Oliver Twist

Film 2005 | Drammatico +13 130 min.

Titolo originaleOLIVER TWIST
Anno2005
GenereDrammatico
ProduzioneGran Bretagna, Repubblica ceca, Francia, Italia
Durata130 minuti
Regia diRoman Polanski
AttoriBen Kingsley, Frances Cuka, Barney Clark, Lewis Chase, Jake Curran, Harry Eden Frank Finlay, Jamie Foreman, Chris Overton, Leanne Rowe, Mark Strong, Jeremy Swift, Joseph Tremain, Richard Durden.
Uscitavenerdì 21 ottobre 2005
TagDa vedere 2005
RatingConsigli per la visione di bambini e ragazzi: +13
MYmonetro 3,09 su 21 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

Regia di Roman Polanski. Un film Da vedere 2005 con Ben Kingsley, Frances Cuka, Barney Clark, Lewis Chase, Jake Curran, Harry Eden. Cast completo Titolo originale: OLIVER TWIST. Genere Drammatico - Gran Bretagna, Repubblica ceca, Francia, Italia, 2005, durata 130 minuti. Uscita cinema venerdì 21 ottobre 2005Consigli per la visione di bambini e ragazzi: +13 - MYmonetro 3,09 su 21 recensioni tra critica, pubblico e dizionari.

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Ultimo aggiornamento giovedì 15 ottobre 2020

Polanski rilegge il classico di Dickens facendolo proprio. In Oliver Twist c'è il bambino Roman sfuggito ai nazisti ma ci sono anche tutti i piccoli del mondo che vengono biecamente sfruttati. In Italia al Box Office Oliver Twist ha incassato 4,5 milioni di euro .

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Consigliato sì!
3,09/5
MYMOVIES 3,00
CRITICA
PUBBLICO 3,26
CONSIGLIATO SÌ
Conservando intatto lo spirito di un autore come Dickens, Polanski costruisce una trasposizione del classico cupa e ricca d'umanità.
Recensione di Giancarlo Zappoli
Recensione di Giancarlo Zappoli

Se c'è chi pensa che il detto "si nasce rivoluzionari e si muore conservatori" valga per il Roman Polanski che "illustra" (come alcuni hanno scritto) "Oliver Twist" di Dickens non si illuda. Il regista di Rosemary's Baby e di Il coltello nell'acqua ha conservato intatto il proprio sguardo attento agli angoli oscuri della società e della psiche. Uno sguardo mediato dall'esperienza di Il pianista e proprio da quel film di successo stimolato a rivisitare il proprio passato di bambino salvatosi dal ghetto di Cracovia con la madre uccisa ad Auschwitz. Lo fa per l'interposta persona di uno dei personaggi più famosi dell'universo dickensiano, quell'Oliver Twist che ha già costituito una fonte di ispirazione per il cinema.
Polanski legge la vicenda narrata dal grande autore inglese immergendola in una miseria materiale e morale quasi palpabile. Osservate l'illuminazione del film: è dominata da un buio sporco, per nulla gotico ma carico invece delle scorie prodotte dall'abbrutimento dell'essere umano al contempo carnefice e vittima nel tragico incedere dell'industrializzazione forzata. La luce di una bella giornata di sole è un fatto quasi incidentale, secondario, non "normale". Così al centro della storia sono sì le vicende dell'innocente orfanello costretto a far parte di una banda di ladri organizzati. Ma chi gli ruba il proscenio è Fagin nell'interpretazione magistrale che ne dà un irriconoscibile Ben Kingsley. È lui, padre e padrone della banda di ladruncoli, che detta i ritmi della vicenda con il suo corpo laido che percorre le stanze e le vie del degrado umano ricordando a tratti le caricature infami con cui i nazisti dileggiavano gli ebrei. In questo coacervo di bassezze, in questo "diavolo" Polanski va a cercare una scintilla d'umanità dandogliene testimonianza nella bella scena finale che evita il lieto fine consolatorio. Conservando però intatto lo spirito di un autore come Dickens che, figlio di un carcerato e abituato al lavoro duro fin dall'infanzia, ha ancora molto da dire a questo mondo che preferisce pensare che i bambini siano tutti come quelli della pubblicità. Pur sapendo benissimo che non è così.

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PUBBLICO
RECENSIONI DALLA PARTE DEL PUBBLICO
domenica 27 febbraio 2011
weachilluminati

Il film è trasposizione  cinematografica del  romanzo di Charles Dichens.Al su esordio il film fu osannato subito dalla critica d’oltre oceano mentre fu snobbati  dai “ pensatori Inglesi”  che preferirono piuttosto continuare “a gustare il loro   the”. Una delle recensioni più condivisibili è quella di  Mick Lastella [...] Vai alla recensione »

giovedì 15 gennaio 2015
Great Steven

OLIVER TWIST (GB/REP. CECA/FR/IT, 2005) diretto da ROMAN POLANSKI. Interpretato da BARNEY CLARK, BEN KINGSLEY, JAMIE FOREMAN, HARRY EDEN, LEANNE ROWE, MARK STRONG, EDWARD HARDWICKE, IAN MCNEICE, JEREMY SWIFT Non è forse legittimo chiedersi cosa abbia spinto l’acclamato regista francese di origini polacche R. Polanski, girato l’angolo dei settant’anni, a proporre una versione [...] Vai alla recensione »

domenica 7 luglio 2013
WWW.ILCONSIGLIAFILM.IT

Finalmente un film che esce dagli standard hollywoodiani! “Scatto fisso, telaio in acciaio, niente freni. Non posso fermarmi, anzi, non voglio!”; all’interno di questa citazione è racchiuso tutta la quotidianità del corriere newyorchese che si applica per un lavoro singolare, originale, della serie "fare ogni giorno ciò che piace, senza badare allo stipendio&rdqu [...] Vai alla recensione »

sabato 29 dicembre 2012
Alberto Godio

E’ da questa frase, citata nella sua controparte inglese, che iniziano le peripezie di Oliver Twist, ed è da questa frase che voglio iniziare la mia recensione. Polanski ci dona una nuova pellicola tratta dal libro “Le avventure di Oliver Twist”, una scelta non priva di logica, in quanto la storia è indissolubilmente legata al passato e al presente, e lo stesso Polanski, [...] Vai alla recensione »

lunedì 10 dicembre 2018
elgatoloco

Salvo qualche eccesso neo-con e neomoralistico in the States, Roman Polanski ha sempre goduto di un riconoscimento unanime negli USA quale"genio del cinema".  Traendo spunto, neppure troppo liberamente, da un capolavoro di Charles Dickens, "Oliver Twist"(versione filmica del 2005), sarebbe stata difficile e comunque inopportuna una rilettura totalmente"originale"da [...] Vai alla recensione »

venerdì 2 settembre 2016
Francesco Marziani

La pellicola, e' basata da un classico della letteratura di Charles Dickens: Oliver Twist, che narrano le vicende di un orfano di entrambi i genitori, che vive prima in un ospizio insieme a dei ragazzini nella sua stessa situazione, in seguito viene affidato alla famiglia dei signori Sowerberry, il cui marito e' impresario di pompe funebri; ma qui trattato male, fugge verso Londra, dove si [...] Vai alla recensione »

martedì 9 settembre 2014
toty bottalla

Oliver twist di polanski è un gran bel film, il regista polacco racconta la storia del piccolo orfano in modo credibile donando al personaggio fragile e in balia degli eventi la forza interiore più bella piazzando qua e là tra le forze del male elementi di contrasto un pò come avviene nella vita, la narrazione prende forma e bellezza grazie ad una splendida fotografia e [...] Vai alla recensione »

martedì 26 dicembre 2023
eugen

Una sorta di"Rasoio di Ockham"in questo "OLiver Twist"di ROman POlansky(2005)dove le parti del  capolavoro di Dickens che, di per se'sempre straordinarie(nulla e'supefluo in Dickens, sembea quasi ozioso ripeterlo, ogni descrizione e'funzionale alla narrazione, dato che in realta'si fonde pienamente con essa)che avrebbero trovato una taticosa "traduzoine"-tr [...] Vai alla recensione »

mercoledì 2 novembre 2011
fedeleto

   Sono trascorsi tre anni da quando Roman Polanski ha trionfato con il capolavoro del Pianista.Ora torna al lavoro con una pellicola tratta dal celebre romanzo di dickens,ovvero OLIVER TWIST.Sicuramente la storia e' trasposta in maniera notevolmente fedele al romanzo e polanski non si prende piu' di tante liberta',inoltre nella storia scelta da polanski,si sente molto la presenza [...] Vai alla recensione »

domenica 8 giugno 2014
tomdoniphon

Per quale motivo un regista dovrebbe realizzare un altro adattamento del celebre romanzo di Dickens, dopo, tra gli altri, quello bellissimo di David Lean del 1948? Siamo di fronte alla solita fiacca versione cinematografica hollywoodiana di un romanzo dell'800? Per rispondere a queste domande, è sufficiente ricordare chi è il regista del film: Roman Polanski, una garanzia di qualità [...] Vai alla recensione »

mercoledì 1 gennaio 2014
Fexy96

Un film fantastico. Sa emozionare, divertire, eccitare nel modo giusto al momento giusto. Roman Polanski in versione superba. Barney Clark è fantastico.

mercoledì 1 gennaio 2014
Fexy96

Ah dimenticavo. Consigliatissimo, da vedere come, quando, dove e con chi vuoi!

sabato 9 luglio 2011
alias98

secondo me il film di polanski è veramente bello, mi ha colpito veramante al cuore, è ben fatto ma è molto triste! Ho visto su internet molte recensioni di critici cinematografici e molti di loro hanno sritto:< eh polanski poteva fare molto di meglio ecc.> e poi hanno  criticato anke gli attori per esempio barney clark :< è inappropriato e irritante> ma [...] Vai alla recensione »

lunedì 31 luglio 2017
Francis Metal

Notevole, c'è poco da dire, visto che non è un soggetto originale, non ho ancora letto il romanzo, ma da quello che ho potuto leggere da internet anche il libro finisce bene. Dickens cosa avrebbe detto se avesse visto i film "Mery per sempre" e "Ragazzi fuori"? In questo film Oliver alla fine viene adottato da un nobile che gli vuole bene, ma la realtà [...] Vai alla recensione »

sabato 26 febbraio 2011
Lady Libro

A me è piaciuto moltissimo questo film. Gli attori sono tutti bravi e la storia è bellissima e fedele al romanzo di Dickens. Non ci ho trovato nessun difetto.

martedì 18 gennaio 2011
nerazzurro

Non ho avuto l'occasione di leggere il grande romanzo  ma questo film lo considero davvero brillante e toccante specie nel finale. Un cast con personaggi unici che rimarranno impressi come il grande Ben Kingsley (accidenti che personaggio!), e Oliver...Che grande! Da vedere!

giovedì 25 febbraio 2010
Luca Scialo

Con questo film Roman Polanski traspone il romanzo omonimo di Charles Dickens, volendo (riuscendoci pure), sottolineare l'aspetto più cupo e ingiusto dell'Inghilterra d'inizio 1800, dove la vita dei più poveri ed emarginati valeva quasi nulla. Il piccolo Oliver conosce lo sfruttamento minorile molto presto, essendo la sua famiglia d'origine caduta in disgrazia per problemi [...] Vai alla recensione »

Frasi
Please, sir, I want some more
Oliver Twist (Barney Clark)
dal film Oliver Twist - a cura di Michela
STAMPA
RECENSIONI DELLA CRITICA
Lietta Tornabuoni
L'Espresso

Oliver Twist, pubblicato da Charles Dickens a puntate sul “Bentley’s Miscellany” nel 1837-38, è un classico della letteratura inglese, un romanzo lacrimoso e bello, a lieto fine, sulle sventure patetiche di un orfano di nove-dieci anni nella Londra del primo industrialismo. Roman Polanski, 72 anni ne ha tratto un film impeccabile, fatto benissimo, con un protagonista bambino scelto con speciale sagacia [...] Vai alla recensione »

Roberto Escobar
Il Sole-24 Ore

Sembra non avere passato il bambino che Bumble (Jeremy Swift), guardiano della parrocchia, tiene per mano all’inizio di Oliver Twist (Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Francia e Italia, 2005, 130’). E senza passato il piccolo Oliver (Barney Clark) è ancora al termine del film di Roman Polanski, quando si allontana sulla carrozza di Brownlow (Edward Harwicke), il suo bene-fattore.

Marco Cicala
Il Venerdì di Repubblica

Ci voleva un diavolo come Roman Polanski per far uscire Oliver Twist dal purgatorio: quello della cosiddetta «letteratura per ragazzi», in cui il grande romanzo di Charles Dickens è stato troppo a lungo e ingiustamente recluso. Da venerdì prossimo nelle sale italiane, il film riporta al cinema la storia del più famoso trovatello d’Inghilterra (insieme al Tom Jones di Fielding) quasi sessant’anni dopo [...] Vai alla recensione »

Natalia Aspesi
La Repubblica

L’incontro tra Charles Dickens e Roman Polanski, appassionatamente riuniti nell’ennesimo Oliver Twist, è di quelli che provocano un composto singhiozzare come ormai non capita quasi più al cinema, e del tipo che poi, ad occhi ben bene arrossati, mette di buonumore. A meno di essere un critico o letterario o cinematografico, nel qual caso è facile irritarsi per lesa maestà sia dickensiana che polanskiana: [...] Vai alla recensione »

Valerio Caprara
Il Mattino

Alberto Arbasino coniò, qualche anno fa, il canone letterario delle «appagate nefandezze». Non c'è dubbio, in effetti, che il gusto dickensiano per gli eccessi sadici e patetici, goduti in rapporto al bisogno morboso di essere sempre a contatto con il pubblico, trova nell'Oliver Twist una sua attuazione madornale. La partita si gioca, peraltro, sull'essenza di quel capolavoro popolare la cui messinscena [...] Vai alla recensione »

Luigi Paini
Il Sole-24 Ore

La macchina del tempo-cinema, quando a guidarla è un vero “mago”, dispensa sempre meraviglie. Un mago come Roman Polanski, ad esempio, che con Oliver Twist recupera angosce e speranze del testo di Dickens, proponendone una lettura a prima vista senza eccessive asprezze, offerta a un pubblico di ogni età (come, del resto, è giusto che sia). Quella Londra dell’800 ricostruita interamente in studio è [...] Vai alla recensione »

Silvana Silvestri
Il Manifesto

Da grande maestro, Roman Polanski ci fa guardare lontano con il suo nuovo film Oliver Twist da oggi nelle sale, storia di una società capitalistica avanzata, quella raccontata da Dickens, ma in cui tutti ci troviamo a vivere ancora cercando di attraversarla senza sporcarci di fango l'orlo della gonna. I film con bambini come protagonisti appaiono sempre in quantità nei momenti difficili come a sollevare [...] Vai alla recensione »

Roberto Pavanello
La Stampa

Roman Polanski dice di avere realizzato questo film per io suoi figli. Gli altri genitori ringraziano perché così potranno portare i piccoli al cinema facendo conoscere loro il nuovo Oliver Twist ed emozionandosi come e forse più dei bimbi o magari mettendo a confronto le reazioni dei figli con le proprie e tentando magari di ricordare quali furono le proprie quando i piccoli erano essi stessi.

Fabio Ferzetti
Il Messaggero

Quando il soggetto che affronta rischia di essere troppo personale, Roman Polanski cerca un modo per tenerlo a distanza. Accadeva con Il pianista, accade con le terribili avventure di Oliver Twist, da Dickens, portate sullo schermo con una compostezza classica che affascinerà gli amanti del pudore e del rigore, ma farà sbadigliare chi crede che anche un classico debba per forza portarci sulle montagne [...] Vai alla recensione »

Federico Chiacchiari
Nick

Sessanta milioni di dollari rappresenta un costo abbastanza normale per le medie-grandi produzioni hollywoodiane, ma per un cineasta da tempo ai margini dell’industria americana (anche per te ben note vicende personali), rappresentano invece il budget più alto mai avuto a disposizione. Ed ecco allora la gotica e fumosa Londra dell’800, ricostruita da Polanski (e dallo scenografo Allan Starski) a Praga, [...] Vai alla recensione »

Mariarosa Mancuso
Il Foglio

Roman Polanski non dimentica le ossessioni di Charles Dickens. C’è il lucido da scarpe: il futuro scrittore, quando aveva dodici anni, fu mandato a lavorare in fabbrica mentre il padre era in carcere per debiti (ecco perché nei suoi romanzi i bambini sono sempre assai sfigati). Ci sono gli avvocati e i giudici impegnati in tutto tranne che nel loro mestiere.

Valeria Gandus
Panorama

Un vecchio male in arnese, le spalle curve, il bastone alla mano, sale le scale di un'antica magione che ha conosciuto giorni migliori. Dentro, nel salotto dalle poltrone sfondate, le stoviglie sbrecciate, la carta da parati che cade a pezzi, un ragazzino fuma la pipa e chiacchiera con un coetaneo. Gli altri della banda, come loro vestiti di stracci, sono fuori a giocare.

Giulia D'Agnolo Vallan
Il Manifesto

È un filo rosso che lega la sua autobiografia, Roman (pubblicata nel 1984) a Il Pianista fino a Oliver Twist, l’ultimo, bellissimo film di Roman Polanski che ha avuto la sua prima al Toronto Film Festival. Preziosa mosca bianca nell’affollatissimo programma del festival canadese, nel trionfo dei suoi costumi e del set d’epoca (cori un budget di 60 milioni di dollari il film di Polanski più costoso [...] Vai alla recensione »

Raffaella Giancristofaro
Film Tv

«Ho girato questo film per i miei figli. Volevo che potessero identificarsi non solo col personaggio di Oliver Twist, ma contemporaneamente con me come regista». Roman Polanski, settantadue anni compiuti ad agosto, si riferisce a Morgan ed Elvis, i due figli avuti dalla relazione con Emmanuelle Seigner. Dodici e sette anni, appaiono nel film rispettivamente come la figlia del contadino che caccia Oliver [...] Vai alla recensione »

Roberto Nepoti
Vanity Fair

Polanski lo dice chiaro: per la prima parte del film il destino di Oliver Twist somiglia molto a quello del piccolo Roman quando, abbandonato a se stesso durante la guerra, riuscì a salvarsi dal ghetto di Cracovia. La Polonia degli anni Quaranta, dove il futuro regista errava affamato e coi piedi sanguinanti, non era molto diversa dall’Inghilterra del XIX secolo.

Gian Luigi Rondi
Il Tempo

Roman Polanski e Oliver Twist. Dopo Il Pianista e gli orrori del ghetto di Varsavia, gli orrori di quel ghetto immenso che, per bambini e ragazzi, era la Londra povera del primo Ottocento così come rievocata da Charles Dickens nel suo celebre romanzo. Ce ne aveva già parlato al cinema David Lean nel ’48, con tocco da maestro, l’aveva vent’anni dopo trasformata in un musical Carol Reed, privilegiando [...] Vai alla recensione »

Marylin Cole Lawnes
Il Venerdì di Repubblica

La silhouette di una casa vittoriana in mattoni rossi, circondata da un alto muro, si staglia contro la nebbia che di notte si alza nel cielo. Vicino c’è appesa l’insegna dipinta del pub «The Three Cocks», di fianco è scritto «Pentonville Road». Dietro i comignoli di questa scena, girata per strada della Londra di Dickens, lo sfavillio delle luci del centro di Praga sullo sfondo sembra irreale.

Enrico Magrelli
Film TV

Lo spaventato e abusato Oliver twist e i suoi compagni di borseggio e furto, il curvo e malandato Fagin, il torvo Bili Sykes, il tronfio Bumble, la Londra fangosa e pericolosa del XIX secolo per l’infanzia e l’adolescenza di altre generazioni sono figure, forme, violenze e stracci di un immaginario dell’ansia di abbandono e dell’insicurezza. Il mondo non è salvato dai ragazzini.

Maurizio Cabona
Il Giornale

Potenza della globalizzazione. Prodotto francese, girato a Praga, recitato in inglese da inglesi, ambientato a Londra, diretto da un polacco nato a Parigi e condannato - per violenza a una minore - a Los Angeles: questo è l'Oliver Twist di Roman Polanski, storia di sevizie a minorenni tratta dal romanzo di Charles Dickens. Sottile ironia, allora, aver scelto Polanski? Non bisogna mai credere i produttori [...] Vai alla recensione »

Lietta Tornabuoni
La Stampa

Per i bambini sventurati come Oliver Twist di Roman Polanski, tratto dal classico di tenace successo mondiale pubblicato a puntate nel.1837-’38 da Charles Dickens sulla rivista mensile «Bentley’s Miscellany», il tempo sembra non essere passato: l’Ottocento non è peggiore del Duemila. La storia dell’orfano di nove anni vittima affamata di maltrattamenti in casa-lavoro, fuggito a Londra e caduto nelle [...] Vai alla recensione »

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