The Island |
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Un film di Michael Bay.
Con Ewan McGregor, Scarlett Johansson, Steve Buscemi, Sean Bean, Michael Clarke Duncan.
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Fantascienza,
Ratings: Kids+13,
durata 127 min.
- USA 2005.
uscita venerdì 26 agosto 2005.
MYMONETRO
The Island
valutazione media:
2,64
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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The Island-La clonazione...o forse era Alien?...di Stefano MuraFeedback: 0 |
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giovedì 20 ottobre 2005 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il regista Michael Bay è in piena crisi di idee, seduto davanti alla sua scrivania da regista di blockbusters.”Devo fare un altro filmone…devo fare un altro filmone dei miei…tutto azione e poco cervello…”, si dice fra sé e sé il piccolo Michael. Conscio delle sue limitate capacità narrative, Michael si sposta sul divano, deciso a rilassarsi con un bel film scelto dalla sua collezione privata. La mano si ferma su “THX 1138”, per gli italiani “L’uomo che fuggì dal futuro”, gran bel film di George –Star Wars- Lucas. La storia tratta di un mondo sotterraneo, dove la vita è scandita da rilassanti slogan pubblicitari ripetuti all’infinito. Un mondo dove gli uomini non hanno una reale coscienza di sé, tantomeno del mondo sovrastante, dipinto come terribile e radioattivo. Gli uomini sono controllati da un Grande Fratello primordiale, capo supremo di una città della menzogna, dove il sesso è reato e le droghe sono utilizzate come deterrente per l’autocoscienza. Gli ideali e la profondità dei temi varrebbero molto rispetto, peccato che Michael ne tenga conto solo per i primi quaranta minuti, spostando come sempre l’attenzione più sugli effetti speciali che sull’anima del prodotto. Rocamboleschi inseguimenti, conditi da un montaggio incalzante di immagini e musica a tutto volume sono perciò ciò che di meglio il regista ci offre, che getta al vento una trama quanto mai densa di tematiche. Una cosa però mi è piaciuta, e cioè la possibilità di (ri)sollevare temi quanto mai attuali come la clonazione, la sottile linea di demarcazione tra raziocinio umano e delirio da onnipotenza, fino al non rispetto del tempo e del suo inevitabile andare avanti. Molto più di corridoi claustrofobici o di avveniristici scooter termici, The Island nasconde un perché forse più profondo di quanto si possa intuire ad un primo approccio. Il problema è che chi non vedrà mai THX 1138 forse non intuirà il potenziale di questa pellicola, in bilico tra remake e scopiazzatura bella e buona. A voi il giudizio. Stefano Mura
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