Match Point |
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Un film di Woody Allen.
Con Jonathan Rhys Meyers, Scarlett Johansson, Brian Cox, Emily Mortimer, Matthew Goode.
continua»
Drammatico,
durata 124 min.
- USA, Gran Bretagna 2005.
uscita venerdì 13 gennaio 2006.
MYMONETRO
Match Point
valutazione media:
3,44
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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UNA RESA DEI CONTI EQUAdi darkoFeedback: 0 |
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martedì 17 gennaio 2006 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Nettamente diverso da tutti gli altri, sia per il tono con cui viene narrata la vicenda delittuosa che per i toni con i quali viene realizzata la pellicola. Film che, nella sceneggiatura forse anche fin troppo compiuta, è calibrato alla perfezione. Sontuoso e allo stesso tempo sobrio tutto il repertorio di immagini fotografate benissimo dal direttore francoarabo Remi Adefarasin, che c’immerge in una Londra anti-Alleniana crudele e bella, pallida e rigogliosa allo stesso tempo. Le musiche extra e intradiegetiche di Opera, liriche in più di un senso, integrate benissimo come commento sonoro alle vicende che si susseguono sullo schermo proprio come in un melodramma romantico. Il giovane Rhys Meyers, inconvenzionalmente bello e già fattosi strada per la sua bravura in film come Sognando Beckham e il recente kolossal di Stone su Alessandro il grande, è il protagonista assoluto della scena, indiscutibilmente bravo in un’ interpretazione che vibra di versatilità e grandezza. Come Eyes Wide Shut di Kubrick è stato il punto di svolta per la carriera di Nicole Kidman, Match Point lo sarà molto probabilmente per la già diva (giovanissima, ha appena 21 anni) Scarlett Johansson, che interpreta con la sua bellezza fisica e di spirito il ruolo dell’amante americana di Chris, Nola Rice. Ottime le interpretazioni anche di sfondo: in primis quella di Emily Mortimer (la moglie ricca e tonta del protagonista), seguita da i due attori che interpretano il poliziotto e il detective; infine quelle di Matthew Goode (il giocatore di tennis fannullone, cognato del protagonista), Brian Cox (il pater familias ricco e potente;attore eccellente e di presenza vergognosamente noto in Italia solo per il blockbuster The ring) e anche quelle della madre antipatica ma realista, la vicina anziana di Nola che ci andrà di mezzo e il conoscente di colore del palazzo in cui vive la ragazza – una successione a decrescere che sottolinea ovviamente anche lo stratificamento delle classi sociali londinesi (dall’upper class ariana che spara e trinca, alla working class multirazziale che cerca di viziarsi con moderato consumismo). Un film che, prendendosi i suoi tempi e pur essendo diverso dagli altri film di Allen più “di nicchia” – questo è di richiamo apparentemente più di massa –, si rivela anch'esso un film per gente che ama il cinema d'autore: non pochi sono infatti i riferimenti all’arte, al teatro e sopratutto la letteratura. Insomma, un film che va maneggiato con attenzione e dovuto rispetto.
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