bevete la grappa di pino
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sabato 1 novembre 2008
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completamente in disaccordo
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Lasciate che esprima il mio disappunto verso i signori Fumagalli e Cotta, che nonostante la lunghezza della loro recensione hanno liquidato un film ben più complesso e interessante di quanto credano. La componente ideologica del film (la libertà, la rivolta contro la dittatura, il terrorismo) sono approfonditi e messi in scena in maniera ben più chiara di quanto dicano i critici. Quello che poi risulta importante del film e che avrebbero dovuto notare tutti e il rigore e la semplicità con la quale i Wachowski hanno descritto il processo di affermazione delle dittature, che si basano tutte su paure (le cui cause, spesso, loro stesse creano) per convincere il popolo che solo un governo autoritario riuscirà a ripristinare l'ordine, pur a costo della democrazia.
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Lasciate che esprima il mio disappunto verso i signori Fumagalli e Cotta, che nonostante la lunghezza della loro recensione hanno liquidato un film ben più complesso e interessante di quanto credano. La componente ideologica del film (la libertà, la rivolta contro la dittatura, il terrorismo) sono approfonditi e messi in scena in maniera ben più chiara di quanto dicano i critici. Quello che poi risulta importante del film e che avrebbero dovuto notare tutti e il rigore e la semplicità con la quale i Wachowski hanno descritto il processo di affermazione delle dittature, che si basano tutte su paure (le cui cause, spesso, loro stesse creano) per convincere il popolo che solo un governo autoritario riuscirà a ripristinare l'ordine, pur a costo della democrazia. Se pensiamo alle dittature novecentesche, c'è da rimanere meravigliati. Piuttosto bisogna osservare certi snodi della sceneggiatura, non proprio chiari (perchè il laboratorio in cui era rinchiuso V è esploso ?), anche se non incrinano il fascino del film, che sta anche nella sua atmosfera gotica e notturna. A mio avviso, l'approfondimento psicologico dei personaggi non è inferiore a quello di Batman e Spiderman, e sarebbe stato meglio non citare come esempio positivo un film baracconesco come X-Men, dove i personaggi sono di carta, come nei fumetti. In "V per Vendetta" i personaggi sono reali e sofferenti, nonchè complessi e sfumati come dimostra la scelta del cast, composto tutto da attori molto fini nelle loro interpretazioni (si pensi alla Portman). Quanto alla violenza, è stupefacente stigmatizzarlo di troppa violenza: le scene d'azione sono nella media, e ben lungi dall'essere eccessivamente sgradevoli.
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monicav
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mercoledì 29 ottobre 2008
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dal un fumetto di moore lioyd un film irripetibile
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Ambientato nel futuristico paesaggio di una Gran Bretagna dominata da un regime totalitario,racconta la storia di una giovane donna:Evey,la cui vita viene salvata da un uomo mascherato che le si presenterà come "V",che scatenerà una vendicativa rivoluzione per sollevare i suoi concittadini contro la tirannia e l'oppressione.Quando Evey intuisce la verità sul passato di V,scoprirà di avere con lui molte cose in comune e ciò la porterà ad allersinel piano dell'uomo:ristabilire con ogni mezzo libertà e giustizia in una società crudele e corrotta.é da premettere che è uno dei film più unteressanti che abbia mai visto,uno di quei film che una volta usciti dalla sala,ti lascia qualcosa.é coinvolgente così tanto da scolnvolgerti.
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Ambientato nel futuristico paesaggio di una Gran Bretagna dominata da un regime totalitario,racconta la storia di una giovane donna:Evey,la cui vita viene salvata da un uomo mascherato che le si presenterà come "V",che scatenerà una vendicativa rivoluzione per sollevare i suoi concittadini contro la tirannia e l'oppressione.Quando Evey intuisce la verità sul passato di V,scoprirà di avere con lui molte cose in comune e ciò la porterà ad allersinel piano dell'uomo:ristabilire con ogni mezzo libertà e giustizia in una società crudele e corrotta.é da premettere che è uno dei film più unteressanti che abbia mai visto,uno di quei film che una volta usciti dalla sala,ti lascia qualcosa.é coinvolgente così tanto da scolnvolgerti.Aiuta a far capire le cose da un ulteriore punto di vista,considerando il governo e chi ne fa parte,come una sorta di macchina che gestisce tutto e tutti a suo enorme beneficio,oltre ogno limite di umanità.V cerca di insegnarci il valore delle idee:"sotto questa maschera non c'è solo carne,ma un'idea e le idee sono a prova di proiettili".Anche se il portavoce di un idea morirà,quell'idea continuerà a restare nella mente e nel cuore di chi l'ha condivisa e questo nel film viene dimostrato dalla presenza dell'intero popolo sceso in piazza,pronto a ribbellarsi e a lottare affianco al suo ideale!
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jack1391
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giovedì 23 ottobre 2008
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bellissimo ma c' è qualcosa che mi sfugge...
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il film è uno dei migliori che abbia mai visto maaaa è possibile che nel film sia comparso V senza maschera e prima di essere bruciato?X me si xchè se si ascolta attentamente V dice che la tipa (quella a cui piacevano le ragazze)era sua vicina di cella....e andando a riguardare i flashback della dottoressa(che viene uccisa da V)mentre faceva le iniezioni ai prigionieri compaiono in fila ordinata un nero , una donna, un' uomo , la tipa (di cui ho parlato prima) e un ' altro nero.Ciò mi fa concludere che V , nn essendo un nero, ed essendo vicino di cella e quindi anche nell' ordine dei prigionieri l' uomo prima della tipa....provate a farci caso....spero che il ragionamento fili....
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dony 64
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martedì 14 ottobre 2008
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v come vendicatore
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Film del genere fantastico con effeti speciali non mali.La trama e la recitazione sono piu' che discrete il film for me e' piu' che discreto Voto 6+
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wvxv
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domenica 12 ottobre 2008
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in perfetto stile sulla pellicola - recensione
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Un film che non è certamente uno dei pochi a trattare argomenti così taglienti. Ma V per Vendetta riesce ad amplificarli fino alla nausea portando la pellicola ad un successo fattibile sotto tutti gli effetti (Grafica: 80%, Dialoghi: 95%). Grazie al carisma dello Smith, Hugo Weaving porta l'amore e l'odio sotto una sola maestosa bandiera. Natalie Portman, attrice serissima e unica, in questo film ci dona con un solo sguardo le peggiori sensazioni di ogni cosa. Basta essere attenti nel guardare e si capisce immediatamente che questo non è solo un videofumetto sul grande schermo, ma anche quello che potrebbe succedere se il governo si comunica automaticamente padrone di tutti. .... Pardon.. Già è così.
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Un film che non è certamente uno dei pochi a trattare argomenti così taglienti. Ma V per Vendetta riesce ad amplificarli fino alla nausea portando la pellicola ad un successo fattibile sotto tutti gli effetti (Grafica: 80%, Dialoghi: 95%). Grazie al carisma dello Smith, Hugo Weaving porta l'amore e l'odio sotto una sola maestosa bandiera. Natalie Portman, attrice serissima e unica, in questo film ci dona con un solo sguardo le peggiori sensazioni di ogni cosa. Basta essere attenti nel guardare e si capisce immediatamente che questo non è solo un videofumetto sul grande schermo, ma anche quello che potrebbe succedere se il governo si comunica automaticamente padrone di tutti. .... Pardon.. Già è così. Questo resta uno dei pochi film che avrò il piacere e l'onore di vedere e rivedere.
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dado
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sabato 11 ottobre 2008
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"dio è nella pioggia!"
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V non è un semplice super-eroe e il film nonostante sia ricco di effetti speciali, non può essere di certo ricondotto a un semplice genere di fantascienza. In V for Vendetta c'è vita, vera vita, la realtà di tutti i giorni che ci circonda e con cui dobbiamo spesso fare i conti. Ambientato in una Londra futuristica, dove tutti e tutto sono sotto lo stretto controllo dell'autorità, dai telefoni alle televisioni, insomma tutta l'informazione è sotto controllo; tutte cose che non sembrano poi tanto lontane dai giorni nostri. V è di sicuro il protagonista, è spietato con i nemici, e con le persone che gli sono accanto come Eve, una ragazza che salverà dall'oppressione sia fisica ma soprattutto mentale di quel mondo, V si pone come la luce che svela le orribili ombre che ci accecano ogni giorno.
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V non è un semplice super-eroe e il film nonostante sia ricco di effetti speciali, non può essere di certo ricondotto a un semplice genere di fantascienza. In V for Vendetta c'è vita, vera vita, la realtà di tutti i giorni che ci circonda e con cui dobbiamo spesso fare i conti. Ambientato in una Londra futuristica, dove tutti e tutto sono sotto lo stretto controllo dell'autorità, dai telefoni alle televisioni, insomma tutta l'informazione è sotto controllo; tutte cose che non sembrano poi tanto lontane dai giorni nostri. V è di sicuro il protagonista, è spietato con i nemici, e con le persone che gli sono accanto come Eve, una ragazza che salverà dall'oppressione sia fisica ma soprattutto mentale di quel mondo, V si pone come la luce che svela le orribili ombre che ci accecano ogni giorno.
Ma la bellezza e il fascino del messaggio di questo film non è da trovare in un semplice attentato al Parlamento inglese o nella sovversione di quel sistema opprimente e manipolatore, difatti la scarsa attenzione da parte degli autori nei riguardi della scrupolosa organizzazione dell'attentato e di tutte le misure intraprese da V e da coloro che, possiamo solo immaginare che gli siano stati vicini, ne è la dimostrazione. In realtà credo che il messaggio fondamentale del film sia da ritrovare nella parte centrale, e precisamente nella reclusione di Eve che da quell'esperienza, seppur dolorosa, esce illesa e ancora più forte di prima. In queste poche scene troviamo il vero insegnamento che V ha voluto dare a lei e a tutti noi; la prova inconfutabile che c'è qualcosa in noi che va oltre tutto ciò che ci circonda, oltre la vita e perfino oltre la morte, quella cosa che chiamiamo "idea" e che spesso dimentichiamo essere la nostra parte più vera. V for Vendetta non vuole di certo insegnare come fare un attentato, vuole piuttosto svegliarci dal nostro torpore quotidiano e ricordarci di quanto le idee di ogni uomo possano essere più forti della vita stessa e della propria paura di morire, al di là di qualsiasi credo o religione, la vita è in tutta la vera natura che abbiamo dentro di noi:"Dio è nella pioggia!"
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leon alexander
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sabato 11 ottobre 2008
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un classico esempio di film intellettuale
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A me è piaciuto anche se sono diffidente verso questo genere di film. L'aspetto che più mi ha colpito del film è come cerca di dimostrare una teoria sul controllo dei popoli tramite la paura che viene diffusa dalle classi dominanti.
Penso che questo concetto si possa applicare anche alla vita reale.
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joker95*°
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sabato 11 ottobre 2008
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meraviglioso!!
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Uno dei più bei film visti su un fumetto!!dopo Il Cavalire Oscuro
[+] per me v è molto meglio
(di chiamatemi v)
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mobius
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venerdì 10 ottobre 2008
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film "politico" ma fino a un certo punto...
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Della trama e sviluppo si e' scritto molto, probabilmente troppo. Vorrei solo soffermare l'attenzione su un particolare del film: e' una vendetta personale per l'uccisione di una donna. Tutto parte da qui.
I riferimenti a Orwell sono evidenti, cosi come la polemica ai governi autoritari. Grande e' la rilevanza data ai mezzi di comunicazione e al loro ruolo, problema quantomai attuale dalle nostre parti.
Tuttavia, e questa e' la bellezza del film, tutto nasce da un corrosivo desiderio di vendetta nel cuore di V per l'uccisione di Valery, la donna di cui V era innamorato. Un amore platonico, di concetto, nato dalla lettera sulla carta igenica. Poi tutto lo sviluppo del film segue ed e' ovviamente importante.
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Della trama e sviluppo si e' scritto molto, probabilmente troppo. Vorrei solo soffermare l'attenzione su un particolare del film: e' una vendetta personale per l'uccisione di una donna. Tutto parte da qui.
I riferimenti a Orwell sono evidenti, cosi come la polemica ai governi autoritari. Grande e' la rilevanza data ai mezzi di comunicazione e al loro ruolo, problema quantomai attuale dalle nostre parti.
Tuttavia, e questa e' la bellezza del film, tutto nasce da un corrosivo desiderio di vendetta nel cuore di V per l'uccisione di Valery, la donna di cui V era innamorato. Un amore platonico, di concetto, nato dalla lettera sulla carta igenica. Poi tutto lo sviluppo del film segue ed e' ovviamente importante.
Dopotutto e' un film che va visto almeno 2-3 volte per cogliere buona parte dei particolari.
Ad esempio: perche' V invita Evey a vedere il suo spettacolo a inizio film? lui ha una vendetta da fare... e V dice "evey, i v, ma era ovvio (...) io come dio non gioco ai dadi e non credo nelle coincidenze". V la invita perche' nel nome di lei e' compresa la cella dove era tenuta Valery, la cella IV (da leggere appunto ivi). Solo coincidenza?
Grande film, il mio preferito :)
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[+] ma che stai a dì..?? :-)
(di perla82)
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[+] leggi il fumetto !
(di v )
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