Apocalypto |
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Un film di Mel Gibson.
Con Rudy Youngblood, Dalia Hernandez, Jonathan Brewer, Morris Birdyellowhead, Carlos Emilio Baez.
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Azione,
durata 139 min.
- USA 2006.
- Eagle Pictures
uscita venerdì 5 gennaio 2007.
- VM 14 -
MYMONETRO
Apocalypto
valutazione media:
3,45
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Violento e efferatodi Carlo il cinematograficoFeedback: 0 |
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lunedì 12 febbraio 2007 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Parlato in Maya con sottotitoli: la decadenza della più evoluta civiltà precolombiana americana prima dell'arrivo dei spagnoli. M.Gibson (nel suo 4° film da regista) ha celebrato questo popolo che presenta oggi diversi lati oscuri, in un film avventuroso e storico, com'era accaduto con "La passione di Cristo" del 2004, il regista usa lingue oscure con sottotitoli moderni, questo lavoro però non è fatto alla perfezione, Gibson, non nuovo alle imprese filmiche sotto il segno del sadomachismo, qua spinge tutto all'estremo e non lascia respirare lo spettatore per oltre due ore, violenza eccessiva spesso ai limiti del gore, numerose scene ridicole e stupide, e cadute di gusto dal ridicolo al repellente. Con molti milioni di dollari e una manciata di attori sconosciuti originari del Messico (accanto a alcuni nativi americani) a disposizione, il regista ha girato il film nella penisola messicana dello Yucatan per rendere la cosa più realistica, inoltre ha raccimolato molti riti olocausti macabri appartenenti a periodi diversi della storia con compiacimento maniacale e un forte razzismo para-psicologico a rischio dell'uomo. Nonostante tutti questi lati negativi e insopportabili il film sembra superiore al precedente del regista, lì la violenza era tutta concentrata su Gesù Cristo, quà su sconosciuti, inguistamente maltrattati, nonostante l'atmosfera avvincente, comunque la carta vincente del film è lo straordinario Rudy Youngblood nel ruolo di Zampa di Giaguaro, che tra cuori strappati e ancora battenti delle persone, tra temporali, tra indigeni che lo seguono, tra giaguari, riesce finalmente a riconquistare la libertà, e andando "alla ricerca di un nuovo inizio", la frase finale del film. Uscita ritardata negli USA dal 4 agosto all'8 dicembre 2006 per violenti piogge in Messico che ritardarono le ultime fasi di post-produzione. Altri quattro errori sono comunque imperdonabili: 1) La descrizione dei maya come un popolo sangiunario mentre invece era quasi l'esatto contrario 2) La scena dell'eclissi che spaventa il popolo sarebbe in contrasto con le conoscenze astronomiche ad essa sovrapposte 3) L'uso dello Yucateco moderno che è stato rivelato un anacronismo perchè non è la stessa lingua parlata dai Maya nel periodo storico del film 4) La scena finale con l'arrivo dei conquistadores spagnoli che pongono fine alle barbarie, ha suscitato molte polemiche, è infatti una concezione razzista perchè gli spagnoli si macchiarono di numerose atrocità contro quei popoli indoamericani.
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