Casino Royale

Film 2006 | Azione, 145 min.

Regia di Martin Campbell. Un film Da vedere 2006 con Daniel Craig, Eva Green, Mads Mikkelsen, Judi Dench, Jeffrey Wright, Giancarlo Giannini. Cast completo Genere Azione, - USA, Gran Bretagna, Germania, Repubblica ceca, 2006, durata 145 minuti. Uscita cinema venerdì 5 gennaio 2007 distribuito da Sony Pictures Italia. - MYmonetro 3,57 su 13 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento martedì 3 marzo 2020

Argomenti:  007 James Bond

James Bond, alle origini della sua carriera, è sulle tracce di Le Chiffre, uno spregiudicato banchiere che finanzia organizzazioni terroristiche. Ma finirà per trovare l'amore... In Italia al Box Office Casino Royale ha incassato 8 milioni di euro .

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Consigliato sì!
3,57/5
MYMOVIES 4,00
CRITICA 3,07
PUBBLICO 3,19
CONSIGLIATO SÌ
Un film in cui tutto ha l'incanto ma anche la brutale materialità della prima volta, che rinnova il mondo narrativo classico di Bond.
Recensione di Marzia Gandolfi
Recensione di Marzia Gandolfi

Dopo essersi guadagnato due zeri e la licenza di uccidere James Bond, alle origini della sua carriera, è sulle tracce di Le Chiffre, uno spregiudicato banchiere che finanzia organizzazioni terroristiche. L'intervento di Bond manda all'aria i suoi piani, sventando un attentato ai danni di una compagnia aerea. Le Chiffre si ritrova così in debito e in imbarazzo con un misterioso signore della guerra africano, per saldare il conto organizza un'esclusiva partita a poker al Casino Royale nel Montenegro. Finanziato dal governo e controllato dall'affascinante contabile Vesper Lynd, Bond è tra i dieci ricchi partecipanti che gareggiano per il piatto milionario. Sopravvissuto a una lunga notte di bluff, strategie, inseguimenti, avvelenamenti e torture, sarà l'amore a piegare l'agente britannico e a condizionarne il destino sentimentale.
Dopo aver diretto Goldeneye e il James Bond charmant (e irlandese) di Pierce Brosnan, Martin Campbell scommette su Daniel Craig e vince senza bluffare al tavolo verde del Casino Royale. Il suo nuovo episodio 007 mostra la genesi di James Bond e colma il suo passato, informandoci sugli antefatti. Il ruvido agente di Daniel Craig mantiene i riferimenti strutturali col Bond "seriale", confrontandosi con i tratti distintivi del suo personaggio, indagandone nuove possibilità espressive senza mai negarlo.
È vero, Daniel Craig è fenomenologicamente più vicino all'antagonista di Bond, magari russo e magari letale, ma le sue doti recitative rinnovano da sole il mondo narrativo di Bond, rivelando allo spettatore i suoi "ingredienti" e quelli del suo Vodka-Martini. La spia di Campbell, ispirata al primo romanzo di Fleming, è già a suo agio dentro all'azione, alle location esotiche, allo smoking, o alla guida di una Aston Martin, ma è ancora privo di Moneypenny, di Q e dei suoi gadget avveniristici, dei motoscafi, del sesso premio e della presentazione cool ("Il mio nome è Bond, James Bond"). Perché non è ancora Bond, quello di Connery, di Lazenby, di Moore, di Dalton, di Brosnan, il raffinato agente dello spionaggio inglese, bagaglio di un condiviso immaginario collettivo.
In Casino Royale tutto ha l'incanto ma anche la brutale materialità della prima volta. Ottenuti due zeri, ovvero la licenza di uccidere, in un flashback in bianco e nero, Bond affronta la sua prima missione e il suo primo inseguimento: un'incredibile corsa urbana a ostacoli a Nambutu, dietro a un dinamitardo campione di parkour. L'azione, che proietta direttamente il personaggio nelle ambasciate, negli aeroporti e nei luoghi aperti perennemente minacciati da attacchi terroristici, si apre al melodramma, all'autobiografismo e al sentimentalismo. La parte action radicalizzata nella serie viene sottoposta ai movimenti e ai ripiegamenti del cuore, innamorando Bond di Vesper Lynd come da copione e da romanzo. La bella tesoriera della "dreamer" Eva Green determinerà il Bond seduttore e fonderà il presunto sessismo del genere. Luogo di culto e di fascinazione assoluta degli 007 è pure la sigla musicale dei titoli di testa. Sulla canzone di Chris Cornell scorrono i personaggi, allegorizzati in silhouette ridotte in semi di cuori e picche dalla pistola di Bond, finalmente tornato.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
mercoledì 6 aprile 2011
Camillo

James Bond ritorna nelle sale cinematografiche,ma questa volta siamo in presenza di un reboot.Infatti James si è appena guadagnato la licenza di uccidere(quindi il doppio zero)e sta investigando su Le Chieffre,un uomo senza scrupoli che gestisce il capitale di tutti i terroristi del mondo.L'obiettivo è di indagare su di lui e di catturarlo.

venerdì 2 novembre 2012
Capo Apache

Nel 2006 Martin Campbell dirige il riavvio della saga di 007, con Daniel Craig come protagonista. Ma perché giudico questo un ottimo film? Casino Royale si discosta completamente dal vecchio 007 che conosciamo, mostrandoci un agente molto più violento e rude, senza però abbandonare lo charme e il savoir faire tipico della spia inglese.

mercoledì 6 maggio 2009
mara baraldo

Il film mi è piaciuto moltissimo. Ha tutti gli ingredienti neccessari, azione, sentimento, velocità, storia. Gli attori sono bravissimi, e cosa che non mi capitava da un po', dopo aver visto questo film, non faccio altro che pensarci...Rivedo mentalmente le scene, le battute più significative, mi è entrato nel cuore. Forse è proprio questo che i film si propongono, farci evadere dalla nostra modiocre [...] Vai alla recensione »

venerdì 7 gennaio 2011
Stefano Burini

Il 21esimo capitolo della serie più longeva della storia del cinema presenta vari motivi di interesse. In primo luogo il fatto di costituire una sorta di “anno zero” per l’agente speciale più famoso del mondo: “Casino Royale” è basato sul primo, omonimo, romanzo scritto da Ian Fleming e ci narra la genesi del Bond che conosciamo, il modo in cui si è guadagnato la licenza di uccidere (con un fascinoso [...] Vai alla recensione »

venerdì 14 luglio 2017
laurence316

21° film della serie, arriva a 4 anni di distanza da La morte può attendere (uno dei peggiori dell'intera saga), ma si presenta quale un reboot: si riparte dalle origini del personaggio, quando James Bond ha appena ottenuto il doppio 0, ovvero la licenza di uccidere. E Casino Royale si rivela, sorprendentemente, uno dei migliori della serie.

venerdì 14 agosto 2015
JackPug

Con "La morte può attendere" la prima saga di James Bond è conclusa ... ma ecco che l'agente 007 di Fleming ritorna e con dei film più interessanti, sempre ricchi di azione e suspance ma molto più ricchi dal punto di vista sentimentale e psicologico. "Casino Royale" apre le porte al nuovo 007, un Bond più moderno e non ancora agente doppio [...] Vai alla recensione »

venerdì 15 luglio 2016
aurelio76

Il film inizia in bianco e nero sottolineando più dei precedenti la radice antica di Bond. Un omaggio alla stagione migliore del cinema dal punto di vista cromatico, assieme a quella del primo Technicolor anni '40, il più bello della storia del cinema a cui spesso i film di 007 hanno cercato di avvicinarsi. Geniali i titoli di testa. Il film è molto incentrato su James Bond, non ancora agente 00 (cioè [...] Vai alla recensione »

domenica 1 maggio 2016
angelino67

Da vecchio fan di Bond quando vidi la prima volta questo ci misi un po' a decidere a quale livello porlo nella sfolgorante filmografia di 007. Ma in scene come quella in cui Bond manda giù un whisky dopo essersi lavato le ferite o quella sotto la doccia o al ristorante con la stupenda Vesper Lind (anche Solange è estremamente attraente) - la cui ambiguità ricorda quanto [...] Vai alla recensione »

lunedì 2 novembre 2015
Barolo

Per i nostalgici amanti di Connery, Moore e Brosnan i migliori Bond ,a mio parere,questo film è una delusione,tuttavia condiderando che i tempi cambiano e con loro anche i gusti,possiamo annoverare quest'opera senz'altro tra le riuscite della saga.Lo 007 di Craig è molto virile,macho,ma con poca ironia, tormentato e ombroso, è poco propenso alla frivolezza rispetto ai suoi [...] Vai alla recensione »

lunedì 28 dicembre 2015
Citizen Kane

Immagino che poche persone,oltre a conoscere James Bond sul grande schermo, abbiano conosciuto nella lettura di Jan Fleming questo eccezionale personaggio, che continua idealmente la tradizione letteraria del mito maschile combattente e vincente  dopo innumerevoli peripezie e pericoli.Questo mito è già presente nella letteratura classica antica (Ulisse)e si tramanda nel corso [...] Vai alla recensione »

sabato 5 settembre 2015
tmpsvita

Uno 007 con poca azione e molte parole. E questo è sia il difettto che il pregio di questo nuovo Bond. Infatti le scene d'azione sono molto poche e la più lunga la si ha all'inizio, una scena d'azione fatta davvero con i fiocchi, diretta con grande bravura, e piena di stunt sensazionali. Poi ce n'è un'altra piccola nell'intermezzo e alla fine un'altra, [...] Vai alla recensione »

sabato 5 ottobre 2013
giank51

Del vecchio agente 007 , fatto sicuramente di avventure azzardate ma anche di classe e  tocchi di raffinatezza, qui non resta che la varietà degli scenari. Si va dalla Svizzera a Venezia con indubbie capacità fotografiche. Solo che il nostro agente non fa che distruggere tutto quello che tocca. Riesce anche a far crollare un palazzo sul Canal Grande.

giovedì 28 ottobre 2010
Jayan

Un film mediocre, basato principalmente sugli effetti speciali, sugli inseguimenti - che dire, realizzati bene - e su tutto ciò che non appartiene al mondo del mito James Bond. Manca la classe di 007, il suo charm, finora interpretato bene, oltre che da Sean Connery, che l'ha iniziato e lanciato, anche da Michael Moore, che ne ha continuato egregiamente le tracce.

lunedì 21 settembre 2009
il_marco95

Mi sono letteralmente stupito dei voti negativi, dei nì e dei perplessi. Perchè?? Questo film è pura arte, cinema allo stato puro, nonchè uno dei miei film preferiti. L'azione si combina con momenti di regia ottima e riprendendo la frase del titolo: bond rinasce...in meglio. Grande interpretazione di Daniel Craig che da freschezza e originalità al personaggio, di Eva Green (bellissima), del villain [...] Vai alla recensione »

lunedì 25 aprile 2011
solvsrf

Non c'è dubbio questo Bond è il miglior di sempre... tutte le riprese mozzafiato l'azione la suspance della partitina a carte... vedetelo perchè è un must.

martedì 28 agosto 2012
Egyfilm

Un bellissimo film da vedere consiglio a tutti di vederlo. E' Bellissimo

venerdì 21 ottobre 2011
pisciulino

Dal primo romanzo di Ian Fleming un film che si inserisce nel ramo del Bond roccioso, duro ma splendente come un diamante che era stato sublimato a suo tempo da Guy Hamilton con Goldfinger e Diamonds are forever, cui ben si attaglia il fascino gelido del protagonista. Martin Campbell supera il pur ottimo Goldeneye con Brosnan nell'ennesima rediviva della serie, fonte di spettacolo mondiale e spesso [...] Vai alla recensione »

venerdì 24 aprile 2009
Gennaro Romano

Ottimo Film , davvero fatto bene e migliore di tutti i film di 007 usciti. Ottimo Lavoro.

lunedì 18 febbraio 2013
Terminetor

Trovare un attore che sappia impersonare James Bond 007, il più grande agente segreto di tutti i tempi, non è mai facile. Tutti rimanemmo meravigliati quando la produzione annunciò a sorpresa che Pierce Brosnan non sarebbe più stato 007. Tanti furono i nomi dei probabili candidati alla successione, ma nessuno sembrava avere il giusto carisma e la giusta personalità [...] Vai alla recensione »

domenica 8 gennaio 2017
GUSTIBUS

Credo che con skyfall sia il miglior bond in 55anni...non avrei dato un penny all'allora semi SCONOSCIUTO Craig....invece lui BRAVO MA ha trovato un regista ottimo in una produzione perfetta...moderna...veramente un film perfetto!!....concluso con il quasi CAPOLAVORO  di SKYFALL...ILsecondo E'STATO mediocre e SPECTRE anche!...ma tutti hanno fatto mega incassi.

domenica 8 aprile 2018
elgatoloco

"Casino Royale"(2006, di Martin Campbell, pur se, trattandosi di un"Bond", l'autorialità andrebbe più decisamente distribuita, non attribuita sic et simpliciter al solo regista, pur tenendo conto, sempre e comunque, degli autori,intesi come soggettisti e sceneggiatori, il primo dei quali è ,ovviamente, Ian Fleming, lo scrittore da cui, pur liberamente, tutti "i Bond"sono tratti), è diverso dagli [...] Vai alla recensione »

martedì 5 novembre 2013
vanessa zarastro

Dimenticata del tutto l’ironia dell’agente 007 di Sean Connery, questa interpretazione di Daniel Craig è molto fisica – come si dice delle partite di calcio dove i giocatori si menano di brutto….- presenta uno 007 quasi proletario, sicuramente meno intellettuale. Molto solido e “maschio”, Craig prende il suo ruolo molto sul serio ed è molto, molto [...] Vai alla recensione »

martedì 29 luglio 2014
brando fioravanti

Solita americanata con scene d'azione che chiamarle ridicole è poco. Anche le partite a Poker sono paradossali. Ma incredibilmente c'è parte del pubblico che gradisce. Visto che tutto quello che accade è prevedibile si tenta di catturare lo spettatore aumentando le scene d'azione. Purtroppo nel nuovo millennio siamo nella piena devoluzione del cinema.

venerdì 28 gennaio 2011
irontato

giovedì 23 giugno 2011
Dragonia

Ma quale remake, che questa è la prima volta in assoluto che fanno il film tratto da Casino Royale, a parte l'episodio di Climax.

venerdì 7 ottobre 2011
tiamaster

il grande ritorno di bond,questa volta interpretato da daniel craig.il film seppur non pessimo cade in un errore,a mio parere,abbastanza grave:il mitico 007 viene ridotto a un die hard,a un episodio della saga di bourne ecc.bond,nei primi episodi,era più di questo,era un vero capolavoro e questa pellicola seppur sicuramente buona non dà a james bond un degno ritorno,si poteva fare di [...] Vai alla recensione »

sabato 17 luglio 2010
LorenzoMnt

All'inizio pensavo di vedere un bond simile ai precedenti.Appena visto avevo intenzione di strapparmi i capelli uno ad uno.Un bond così non l'avevo mai visto,rozzo,gelido e volgare,con modesto senso dell'umorismo...mi ha deluso(e i classici personaggi come moneypenny e Q sembra che si siano dissolti nel nulla).Sembra un film con jason bourne o un altro simile.

lunedì 14 novembre 2011
Dragonia

A fine visione non ci ho messo molto a capire quale sensazione provavo, ciòè il disappunto, per usare un eufemismo. Disappunto nel notare che il Bond leggendario, quello a cui ero abituato fin da quando ero bambino, il Bond di Connery, Moore, Brosnan, Dalton e Lazenby non esisteva più; disappunto nel vedere tanta inutile violenza e spargimenti di sangue da far invidiare film [...] Vai alla recensione »

venerdì 23 ottobre 2009
ingloriusbastard

Dov'era James Bond in questo film? Io ho visto solo una americanata di action-movie, completamente indifferente al fascino British di 007, totalmente intrisa di stupidità narrativa e banalità registiche per lasciare il solo spazio alle scene di botte-esplosioni-sparatorie. Qualcuno, se può, mi spieghi le differenze tra questo film e Mission Impossible o Jason Bourne.

martedì 30 ottobre 2012
Kino im Kopf

L’ho visto solo ultimamente e speravo di vedermi un bel “Bond” invece sono incappato in un film d’azione violento e basta. Assente del vero stile James Bond con il dovuto tocco all’inglese che Daniel Craig proprio non possiede – sembra proprio che Bond sia morto. L Sconsigliabile per gli amanti dei vecchi episodi.

Frasi
Temo di non essere così crudele.
Forse è solo fuori allenamento.
Dialogo tra James Bond (Daniel Craig) - Solange (Caterina Murino)
dal film Casino Royale
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Roberto Nepoti
La Repubblica

Non sarà il caso di parlare di miracolo; ma di risultato superiore alle attese, sì. La grossa difficoltà, con James Bond, consisteva non tanto nel liberarlo dei venti film e dei cinque attori precedenti, quanto piuttosto da quella specie di autoparodie che erano diventate le ultime avventure di 007. L'ottima idea è stata riprendere il primo romanzo di Ian Fleming, puntando sui momenti fondativi della [...] Vai alla recensione »

Peter Bradshaw
The Guardian

Daniel Craig è un magnifico James Bond. E tutti quelli che in questi mesi hanno pensato e detto il contrario dovrebbero chiedere scusa. Il film non è un ritorno allo 007 concepito da Fleming. Gli spettacolari segni della serie cinematografica ci sono ancora tutti. Ma per la prima volta da anni, siamo ansiosi di vedere il prossimo film. Da Internazionale, 12 gennaio 2007

Antonello Catacchio
Il Manifesto

Il mio nome è Blond, James Blond. Si potrebbe partire da qui per affrontare il nuovo episodio che vede come protagonista 007, il personaggio più longevo della storia del cinema. Già perché Bond ha cambiato faccia e colore dei capelli. Dopo Sean Connery, il classico, George Lazenby, la meteora, Roger Moore, il disincantato, Thimothy Dalton, il teatrante, Pierce Brosnan, il damerino (a parte l'apocrifo [...] Vai alla recensione »

Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Povero Daniel Craig, quante ne ha dovute sopportare. I fan dei precedenti Bond – in prima fila Sean Connery, Roger Moore, Pierce Brosnan, un passo indietro Timothy Dalton e George Lazenby – gli hanno scatenato contro il sito "craignotbond". Fungeva da character assassination ancora prima che venisse girata una sola scena del film. Craig aveva la colpa di essere biondo, con le orecchie a sventola, di [...] Vai alla recensione »

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Da quando Sean Connery ha abbandonato il ruolo dando il via a una lunga serie di sostituti, sceneggiatori e registi hanno fatto di tutto per mantenere giovane l'eroe più longevo partorito dalla Guerra Fredda. Così, film dopo film, l'agente 007 è stato sadico, ironico, acquatico, mediatico, cibernetico, perfino simil-pulp nel delirante La morte può attendere (Tarantino darebbe un braccio per girare [...] Vai alla recensione »

Luisa Cotta Ramosino
Il Domenicale

Rimpiange i bei tempi della guerra Dame Judi Dench di nuovo nei panni di M, capo dei Servizi segreti di Sua Maestà alle prese con una recluta dal futuro luminoso: Bond, James Bond, che ancora non si cura se il Martini vada agitato, mescolato o chissaché per diventare il drink della spia perfetta, e il vestito deve farselo scegliere da un'addetta del Tesoro che ha l'aspetto seducente di Eva Green. Vai alla recensione »

Maurizio Cabona
Il Giornale

Frenetica regia di Martin Campbell e programmatica rudezza di Daniel Craig fanno del James Bond di Casino Royale una macchina per uccidere anche più di quanto già fosse. Il gentiluomo del delitto di Stato, uscito dalle pagine di Fleming, era diventato il culturista in smoking di Connery, che il mondo ha amato, infischiandosi che differisse dalla versione autentica.

Boris Sollazzo
Liberazione

Craig, Daniel Craig. Giù il cappello e inchino al nuovo James Bond. Gliene avevano dette di tutti i colori, fans e addetti ai lavori: troppo brutto, troppo working class, persino troppo basso e troppo biondo. Con lui bisognava tornare alle origini: prendere il primo racconto di Sir Ian Fleming, Casino Royale, e rovistare nel passato dell'uomo in nero, così come non c'era riuscito il primo tentativo [...] Vai alla recensione »

Alessandra Levantesi
La Stampa

Dopo venti film e cinque diverse incarnazioni cinematografiche, James Bond ricomincia da capo: ovvero da Casino Royale, il romanzo spionistico che nel 1952 gli diede i natali e che per motivi di diritti non era stato finora utilizzato sullo schermo (ma con quel titolo uscì nel 1967 una versione parodistica all-star che è meglio dimenticare). Si racconta che lo scrittore inglese Ian Fleming si trovasse [...] Vai alla recensione »

Alberto Crespi
L'Unità

I veicoli pesanti della Fiat utilizzati nella sequenza d'apertura hanno avuto addirittura l'onore di un servizio al Tg: va bene che bisogna sostenere l'industria nazionale e che il nuovo 007 è molto «italiano», ma dovrebbe esserci un limite. Anche chiedere alla sarda Caterina Murino se ha paura di essere «incasellata» nel ruolo di Bond-Girl appare come una forzatura nazionalista: il suo personaggio, [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Preceduto da una campagna promozionale all'altezza, Casino Royale segna il trionfale ritorno di un «must» cinemaniaco e tanto basta. Solo, però, sul piano (sia pure rilevante) della mitografia, perché dal nostro punto di vista alla prova dei fatti il film di Martin Campbell non riaccende affatto l'immaginario dei nostalgici. Succede che le componenti di novità finiscono con il diventare dei veri e [...] Vai alla recensione »

Mauro Gervasini
Film TV

Dal primo romanzo di Ian Fleming, scritto nel 1953 in piena Guerra fredda, al Casino Royale cinematografico del 2006. In mezzo ci sono stati altri 20 film e l'evoluzione di un mito senza pari, come tale quasi sempre uguale a se stesso salvo le necessarie improvvisazioni dovute alle stagioni e agli interpreti. Lontano dal modello fleminghiano Sean Connery, spietato ma soprattutto rude; ironico e tagliente [...] Vai alla recensione »

NEWS
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mercoledì 16 maggio 2007
Paola De Rosa

I sentimenti la fanno da padrone nella videoteca di maggio con Cuori di Alain Resnais e L'amore non va in vacanza di Nancy Meyers. Nel primo, il maestro francese, autore di capisaldi della Nouvelle Vague come Hiroshima mon amour e L'anno scorso a Marienbad, [...]

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