un ridotto budget e un cast semi-professionale,abbiamo davanti uno dei più bei film del suo genere,pietra miliare per la caratterizzazione e l'atmosfera totalmente a DooM 3,balzi sulla sedia e sangue(a litri) compresi.Consigliato senza dubbi.Un suggerimento:gustatevelo in una sala con un degno sistema audio. [-]

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Polacco, emigrato in U.S.A. nel 1972, Andrzej Bartkowiak (1950) è un "giovane regista" con un notevole passato da direttore di fotografia (per tutti The Verdict, Prizzi's Honour, Speed) che si avventura nel mondo dei video giochi al cinema con un buon risultato. Merito anche di una produzione che ha puntato più sulla storia che sul budget. E Dave Callaham (che oltre la storia partecipa anche alla sceneggiatura) ne confeziona una lineare, differente ma probabilmente migliore di quella del DOOM 3 da cui è evidentemente tratto, con alcune idee e temi non privi di connotazione reale oltreche attuale (mutazioni genetiche) ed evitando proprio quella fase che poi è veramente la più debole di uno dei giochi con il maggior successo di vendite di sempre: non c'è alcun bisogno di andare fisicamente all'Inferno (e ritorno, punto debole logico del gioco appunto) quando l'inferno lo crea multinazionale di turno prima nella base Olduvai in Marte e poi sulla Terra, in conseguenza di esperimenti "illegali" solo per tutti meno UAC o Umbrella Corporation. [+]

Polacco, emigrato in U.S.A. nel 1972, Andrzej Bartkowiak (1950) è un "giovane regista" con un notevole passato da direttore di fotografia (per tutti The Verdict, Prizzi's Honour, Speed) che si avventura nel mondo dei video giochi al cinema con un buon risultato. Merito anche di una produzione che ha puntato più sulla storia che sul budget. E Dave Callaham (che oltre la storia partecipa anche alla sceneggiatura) ne confeziona una lineare, differente ma probabilmente migliore di quella del DOOM 3 da cui è evidentemente tratto, con alcune idee e temi non privi di connotazione reale oltreche attuale (mutazioni genetiche) ed evitando proprio quella fase che poi è veramente la più debole di uno dei giochi con il maggior successo di vendite di sempre: non c'è alcun bisogno di andare fisicamente all'Inferno (e ritorno, punto debole logico del gioco appunto) quando l'inferno lo crea multinazionale di turno prima nella base Olduvai in Marte e poi sulla Terra, in conseguenza di esperimenti "illegali" solo per tutti meno UAC o Umbrella Corporation. Doom è un film curato (se non ci credete, check out il dvd extended edition), con suspence e momenti divertenti, violenza "misurata" (rispetto al gioco non c'è storia) degnamente recitato da tutto il team salva mondo a cominciare da Karl Urban (più convinto che in Chronicles of Riddick o The Lord Of The Ring) e da Rosamund Pike, già apprezzata nel The Libertine (ma davvero troppo bella e sexy per aver quel nome), per passare a The Rock, attore onesto che da (sempre) tutto il (molto) poco che ha, per finire con i divertenti Raz Adoti, ancora una volta coinvolto in un "video-film" (non vi sarà sfuggito in Resident Evil:Apocalypse), e Richard Brake che nel 2005 olte a Doom è comparso anche in Munich e in Batman Begins. Non c'è niente di nuovo in un film com Doom eppure, come per il primo in Resident Evil, la sensazione di realtà o futuri possibili si avverte in diversi momenti e anche "l'eroe" in situazioni di quel tipo appare credibile: le multinazionali si sono già sovrapposte al governo degli stati chissà da quanto tempo e gli "eroi" in circolazione sono davvero una sparuta pattuglia con davvero poche speranze di "cambiare" le sorti del mondo (e loro si che giocano in modalità "nightmare" senza il "god mode"). Tantissime le citazioni ma ovviamente apprezzabili solo da chi ha passato notti e non solo a giocare a Doom. Buoni gli incassi negli U.S.A., davvero magri in Italia per un film che di violento ha soprattutto il titolo ma capisco i protettivi genitori italiani: meglio far innamorare i figli di una squadra di calcio. [-]

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Una squadra di determinati militari riceve la missione di atterrare su Marte e distruggere, all'interno di un remoto e sinistro laboratorio, una minaccia incontrollabile. Una volta giunti sul posto, la cosiddetta minaccia, si rivelerà il frutto di un esperimento genetico fallito che, se gli verrà data la possibilità di dirigersi verso la Terra, potrebbe contagiare tutti come un virus. Trasposizione cinematografica di un videogame di successo per console; i cosiddetti sparatutto dove il protagonista(Karl Urban) è rappresentato con l'arma in soggettiva, proprio come nel videogioco. Partendo dal presupposto che si tratta di una trasposizione e che la sceneggiatura sia di pura invenzione, il film si mantiene all'altezza del prodotto originale e tra personaggi stereotipati(vedi il wrestler Dwayne 'The Rock' Johnson e il rapper Raz Adoti), effetti speciali spettacolari ma non troppo computerizzati, e creature da B Movie alla Jim Wynorski, scorre veloce, senza pretese e coinvolgendo pienamente lo spettatore. [+]

Una squadra di determinati militari riceve la missione di atterrare su Marte e distruggere, all'interno di un remoto e sinistro laboratorio, una minaccia incontrollabile. Una volta giunti sul posto, la cosiddetta minaccia, si rivelerà il frutto di un esperimento genetico fallito che, se gli verrà data la possibilità di dirigersi verso la Terra, potrebbe contagiare tutti come un virus. Trasposizione cinematografica di un videogame di successo per console; i cosiddetti sparatutto dove il protagonista(Karl Urban) è rappresentato con l'arma in soggettiva, proprio come nel videogioco. Partendo dal presupposto che si tratta di una trasposizione e che la sceneggiatura sia di pura invenzione, il film si mantiene all'altezza del prodotto originale e tra personaggi stereotipati(vedi il wrestler Dwayne 'The Rock' Johnson e il rapper Raz Adoti), effetti speciali spettacolari ma non troppo computerizzati, e creature da B Movie alla Jim Wynorski, scorre veloce, senza pretese e coinvolgendo pienamente lo spettatore. La pellicola di Andrzej Bartkowiak(Ferite Mortali) è tecnicamente perfetta e riesce a riprodurre le ambientazioni del videogioco senza tralasciare i particolari fantascientifici e le sequenze di azione adrenalinica. Uscita cinematografia nel 2006, vietato ai minori di 14 anni e inspiegabile insuccesso di pubblico e critica mondiale. Una curiosità: stupisce il fatto che Uwe Boll non abbia preso parte al progetto, difatti per lui, Doom sarebbe stata una buona pellicola da dirigere. [-]

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Una sola scena degna di nota: a pochi minuti dalla fine del film (!!!) lo spettatore viene catapultato al centro di una mega sparatoria e sembra di rivivere il videogame da cui è tratto. Si perchè il film è l'adattamento di quel gioco di planetario successo, ma nessuno se ne sarebbe mai e poi mai accorto senza quegli unici atti di puro godimento. Infatti è tutto sbagliato, tutto fatto male, tutto demenziale, dilettantistico e fin troppo adolescenziale per avere un minimo di credibilità. A parte Johnson, adattissimo in parti come queste, tutto il cast fa sorgere più di una perplessità. Agli amanti estremi del gioco e di film di genere piacerà (e non ne sono del tutto sicuro) per il resto è dimenticabilissimo e dico poco.

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