Uomini & donne - Tutti dovrebbero venire...almeno una volta!

Non pensate che sia facile innamorarsi a Manhattan

In una Manhattan che aspira a Woody Allen, ma ricorda di più "Sex and the City", due coppie di cognati s'aggirano tra ristorantini, studi di psicanalista e altri luoghi deputati della commedia sentimentale. Rebecca (Julianne Moore), attrice molto presa dal lavoro, si sente aggredita da Tom (David Duchovny), nullafacente e sex addicted, mentre il fratello di lei, Tobey (Billy Crudup), è un caso sa manuale di sindrome di Peter Pan con fidanzata (Maggie Gyllenhaal) che aspira solo a sposarsi e partorire figli. Fra dubbi, tradimenti e (molte) confidenze, il film sviluppa tesi note: dagli uomini irresponsabili e ipersessuati al calo del desiderio nelle donne, divise tra attività sociale e famiglia. Anche su temi usurati si possono dire cose nuove; non è questo, però, l'obiettivo di Bart Freudlich, regista e sceneggiatore il cui maggior credito è avere sposato Julianne Moore. Piegandosi sui riti e le usanze delle nuove tribù metropolitane, Bart cerca soprattutto l'autenticità di ambienti e situazioni: invece Manhattan risulta poco più di una tela di fondo e l'intrigo passa per tòpoi convenzionali, scarsamente riscattati da un blando senso dello humour.
Non bisogna credere, però, che Uomini & donne (pietà per il sottotitolo "tutti dovrebbero venire... almeno una volta", la cui ambiguità porno-turistica è ispirata alla T-shirt di un personaggio) sia da buttare. Il cast è affiatato e, a confronto con la media delle sitcom che ci propina la tv, la confezione rasenta il lusso.
Da La Repubblica, 3 novembre 2006


di Roberto Nepoti, 3 novembre 2006