Roberto Nepoti
La Repubblica
Il titolo originale di Nickname: Enigmista è Cry_Wolf, col trattino basso come negli indirizzi di posta elettronica. Chi grida al lupo è Owen, il quale arriva alla Westlake Academy e apprende che una studentessa è stata uccisa in circostanze misteriose. Essendo un burlone, architetta un macabro gioco da mettere in "rete", spargendo la voce che un serial killer s'aggiri per la scuola pronto a compiere nuove efferatezze. Con la complicità della graziosa Dodger e del compagno di stanza, Owen si spinge a descrivere nei particolari le morti annunciate.
Ebbene, non indovinereste mai. L'assassino seriale c'è davvero e i ragazzi cominciano a sparire uno dopo l'altro. Così gli ameni complici si trovano presi in un gioco molto più grande di loro, mentre l'ideatore di tutta la faccenda è sospettato dei delitti.
Dolcetto o scherzetto? Niente di nuovo sotto il sole per Nickname: Enigmista, variante telematica (non certo la prima) dell'inflazionato modello "slasher", il film-di-coltello adolescenziale in uso ormai da decenni, benché un po' in declino dopo la serie "Scream". Nulla lo rende memorabile e tantomeno la presenza della rockstar Jon Bon Jovi nella parte di un insegnante. A suo merito va detto, però, che il regista non s'accontenta di mostrarci corpi affettati e immagini di raccapricciante violenza, ma si sforza di costruire un minimo di suspense.
Da La Repubblica , 16 dicembre 2005
di Roberto Nepoti, 16 dicembre 2005
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