Babel

Acquista su Ibs.it   Soundtrack Babel   Dvd Babel   Blu-Ray Babel  
Un film di Alejandro G. Iñárritu. Con Brad Pitt, Cate Blanchett, Gael García Bernal, Kôji Yakusho, Adriana Barraza.
continua»
Drammatico, durata 144 min. - USA, Francia, Messico 2006. uscita venerdì 27 ottobre 2006. MYMONETRO Babel * * * - - valutazione media: 3,04 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
federico barche venerdì 3 novembre 2006
incomunicabilità sul pianeta terra Valutazione 3 stelle su cinque
87%
No
13%

Babel. Benvenuti nel frullatore di Iñarritu. Il golden boy della nouvelle vague della cinematografia mondiale (alla pari con Paul Thomas Anderson, sia chiaro…) ci offre la sua personale Babele contemporanea. La storia è nota: si parla delle vicende dei personaggi di quattro nazioni lontane fra loro (Stati Uniti, Messico, Marocco e Giappone) che, causa un colpo di fucile partito dalle mani di due ragazzini in un paese sperduto del Marocco, vengono a intrecciarsi fra di loro. Ma il buon Alejandro vuole tenerci in sala due ore e trentacinque minuti per parlarci della storia di un fucile? No di certo. Il regista parla di incomunicabilità, ecco il tema. L’incomunicabilità fra il cacciatore giapponese e sua figlia, quella fra Brad Pitt e le autorità marocchine, l’incomunicabilità fra la tata messicana, il nipote (un Gael Garcia Bernal barbuto e “messicano” come non mai) e le autorità doganali americane, quella fra Brad Pitt e i compagni di viaggio. [+]

[+] lascia un commento a federico barche »
d'accordo?
turi catania domenica 29 ottobre 2006
la libertà e la sicurezza in marocco e in messico Valutazione 4 stelle su cinque
78%
No
22%

Aattanagliati quotidianamente da un crescendo inaresstabile di frode e violenza, comunamente si pensa all'insostituibile opera svolta dalle forze dell'ordine, come ad un incacellabile debito che contraiamo con essi, vigli e solerti custodi della nostra sicurezza, anche a costo del più estremo sacrificio. Innegabile che ciò sia vero, mo solo parzialmente:Alejandro Inarritu, ci rammenta, benefica terapia alle amnesie sugli irrinunziabili valori di garanzia sui quali è stato edificato lo stato di diritto contro gli abusi intollerabili dell'ancien regime, come gli apparati preposti alla sicurezza possono essere portatori di abusi e illegalità eguali, se non peggiori,a quelli di chi deliberatamente attenta ai nostri beni fondamentali:l'integrità fisica e la libertà| Il film, al di là di alcuni luoghi comuni, che comunque attingono porzioni di verità (l'egoismo smodato dei compagni di corriera, la vacuità degli adolescenti nipponici e non, la miseria e l'incultura cui sono condannate masse crescenti di umanità dolorente nella lande messicane e marocchine) appare un disperato grido di allarme contro l'incomunicabilità cui sembrano essere condanati gli abitanti del pianeta. [+]

[+] sei un mito (di cat)
[+] insomma... (di sally)
[+] è così (di cortomaltese)
[+] complimenti (di bacilla)
[+] lascia un commento a turi catania »
d'accordo?
skyros giovedì 2 novembre 2006
la tesi di un genio: inarritu Valutazione 5 stelle su cinque
72%
No
28%

Inarritu prima di girare i suoi tre film ha studiato la storia del cinema: me lo immagino in una stanza di Città del Messico, caldo soffocante, una pala al soffitto che gira... è da poco passato mezzogiorno e il buon Alejandro si alza, ancora stanco della notte passata in qualche bario a suonare pezzi di latino house... si di notte lavora come dj ma sogna di fare un film... e nei caldi pomeriggi si riguarda i film russi del primo novecento, poi ha quella cassetta che continua a mandare avanti e indietro, è quel film di Sergio Leone << mica male sto italiano, questo si che sa giocare col montaggio>>...... Forse è la mia visione romantica del cinema, della bella favola del regista, ma è vero che Inarritu ha imparato a giocare con il montaggio; in "21 grammi" era talmente accentuato questo gioco che un pò infastidiva, come quando Prince e Santana insistono troppo con un assolo, vien da dire, si lo sappiamo che siete bravi, ma poi l'ascolti questo assolo e vorresti che non finisse mai. [+]

[+] veneti..ma che doppiaggi fanno (di patavino)
[+] veneti..ma che doppiaggi fanno (di patavino)
[+] l'esistenza degli uomini ai tempi della globalizza (di emi)
[+] quando il batter d'ali d'una farfalla a new york.. (di percival)
[+] lascia un commento a skyros »
d'accordo?
martina giovedì 9 novembre 2006
altalenante Valutazione 3 stelle su cinque
81%
No
19%

Un film altalenante come la mia opinione sul film. Un film che alterna momenti di un'ottima regia, intensa ed originale, a momenti di troppa lentezza ed fermi eccessivi facendo durare il film forse un po' piu' del necessario. L'argomento trattato è molto interessante, ma soprattutto il modo in cui il regista ha deciso di trattarlo, rappresentando un mondo globalizzato, che nonostante sia visto in 4 parti diverse (per localizzazione, per vita quotidiana) del mondo (america, marocco, giappone, messico) siano comunque contaminate l'una da l'altra. Il mondo, una babele di diverse realta', diversi linguaggi, diverse abitudini e costumi, ma con una comunione, la solitudine, l'incomprensione, l'impotenza davanti alle istituzioni, la sensazione di far parte di una babele, appunto, piena di vite che contano (l'ambasciata americana che preferisce mandare un elicottero e bloccare l'ambulanza marocchina per garantire il meglio ai propri cittadini) e vite che di contro vengono spezzate per burocrazia o insensibilità al valore di una vita solo per il dubbio di aver a che fare con un terrorista (vedi il bambino marocchino). [+]

[+] lascia un commento a martina »
d'accordo?
weach domenica 5 dicembre 2010
intensa comunicazione per immagini Valutazione 4 stelle su cinque
83%
No
17%

lettura gradita
La potenza dei simboli,in senso implicito,è  forma , e le immagini  statiche ed in movimento disegnano intensamente il dramma che si vuole celebrare   .
Lunghi primi piani, ampi silenzi,   grande spazio alla dinamica  "dell'azione  energetica "fatta  da  inquadrature statiche ed in movimento che "parlano " un linguaggio lontano dal rumore, comunque vibrazionale  .
E' in scena il dolore planetario ,in contesti differenti , culture negli emisferi opposti del pianeta , ma con una sola ed  unica congiunzione fatta di assenze, di vuoti ,di mancanza d'amore ,di indifferenza , ma anche di ricerca  di un baricentro per ripartire;si cerca di sentire il cuore unico motore  di pace e d'amore. [+]

[+] lascia un commento a weach »
d'accordo?
claux giovedì 4 settembre 2008
prendi 3 paghi 1 = ottimo film e guadagno! Valutazione 4 stelle su cinque
75%
No
25%

Diciamo che è stata una bella sopresa trovarsi davanti a 3 film, tanto distanti nello spazio quanto uniti nel significato, che danno vita a una delle migliori pellicole degli ultimi anni sul tema della globalizzazione. La realtà distante ma sempre davanti ai nostri televisori del medio oriente con tutti i suoi problemi e le sue contraddizioni, l'america che guarda solo all'estetica e non ai veri problemi degli americani (pitt che sceglie il viaggio in marocco per essere "soli" chissà forse in america non serebbe riuscito a riconquistare sua moglie?), il giappone nella sua gelosa fotocopia americana e in questa ostinata rincorsa si porta con se i problemi della nostra società: gioventù drogata, mancanza di dialogo (non a caso secondo me il regista sceglie la ragazza sordomuta), il rapposto con i genitori perduto. [+]

[+] lascia un commento a claux »
d'accordo?
enrisaviano martedì 7 agosto 2007
il potere di una sola arma Valutazione 5 stelle su cinque
59%
No
41%

E' uno dei più bei film che ho visto nella mia esistenza, un capolavoro assoluto. Lo dimostra il fatto che, nonostante le storie siano sfalsate ed intrecciate temporalmente, sono tutte incredibilmente vive e comunicative. Ruota tutto attorno ad una sola arma, un'arma che complice l'ingiustizia e la chiusura delle del cuore umano, semina dolore e tragedia assecondando la legge karmica del destino. Una sola arma può muovere una incredibile spirale di violenza. Enri

[+] esistenza difficile (di alepol)
[+] lascia un commento a enrisaviano »
d'accordo?
nike22 sabato 21 novembre 2015
quattro storie per una vita! Valutazione 4 stelle su cinque
78%
No
22%

Alejandro Gonzales Inarritu è uno di quei registi che amano colpire dritto allo stomaco i propri spettatori. Come i precedenti “Amores perros” e “21 grammi” anche l’ultimo “Babel” è un film spietato, crudo, desolante e desolato, e nel medesimo tempo splendido, appassionante, esaltante ed emozionante. Come la vita d’altronde, quella vera. 
[+]

[+] lascia un commento a nike22 »
d'accordo?
filippo catani sabato 9 marzo 2013
un buon film ma manca un guizzo Valutazione 3 stelle su cinque
75%
No
25%

Diverse storie partono una parallela all'altra finendo poi per intersecarsi seppur si svolgano in continenti diversi. Una coppia è in viaggio in Marocco per cercare di superare la perdita del loro ultimo figlio. La donna però viene colpita da un proiettile vagante sparato da un pastore. Intanto i figli della coppia vengono portati in Messico dalla governante che deve presenziare al matrimonio del figlio. A Tokyio intanto una giovane ragazza sordomuta cerca di superare un grave lutto del passato cercando di dare sfogo alla sua sessualità.
Il film è molto interessante ma rispetto al precedente 21 grammi perde un po'. Certo ci sono alcuni punti interessanti nelle storie che si intersecano e sicuramente la parte più importante è quella dell'incomunicabilità che nella ragazza giapponese è ai massimi livelli ma che domina anche nel rapporto tra la coppia americana. [+]

[+] lascia un commento a filippo catani »
d'accordo?
andrea alesci giovedì 27 settembre 2012
un mosaico di vite disperse Valutazione 3 stelle su cinque
100%
No
0%

Nella malinconica melodia dell’incomprensibilità tracciata da Alejandro González Iñarritu ognuno è sordo alle voci dell’altro, che sia prossimo o lontano. Non capirsi, non comprendersi: piomba su di noi già dal titolo (Babel) questo precipitato biblico. Un disperdersi moderno nella terrena babele d’incomprensioni e ostacoli che gli uomini pongono sulla strada della reciproca convivenza.

Babel rappresenta la tragedia del mondo secondo la partitura del dolore. Ricongiunzione di storie disperse nello spazio, ma intimamente collegate nel tempo. Il montaggio alternato è condizione quasi necessaria al racconto di frammenti (inconsapevoli) d’un medesimo grande specchio, dove il tempo va in pezzi come riflesso di quello interiore, della memoria, che nella nostra testa si sfalda in immagini sovrapposte e indistinguibili. [+]

[+] lascia un commento a andrea alesci »
d'accordo?
pagina: 1 2 3 4 »
Babel | Indice

Recensioni & Opinionisti Premi
Multimedia Shop & Showtime
Pubblico (per gradimento)
  1° | federico barche
  2° | turi catania
  3° | skyros
  4° | martina
  5° | weach
  6° | claux
  7° | enrisaviano
  8° | nike22
  9° | filippo catani
10° | andrea alesci
11° | tiamaster
12° | so.
13° | giorpost
14° | alexlaby
15° | alberto
16° | roby
17° | piernelweb
18° | andyflash77
19° | cosmixo
20° | saretta
21° | danko188
22° | jayan
23° | ittoilg
24° | stefano colombini
25° | kondor17
26° | mats
27° | odissea 2001
28° | jacopo b98
29° | ettore bezzi
30° | lore
31° | gilmour
32° | mario scafidi
33° | anonimo
34° | marco
35° | analuizagelfei
SAG Awards (3)
Premio Oscar (7)
Golden Globes (8)
Festival di Cannes (1)
David di Donatello (2)
Critics Choice Award (7)
AFI Awards (1)


Articoli & News
Poster e locandine
1 | 2 | 3 | 4 | 5 |
Link esterni
Scheda | Cast | News | Trailer | Poster | Foto | Frasi | Pubblico | Forum | Shop |
prossimamente al cinema Film al cinema Novità in dvd Film in tv
Altri prossimamente » Altri film al cinema » Altri film in dvd » Altri film in tv »
home | cinema | database | film | uscite | dvd | tv | box office | prossimamente | colonne sonore | Accedi | trailer | TROVASTREAMING |
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies® // Mo-Net All rights reserved. P.IVA: 05056400483 - Licenza Siae n. 2792/I/2742 - credits | contatti | redazione@mymovies.it
Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso
pubblicità