gremo
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giovedì 23 febbraio 2006
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riflessioni
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Un film d'animazione molto bello, è un film che può essere visto anche più di una volta, cercando di scoprire ogni dettaglio. I dettagli sono incredibili, anche al di fuori della zona di concentrazione(dove succede la storia...) è pieno di piccoli accorgimenti che denotano una voglia di cercare la perfezione, di sfidare i critici. Che la storia sia forse un po' un classico secondo me non è un problema. Se c'è gente che guarda ancora 007 (una leggenda immortale) dove la storia è sempre la stessa, cattivo, il mondo in pericolo, 007, gli amori, Q, insomma si sa già la trama, ma è anche giusto. Robots è una tipica storia da raccontare ai figli prima di andare a dormire, avvincente, dove la giustizia può ancora trionfare(visto che nella vita reale non sempre lo fa) e fa sognare i più piccini, ma anche una bella storia per un idealista come me.
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Un film d'animazione molto bello, è un film che può essere visto anche più di una volta, cercando di scoprire ogni dettaglio. I dettagli sono incredibili, anche al di fuori della zona di concentrazione(dove succede la storia...) è pieno di piccoli accorgimenti che denotano una voglia di cercare la perfezione, di sfidare i critici. Che la storia sia forse un po' un classico secondo me non è un problema. Se c'è gente che guarda ancora 007 (una leggenda immortale) dove la storia è sempre la stessa, cattivo, il mondo in pericolo, 007, gli amori, Q, insomma si sa già la trama, ma è anche giusto. Robots è una tipica storia da raccontare ai figli prima di andare a dormire, avvincente, dove la giustizia può ancora trionfare(visto che nella vita reale non sempre lo fa) e fa sognare i più piccini, ma anche una bella storia per un idealista come me. Concordo che il doppiaggio di DJ francesco è proprio fuori luogo... pessima veramente pessima, peccato, il resto dei doppiatori è di classe. L'ho visto in originale inglese, molto bello. In generale se posso dirlo, le critiche sono sempre troppo dure. Un film può piacere o non piacere è anche il bello della diversità d'opinioni, ma non si può dire che un film è una m***a, se si si guardano gli inserti speciali, si può veramente notare il magnifico lavoro di sguadra e la grande visione d'insieme che sono sempre presenti in pellicolie di questo calibro. Grazie d'avermi letto. Gremo.
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mael
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domenica 22 marzo 2009
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uno dei migliori film in 3d
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Bello, bello e ancora bello. Seguenze di gag straordinarie e scene d'azione senza sbavature. La grafica cittadina e tutti i suoi meccanismi sono eccezionali. La sequenza del domina a casa Biqweld non te la scordi tanto facilmente: stupenda! Però il vero punto forte sono i personaggi, non tanto Rodney (doppiato male da un pessimo dj Francesco), ma il mitico Fender e la sua comicità strabiliante, il robottino volante, il grassone Bigwel, la sederona zia Fanny e la mamma del cattivo: davvero "paurosa" e senza scrupoli. Senza dubbio migliore de L'era Glaciale, che è davvero noioso. Forse troppi doppi sensi per un film per bambini...
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margan
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domenica 14 ottobre 2012
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bellissimo!!
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Film molto bello! Il regista ha saputo dosare tutto e formare un film di animazione adatto sia a bambini sia ad adulti. Non annoia troppo, i riferimenti giocosi come l'allegro chirurgo, il flipper ed altri sono divertimenti e il ballo della musica di Strauss non è per niente noioso. La tematica è molto importante, quella di saper condividere, fare tutto per la comunità e non per se stessi e di non avere una società basata sul consumismo bensì sul comunismo nel senso economico, e spesso viene dimenticata dagli adulti quando tendono a comprare e ad avere sempre di più. Anche il doppiaggio secondo me non è male anche se Rodney ha un certo accento regionale donato da DJ Francesco riesce a rendere ancora più simpatico il personaggio.
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Film molto bello! Il regista ha saputo dosare tutto e formare un film di animazione adatto sia a bambini sia ad adulti. Non annoia troppo, i riferimenti giocosi come l'allegro chirurgo, il flipper ed altri sono divertimenti e il ballo della musica di Strauss non è per niente noioso. La tematica è molto importante, quella di saper condividere, fare tutto per la comunità e non per se stessi e di non avere una società basata sul consumismo bensì sul comunismo nel senso economico, e spesso viene dimenticata dagli adulti quando tendono a comprare e ad avere sempre di più. Anche il doppiaggio secondo me non è male anche se Rodney ha un certo accento regionale donato da DJ Francesco riesce a rendere ancora più simpatico il personaggio. Bellissimo cartone animato degli anni 2000 come ce ne sono pochi. Da guardare assolutamente!
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zio_tom78
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mercoledì 1 giugno 2011
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discreto, ma poteva essere meglio
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"Robots" segue il genere di altri film d'animazione fatti al computer, come "L'era glaciale", "Shrek" e i capolavori della Pixar. La trama è abbastanza semplice, ed è ambientata in un mondo completamente immaginario dove esistono solo robot (anche i piccioni). L'idea di creare un mondo immaginario offre la possibilità di molte gag che facciano il parallelo con il mondo reale (es. il robot-telefono pubblico che offre "interessanti piani tariffari"). Questo offre sempre la possibilità di risate, sebbene la cosa non sia originalissima (Monsters & co.). Gli autori hanno avuto moltissima fantasia nel creare questo mondo, ed alcune sequenze sono davvero magnifiche: le due che mi sono piaciute di più sono la folle corsa del protagonista a bordo del "bus" appena arrivato a Robot City, e la sequenza del domino.
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"Robots" segue il genere di altri film d'animazione fatti al computer, come "L'era glaciale", "Shrek" e i capolavori della Pixar. La trama è abbastanza semplice, ed è ambientata in un mondo completamente immaginario dove esistono solo robot (anche i piccioni). L'idea di creare un mondo immaginario offre la possibilità di molte gag che facciano il parallelo con il mondo reale (es. il robot-telefono pubblico che offre "interessanti piani tariffari"). Questo offre sempre la possibilità di risate, sebbene la cosa non sia originalissima (Monsters & co.). Gli autori hanno avuto moltissima fantasia nel creare questo mondo, ed alcune sequenze sono davvero magnifiche: le due che mi sono piaciute di più sono la folle corsa del protagonista a bordo del "bus" appena arrivato a Robot City, e la sequenza del domino.
Il film ha però molti difetti. Innanzitutto, ci sono davvero troppi personaggi! Ad esempio Loretta, la spasimante di Fender, è assolutamente inutile, e così Tim; la maggior parte dei robot che accompagnano il protagonista è solo approssimativamente caratterizzata. Inoltre, non ho capito perché mettere due spasimanti attorno al protagonista (Piper e Cappy): all'inizio pensavo che un "triangolo" potesse dare qualche interessante spunto alla sceneggiatura, ma il film finisce senza che la cosa sia risolta. Di chi è innamorato il protagonista? Di Piper? Di Cappy? Di nessuna delle due? L'ultima ipotesi non può essere esclusa: la storia non dice assolutamente nulla a riguardo! Per fare un paragone, nei commenti ai DVD Pixar gli autori non mancano mai di dire quanti personaggi e quante scene vengano tagliate durante la realizzazione di ogni film per non appesantire troppo la storia; sembra che gli autori di Robots non siano usi a tale pratica…
Sempre a proposito di personaggi, film Pixar mi hanno abituato a vedere storie ricche con personaggi credibili: persino i cattivissimi (Sindrome in "Gli Incredibili", Ego in "Ratatouille", Auto in "Wall-E") hanno dietro di sé delle motivazioni che li fanno agire così che sono ben chiare allo spettatore. In Robots invece i cattivi non hanno alcuna motivazione profonda per essere così malvagi (d'accordo, vogliono fare soldi: ma anch'io lo voglio, eppure non sono così perfido). Questo è un po' ingenuo, e personalmente non mi soddisfa più.
Alcuni altri difetti in breve: (1) la comicità è un po' volgare (lo so che i peti fanno ridere, ma sono un po' stufo di certe gag già viste mille volte), (2) il doppiaggio del protagonista è orrendo, (3) ho trovato le musiche poco adatte (Britney Spears? ma fatemi il piacere!) e tutt'altro che indimenticabili.
Infine, una considerazione. Avendo due bimbi piccoli, io e mia moglie vediamo infinite volte sempre gli stessi DVD, che sono quasi tutti della Pixar: Gli Incredibili, Wall-E, Up, Cars… La cosa bella è che, pur sapendo questi film a memoria, non ci spiace affatto riguardarli per la centesima volta con i bimbi. Invece nel caso di Robots eravamo già stufi alla seconda visione. Riflettendo sulla cosa, mi sono reso conto che i film Pixar citati sopra non mi stancano perché "capisco" i protagonisti: ad esempio, mi è molto facile immedesimarmi in Carl Fredricksen quando vedo scene della sua vita con Ellie perché il loro rapporto è così realistico e bello che faccio subito un parallelo con me e mia moglie. Invece la cosa non mi è successa neppure un momento con i protagonisti di Robots: sono troppo stereotipati.
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jacques
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mercoledì 22 febbraio 2006
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pedante, retorico e risaputo
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Già dai primi istanti di proiezione si inizia a presagire il fiasco più completo: trovate pesudocomiche risapute, il fallimentare tentativo di “robotizzare” talune tematiche tipicamente umane in un trionfo di banalità e con risate al minimo storico (la sequanze iniziale che vede la “nascita” del robot-figlio Rodney e le seguenti gag a doppio senso sono a dir poco deprimenti) e una computer grafica che, come al solito, fa miracoli sugli scenari ma che, stavolta, nulla può per salvare una caratterizzazione visiva dei personaggi che fa acqua da tutte le parti. Questo nn è che l’inizio, col trascorrere dei minuti si materializza davanti agli occhi il peggio dell’animazione cotemporanea: una serie di personaggi esagitati che si affannano tra capitoboli, urla e pagliacciate assortite, come per autoconvincersi di essere divertenti (pare di rivedere Looney Toones Back In Action in certi momenti) e una morale stantia e retorica, più dovuta che effettivamente sentita, che avvilisce ulteriormente una trama sgangherata e già vista in 1000 altri film (Mr.
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Già dai primi istanti di proiezione si inizia a presagire il fiasco più completo: trovate pesudocomiche risapute, il fallimentare tentativo di “robotizzare” talune tematiche tipicamente umane in un trionfo di banalità e con risate al minimo storico (la sequanze iniziale che vede la “nascita” del robot-figlio Rodney e le seguenti gag a doppio senso sono a dir poco deprimenti) e una computer grafica che, come al solito, fa miracoli sugli scenari ma che, stavolta, nulla può per salvare una caratterizzazione visiva dei personaggi che fa acqua da tutte le parti. Questo nn è che l’inizio, col trascorrere dei minuti si materializza davanti agli occhi il peggio dell’animazione cotemporanea: una serie di personaggi esagitati che si affannano tra capitoboli, urla e pagliacciate assortite, come per autoconvincersi di essere divertenti (pare di rivedere Looney Toones Back In Action in certi momenti) e una morale stantia e retorica, più dovuta che effettivamente sentita, che avvilisce ulteriormente una trama sgangherata e già vista in 1000 altri film (Mr. Hula Hoop, Mr. Deeds tanto per citare due film più o meno recenti, ma la lista è lunga): il provinciale pieno di belle speranze che si getta nell’infida metropoli in cui nulla pare essere come lo si era immaginato e dovrà afrontare mille difficoltà prima di far trionfare il bene. Il colpo di grazia, nella versione italiana, è stato l’affidamento del doppiaggio dell’irritante protagonista alla vocetta sccentata di DJ Francesco: peggio di così era quasi impossibile.
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(di cwicwi)
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